Sembra ieri che, dopo uno spoglio al
cardiopalma, la campagna elettorale più cattiva degli ultimi anni si concluse
con la vittoria di misura di Progetto Sersale. 21 voti di differenza
non sono una gran vittoria dopo 15 anni di potere ininterrotto,
corpose sponsorizzazioni politiche e il supporto del potere mediatico
regionale, l’invenzione della storiella dei “nemici di Sersale” e
altre bassezze da campagna elettorale, macchine del consenso abbinate a consistenti cambiali
elettorali.
Sono passati due anni e che cosa è cambiato?
Il metodo delle cover stories – meglio conosciuto come #solocosebelle – continua a trasformare la realtà. Eventi, parate, spot raccontano solo una parte di ciò che succede a Sersale. Oltre a successi e alcune buone politiche, la realtà è tutt’altra cosa.Per esempio, dopo oltre 10 anni dall’inizio dei lavori e un finanziamento regionale di 1,8 mln di euro, la Città della Riserva Valli Cupe non ha un depuratore funzionante. Oppure la Città che si vanta di essere modello di sviluppo sostenibile è quella coi tassi più bassi di differenziata (uno stentato 26% nel 2017) ed è tra i comuni che non inviano i dati ad Arpacal. La Riserva che continua a dare lustro e promozione a Sersale, ma a 2 anni e mezzo dalla sua istituzione è priva di Piano d’Assetto e Regolamento: nonostante il Direttore abbia più volte riferito che sarebbero in dirittura d’arrivo.La realtà è una cosa, la fiction dell’amministrazione Torchia racconta altro. Quando il nostro movimento e il nostro gruppo hanno mostrato questi ed altri fatti, è capitato di leggere piccate risposte infarcite di minacce.
Il metodo delle cover stories – meglio conosciuto come #solocosebelle – continua a trasformare la realtà. Eventi, parate, spot raccontano solo una parte di ciò che succede a Sersale. Oltre a successi e alcune buone politiche, la realtà è tutt’altra cosa.Per esempio, dopo oltre 10 anni dall’inizio dei lavori e un finanziamento regionale di 1,8 mln di euro, la Città della Riserva Valli Cupe non ha un depuratore funzionante. Oppure la Città che si vanta di essere modello di sviluppo sostenibile è quella coi tassi più bassi di differenziata (uno stentato 26% nel 2017) ed è tra i comuni che non inviano i dati ad Arpacal. La Riserva che continua a dare lustro e promozione a Sersale, ma a 2 anni e mezzo dalla sua istituzione è priva di Piano d’Assetto e Regolamento: nonostante il Direttore abbia più volte riferito che sarebbero in dirittura d’arrivo.La realtà è una cosa, la fiction dell’amministrazione Torchia racconta altro. Quando il nostro movimento e il nostro gruppo hanno mostrato questi ed altri fatti, è capitato di leggere piccate risposte infarcite di minacce.
Prosegue il metodo della minaccia. Diverse volte il sindaco Torchia ha minacciato di querela Noi o nostri sostenitori colpevoli di mostrare ciò che non va: ricordiamo la questione dei trialometani nell’acqua di rete o il polivalente. Allo stato attuale però nessuna di queste minacce è diventata realtà, segno evidente che quando si parla con le carte è difficile essere smentiti e che la minaccia è solo indice di insofferenza davanti allo svelamento della realtà. Non potendo fermare Noi, la minaccia scoraggia però altri dal muovere proteste…Come nei 15 anni passati, il Sindaco ha tentato più volte di metterci contro i dipendenti comunali o contro i cittadini. E’ capitato con il referendum del servizio idrico, quando abbiamo mostrato che l’appalto era una favola elettorale e i pareri di regolarità tecnica erano piuttosto carenti, o con la richiesta di accesso agli atti delle opere incompiute. Dopo aver chiesto le carte più volte, abbiamo segnalato l’omissione alle autorità competenti, e pare che da ciò sia nato un procedimento giudiziario a carico di un dipendente. Ma non è colpa dei consiglieri di minoranza se dopo due anni ancora non sappiamo come è stata ultimata la scalinata del Monte Crozze! Il metodo dell’amministrazione al bisogno lavora a pieno regime. Dopo aver mostrato alcune cambiali elettorali, di cui il mutuo di 500.000€ per il Ferrarizzi o la fuga della ditta dall’appalto per il servizio idrico sono solo le più recenti, ad ogni consiglio abbiamo dimostrato che questa Amministrazione naviga a vista.
