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sabato 3 ottobre 2020

"Eppur si muove" SP 25 Arsanise/ Catanzaro per i lavori di 10 milioni (inizialmente erano 20!). Prosegue il lunghissimo iter che dovrebbero vedere la luce nel 2021

"Manca davvero l'ultimo miglio. Non mancherà, ancora, il mio costante e continuo interessamento."

Inizialmente i milioni destinati alla "sp 25" erano 20


Sul futuro della SP 25 il sindaco di Sellia Davide Zicchinella non molla la presa rimanendo sempre attento e aggiornando sui social dell'iter di autorizzazioni burocratiche che hanno allungato di molto il sospirato inizio del cantiere sull'importantissima arteria sempre in bilico di crollo che collega tanti centri della presila con il Capoluogo di Regione.

a seguire il messaggio di aggiornamento sui social sulla sp 25 da parte del Dott. Zicchinella.

S.P. 25 ARSANISE-CATANZARO: aggiornamento iter burocratico propedeutico all'inizio dei lavori. La A.T.P. (Associazione Temporanea Professionisti) Hydrodata S.P.A., Hypro S.R.L. , Public Works S.R.L. ha redatto, il #progettoesecutivo per la messa in sicurezza della strada e lo ha consegnato alla Amministrazione Provinciale. Entro metà mese di ottobre sarà vagliato dalla Progen Società Cooperativa che ha il compito di verificare e validare il progetto per conto della Amministrazione Provinciale (che ha già provveduto, nei mesi scorsi, a svolgere analogo compito sul progetto definitivo). Entro ottobre si potranno mandare a gara i lavori. Per fine anno avremo il nome della ditta che si sarà aggiudicata i lavori. Nei primi mesi del 2021 portano essere consegnati i lavori. A primavera, dopo un iter travagliatissimo e lunghissimo (non siamo a Genova) che ho seguito personalmente, finalmente potranno partire i lavori per un importo effettivo (al netto di oneri di progettazione, direzione lavori, sicurezza, iva ecc.) pari a circa 7 milioni di euro (finanziamento complessivo 10 milioni di euro). Dopo anni di battaglie fuori e dentro le istituzioni un grande e sentito problema, che interessa da vicino diversi comuni della Presila Catanzarese, sta per concludersi. Questo sarà l'ultimo inverno in cui avremo la preoccupazione che il fiume Alli, a seguito di qualche nubifragio, non si porti nuovamente la

strada!!! Manca davvero l'ultimo miglio. Non mancherà, ancora, il mio costante e continuo interessamento.

domenica 6 settembre 2020

Coronavirus paura in Presila dopo i 2 casi accertati a Taverna una contagiata anche a Sellia Nota congiunta dei vari sindaci; Necessarie nuove misure restrittive per contenere i contagi

 


Il comunicato fatto dal primo cittadino di Sellia Dott. Davide Zicchinella sul caso di positività al Covid-19  si tratta di una donna residente nel borgo.

È stato riscontrato un caso di positività al COVID-19 a Sellia. La notizia è delle prime ore della mattinata. È stata già allertato l'Ufficio Preposto ASP di Catanzaro nella persona della dott.ssa Nistico' che ho chiamato personalmente. La persona positiva è in isolamento domiciliare. Negativo il marito al tampone. I familiari sono stati anch'essi posti in isolamento. Si sta ricostruendo catena contagio. A breve ordinanza per vietare assembramenti . Da oggi tutte le funzioni religiose saranno a porte chiuse. Tutti i contatti diretti con la positiva saranno nelle prossime ore chiamati per effettuare tampone. Chiunque abbia avuto contatti diretti deve porsi in isolamento. Supereremo questo difficile momento . Forza Sellia!

La nota congiunta dei sindaci di Albi, Fossato Serralta, Magisano , Pentone, Sellia, Sorbo San Basile e Taverna.

“Viviamo infatti in un territorio in cui gli intrecci e i contatti sono tali che questi riscontri ci stanno fortemente preoccupando. Più che di singole comunità in effetti possiamo tranquillamente parlare di una Presila unita e in interazione continua. Per noi è normale coltivare i nostri rapporti o curare i nostri interessi nei paesi limitrofi. Prova né è in particolare il matrimonio del 4 settembre celebrato a Taverna, festeggiato in un ristorante di Sorbo San Basile, e in cui erano presenti cittadini che vanno da Pentone, passando per Fossato Serralta, Sorbo San Basile, Albi, Magisano e naturalmente Taverna. Tutta gente – prosegue la nota – che oggi è fortemente preoccupata per quanto si sta verificando e ai quali, soprattutto noi come Sindaci, dobbiamo garantire tutela e salvaguardia della salute. Ma chiaramente gli strumenti a nostra disposizione sono chiaramente limitati.

