Che l’Italia sia una nazione costellata di basi militari Nato è noto a tutti. Esistono ufficialmente oltre 120 basi sparse nello stivale, oltre a quelle totalmente segrete. Vi è soprattutto una presenza massiccia di basi statunitensi, in seguito alla sottoscrizione di un accordo di collaborazione militare Usa-Italia firmato nel 1951. Ma quante e dove sono le basi militari in Calabria? Andiamo a scoprirlo.
Basi militari in Calabria: i misteri di Monte Mancuso, Crotone e Sellia Marina
La base militare più importante presente in Calabria è quella che si trova sul Monte Mancuso in provincia di Catanzaro. Dove si ritiene che nel passato i militari americani avessero alcune testate nucleari da utilizzare in caso di aggressione e invasione sovietica. Sul territorio regionale insistono poi le stazioni di telecomunicazioni-radar a Crotone e Sellia Marina in provincia di Catanzaro. Superata la Guerra Fredda, molte delle basi militari in Calabria e nel resto dell’Europa furono dismesse o riconvertite.
Base Monte Mancuso, abbandonata da oltre 20 anni
Nome in codice “Immz” faceva parte della rete “Ace-High”, sistema strategico di telecomunicazioni e ponti radio che collegava oltre 80 radar posti in 9 stati europei. Ultimata nel 1960, la base è posta ad oltre 1300 metri di altezza nella foresta del monte Mancuso, ricadente nei comuni di Lamezia Terme, Falerna, Nocera Terinese e Martirano Lombardo. La “Immz” fu chiusa ufficialmente il 25 novembre 1995. Gli ultimi militari visti attorno alla base risalgono agli anni ’90 durante la guerra in Iraq. Si ritiene fossero nascoste bombe atomiche all’interno di un rifugio sotterraneo esistente all’interno della base, alcuni parlano di fusti tossici. Ma ora, immerse nella vegetazione e nel mistero, rimangono solo le sue grandi antenne. Nel 2015, nonostante la base risulti abbandonata da oltre 20 anni (Guarda video su YouTube), i comuni hanno firmato il rinnovo di servitù militare per il quinquennio 2016-2020.
Centro radar di Crotone
Una unità di difesa aerea situata all’interno dell’aeroporto di Crotone comincia a operare il primo novembre 1982. Attualmente la 132ª Squadriglia Radar Remota è inserita nella catena di Difesa Aerea Nato. Le infrastrutture sorgono su quella che era stata la zona logistica e operativa dell’aeroporto di Crotone lungo la SS106 jonica nei pressi di Isola Capo Rizzuto. Passando per l’aeroporto si può notare un’enorme “palla” bianca”. Una parte della struttura è stata ceduta. Attualmente ospita il più grande campo di accoglienza profughi d’Europa. Nel 1990 il Pentagono sospese la costruzione di nuove base aeree, quindi anche quella che doveva nascere a Crotone. La base avrebbe ospitato aerei F-16 dell’aeronautica statunitense che la Spagna non voleva più. La classe politica e la popolazione, comunque, si oppose a quella che sarebbe stata sicuramente una pioggia di miliardi e migliaia di posti di lavoro per il territorio.
Stazione Loran a Sellia Marina
La stazione Loran di Sellia Marina, in provincia di Catanzaro, era una stazione master di un gruppo che comprendeva i centri radio di Lampedusa, Estartit (a nord-est della Spagna), Kargabarum (Turchia) e Matratin (Libia). La catena “Loran” (LOng RAnge Navigation System), precursore terrestre delle reti satellitari alla GPS, vide la sua costruzione nel dicembre del 1958. Dopo i test fu attivata nell’agosto dell’anno successivo. L’impianto di Sellia Marina, fu gestito dalla........
Guardia Costiera Americana fino al 1995 quando fu spento. Il centro radio fu poi ceduto alla Guardia Costiera Italiana. La base comprendeva una torre radio alta 190.5 metri con una potenza di oltre 150 kw. Il sito fu smantellato nel luglio 2008
Fonte: wecalabria.it
Guardia Costiera Americana fino al 1995 quando fu spento. Il centro radio fu poi ceduto alla Guardia Costiera Italiana. La base comprendeva una torre radio alta 190.5 metri con una potenza di oltre 150 kw. Il sito fu smantellato nel luglio 2008
Fonte: wecalabria.it
Bellissimo portare a conoscenza queste notizie
RispondiEliminaleggo e rileggo con molto interesse cose che non conoscevo
RispondiElimina.. adesso è la base dei falbo con pecore, capre , mucche cavalli con porte divelte e diventate stalle .. tutto sotto gli occhi di tutti!!!!!
RispondiEliminacomplimenti, su quello di Sellia Marina ci sono articoli e video dei miei amici carissimi Giovanni Parrotta e Emilio Grimaldi .
RispondiEliminasu quella di Sellia Marina mi permetto di segnalare i post del mio blog. http://emiliogrimaldi.blogspot.it/2009/04/loran-c-station-di-sellia-marina.html?m=1 questo e tanti altri.
RispondiEliminacordialità
quella di sellia marina è uno schifo sotto gli occhi di tutti meno che del sindaco
RispondiEliminama è mai possibile che tutti stanno ziti e fanno finta di non vedere di fronte a questo " signore" che ha invaso Ruggero dacendo i porci comodi.. dov'è la legge ?
RispondiEliminaIo ci sono stato da giovane, avevamo la casa al mare vicino, con i miei amici qualche volta andavamo a vedere questa base che gli americani ci facevano entrare, bene sopra non c'era niente ma sotto era pieno di computer purtroppo non ci hanno fatto entrare perché vietato, ma si vedeva bene cosa c'era e i lunghi corridoi con postazioni
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