Il Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria si è pronunciato nei giorni scorsi a Catanzaro, in materia edilizia, sulla illegittimità del pagamento dei costi di costruzione su area demaniale.
La vicenda nasce dalla richiesta da parte del Comune di Sellia Marina del pagamento dei costi di costruzione per la realizzazione di uno stabilimento balneare. L'impugnativa dell'atto, grazie al patrocinio legale dell'avvocato Emilia Tolomeo, del Foro di Catanzaro, ha consentito l'accertamento dell'illegittimità della pretesa contributiva.
L'avvocato Tolomeo ha così commentato il provvedimento: “Una sentenza apripista. Trattasi di una controversia che si pone a metà strada tra la materia urbanistica ed il diritto demaniale”.
La decisione del TAR mette per la prima volta in luce l'illegittimità di tutte le richieste di pagamento effettuate, anche nel corso degli anni precedenti, dagli Enti locali per la realizzazione degli stabilimenti balneari.
Tenuto conto del numero delle strutture realizzate sulle coste italiane, non solo calabresi, si apprezza l'incidenza che la sentenza del Giudice amministrativo può assumere su tutto il territorio nazionale. Il TAR di Catanzaro giunge alla conclusione che “il contributo di costruzione non è dovuto su opere che sorgono in area demaniale, atteso che la quota di contributo commisurata al costo di costruzione integra una prestazione di natura paratributaria, determinata tenendo conto della produzione di ricchezza generata dallo sfruttamento del territorio, che non è ravvisabile nelle costruzioni su area demaniale, in quanto insuscettibili di commercializzazione e destinate a ricadere, alla...
cessazione del rapporto di concessione dell'area demaniale, in proprietà all’amministrazione concedente”.
Il presidente dell'Associazione dei Balneari di Sellia Marina
si complimenta con l'avvocato Emilia Tolomeo, per aver patrocinato una causa che ha dei risvolti importanti per tutti i balneari.
Grazie al risultato ottenuto si è potuto fare chiarezza su un aspetto molto importante che da tempo la stessa associazione aveva contestato.
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