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venerdì 20 gennaio 2023

La terribile fine della povera Loredana colpita a morte dal suo amante con 28 coltellate a Pietragrande. La famiglia della vittima chiede di riaprire le indagini

 


Gli avvocati Arturo Bova e Antonio Ricupero, legali della famiglia di Loredana Scalone, la 51enne uccisa a fine novembre 2020 alla Scogliera di Pietragrande di Stalettì (Catanzaro), hanno chiesto la riapertura delle indagini sul caso "al fine di accertare il coinvolgimento di eventuali complici" dell'omicida, il 37enne Sergio Giana, ex amante della donna, reo confesso del delitto e al momento imputato nel processo in corso in Corte d'assise. Lo rendono noto gli stessi due legali che assistono i familiari della vittima, costituitisi parte civile nel processo. Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Soverato, Loredana Scalone, venne attirata dall'ex amante in un appuntamento alla Scogliera di Pietragrande di Stalettì, uno dei siti turistici più noti in Calabria, e colpita con 28 coltellate sul collo, in testa, sul torace e sul dorso: l'uomo, dopo aver tentato di strangolare la donna, l'avrebbe ulteriormente sbattuta contro gli spuntoni di roccia, gettandone poi il cadavere in un dirupo.

a seguire l'articolo tratto dalla edizione odierna della Gazzetta del Sud


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