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lunedì 18 dicembre 2017

Fossato: da oggi il piccolo borgo abbandonato di Savuci torna a rivivere dopo 40 anni. Illuminato da luci artistiche con sottofondo musicale che accompagnerà i visitatori lungo le suggestive stradine.




Da borgo abbandonato a centro vitale di cultura, arte e umanità. Torna a vivere, dopo 40 anni, grazie all’impegno di due associazioni culturali – “Effetto Stendhal”, presieduta da Francesco Scicchitano e “Il Mantello” guidata da Lucio Bramato – il piccolo Borgo di Savuci che riapre i battenti domani, lunedì 18 dicembre: un angolo curato per stupire i visitatori che si ritroveranno in un’altra dimensione. Nel 2014 queste due associazioni hanno partecipato ad un bando del Comune di Fossato Serralta per l’assegnazione di case con lo scopo di ripopolare questo splendido angolo di storia e natura ai piedi della Sila. Il bando era finalizzato a creare turismo e attività culturali ha permesso ai sodalizi “Effetto Stendhal” e “Il Mantello” di affrontare un intenso percorso di lavoro volto alla riqualificazione di Savuci. Ci sono voluti due anni, ma il Borgo è pronto e si apre a quanti vorranno visitarlo apprezzando i percorsi tematici a sfondo artistico creato da persone appassionate che hanno pensato a tutto, e proprio a pochi giorni da Natale. 

Il corso del Borgo sarà illuminato da luci artistiche artigianali create con il metodo del riciclo creativo; un impianto di filodiffusione diffonderà un sottofondo musicale che accompagnerà i visitatori lungo le suggestive stradine alla scoperta delle attrattive del borgo. Dal “quartiere dei briganti”, da visitare soprattutto nelle ore serali proprio per apprezzare al meglio lo spaccato ottocentesco ricreato anche con l’uso di fiaccole. E ritroveremo le ombre dei briganti seduti nelle locande a bere vino, le donne che cucinano nelle povere case, giochi di luci e atmosfere che riportano indietro nel tempo. Percorsi che diventeranno didattici, e sono arricchiti dai quadri dell’artista internazionale Melo Santo, esposti nella........

martedì 31 ottobre 2017

Diga sul Melito dopo 35 anni ancora tanti promettono ma nessuno mantiene Il Presidente Manno inizia lo sciopero della fame Oliverio continua a rimanere sordo.

Esisteva ancora la Cassa per il Mezzogiorno quando – correva il dicembre 1982 e l'Italia era da 5 mesi campione del mondo – venne approvato il progetto per la costruzione della diga di Gimigliano sul fiume Melito, ai piedi dell'altopiano della Sila.
Un'opera imponente, la più grande in cantiere al Sud: 15 milioni di metri cubi di materiale, 108 metri di altezza massima per uno sviluppo a corona di 1,5 km e la capacità di ingabbiare 108 milioni di metri cubi d'acqua, che dovrebbero spegnere la sete di mezzo milioni di calabresi in 50 comuni, oltre a centinaia di aziende agricole e imprese. E un costo elevato: 259,7 milioni (502 miliardi di lire), di cui 52,4 milioni impegnati. Dopo ben 35 anni tutto fermo tante, promesse ma di concreto nulla.

Rimarrà nell’ufficio e manterrà tutto quello che ha dichiarato e cioè “non mangerò e non parlerò con nessuno fino a quando la Regione non stanzierà € 4.500.000,00 occorrenti per riassumere gli operai stagionali sulla rete di colo in tutti gli 11 Consorzi di Bonifica; e il Ministero delle Infrastrutture inserirà nel suo programma la ripresa dei lavori della Diga sul Melito".
Richieste precise che non vogliono essere un ricatto. Certamente si aspetta una chiara presa di posizione del Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio, che è l’interlocutore Istituzionale più autorevole nei confronti del Governo Nazionale”. È la dichiarazione di Grazioso Manno, presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, dopo l’annuncio in occasione degli Stati Generali sulla Diga Melito dello sciopero della fame e della parola e la non assunzione dei farmaci salvavita che prende dal 2011 dopo una delicata operazione al cuore.
Manno ha infatti trascorso la prima notte nei suoi uffici al Consorzio di Bonifica di Catanzaro. Sono stati insieme a lui amici, dipendenti, consiglieri del Consorzio, rappresentanti delle Istituzioni i primi a giungere sono stati i consiglieri regionali Baldo Esposito e Wanda Ferro enormemente preoccupati per la sua salute. Centinaia e centinaia di messaggi stanno giungendo incessantemente al Presidente.
Gli stati Generali hanno contrassegnato una pagina importante, uno “spartiacque” come li...........

venerdì 27 ottobre 2017

Inaugurato ieri a Taverna la sede del distaccamento volontario Vigili del fuoco il presidio opererà anche nei comuni di Albi, Sorbo, Pentone, Sellia, Magisano, Fossato

Nel pomeriggio di oggi, 26 ottobre 2017 ha avuto luogo in Taverna, in via Ierenise, 22 la formale consegna - da parte dell’Amministrazione Comunale di Taverna al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Catanzaro - dei locali ivi individuati per ospitare il Distaccamento Volontario di Taverna.

