foto notizia

venerdì 28 ottobre 2022

Il terrificante racconto di nonna Rosa, 88 anni, violentata e picchiata da un giovane ivoriano. Video intervista shock della povera vittima

 Violentata per due ore. Due lunghissime ore durante le quali nonna Rosa, 88 anni, ha creduto di morire. Picchiata, offesa, abusata da un giovane ivoriano oggi in carcere. Due ore di terrore nella sua casa a Stilo, lì dove, l'8 ottobre scorso, un normale pomeriggio si è trasformato in un incubo. 


Un orrore di cui la donna porta ancora i segni. Sulle braccia, sulle ginocchia. In volto. Il suo è un racconto puntuale, preciso. Ricorda tutto. Ogni istante. E' segnata ma è viva.  Un "miracolo", ripeterà più volte. Un miracolo, il suo, fatto dalla forza della disperazione. Quella disperazione che ti permette  di restare aggrappata alla vita. Perché le botte sono state tante. Quei giri di nastro adesivo attorno alla bocca  avrebbero potuto soffocarla. E invece no. Lei si è salvata. E per quanto possibile oggi sta meglio. Trascorre la notte "guardando"  quelle foto. Difficile dimenticare, ma lei ci sta provando. Perché "sono miracolata" e perché "sono viva", non si stanca di ripetere.  Già, viva. accanto ai suoi cari che non la lasciano mai sola. Quella mattina era nella sua casa a Stilo. Una casa su due piani circondata dal verde. Una quotidianità fatta di piccoli gesti. Sempre gli stessi. Sono le 14 e nonna Rosa ha appena fatto il suo riposino giornaliero dopo pranzo. E' in cucina, al piano terra, dove trascorre la maggior parte del suo tempo. Si alza dal divano perché deve prendere le pillole oltre a lavare qualche piatto e qualche posata.   Nulla di più. Vive sola da quando ha perso il marito. La porta di casa è aperta e vede arrivare verso di lei  un uomo di colore. Un giovane ivoriano che chiede lavoro. Nonna Rosa risponde che non ha lavoro da dare. E allora lui chiede droga. "La mia droga è la mia famiglia", la risposta della donna che lo invita  a  prendersi quei pochi spiccioli che ha in casa tentando di spingerlo fuori. Ma lui ha 21 anni e lei quasi 89 (li compirà a marzo). Il confronto non regge e l'uomo, dopo poco, sfogherà tutta la sua violenza.  Lei lo supplica, ma lui insiste. La violenta, la picchia, armato di un coltello. Poi, la lega con del nastro adesivo: le gambe inginocchiate e le braccia davanti. Il nastro adesivo le "tapperà" anche la bocca. La lascia  così - offesa e umiliata - e sale al piano di sopra. Porta via oro, orecchini, un orologio e una catenina con un ciondolo che custodisce la foto dell'amato marito.  Alla fine, dopo circa 2 ore, lo...... 

a seguire il racconto terrificante della povera signora 88enne



straniero  va via. Nonna Rosa piano piano, con la forza dettata dalla disperazione, si libera dal nastro adesivo e riesce a tentoni a raggiungere un balcone, da dove chiedere aiuto. Arrivano i soccorsi e i carabinieri che, dopo poco, arresteranno il giovane, incastrato dalle telecamere di videosorveglianza installate lungo la strada. 

FONTE: lanuovacalabria.it

di TERESA ALOI

Nessun commento:

Posta un commento

SELLIARACCONTA ®©2009 Tutti i commenti sono moderati in automatico