Una rassegna dedicata a Tommaso Campanella, filosofo teologo e poeta calabrese di Stilo che prende il nome di “L’età di Campanella/Frà Tommaso tra cinema, utopia e rivoluzione” promossa nell'ambito del "Premio Gallo" e organizzata dalla Cineteca della Calabri, si svolgerà a Taverna (in provincia di Catanzaro) dal 5 dicembre al 30 gennaio. La accoglieranno gli spazi dell'ex convento dei domenicani. Gli organizzatori affermano: «La scelta è simbolica perché Tommaso Campanella, forse la massima figura del pensiero calabrese, è stato un frate domenicano che ha girato per molti conventi della Calabria, lasciando tracce del suo straordinario passaggio»
Il progetto
La rappresentazione sarà un’occasione per puntare l’attenzione sulla figura e l'opera del filosofo. In occasione del 450/mo dalla sua nascita, la Cineteca della Calabria e il Comune di Taverna intendono ricordare con una manifestazione-contenitore che annovera incontri, eventi, proiezioni e rassegne. Si proietteranno infatti una serie di pellicole come "Galileo", di Liliana Cavani, e "Giordano Bruno", di Giuliano Montaldo, che raccontano la temperie del tardo cinquecento di cui fu protagonista Campanella, ispirato dal sensismo di Bernardino Telesio.
La figura di Campanella
«Le scoperte scientifiche - è detto in comunicato - misero in crisi il pensiero cattolico scatenando i grandi processi dell'inquisizione di cui finirono vittime, seppure in modo diverso, Galileo, Bruno e Campanella. Una mostra didattica curata da Eugenio Attanasio e Antonio Renda illustra il cammino di Tommaso Campanella e del suo pensiero, arrivando al film di Gianni Amelio "La città del sole", curioso incontro del regista con il filosofo per la realizzazione di un'opera ancora sperimentale e sorprendente». Nell'occasione sarà presentato il libro di Piero Bevilacqua "Il Sole di Tommaso". Saranno presenti il sindaco di Taverna, Sebastiano Tarantino; Clementina Amelio, assessore alla Cultura; Dino Vitale, presidente dell'associazione Gutenberg Calabria, ed Eugenio Attanasio e Domenico Levato, della Cineteca della Calabria.
«Nell'opera di Bevilacqua - riporta ancora la nota - il frate calabrese è animato dalla........
visione utopica di una possibile società egualitaria, drammatizzando in cinque atti scritti per il teatro alcuni eventi della vita di Campanella, con particolare riferimento alla preparazione delle rivolte e alla prigionia che ne caratterizzarono il percorso esistenziale».Fonte: lacnews24.it
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