Si concretizza un progetto che ha radici assai lontane e che ha visto emesso il Decreto del Ministero dell’Interno vertente la istituzione del distaccamento volontario in questione nel lontano luglio del 2007.
Grande è la soddisfazione dell’Amministrazione Comunale di Taverna, nella circostanza presente con il sig. Sindaco, il Dr. Sebastiano TARANTINO e del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Catanzaro presente con l’ing. Maurizio LUCIA, Comandante Provinciale.
Circa 20 sono le unità Vigili Volontari residenti nel comprensorio di Taverna che hanno aderito al progetto e che costituiscono l’organico in forza alla sede.Il Distaccamento Volontario dei Vigili del Fuoco di Taverna costituisce un importante presidio di sicurezza tecnica a protezione di un territorio vasto che ricomprende i comuni di Taverna, Sorbo S. Basile, Albi, Fossato Serralta, Magisano, Pentone e Sellia Superiore) e che implementa i servizi ordinariamente fin’ora erogati in.....................

venerdì 25 agosto 2017

Savuci: il silenzio dei luoghi dimenticati rivive grazie a due giovani che ci abitano stabilmente

Due anime giovani creano vita nel Borgo Savuci. (Frazione di Fossato Serralta  abbandonata da molto tempo) Dove solo la natura incontaminata diventa ribelle



Ci sono posti come Savuci                            
che vorremmo vivere come Adamo ed Eva. Primitivi proprio come la ricerca del nostro “io” fuori dal tempo, questo di oggi giorno, con vere emozioni e pace, con amore e passione. Peraltro, ci sono degli angoli che attraggono per la loro particolare seduzione, un fascino che nasconde sospiri emozionali.
Nel borgo fantasma, di Savuci in provincia di Catanzaro vicino al fiume Alli, due anime sognatrici respirano aria d’altri tempi. Rapite da un’agricoltura sottomessa e fiorente grazie al microclima che soggiace. Sono giovani che vogliono riappropriarsi di quel tempo ricco di emozioni. Non è poco con quello che hanno raccolto. Sono Rosa e Francesco, vivono liberamente in una casa in dotazione dal comune, dietro un bando. Liberi senza impedimenti, senza sofisticati servizi. Solo la corrente elettrica.
È uno dei tanti luoghi che ha vissuto nel silenzio dopo un disastro ambientale, passando poi nel dimenticatoio, dove la politica ci entra sempre e ha pesanti responsabilità. Savuci è alle porte della presila catanzarese, una strada provinciale ancora in uso che porta a Cosenza e il borgo sottano, saturo di macchia mediterranea incorrotta.
Negli ultimi periodi Savuci ha avuto frane tanto da chiedere al primo cittadino la chiusura di mezzo paese per l’inagibilità. Tanti anni chiuso giusto per metà. Fino a quando un giovane di Catanzaro, dopo esperienze del genere, e pochi successi decise di chiedere al sindaco il permesso di abitarla. Il primo cittadino intanto aveva in cantiere la ristrutturazione di parecchie case che risalgono 16° secolo. Ma poi i soldi finirono e solo poche case riuscirono ad essere completate. Questo però non frenò l’entusiasmo di Francesco pioniere di questa, chiamiamola avventura, che coinvolgendo un nutrito gruppo di persone riuscì ad avere assegnata una casa insieme a loro. Solo lui insieme alla sua compagna ci abita in pianta stabile, gli altri ogni fine settimana in un full immersion nel posto più green che il padreterno abbia potuto creare.
L’aria, il profumo di quelle erbe selvagge che vivono nel contesto savuciano raccolgono una parte di vita agreste ormai scomparsa. La macchia mediterranea rimasta intatta riflette un vissuto che parte da uno spazio temporale in cui tutto si è fermato. Qui l’uomo per fortuna non ha fatto danni importanti, solo sputi di cemento buttati come chiazze catarrose qua e là invadendo quello che........

venerdì 21 luglio 2017

Tutti a complimentarsi con il presidente Manno per l'esito dell’annosa controversia tra il Consorzio medesimo e l’impresa Astaldi S.p.A., relativa alla costruzione della diga sul Melito, Ma l'opera faraonica sarà mai realizzata?


