Inchiesta sugli incendi (4)
Incendi nei boschi: divieto di spegnerli per gli ex forestali
Ordini dell’Arma e dei vertici dei pompieri per gli “assorbiti” dal Corpo abolito, diramati proprio in piena emergenza
http://www.raiplay.it/programmi/tv7/ link del video inchiesta di TV7 RAI 1 del 8 settembre 2017
Mai come quest'estate l'Italia brucia, da Nord a Sud migliaia di ettari andati letteralmente in fumo cronaca di un estate infuocata
Mentre vengono diffusi ordini di servizio di carabinieri e vigili del fuoco – dove sono stati ripartiti gli ex forestali in conseguenza della legge Madia – diramati alla vigilia della grande emergenza. È del 7 luglio scorso l’ordine del generale dell’Arma Antonio Ricciardi sulle “procedure operative per gli interventi nel caso di incendi boschivi”: “Competenze esclusive dei vigili del fuoco per lo spegnimento degli incendi”, è permesso ai carabinieri ex forestali “soffocare ‘piccoli fuochi’ solo se muniti di mezzi idonei allo scopo e di adeguati dispositivi di protezione individuale”. È raccomandato, però, di svolgere “attività di prevenzione del fenomeno degli incendi boschivi”.
Negli stessi giorni i comandi provinciali dei vigili del fuoco diramavano note sull’impiego “del personale ex Corpo forestale dello Stato”: “La Direzione regionale – si legge, ad esempio, nella nota del comando di Rieti datata 11 luglio – ha disposto che non avendo i competenti Uffici del Dipartimento fornito indicazioni circa l’utilizzo del personale in oggetto quale componente delle squadre di Aib (anti-incendio boschivo), si deve ritenere che non è possibile utilizzare tali professionalità”.
Tutto questo significa che, tra i 6400 ex forestali passati ai carabinieri e tra i360 ai vigili del fuoco, anche quelli che avevano nel Corpo forestale le funzioni di Dos (Direttore operativo spegnimento), cioè le professionalità più qualificate nel coordinamento e nella gestione dell’emergenza, non possono operare servizi di anti-incendio boschivo. Sembra una barzelletta: il carabiniere ex forestale, non potendo intervenire, telefona per segnalare l’incendio di un bosco al suo ex collega passato ai vigili del fuoco, trovando un altro professionista “disattivato”, con le mani legate da un’asfissiante burocrazia espressa all’ennesima potenza. Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha provato a giustificare il cortocircuito in questo modo: “Noi vogliamo che i carabinieri siano impegnati nelle indagini”. Il sindacato Usbdei vigili del fuoco ribatte che “quella dei divieti di operare contro gli incendi in piena emergenza nazionale è una perla, solo l’ultimo misfatto”, come accusa il coordinatore Costantino Saporito.
Nel frattempo il fuoco non aspetta e patrimoni nazionali vengono cancellati per sempre dalla faccia della terra: in Gallura, costa nord orientale iper-turistica della Sardegna, un incendio di proporzioni gigantesche è scoppiato tra Budoni e San Teodoro. Sono stati fatti evacuare quasi tutti i 1500 turisti da alberghi, residence e appartamenti privati minacciati dalle fiamme. Il prefetto di Nuoro Carolina Bellantoni ha anche valutato di ricorrere alla fuga via mare: “Per l’incendio di Budoni avevamo allertato la motonave Imperatrice per una eventuale evacuazione via mare quando il fuoco si è avvicinato al porto di Ottiolu e alle spiagge. Operazione che fortunatamente non è stata necessaria perché l’allarme è via via rientrato”. Ma sarebbero almeno 385 gli ettari bruciati dall’incendio, secondo le prime parziali stime. Paura, ieri, anche alle porte di Cagliari, nella zona del carcere di Uta.
In Calabria, invece, il governatore Mario Oliverio aveva riunito la giunta per chiedere lo stato di emergenza, mentre..............
cinquanta persone del quartiere Ciambra di Gioia Tauro vevivano evacuate con le fiamme vicinissime alle loro case e alla grande discarica della zona. Per la Sicilia chiede l’invio dell’esercito il segretario del Codacons Francesco Tanasi: “Se non si interviene in tempo sull’isola resterà soltanto la cenere”. Sellia racconta il Comprensorio
questa è la nostra terra ma soprattutto a queste persona stiamo delegando il futuro dei nostri figli
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