Il profilo Facebook di don Tommaso Scicchitano è stato bloccato. Il parroco di Donnici, da sempre molto impegnato nel sociale, nei giorni scorsi era stato preso di mira da alcuni sostenitori del Catanzaro calcio e da un sito internet vicino alla squadra del capoluogo calabrese per alcuni commenti sul suo profilo Facebook in merito a due striscioni esposti domenica scorsa, nel corso del derby traCosenza e Catanzaro, nel settore occupato dai tifosi giallorossi. Striscioni che riportavano espressioni colorite contro le Unioni Civili. Secondo gli oppositori di don Tommaso Scicchitano, un sacerdote non può dirsi favorevole all’iniziativa portata avanti dalla parlamentare del Pd Monica Cirinnà, per il riconoscimento anche in Italia delle unioni civili tra persone dello stesso sesso. Al momento, però, non è dato sapere se l’oscuramento della pagina facebook del sacerdote sia da attribuire o meno a questi episodi. Se lo chiede, ovviamente, lo stesso don Tommaso. Per ora, il sacerdote, è rimasto alle ultime comunicazioni di Facebook che lo informa di aver oscurato il suo profilo per “Violazione delle norme sul nome”. In sintesi, più persone avrebbero segnalato la sua pagina, asserendo che non corrispondesse al reale proprietario, cioè don Tommaso.
Nell’attesa che qualcuno spieghi al diretto interessato quale reato ha commesso, e a Facebook che quel profilo è realmente di don Tommaso, il sacerdote “oscurato” ha deciso di..........
postare sul canale YouTube un video (clicca qui per vederlo) nel quale non fa altro che riportare fedelmente i suoi commenti social pro gay degli ultimi giorni, proprio per dimostrare la sua più totale buonafede. Sempre che in Italia essere favorevoli alle Unioni Civili (o alla libertà di espressioni in genere) non sia un reato.su segnalazione
Selliaracconta
Forza Cosenza sempre!!
RispondiEliminasono 36 anni che non vincete un derby un motivo ci sarà siete inferiori esiste solo una squadra il suo nome e il CATANZARO
Eliminaquesti preti poco sensibili su altri argomenti molto delicati parlano anche troppo sulle unioni civili che sono un segno di civiltà siamo nel 2016 la chiesa non può influenzare la politica come continua a fare soprattutto in Italia
RispondiEliminaAngelo Alberti.