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lunedì 1 marzo 2021

Simeri crichi; Bilancio Edison 2020 in attivo di 6,4 milioni di euro malgrado le criticità negli impianti Calabresi

 



Il Consiglio di Amministrazione di Edison, riunitosi ieri, ha esaminato il bilancio al 31 dicembre 2020 che si è chiuso con risultati industriali superiori alle attese, nonostante l'impatto del COVID19.




Nel 2020 il Margine Operativo Lordo (EBITDA) è cresciuto del 13,6% a 684 milioni di euro, per effetto principalmente del contributo della Filiera Energia Elettrica che ha beneficiato dell'incremento della generazione rinnovabile.
Si ricorda che nel secondo semestre 2019, Edison ha ampliato il proprio perimetro, diventando il secondo operatore dell'eolico in Italia, un posizionamento che consolida ora salendo al 100% di E2i energie speciali. Positivo anche il contributo delle Attività Gas a cui ha concorso, tra le altre cose, l'ottimizzazione delle flessibilità dei contratti di importazione del gas tramite gasdotto.

Il gruppo ha chiuso il 2020 nuovamente in utile: il risultato netto di gruppo è positivo per 19 milioni di euro rispetto alla perdita per 436 milioni di euro registrata nel 2019 che risentiva in misura maggiore delle svalutazioni delle attività E&P oggetto di dismissione. Il risultato netto da Continuing Operations, ossia escludendo le attività oggetto di cessione dell'E&P, si attesta a 191 milioni di euro (+35,5% rispetto al 2019).
L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2020 rimane stabile a 513 milioni di euro da 516 milioni di euro del 31 dicembre 2019 ed è il risultato di una vivace dinamica degli investimenti, di una positiva performance industriale e della dismissione delle Discontinued Operations. Edison nel 2020, tramite la cessione di tutte le attività E&P operate, ha compiuto un passo fondamentale del proprio percorso di sviluppo strategico con cui punta a essere leader nella transizione energetica del Paese in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale Energia e Clima e del Green Deal europeo.

*Andamento della gestione del Gruppo al 31 dicembre 2020 *

**L'esercizio 2020 è stato dominato dalla pandemia COVID-19, che ha determinato la crisi economica più profonda dalla "Grande depressione" i cui riverberi hanno impattato sia la domanda sia i prezzi di energia elettrica e gas.

Nel 2020 la domanda italiana di energia elettrica ha registrato una contrazione del 5,3% a 302,8 TWh da 319,6 TWh dello stesso periodo del 2019, a causa del contesto pandemico sopra evidenziato e delle misure introdotte per il suo contenimento. Sul fronte della produzione, il maggiore calo in termini assoluti è stato registrato dalla generazione termoelettrica che ha prodotto 175,4 TWh rispetto a 187,3 TWh nel 2019 (-6,4%), seguito da quella eolica che è stata pari a 18,5 TWh rispetto a 20,0 TWh del 2019 (-7,5%).

Sostanzialmente stabile la produzione idroelettrica a 48 TWh (47,6 TWh nel 2019), mentre la produzione fotovoltaica è aumentata del 9,6% a 25,5 TWh rispetto a 23,3 TWh nel 2019. Sul fronte dei prezzi, il Prezzo Unico Nazionale (PUN) si è attestato su un valore medio di 38,9 euro/MWh, in contrazione del 25,6% rispetto al 2019, per effetto della riduzione sia della domanda sia dei costi di generazione termoelettrica.

Analoga dinamica discendente ha riguardato la domanda italiana di gas che nel 2020 è calata del 4,1% a 70,7 miliardi di metri cubi da 73,8 miliardi di metri cubi nel 2019 in conseguenza delle misure restrittive applicate per fronteggiare l'emergenza COVID-19. In contrazione tutti i settori, a cominciare dal termoelettrico, che per via della minore domanda di elettricità ha registrato un calo dei consumi annuali del 5% a 24,5 miliardi di metri cubi; il segmento industriale è riuscito a contenere la perdita chiudendo l'anno a 16,5 miliardi di metri cubi, circa 1 miliardo di metri cubi in meno rispetto al 2019; infine, per quanto riguarda gli usi civili, le temperature più fredde dell'ultima parte dell'anno hanno compensato il calo dei consumi dei primi mesi: complessivamente l'anno si è chiuso con consumi a 27,6 miliardi di metri cubi, ossia 0,6 miliardi di metri cubi in meno rispetto al 2019 (-2,1% la variazione su base annuale).

Sul fronte dei prezzi, nel 2020 il gas spot in Italia si è attestato su un valore medio di 11,0 centesimi di euro per metro cubo, pari a una riduzione del 35,5% rispetto all'anno precedente. Il calo dei prezzi è frutto dell'effetto congiunto di più fattori: l'abbondanza di offerta sul mercato europeo, la riduzione dei consumi generata dalla pandemia e temperature più miti nella prima parte dell'anno.
In calo anche le quotazioni del petrolio che nel 2020 hanno registrato un valore medio di 43,2 dollari al barile, in flessione del 32,6% rispetto al 2019.

In questo scenario Edison ha chiuso il 2020 con *ricavi di vendita *a 6.390 milioni di euro da 8.198 milioni di euro del 2019 in conseguenza del quadro di riferimento che, come sopra evidenziato, mostra una forte contrazione soprattutto dei prezzi di vendita.