Con una decisione molto attesa, la Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 17339 del 13 luglio 2017, ha accolto il ricorso del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, rappresentato e difeso dall’avv. Beniamino Caravita Di Torritto, contro l’impresa Astaldi S.p.a., avverso la decisione della Corte di Appello di Roma n. 3247/2012 con conseguente cassazione della sentenza impugnata e rinvio alla Corte di Appello di Roma in diversa composizione, che dovrà procedere a nuovo esame della controversia
Presidente del Consorzio di Bonifica Grazioso Manno
“Per la Diga sul fiume Melito si aprono nuove prospettive di sviluppo. L’accoglimento da parte della Corte di Cassazione del ricorso del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese contro l’impresa Astaldi S.p.a segna un pagina storica che ripaga il presidente Grazioso Manno delle numerose battaglie fatte in questi anni”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Mario Magno che osserva: “Senza voler entrare nel merito della sentenza e delle motivazione che da essa ne sono scaturite, mi trovo perfettamente d’accordo con il presidente Manno quando sottolinea la straordinaria importanza della Diga sul Melito, in particolar modo in un momento di siccità e desertificazione in cui l’emergenza idrica investe irrimediabilmente nostri territori. La Diga, nel suo disegno originario, avrebbe, infatti dovuto fornire acqua potabile a mezzo milione di cittadini calabresi e produrre energia elettrica. Con il passare del tempo da infrastruttura fondamentale per lo sviluppo dell’area centrale della Calabria ha, purtroppo, dato origine a querelle politico-giudiziarie che non hanno agevolato lo sviluppo della nostra Regione”.


Confagricoltura
Con viva soddisfazione abbiamo appreso che Suprema Corta di Cassazione, nei giorni scorsi, ha accolto il ricorso del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, ribaltando un precedente pronunciamento della Corte di Appello di Roma e, di fatto, riaprendo e rinviando a nuovo esame l’annosa controversia tra il Consorzio medesimo e l’impresa Astaldi S.p.A., relativa alla costruzione della diga sul Melito.
Non entriamo nel merito della vicenda giudiziaria, fiduciosi nel fatto che il riesame delle ragioni di controversia, veda riconosciuti e riaffermati i diritti del nostro Consorzio di Bonifica.
Sindaco Fossato Serralta
Arriva come un appuntamento tanto atteso la pronuncia della Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, avverso la decisione della Corte di Appello di Roma n. 3247/2012 con conseguente cassazione della sentenza impugnata e rinvio alla Corte di Appello di Roma in diversa composizione, che dovrà procedere a nuovo esame della controversia, “motivando adeguatamente sulle singole questioni e facendo applicazione di principi di diritto”. Un primo passo in avanti verso il raggiungimento dell’agognato risultato: la realizzazione della diga sul Melito, la più grande opera incompiuta della Calabria. La soddisfazione per l’attesa pronuncia giunge dal Sindaco di Fossato Serralta, dottor Domenico Raffaele, che si congratula con il Presidente del Consorzio di Bonifica, Grazioso Manno, per l’impegno profuso affinchè questa situazione si concluda con esito positivo. 
Sindaco di Catanzaro Sergio Abramo
“Accogliendo il ricorso del Consorzio di bonifica “Ionio catanzarese”, la Corte di Cassazione ha dato ragione alle tesi sostenute da sempre dal presidente Grazioso Manno: ora si può procedere con il rifinanziamento di un’opera strategica per il capoluogo e il suo comprensorio, non solo dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico, ma anche sul piano della tutela dell’ambiente”. È il commento del sindaco Sergio Abramo che ha sottolineato “la giustezza delle argomentazioni di Manno, che si è speso per anni proprio per arrivare a un risultato che dovrà portare alla concreta realizzazione dell’infrastruttura. Bene ha fatto Manno a non fermarsi mai in questa lunga battaglia, a coinvolgere sindaci e istituzioni, a intervenire a più riprese sui media per sensibilizzare i cittadini, a decidere gesti anche eclatanti come lo sciopero della fame: la sua caparbietà è stata un esempio di amore per la propria terra. Ed è stata anche una lotta a favore della legalità e della trasparenza, assolutamente condivisibile per le motivazioni che ne stanno alla base e che riguardano lo sviluppo di una fascia ampissima dell’area centrale della Calabria.

Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria
Non abbiamo dubbi nell’affermare che, accogliendo il ricorso delConsorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, la decisione della Suprema Corte di Cassazione, che ha cassato la sentenza impugnata con rinvio alla Corte di Appello di Roma in diversa composizione, che dovrà ora procedere a nuovo esame della controversia”.
si è delineata una situazione positiva sicuramente di maggior chiarezza e ci sono, per le istituzioni regionali e nazionali interessate condizioni, anche abbastanza rassicuranti, per compiere passi decisivi e definitivi per dare un futuro possibile a quest’opera che da sempre riteniamo essenziale per l’agricoltura di qualità, e come bene a servizio delle popolazioni della Calabria Centrale e quindi supportata da una netta prevalenza dei benefici”.