SERSALE – Centro storico 11.06.2019
Ogni bilancio è stato approvato oltre i
termini di legge perché fino all’ultimo minuto si aggiustano le cifre: tolgono
1000€ da una manutenzione e li mettono ad una associazione, oppure dalle spese
telefoniche per aggiustare una buca.Ogni manutenzione è sempre successiva alle
nostre segnalazioni: abbiamo dimostrato che il comune di Sersale non ha
un piano neve, un piano di manutenzione ordinaria del verde pubblico e nemmeno
di pulizia delle strade. Ad ogni nevicata, ad ogni primavera e ad ogni
pioggia ritornano puntuali i disagi. Il servizio
ingombranti non è stato praticamente svolto e anche il calendario del porta-a-porta
ha subito ripetuti cambi di programma a causa della revoca dell’appalto rifiuti
e di disfunzioni organizzative: solo dopo due anni l’Amministrazione ha
approvato su nostra proposta il progetto di un’isola ecologica. Altro esempio è il Polivalente: concluso solo
dopo decine di interrogazioni del nostro gruppo consiliare e una segnalazione a
carabinieri e vigili del fuoco.Sul piano programmatico, a parte alcune
proposte degli uffici (vedi i regolamenti urbanistici) o da associazioni, il
dibattito d’aula è stato quasi interamente assorbito dalle nostre istanze. Dal referendum contro la privatizzazione del
servizio idrico al rifacimento degli impianti di illuminazione al regolamento
sugli immobili comunali, dal Presidente al regolamento del consiglio comunale:
le proposte di programma di Progetto Sersale si contano sulle dita di una mano
e quasi sempre ricalcano o rispondono a iniziative di Rinnov@ndo Sersale. In questi due anni abbiamo messo in campo
un’opposizione puntuale, attenta, scrupolosa, fatta di critica e di proposta
e abbiamo conseguito l’obiettivo di realizzare alcuni punti.
Ovviamente questo non verrà mai ammesso da chi amministra. Anzi, ogni nostra proposta continua ad essere
accompagnata dalla derisione, poi dall’insulto e, quando il tempo ci dice che
avevamo ragione si ricorre all’ennesimo post sull’evento o sulla sagra per
distrarre l’opinione pubblica. E’ stato così sul Dissesto, quando il sindaco ha finalmente ammesso che
non è responsabilità delle amministrazioni precedenti. O sugli Avvisi di Pagamento, dopo che è arrivata anche una sentenza che
conferma che avevamo ragione. Quando gli storici guarderanno agli archivi
comunali di questi anni, alle dichiarazioni e alle delibere di
consiglio potranno scrivere chiaramente di chi sono le più gravi
responsabilità della storia di Sersale, assieme ai successi. A Noi però interessa la verità dei fatti oggi
e l’abbiamo dimostrata con le carte. Un impegno preso durante la campagna elettorale e mantenuto.
Con Rinnov@ndo Sersale i cittadini hanno un’altra fonte di informazione, perché
le Amministrazioni passano come le cose belle ma le cose vere
rimangono. Su queste informazioni – e non sugli effimeri
eventi di propaganda – si fonda la partecipazione dei cittadini. Il nostro
lavoro è stato e sarà sempre rivolto ai cittadini di Sersale, perché è
dovere dell’opposizione controllare, criticare, proporre anche se questo non
piace al conducente. Pazienza se ogni critica viene etichettata come
colpa di altre amministrazioni o frutto della frustrazione. Deridere o accusare
ad….....
ogni critica ricevuta fa conquistare i like sui social network, ma crea spaccature nella comunità, che infatti appare oggi silente e rassegnata. Non renderemmo un buon servizio ai cittadini se stessimo zitti ad applaudire per le cose positive. Ecco perché da due anni stiamo lavorando alla costruzione di un movimento reale di persone che si interessano della cosa pubblica. Perché al modello dell’IO preferiamo quello del NOI. Ecco perché in questi due anni, nonostante il clima di sfiducia, NOI continuiamo a vederci e discutere dei problemi di Sersale. Noi crediamo che questo sia il maggior contributo che possiamo dare alla nostra città: formare e informare i cittadini. Del resto la democrazia si fonda sull’alternanza e non è scritto da nessuna parte che ad amministrare debbano essere sempre gli stessi. Perciò il nostro impegno per mostrare ai cittadini di Sersale ciò che non funziona e ciò che si potrebbe migliorare continua.
riceviamo e pubblichiamo
Sellia racconta
ogni critica ricevuta fa conquistare i like sui social network, ma crea spaccature nella comunità, che infatti appare oggi silente e rassegnata. Non renderemmo un buon servizio ai cittadini se stessimo zitti ad applaudire per le cose positive. Ecco perché da due anni stiamo lavorando alla costruzione di un movimento reale di persone che si interessano della cosa pubblica. Perché al modello dell’IO preferiamo quello del NOI. Ecco perché in questi due anni, nonostante il clima di sfiducia, NOI continuiamo a vederci e discutere dei problemi di Sersale. Noi crediamo che questo sia il maggior contributo che possiamo dare alla nostra città: formare e informare i cittadini. Del resto la democrazia si fonda sull’alternanza e non è scritto da nessuna parte che ad amministrare debbano essere sempre gli stessi. Perciò il nostro impegno per mostrare ai cittadini di Sersale ciò che non funziona e ciò che si potrebbe migliorare continua.
riceviamo e pubblichiamo
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