giovedì 26 ottobre 2023

Botricello esponenti della maggioranza con la social card. Il gruppo di minoranza chiede che si faccia chiarezza. Avviata indagine su possibile fuga di dati sensibili.

  I gruppi “Uniamo Botricello” e “Cambiamenti” hanno ribadito che nell’intera vicenda non vi sia nulla di illegale, ma la notizia diventerebbe rilevante per il ruolo istituzionale occupato dagli eventuali beneficiari del buono alimentare. «La questione diventa un qualcosa di cui non si può certamente andare fieri



 
A Botricello scoppia il caso degli esponenti della maggioranza (assessori o consiglieri comunali) presunti beneficiari della social card.  ( come riporta la Gazzetta del Sud )A sollevarlo sono i gruppi di opposizione “Uniamo Botricello” e “Cambiamenti” che tuttavia parlano solo di rumors sull’assegnazione del sussidio ad alcuni di loro; ma nessuno ha azzardato nomi, almeno fino a questo momento: «Circolano voci dichiarano i capigruppo di minoranza Ugo Mezzotero e Gregorio Voci - sul fatto che alcuni amministratori comunali risulterebbero beneficiari della social card, la misura varata dal governo per aiutare le persone con redditi e Isee non superiore a 15mila euro. È vero? Il contributo del governo è per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità e sinceramente, a noi sembra strano e non credibile che a percepirlo possano essere stati amministratori comunali che non pensiamo si trovino in stato di disagio da avere bisogno di un buono spesa una tantum di 382 euro. Vogliamo veramente augurarci - prosegue l’opposizione che ciò non risponda al vero, in caso contrario, nonostante non vi sia nessuna rilevanza giudiziaria, ci troveremmo in presenza di una situazione imbarazzante sul piano politico per il comportamento di ......... 

quegli amministratori che eventualmente l’hanno ritirata e che magari non hanno esitato a beneficiarne». L’opposizione usa il condizionale nel riportare le circostanze e sottolinea l’auspicio che «a percepire la social card non siano stati assessori comunali, in quanto si tratterebbe
di professionisti, al cui reddito, da più di un anno, si somma l’indennità per l’incarico ricoperto nella
Giunta». - conclude l’opposizione che si spieghi i fatti ai cittadini, ed eventualmente, se quanto sopra non risponde al vero, smentire pubblicamente una vicenda che non fa certamente onore».



 

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