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giovedì 16 giugno 2022

Incredibile video girato nelle campagne di Sellia Marina un centinaio di cinghiali ripresi lungo una strada. Emergenza cinghiali in Calabria la situazione è sempre più critica.





 
Il video e tratto dai social girato nei mesi scorsi che porta come zona campagne di Sellia Marina, (non siamo sicuri che la zona sia Sellia Marina come è difficile capire se siamo in Calabria ma il problema molto serio rimane, va affrontato prima che l'economia agricola già molto provata riceve il colpo di grazia )IL video mostra una strada interna mentre viene attraversata da un mezzo e lungo i due lati decine e decine di cinghiali i quali per nulla intimoriti continuano la loro ricerca di cibo. “L’emergenza cinghiali va affrontati con i giusti mezzi per tutelare le produzioni agricoli e l’ambiente, ma anche per evitare che si trasformi in questione di ordine pubblico e sicurezza, come invece sta accadendo con sempre maggior frequenza”. Lo dice l’assessore regionale all’Agricoltura, sollecitando il Governo al rispetto degli accordi stretti in sede di Commissione Politiche Agricole, all’interno della conferenza Stato-Regioni.
 in sede di Commissione un paio di settimane addietro, con la condivisione del Mipaaf e la disponibilità del Ministero della Transizione ecologica, “In quella occasione, sotto la spinta unanime di tutte le Regioni – ricorda Gallo – il MiTe si era impegnato a favorire l’inserimento in un decreto legge di nuove misure utili al contenimento del proliferare dei cinghiali. In particolare, nel provvedimento in questione, dovrebbero trovar posto l’estensione di due mesi del periodo di caccia al cinghiale; l’autorizzazione dei piani di abbattimento anche per motivi sanitari, per la tutela del suolo, la difesa delle produzioni zoo-agro-forestali, la sicurezza e l’incolumità pubblica; la possibilità di cacciare gli ungulati pure nelle zone vietate alla caccia e nei          ..........  contesti urbani e, ancora, la facoltà di impiego, nelle azioni di contenimento, oltre che dei selettori, anche dei Carabinieri Forestali, della Polizia Locale e dei proprietari o conduttori dei fondi, muniti di licenze per l’esercizio venatorio”.


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