Wanda Ferro esponente di Gruppo Misto in regione
 i vantaggi: "la sentenza della corte di cassazione che nei giorni scorsi ha accolto il ricorso del consorzio di bonifica Ionio Catanzarese, disponendo un nuovo esame della.......

sabato 15 luglio 2017

Rieccoli ! Dopo un periodo di latitanza sono stati avvistati i famosi 20 milioni per la SP 25 Arsanise/Catanzaro e la messa in sicurezza dell'acquedotto di Santa Domenica.



Dopo un lungo periodo di latitanza sono stati avvistati i famosi 10 milioni per la strada SP25 per precisione a Taverna più esattamente in un bel comunicato stampa del PD cittadino dove con vibrante soddisfazione si elogia il buon operato del governatore Oliverio. Sembra che i fondi saranno nuovamente disponibili sperando che questa volta lo siano veramente ( I fondi furono a suo tempo messi a disposizione dalla giunta guidata da Wanda Ferro ma dopo furono dirottati come somma urgente nella provincia di Cosenza)
10 milioni per un nuovo tracciato a fondovalle più 10 milioni per la messa in sicurezza dell'acquedotto che disseta gran parte della città di Catanzaro
SP25 Bivio Arsanise/ Catanzaro questa strada di circa 15 km  rappresenta un fattore vitale per il tessuto del territorio il quale già molto fragile, senza un valido collegamento con il capoluogo questo territorio  rischia  di morire. 
Con un importo pari a 20 milioni di euro di cui : ( 10 per gli interventi sull'acquedotto di Santa Domenica, 5 per le opere stradali, 5 per gli interventi di sistemazione idraulico fluviale) 
Siamo felici che il PD di Taverna si adoperi seguendo l'evoluzione dei finanziamenti sperando che non questa volta sia la volta buona per vedere finalmente il cantiere aperto e non l'ennesima promessa da marinaio. Un plauso alla sezione del PD vi raccomando non abbassate la guardia il comprensorio tutto ha bisogno che finalmente la martoriata SP25 sia finalmente messa in sicurezza.  




il comunicato stampa del PD di Taverna CZ
"Stamane abbiamo appreso , dopo ripetuti contatti con l'Assessorato ai Lavori Pubblici, che sono disponibili 20 milioni di euro, recuperati dai fondi PAC, grazie al lavoro della dalla giunta Oliverio, per la messa in sicurezza dell'Acquedotto di Santa Domenica ed il finanziamento per la sistemazione definitiva della Strada Provinciale 25, Janò-Arsanise. Un risultato su cui il Partito Democratico di Taverna, già lo scorso mese di febbraio, in riferimento all'incontro avuto tra il segretario del circolo PD di Taverna, Marco Gentile , i sindaci di Taverna - Sebastiano Tarantino, Zagarise - Domenico Gallelli, Albi - Gigi Piccoli, con Domenico Giampà e all'Assessore Roberto Musmanno, che aveva ricevuto rassicurazioni sulla .......

venerdì 9 giugno 2017

SP25 Come promesso sono iniziati i lavori dei 10 milioni di euro. Un plauso ai politici locali al presidente della provincia al presidente della regione.






Qualcuno ci ha creduto? ( Questo era il titolo già pronto ma come ben sappiamo la realtà è molto diversa, il mese di aprile è passato  ancora una volta i nostri politici ci hanno fregato con le solite promesse ) Purtroppo i lavori a oggi 9 giugno 2017 non sono iniziati, dei famosi 10 milioni nessuna traccia, qualcuno ha scritto alla famosa trasmissione " Chi L'ha visto?" nella speranza sempre più vana che qualcuno sappia che fine abbiano fatto. I nostri cari amati sindaci che fanno? Nulla! Nessuna protesta, nessun comunicato stampa, nessuna iniziativa eclatante. Tutti ben seduti nei vari municipi aspettando le prossime elezioni dove sicuramente ci faranno un mare di promesse a noi poveri elettori ancora una volta parecchi cadranno nella rete abilmente tramata di tante belle parole di tanti progetti sicuramente li appariranno per magia i 10 milioni Per ora dobbiamo stare sereni tanto siamo nella bella stagione la SP 25 resterà ancora in piedi  certo sempre più piena di spazzatura nelle carreggiate ma tanto chi ci fa caso mica i nostri sindaci passano dalla SP25 . Aspettiamo la prossima stagione invernale pregando i nostri vari Santi in Paradiso che le varie calamità naturali  non la rifacciano crollare ma soprattutto che non non succeda una tragedia irreparabile, per nostra fortuna  in questo almeno sino a oggi i Santi ci hanno protetto. Ah dimenticavo un forte.......