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giovedì 16 novembre 2023

Maltratta e picchia l'ex marito sul luogo di lavoro, davanti i figli. Divieto di avvicinamento per una donna he non si rassegnava alla fine della loro storia

.La donna, che non si rassegnava alla fine della loro storia, avrebbe in più occasioni aggredito l’uomo sia davanti ai figli che sul luogo di lavoro Avrebbe maltrattato e malmenato l’ex marito non essendosi rassegnata alla fine del loro matrimonio. Ad una donna gli agenti della Squadra Mobile di Vibo Valentia hanno notificato un’ordinanza di divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa emessa dal Gip di Vibo Valentia su richiesta della Procura. Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia presentata dall’uomo, che ai poliziotti ha riferito continue aggressioni da parte dell’ex compagna a base di schiaffi, graffi, morsi, lancio di oggetti, anche in presenza dei figli minori e, persino, sul luogo di lavoro del marito. I riscontri acquisiti dagli investigatori hanno portato all’emissione della misura cautelare.



Scatta il divieto di avvicinamento per una donna sospettata di aver più volte maltrattato e malmenato il marito, all’epoca convivente, non rassegnandosi alla fine della loro relazione sentimentale. Le attività sono state portate avanti dalla polizia di Stato. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Vibo Valentia su richiesta della locale Procura. Le indagini sono partite a seguito della denuncia presentata dall’uomo, per via delle continue aggressioni subìte da parte della propria moglie la quale non ha lesinato di porre in essere le illecite condotte consistite in schiaffi, graffi, morsi ovvero lancio di oggetti, anche alla presenza dei figli minori e sul luogo di lavoro del marito. In una occasione, la donna, evidentemente in preda all’ennesimo raptus della gelosia e del risentimento per la conclusione della relazione ha anche fatto trovare al marito i suoi indumenti ridotti a brandelli poiché completamente tagliati. Pertanto, a ........ 

conclusione delle verifiche, il giudice per le indagini preliminari ha emesso a carico della donna la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa prescrivendo alla stessa di dover mantenere una distanza di 250 metri dall’uomo e dai luoghi da lui abitualmente frequentati, vietando, altresì, qualsiasi forma di comunicazione con lo stesso, anche per interposta persona.

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