Ecco perché chiediamo all’unisono che il Presidente della Regione si faccia carico insieme a noi delle opportune misure di sicurezza. Pensiamo in particolar modo al montaggio di una tenda di pretriage per effettuare rapidamente ed in loco gli accertamenti previsti e rassicurare così le nostre comunità che chiedono solo la tutela della salute. Da parte nostra siamo consapevoli che il momento è particolare e difficile, ma insieme, come ormai siamo abituati a fare cercheremo di adottare tutte le misure idonee, a partire dal controllo e dall’eventuale annullamento di tutti quegli eventi in...........

giovedì 3 settembre 2020

Zagarise Arrivano nuovi fondi per la SP 12 . Ottima sinergia tra il comune e l'amministrazione provinciale dopo la messa in sucurezza a fine anno partiranno i lavori per 200 mila euro.

 Sarà avviato a breve un primo intervento di messa in sicurezza della Sp 12, mentre attività più corpose, che consentiranno un ulteriore miglioramento della percorribilità della stessa strada sono state programmate e saranno realizzate entro la fine dell’anno, grazie al già avvenuto stanziamento di 200 mila euro.



Ne dà notizia il presidente della Provincia di CatanzaroSergio Abramo che, affiancato dal vicepresidente Antonio Montuoro e dal consigliere provinciale Nicola Azzarito Cannella, ha incontrato il sindaco e il consigliere comunale di Zagarise, rispettivamente Domenico Gallelli e Michele PerriL’incontro è stato utile per affrontare le principali problematiche presenti sul territorio della cittadina e, in particolare, l’attenzione si è concentrata sulle condizioni precarie della provinciale, che presenta forti avvallamenti e numerose insidie che condizionano la guidabilità. “Prossima – ha spiegato Montuoro - è la consegna dei lavori per il primo intervento di messa in sicurezza e, così come preannunciato nell’incontro avvenuto nello scorso mese di giugno, con il primo cittadino di Zagarise e con il consigliere Perri, tutti gli interventi necessari a garantire una maggiore sicurezza saranno effettuati entro il prossimo mese di dicembre. Grazie a questi interventi, la Sp 12, che risulta essere strategica vista la sua funzione di collegamento tra i Comuni della Presila, risulterà senz’altro maggiormente sicura”. “Anche il tratto stradale Ponte del Mulino Sp 159/3, che collega Zagarise e Magisano - ha proseguito -, ha ottenuto tutti i pareri tecnici di cui necessitava per cui entro fine anno si concluderà l’iter burocratico che porterà all’inizio dei lavori. Nel complesso gli interventi di messa in sicurezza ammontano a quasi 500 mila euro, a testimonianza dell’attenzione che l’Amministrazione provinciale continua a mantenere nei confronti di tutti i Comuni. Un plauso, a tal proposito, è doveroso nei confronti del consigliere provinciale Giuseppe Pisano, che detiene la delega alla viabilità”. “Molteplici – ha concluso Montuoro - sono state nel corso del tempo le segnalazioni da parte degli amministratori della zona relative alla Sp 12. Con questo intervento la......

Provincia di Catanzaro, guidata da Sergio Abramo, dà una risposta importante al territorio e ai suoi amministratori puntando a migliorare sempre di più la viabilità e non trascurando mai le esigenze manifestate dalle diverse comunità”.

martedì 25 agosto 2020

Zagarise si conclude sabato il riuscitissimo "Centro Estivo" che ha visto la presenza di 40 ragazzi con tantissime iniziative organizzate dal comune in collaborazione con S.S.D. Calcio.

 

Si conclude questa magnifica esperienza che ha visto coinvolti 40 ragazzi, 5 educatori ed una istruttrice di pallavolo. I ragazzi sono stati fantastici ed altrettanto bravi gli educatori che con pazienza e tanta gioia hanno seguito con scrupolo ogni singola attività. Un'esperienza fortemente sostenuta dall'amministrazione comunale con i consiglieri Bonaccorsi e Ieraci in collaborazione con SSD Zagarise. Un'esperienza da arricchire, migliorare e ripetere negli anni futuri. SABATO 29 la giornata di premiazione e.......
A seguire tante altre foto durante le varie giornate del Centro Estivo di Zagarise
consegna attestati






Foto da Facebook

martedì 18 agosto 2020

Zagarise arrivano 350 mila euro per la strada della Sila Da impercorribile e impraticabile sarà presto messa in sicurezza con un nuovo manto stradale.

