sabato 9 luglio 2022

l Canyon delle Timpe Rosse, nascono nel parco della Sila scendono lungo la presila Catanzarese, ne parlano tutte le riviste ma noi le conosciamo?

 

La natura ci regala delle opere d’arte di bellezza incredibile: è il caso del Canyon delle Timpe Rosse, una delle perle meno conosciute della Calabria

Mare, sole e tante spiagge stupende: la Calabria è una meta perfetta per l’estate, e il turismo balneare in effetti è una delle sue prerogative più celebri. Tuttavia, basta addentrarsi un pochino per scoprire che le bellezze di questa regione non si limitano assolutamente solo all’incantevole litorale. La natura offre il meglio di sé tra suggestivi parchi ricchi di vegetazione e impetuosi corsi d’acqua che si snodano in un paesaggio da favola. Ed è proprio la forza dell’acqua ad averci regalato un piccolo capolavoro assolutamente da esplorare: il Canyon delle Timpe RosseImmaginate un piccolo torrente dalle acque cristalline, che scorre vivace in mezzo ad una rigogliosa vegetazione, attraversando per pochi chilometri l’entroterra calabrese per poi gettarsi nel mar Ionio lungo quel bellissimo tratto di litorale chiamato Costa degli Aranci. Ecco, questo è il torrente Uria: uno dei tantissimi brevi corsi d’acqua che affollano questa regione, ma che si distingue per una particolarità. Nei millenni, il suo incessante lavorio sulla roccia ha dato vita al Canyon delle Timpe Rosse, una perla quasi sconosciuta e dal fascino rarissimo.

Qui i colori sono incantevoli, una visione che toglie il fiato. L’area è caratterizzata dalla presenza di imponenti rocce di arenaria rossa, la cui sfumatura così particolare è dovuta alla ricchezza di ferro nel terreno. Il contrasto con il verde della natura lussureggiante che circonda il canyon è davvero suggestivo: una meraviglia che si amplifica al tramonto, quando gli ultimi raggi tiepidi del sole riflettono ancor di più il rosso delle rocce facendole sembrare quasi in fiamme. E ad aver dato origine a questo spettacolo unico al mondo è stato proprio il torrente Uria, che ha modellato le pareti in geometrie bizzarre e ricche di fascino.Il Canyon delle Timpe Rosse offre un’escursione assolutamente imperdibile, ma decisamente ardua. Si tratta di un percorso breve, che si può effettuare in circa un paio d’ore, ma prevede una discesa piuttosto ripida che non è adatta ai meno esperti. Il paesaggio è bellissimo, impreziosito da graminacee, giaggioli siculi e fichi selvatici: colori e profumi, soprattutto in primavera e in estate, regalano la prima grande emozione di questo piccolo viaggio. Il sentiero conduce velocemente verso il basso, presso l’alveo del fiume, dove il canyon si apre in tutto il suo splendore.

Qui, maestosi pinnacoli più chiari, che madre natura ha realizzato con la roccia calcarea, puntano verso il cielo formando bizzarre sculture che mente umana non avrebbe mai potuto ideare. Una volta guadato il corso d’acqua, non resta che addentrarsi tra le imponenti pareti rocciose di un rosso meraviglioso. Questo è il canyon vero e proprio, dove il silenzio è interrotto solamente dallo scrosciare dell’acqua sulle pietre e dagli sporadici rumori degli uccelli. Tra le rocce, è possibile infatti avvistare numerosi buchi che offrono riparo ai tanti rapaci che nidificano in questa zona, tra cui il capovaccaio. Mentre le pareti si restringono sempre di più, il paesaggio si fa via via più incantevole. E alla fine ecco il sole brillare di nuovo su un’ampia distesa interrotta, anche qui, da pinnacoli scolpiti mirabilmente dal vento.

Canyon delle Timpe Rosse, come raggiungerlo....................

Dove si trova questa bellezza della natura? Il Canyon delle Timpe Rosse sorge a poca distanza dal borgo di Zagarise, in provincia di Catanzaro: questa è un’area ancora prevalentemente selvaggia e incontaminata, nel cuore del Parco Nazionale della Sila. Boschi lussureggianti si aprono a pochi passi dal paese, offrendo ai turisti una splendida esperienza a contatto con la natura. Addentrandosi un po’, è possibile trovare panorami incantevoli tutti da scoprire. Tra il mare e le montagne, incastonato in mezzo a campagne ricche di uliveti e verdi pascoli, si apre il paesaggio del Canyon delle Timpe Rosse.

Cosa vedere nei pressi del Canyon delle Timpe Rosse

Dopo aver ammirato il canyon e aver esplorato le sue profondità, resta sicuramente un po’ di tempo per andare alla scoperta dei dintorni. A partire proprio dal borgo di Zagarise, il cui centro storico racchiude splendide testimonianze architettoniche di un passato molto remoto. Assolutamente da vedere è la Torre Normanna, imponente fortificazione eretta probabilmente in un periodo compreso tra il XIII e il XIV secolo. Per chi vuole invece fare un viaggio indietro nel tempo, si può visitare il Museo dell’Olio d’Oliva e della Civiltà Contadina: allestito in un antico frantoio nel cuore del paese, permette di scoprire usi e tradizioni della popolazione calabrese.

Ovviamente, al di là del piccolo borgo calabrese, ciò che di più bello c’è da vedere è l’incredibile spettacolo naturale offerto da questa regione. L’acqua è un elemento fondamentale del paesaggio, ed è qui che dà vita a delle cascate deliziose. Una delle più suggestive è la Cascata del Campanaro, dove un piccolo torrente si getta sulle rocce ricoperte di felci sottostanti, creando un laghetto graziosissimo incastonato tra il verde. È una vera e propria oasi di serenità, raggiungibile mediante un bel sentiero che permette di ammirare anche un antico ponte e un pagliaro contadino.

Un altro angolo da fiaba è quello dove nasce la Cascata dell’Inferno. Il suo nome suscita inquietudine: il corso d’acqua cristallina e freddissima ha origine da una spaccatura nelle rocce e si insinua in un canyon alto ben 27 metri, attraversando due pareti ripide e vicinissime. Ai suoi piedi, una minuscola piscina naturale sembra sprofondare nelle viscere della terra, tanto che in passato si riteneva questa potesse essere una delle porte dell’inferno. In realtà, si tratta di un paesaggio sublime in grado di dare grande tranquillità, l’ideale dove trascorrere qualche ora in pieno relax dopo aver affrontato una lunga scarpinata per raggiungere la cascata.

Infine, per gli amanti del trekking ad alta quota, ci si può dedicare ad una suggestiva escursione sul Monte Gariglione. Stiamo parlando della vetta più alta della Sila, con i suoi oltre 1.750 metri: dall’alto, dopo aver camminato a lungo tra pini e faggi, si può godere di un panorama mozzafiato che si spinge sino al mare Ionio e, addirittura, al mar Tirreno. L’area attrezzata per i picnic è un piccolo angolo di paradiso, perfetto per riposarsi un po’ e godersi l’aria fresca in estate. Mentre, durante la stagione delle nevi, i più sportivi possono concedersi un po’ di sci di fondo.

Tratto dalla rivista: si viaggia

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