L'impatto maggiore è sulla Filiera Attività Gas e E&P, i cui ricavi si sono attestati a 3.243 milioni di euro, in diminuzione del 33,7% rispetto a 4.892 milioni di euro del 2019. Più contenuta la contrazione della Filiera Energia Elettrica, che ha registrato ricavi pari a 3.830 milioni di euro, in riduzione del 7,9% rispetto al 2019.


Nonostante il significativo deterioramento del contesto, Edison è riuscita a compensare l'impatto del COVID -19 sulla redditività e ha chiuso il 2020 con un Margine Operativo Lordo (EBITDA) in crescita del 13,6% a 684 milioni di euro rispetto a 602 milioni del 2019. Un risultato superiore alle attese cui ha concorso soprattutto la Filiera Energia Elettrica con un Margine Operativo Lordo in crescita del 13,9% a 482 milioni di euro (423 milioni di euro nel 2019), grazie in particolare al contributo delle rinnovabili a seguito dell'acquisizione delle attività di EDF EN in Italia, avvenuta nel secondo semestre del 2019.

Fattore questo che ha bilanciato il leggero calo della generazione termoelettrica, determinato, oltre che dal calo della domanda sopra evidenziato, anche dall'indisponibilità degli impianti a gas di Altomonte e Simeri Crichi nei primi mesi dell'anno, e la diminuzione del contributo del settore efficienza energetica.
In crescita del 5,9% il Margine Operativo Lordo della Filiera Attività Gas e E&P (a seguito degli accordi del 2 aprile 2020 e del 28 giugno 2020, le attività E&P in Algeria e Norvegia sono state escluse dal perimetro degli asset oggetto di cessione a Energean Plc e riconsolidate da gennaio 2020 ai sensi dell'IFRS 5.

I risultati del 2019 sono stati conseguentemente riesposti. Si segnala che in data 30 dicembre 2020 Edison ha siglato con Sval Energi l'accordo di cessione delle attività E&P in Norvegia, il cui closing è atteso entro il primo semestre del 2021) che si è attestato a .................

304 milioni di euro (287 milioni di euro nel 2019), anche grazie all'ottimizzazione delle flessibilità dei contratti di importazione del gas tramite gasdotto.

Complessivamente il COVID-19 ha avuto un impatto negativo sull'EBITDA 2020 stimato in circa 59 milioni di euro da imputare prevalentemente alla contrazione dei volumi di vendita delle commodity rispetto alle aspettative di vendita.

Il Risultato Operativo (EBIT) si è attestato a 239 milioni di euro (+37,4% rispetto a 174 milioni di euro nel 2019).

Sul risultato hanno inciso soprattutto ammortamenti e svalutazioni per 387 milioni di euro (391 milioni di euro nel 2019) e altri oneri netti correlati alle Attività non-Energy per 55 milioni di euro (40 milioni di euro nel 2019). Il Risultato prima delle imposte è salito a 230 milioni di euro da 134 milioni di euro nel 2019.
Sul risultato hanno influito oneri finanziari netti per 23 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 46 milioni di euro registrati nel 2019. Il Gruppo Edison ha chiuso l'esercizio 2020 nuovamente in utile: il risultato netto di gruppo è positivo per 19 milioni di euro rispetto alla perdita per 436 milioni di euro registrata nel 2019 che risentiva in misura maggiore delle svalutazioni delle attività E&P oggetto di dismissione.

Il risultato netto da Continuing Operations, ossia escludendo le attività oggetto di cessione dell'E&P, si attesta a 191 milioni di euro (+35,5% rispetto al 2019).

L'*indebitamento finanziario netto *al 31 dicembre 2020 è stabile a 513 milioni di euro da 516 milioni di euro al 31 dicembre 2019 e registra una positiva performance industriale, la dismissione delle Discontinued Operations e una vivace dinamica degli investimenti.

La società ha infatti confermato in un anno di forte criticità il proprio piano di investimenti che nel corso del 2020 ha riguardato in particolare il settore eolico, dell'efficienza energetica e il termoelettrico per la costruzione di due centrali a ciclo combinato a gas di ultima generazione.

Edison, alla luce dei significativi progressi fatti sul fronte del profilo di rischio (come riconosciuto a gennaio 2021 dall'agenzia di rating Standard&Poor's che ha alzato l'outlook della società a positivo da stabile e confermato il rating di lungo termine a BBB-) ha un assetto economico e finanziario solido che le permette di sostenere i propri piani di sviluppo focalizzati sulla transizione energetica.

*Previsioni *

**Edison prevede per il 2021 una crescita dell'EBITDA che si collocherà in un intervallo compreso tra 680 e 740 milioni di euro.

*Risultati della Capogruppo *

**Il bilancio della capogruppo Edison Spa chiude con ricavi a 4.432 milioni di euro e un risultato netto negativo per 68 milioni di euro (risultato netto negativo di 411 milioni di euro nel 2019), per via delle dinamiche sopra descritte e, in particolare, delle perdite nette correlate alla cessione delle attività dell'E&P.

*Riduzione del capitale ordinario e integrale copertura delle perdite *

**Il Consiglio di Amministrazione, tenuto anche conto dei significativi progressi fatti da Edison sul fronte del rischio del proprio business a seguito della strategia di abbandonare definitivamente il settore E&P, ha deciso di proporre all' Assemblea l'integrale ripianamento delle perdite

 Fonte: News 

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