La psicosi da coronavirus sta colpendo duramente le attività commerciali gestite dai cinesi e anche la comunità cinese nei rapporti sociali con le altre comunità. A Catanzaro, (scrive Elena Sodano sulla Gazzetta del Sud), il parcheggio dell’esercizio commerciale cinese più grande e più conosciuto in città è praticamente deserto. Si contano appena 7 macchine. Il grande negozio è vuoto e c’è un silenzio al quale non siamo abituati. Solo qualche cinese si aggira tra i capi d’abbigliamento cercando di sistemare quei vestiti che da giorni nessuno più mette fuori posto. I commessi, quasi tutti catanzaresi, sono ai loro posti. Alle casse vuote, dietro i banconi, vicino agli scaffali. Sembrano in attesa di servire quei clienti che tardano a entrare da quelle porte che fino a qualche settimana fa hanno accolto centinaia e centinaia di persone. Sono preoccupati per il loro futuro.
Chiude ristorante cinese di Catanzaro Lido “Il Mandarino”
Era sempre pieno, ma è bastata la psicosi del Coronavirus per far sparire i clienti. Lo storico ha annunciato attraverso la propria pagina Facebook la chiusura per ferie: “Siamo rammaricati -si legge- di comunicarvi che a causa della psicosi che circola in questo periodo siamo costretti a dover chiudere per ferie fino a data da definirsi”.
Insomma, nonostante non ci sia nulla di cui avere paura e anche se i virologi continuano a ripetere che l’epidemia di Coronavirus non si trasmette attraverso il cibo continuano a calare i clienti nei ristoranti cinesi. Anche in Calabria
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