sabato 1 ottobre 2022

Catanzaro; arrestato 38 enne per pedofilia Si faceva pagare per postare foto o video raffigurante minori in atti sessuali tra di loro o con adulti

 


Blitz anti pedofilia nel Catanzarese, i carabinieri della sezione di Polizia giudiziaria di Catanzaro di concerto con la Polizia postale hanno arrestato M. H., 38 anni, di nazionalità bulgara con l’accusa di pedopornografia aggravata, con contestuale sequestro di svariato materiale: telefonini, pc, carte bancomat, carte postepay e dispositivi informatici. Gli inquirenti sono riusciti a dare un nome e un volto ad alcuni pseudonomi che sul web proponevano agli utenti di vendere materiale pedopornografico, in cui venivano ritratti minori di 18 anni nel corso di rapporti sessuali tra di loro e con adulti. Usava pseudonomi per entrare nella piattaforma Telegram per vendere materiale pedopornografico, in cui venivano ritratti minori di 18 anni nel corso di rapporti sessuali tra di loro e con adulti. Si faceva chiamare “Kikka Sk” o “Albafiga Escrow 97% fee” o “@Anon 3747”, avvalendosi di mezzi per impedire l’identificazione dei dati di accesso alle reti telematiche, ma dietro a quei falsi nomi i carabinieri della sezione di Polizia giudiziaria di Catanzaro di concerto con la Polizia postale sono riusciti a risalire all’identità dell’uomo. All’interno del gruppo “Ragazze in chat”, l’utente kikka S.K., amministratore del gruppo, postava una foto raffigurante minori in atti sessuali con l’aggiunta di un testo “Unisciti al gruppo segreto e riceverai video in omaggio”. Le indagini sul gruppo segreto @Albafiga_bot, suggerito dall’utente kikka, hanno consentito di accertare che previo pagamento di .................... 

somme di danaro era possibile visualizzare, scaricare e postare file pedopornografici.  Il gip del Tribunale di Catanzaro ha convalidato l’arresto con contestuale applicazione della misura cautelare in carcere sul presupposto che dalle risultanze investigative emerge la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza. L’indagato, secondo il giudice per le indagini preliminari, “ha svolto un’attività on line di offerta di materiale pedopornografico

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