sabato 29 agosto 2020

Tutti contro la realizzazione dell'enorme parco eolico dal costo di 11 milioni di euro. verra costruito tra i comuni di Borgia e Squillace devastando la bellezza del territorio.

 


Carmela Commodaro

Per la sezione di Italia Nostra Catanzaro un parco eolico nella zona tra Borgia e Squillace sarebbe devastante. Ed il sindaco di Squillace Pasquale Muccari accoglie fa suo l’appello di Elena Bova, presidente di Italia Nostra Catanzaro, alla quale va il grande merito di essere protagonista di una battaglia per la difesa dell’ambiente e del territorio. Si parla in questi giorni del progetto presentato alla Regione per l’installazione di pale eoliche nei comuni di Borgia e Squillace, per un importo di 11 milioni di euro e per la realizzazione del quale si sarebbe in attesa del completamento delle procedure autorizzative. «Già in passato con il mio gruppo consiliare – continua Muccari – abbiamo promosso interventi di sensibilizzazione contro l’eolico, ed all’inizio della mia precedente consiliatura avevamo elaborato un regolamento per impedire questi interventi nel nostro territorio. Lo stesso regolamento fu adottato dal Comune di Stalettì, ma purtroppo la normativa vigente non dà nessuna discrezionalità ai municipi, se non quando i terreni sono gravati da usi civici o percorsi dai fuochi. Mi risulta anche che manchi un piano energetico regionale. Detto ciò, affiancherò la battaglia di Elena Bova affinché gli enti sovraordinati fermino questo scempio». Secondo quanto scrive in una nota la Bova, «mancherebbe ancora qualche nulla osta e si può partire con opere devastanti in un territorio dove insiste l’area archeologica più importante della provincia di Catanzaro». «La Soprintendenza – spiega Bova – fonda la sua esistenza sul dato di realtà che la bellezza non ci può lasciare. Il nostro paesaggio è la prima fonte di bellezza e tutto il patrimonio che esiste sottoterra prodotto nei secoli dalla civiltà umana non può essere sottoposto a lavori di sbancamento per 64 mila metri cubi, di modifica delle aree che insistono in comuni di valenza archeologica quali Borgia e Squillace. C’è in aggiunta l’enorme inquinamento acustico e visivo in un area che ancora appare nella sua bellezza di Scolacium e che ha un grande futuro se valorizzata dal punto di vista culturale come si sta già facendo con la prestigiosa rassegna Armonie d’Arte». Bova si rivolge, dunque, ai sindaci di Borgia Elisa Sacco e di Squillace Pasquale Muccari «perché difendano il loro territorio da mostri che non sono sviluppo, devastano un territorio bellissimo come avvenuto in molte aree della Calabria lungo le coste battute dal vento che rinfresca e accoglie il forestiero». La presidente di Italia Nostra Catanzaro, infine, chiede alla Soprintendeza, all’assessore regionale all’ambiente Sergio De Caprio, all’assessore regionale alla cultura Antonino Spirlì e a tutte le associazioni culturali ed ambientaliste di intervenire formalmente presso la Regione e le autorità preposte «per impedire l’ennesima profonda ferita alla bellezza dei luoghi patrimonio di tutti i calabresi».

 a seguire la nota stampa della 
Senatrice M5S  Bianca Laura Granato

 «Bisogna dunque lottare a denti stretti, intanto sul terreno politico, per scongiurare – conclude Granato – che la Calabria, e nello specifico l’area di Borgia e Squillace, subisca uno scempio ambientale che non farebbe diminuire le bollette, che non porterebbe benefici alle tasche dei cittadini, che produrrebbe inquinamento acustico e deturpazione del paesaggio e dunque impedirebbe di valorizzare il territorio con politiche di salvaguardia e sostenibilità, che invece sono la bussola per il futuro».
«Sono contraria alla realizzazione di pale eoliche nei Comuni di Borgia e Squillace. Questo impianto danneggerebbe il patrimonio culturale e naturalistico del territorio e, a quanto pare, costringerebbe a modificare percorsi stradali in diverse aree della Calabria, con indubbi rischi per la sicurezza degli automobilisti». Lo afferma, in una nota, la senatrice Bianca Laura Granato, della commissione Beni culturali, che rimarca:

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