mercoledì 29 gennaio 2025

La storia di Chiara, 17enne, studentessa del liceo scientifico di Sersale affetta da patologia rara che le provocavano anche 7 svenimenti in un giorno.

 



«Ho imparato che anche nei giorni più bui c’è una luce che vale sempre la pena cercare». A parlare così è.......  Chiara, 17, studentessa del liceo scientifico di Sersale, colpita da sindrome vasovagale rara, una patologia che le causava svenimenti improvvisi. 

Due anni fa iniziò il suo incubo. «Il 19 novembre del 2022 - racconta Chiara - mentre ero in classe, sono svenuta: quello è stato il primo di una lunga serie di svenimenti che mi hanno letteralmente stravolto la vita. Quel giorno sono stata soccorsa e portata in
ospedale per essere sottoposta a una serie di accertamenti». Analisi, controlli, visite: Chiara ha visto la sua vita di ragazza cambiare da un giorno all’altro, senza riuscire a capire da cosa dipendessero quegli svenimenti che erano arrivati a verificarsi anche setto o otto volte al giorno. «I medici mi dicevano che erano episodi vasovagali - continua la 17enne - che erano legati alla mia età, che dopo l’adolescenza 
sarebbero passati, ma la mia vita era diventata impossibile. Sono stata anche costretta a cambiare scuola, prima frequentavo il liceo delle scienze umane a Catanzaro, poi mi sono trasferita al liceo scientifico di Sersale, per non viaggiare ed essere più vicina a casa». I continui svenimenti le han-
no procurato anche fratture delle dita, delle costole e qualche trauma cranico. Poi qualcosa cambia,
quando il medico aritmologo che ha in cura sua padre, il dottore Saverio Iacopino che lavora in una
clinica privata di Lamezia Terme ha preso in carico anche lei. «Dopo tanti ricoveri a Roma, a
Milano, a Lecco - ha raccontato Chiara - l’incontro con il dottor Iacopino mi ha ridato speranza. dottore mi ha sottoposto a un intervento di cardioneuroablazione ai gangli del ventricolo destro al Maria Cecilia Hospital in provincia di Ravenna. Dopo quel primo intervento - ha detto - per tre mesi sono stata meglio, gli svenimenti sono diminuiti molto. Poi di nuovo la frequenza è aumentata. A quel punto, dopo essersi consultato anche con il neurologo Mauro Porta e dopo diverse cure, il dottore Iacopino ha deciso di sottopormi anche a un secondo intervento di cardioneuroablazione, ai gangli del ventricolo sinistro questa volta. L’intervento è stato eseguito l’11 dicembre scorso. Quando mi sono risvegliata, ho avuto l’impressione di essere rinata. Oggi sto finalmente meglio».
Una seconda vita per la giovane sersalese che ha voluto ringraziare quanti l’hanno aiutata.

A seguire l'articolo completo tratto dalla Gazzetta del Sud a firma della giornalista Letizia Varano



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