Il maltempo che sta flagellando un po’ a.......
macchia di leopardo l’Italia si è abbattuto sulla Calabria creando disagi a tutta la popolazione.Sono tantissime le segnalazioni di alberi caduti per il forte vento e temporali repentini con allagamenti. Nulla a che vedere con piogge alluvionali, ma il forte vento ha creato diverse problematiche alla viabilità. Nei giorni scorsi gli esperti avevano lanciato l’allarme dell’imminente arrivo di questa perturbazione ponendo l’attenzione sul vento e sulla circolazione degli automezzi soprattutto di tir e camion telonati.
La serata di mercoledì 20 novembre è stata la “peggiore” con raffiche di vento che hanno colpito le province di Cosenza e Catanzaro. Analizzando i dati ci si è accorti che una stazione di monitoraggio dell’Arpacal posizionata nel cuore della Sila e precisamente a Monte Botte Donato a 1.900 metri sul livello del mare, ha registrato raffiche che hanno raggiunto l’incredibile velocità di circa 166 chilometri orari, che sono classificate come “Uragano di categoria 2“. Si perché quella intensità di vento è classificata nella scala di Beaufort, ma sopra i 117 chilometri orari sono tutti classificati come uragani. Per questa tipologia di fenomeno c’è quindi la scala Saffir-Simpson che classifica queste raffiche come uragano di secondo livello. Insomma, un uragano “mediterraneo” di moderata intensità.
Nella provincia di Cosenza la tradizione ci racconta anche del “vento di San Francesco“, un fenomeno incredibile. Venti e raffiche che superano i 100 chilometri orari che appaiono improvvisamente nella zona che va dal Santuario di San Francesco a Paola fino a lambire il comune di Fuscaldo. Si tratterebbe di un fenomeno noto e che si creerebbe quando soffiano venti da est con una direzione tale da incanalarsi nei tipici “valloni” calabresi della catena costiera. Nulla a che vedere però con le raffiche della scorsa notte in Calabria dove mediamente hanno raggiunto i 150 chilometri orari sradicando alberi e creando disagi alla popolazione. E nei prossimi giorni il maltempo dovrebbe colpire il nord con un abbassamento termico e probabilmente le prime nevicate nell’arco alpino.
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