dipartimento dell’Azienza sanitaria provinciale sulle carni degli animali abbattuti dalle squadre di “cinghialai” attive in varie zone della provincia. Un fronte, questo, in realtà già caldo a seguito dei numerosi casi riscontrati in provincia di Catanzaro, nella zona montana a cavallo con il Vibonese, dove la presenza dell’infezione tubercolare è stata verificata su oltre 40 carcasse di ungulati. Episodi non isolati dunque, che fanno stare in allerta consumatori abituali e cacciatori autorizzati, comunque tenuti dalla legge ad effettuare le analisi sulle carni delle loro prede. Analisi che hanno riscontrato, in almeno 3 casi, la presenza della pericolosa patologia anche nel territorio vibonese. I sindaci di Capistrano e San Nicola da Crissa hanno, infatti, emanato nei giorni scorsi due ordinanze di distruzione di carcasse di cinghiali, cacciati nei rispettivi territori di competenza. Tre in tutto (due a San Nicola da Crissa e uno a Capistrano), come detto, gli animali risultati affetti da tubercolosi, patologia trasmissibile all’uomo attraverso il contatto diretto con l’animale o il consumo di carne cruda o poco cotta. Senza dimenticare la grave situazione che riguarda i danni da fauna selvatica, in modo particolare da cinghiali che stanno devastando il territorio calabrese e vibonese in particolare. Da diversi anni sono stati convocati tavoli e riunioni, durante i quali gli interventi promessi non hanno mai visto applicazione nella realtà.
Allo stesso tempo le campagne di ripopolamento e immissione, soprattutto di cinghiali di specie alloctone che hanno grandi dimensioni e una prolificità elevata, hanno portato all’aumento del loro numero e alla distruzione e occupazione di quanto da essi incontrato. I cinghiali distruggono campi di ortaggi e soprattutto vigneti, con danni consistenti per gli impianti e le produzioni di pregio calabresi.
A tutto ciò si aggiunge la.......
A seguire l'articolo di giornale tratto dalla Gazzetta del Sud sull'avvistamento di una mandria di cinghiali tra i comuni di Zagarise e Albi.
Sellia racconta il Comprensorio
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