Era scomparsa da lunedì alle 14 non rispondeva più al telefono. Da quel momento i parenti di Loredana Scalone hanno iniziato a chiamare gli amici. Sin da subito le indagini si sono concentrate su Sergio Giana, 36enne residente a Badolato sposato, con un bambino piccolo, era l'amante della povera Loredana ma sembra che la loro storia burrascosa era finita con alti e bassi circa un anno fa.
E’ possibile, ma tutto da verificare, che Giana, 36enne residente a Badolato, volesse aiuto anche economico dalla donna. Lui, sposato e con un bimbo piccolo, è apparso da subito agli occhi delle forze dell’ordine, come un tipo strano e non solo perché nel momento in cui è stato fermato, aveva qualcosa da nascondere. Lunedì l’ennesimo incontro, quello fatale per la povera Loredana. Nata a gennaio del 1968, Loredana si era trasferita da Girifalco a Stalettì dove lavorava come collaboratrice domestica. Una separazione alle spalle ed una figlia. La stessa che nel pomeriggio di lunedì ha ricevuto un falso messaggio dall’uomo che le aveva portato via l’affetto più grande. Cosa sia accaduto nel primo pomeriggio di lunedì forse Sergio Giana lo racconterà più dettagliatamente nei prossimi giorni. L’orrore di oggi parla di una donna condotta, forse con l’inganno, sul terrazzino della famosa Scogliera di Pietragrande, luogo che doveva esserle caro, considerato che sul suo profilo social erano spesso postate foto di quei posti insieme agli inviti alle donne a denunciare qualsiasi tipo di violenza subita. Su quel terrazzino Giana ferisce a morte con il coltello la donna. Tre colpi al volto, altrettante sul petto, sulle spalle. Sono quelle che hanno ucciso Loredana già il lunedì. Poi prende il suo cellulare e manda un messaggio alla figlia della donna, che continuava a cercarla, “Non posso rispondere sto lavorando” scrive Sergio Giana e poi fa sparire quel telefono in mare. Giana fa rientro a casa, guarda negli occhi sua moglie forse mette a dormire suo figlio. Durante le ricerche i carabinieri avevano già fermato il presunto omicida, il quale in un primo momento ha affermato che la donna era caduta dal terrazzino della discoteca la Scogliera di Pietragrande. E’ lì che gli amministratori di Stalettì insieme alle forze dell’ordine si sono accorti di quanto accaduto. L’indagato, Sergio Giana, probabilmente dopo aver trascorso con Loredana Scalone gli ultimi istanti di vita lunedì l’ha accoltellata, sul volto sul petto, sulle spalle. Ma come se non bastasse il giorno dopo il presunto omicida è tornato sul luogo del delitto per pulire tutto con l’ammoniaca e lì, secondo quanto sembra dall’esame esterno che evidenzia ferite inferte anche dopo le 15 ore dalla morte, avrebbe infierito sul corpo della donna già morta e nascosta poi nell’intercapedine degli scogli di Pietragrande per concludere il suo piano omicida. Le immagini delle telecamere permettono agli .............
inquirenti di tracciare i movimenti del presunto assassino. La determinazione del Pubblico Ministero Anna Chiara Reale, insieme alle risultanze investigative dei carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro e dei carabinieri di Soverato fanno crollare l’uomo dopo una notte di interrogatorio.
Orribile. ...prigione à Vita per questo assassino
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