giovedì 5 maggio 2022

In Calabria gli incidenti stradali causati dai cinghiali sono raddoppiati nel 2021 arrivando a 410 incidenti, costano milioni di euro

 


A chi non è mai capitato di vedere un animale selvatico materializzarsi all’improvviso sulla strada mentre si è alla guida del proprio veicolo? Sicuramente a tanti e, la probabilità del verificarsi di un incidente con un cinghiale negli ultimi tempi è sempre più frequente. Gli avvistamenti aumentano sempre di più anche in città, tanto da costituire ormai la normalità. Purtroppo, a non essere normali, sono gli incidenti stradali che il loro scorrazzamento indisturbato procura. Incidenti che, a volte, possono essere anche gravi, perché il mammifero Sus scrofa Linneaus (il cinghiale, appunto) è quello che potrebbe provocare i maggiori danni al veicolo, essendo possente e molto stabile. I numeri di questo fenomeno parlano chiaro: nel solo anno 2020 vi sono state più di 15mila le persone ad aver avuto un incidente perché all’improvviso un cinghiale ha invaso la corsia di marcia. In Calabria, nel 2020, i sinistri di questa natura sono stati 210, un numero che è raddoppiato nel 2021 arrivando a 410 incidenti e la previsione per il 2022 tenderà solo ad aumentare e non di poco. «Purtroppo questo è un dato che crescerà in maniera parallela alla proliferazione, ormai incontrollata, dei cinghiali - afferma Bruno Zito dirigente del settore Caccia, Pesca e Fitosanitaria della Regione Calabria – . Le persone che chiedono alla Regione il risarcimento per i danni provocati alle loro automobili sono sempre più numerose e la cifra che ogni anno paghiamo è davvero molto esosa». La responsabilità per gestire eventuali danni subiti dal veicolo che impatta su di un animale selvatico, come il cinghiale, spetta quindi alla Regione nel caso in cui l’incidente si sia verificato lungo strade urbane o extraurbane, proprio perché è ritenuto l’ente deputato a controllare il ...........

patrimonio faunistico protetto per perseguire l’obiettivo della tutela dell’ambiente e dell’ecosistema».

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