 L'annuncio da parte del sindaco di Zagarise Domenico Gallelli, che fa parte anche del  consiglio direttivo del Parco nazionale della Sila.


"Comunico con soddisfazione – scrive il giovane sindaco, anche esponente di spicco  del gruppo consiliare di maggioranza “Uniti per cambiare”-  da componente il consiglio direttivo del Parco Nazionale della Sila comunico che è stato appaltato il rifacimento del manto stradale nel tratto Bivio Buturo- Villaggio Grechi- Tirivolo - Parco Avventura - Bivio Fratta Petrona' per un importo di 350.000 euro ed è di prossimo appalto il tratto bivio Buturo - Zagarise ed il tratto laghetto trote - Monte Gariglione. Un ringraziamento ai tecnici del Parco Nazionale e al Direttore Ing. Cerminara per aver gestito egregiamente la fase della progettazione ed appalto delle opere in tempi estremamente brevi segno di una pubblica amministrazione che risponde pienamente ai criteri di efficienza, efficacia ed economicità. Finalmente sarà completamente messo in sicurezza il tratto di Tirivolo dov'è ubicato il Parco Avventura, e la viabilità d'accesso in Sila da Zagarise. Da consigliere del parco Nazionale esprimo soddisfazione per gli interventi programmati nel catanzarese e nel crotonese che ho seguito da vicino e che consentiranno di favorire lo sviluppo in questa parte della Sila ancora poco conosciuta.

Impercorribile  e impraticabile sono gli aggettivi da sempre accostati alla strada che dai paesi pedemontani porta ai villaggi turistici della Sila piccola: così è sempre stato, così non sarà per sempre

 350mila euro sono stati stanziati dal Parco nazionale della Sila per ripensare la viabilità dell’area protetta nella parte che ricade tra il  territorio del  catanzarese e  quello del   crotonese.L’idea progettuale  è quella di ripristinare il manto stradale sovente alterato, coprendo buche e sistemando cunette: raggiungere i monti della Sila piccola sarà nei...........

venerdì 17 luglio 2020

Zagarise sindaco e capogruppo dell'opposizione raggiungono l'intesa con la provincia per la manutenzione della SP 12.


A rassicurare i cittadini di diversi comuni della presila catanzarese sullo stato dell’arte dell’importante arteria provinciale è il primo cittadino di Zagarise Domenico Gallelli. Non opera in solitudine: anche una parte della minoranza del consiglio comunale del paese dell’ olio, rappresentata dal capogruppo Michele Perri, spende belle parole per le rassicurazioni ottenute dall’ Ente intermedio: ci sono le criticità su trafficata arteria, non tarderanno però i cantieri. Aumentano cosi le certezze alla voce viabilità, non diminuiscono però le polemiche nell’agone politico zagaritano per le critiche alla Provincia ritenute pretestuose e strumentali. Si legge in una nota congiunta del sindaco di Zagarise Domenico Gallelli e del capogruppo dello stesso paese Michele Perri:
Dopo il proficuo incontro avuto nelle sede della Provincia di Catanzaro da parte del Sindaco, del capogruppo di minoranza Michele Perri e del vicepresidente dell’Ente Provincia Antonio Montuoro P in data 9.6.2020, si è sottolineata la necessità di porre in essere alcuni interventi di manutenzione straordinaria sulla SP 12, scongiurandone la relativa chiusura, sul Ponte del Mulino SP 159/3 (strada di collegamento Zagarise-Magisano), sull’allargamento SP 20 (Caserma Forestale) e sulla necessità di condividere la messa in sicurezza sul tratto Zagarise-Buturo, inserita nella ciclovia regionale e già oggetto d’intervento da parte del Parco Nazionale della Sila. Già nel primo incontro si era manifestata la disponibilità del vicepresidente Antonio Montuoro e del Presidente Sergio Abramo, oltre che del dirigente Ing. Floriano Siniscalco, a risolvere nell’immediato le criticità più evidenti e di aprire un tavolo di confronto permanete tra gli enti per programmare degli interventi più duraturi di messa in sicurezza sulla viabilità provinciale.
Dopo neanche un mese da quell’incontro, sottolineiamo la tempestività con la quale la Provincia di Catanzaro ha completato in un brevissimo tempo una perizia tecnica per far fronte alle criticità sulla SP 12 ed ha dato impulso per l’appalto dei lavori sul ponte del Mulino che dovrebbero iniziare a breve.

Constatiamo con profondo rammarico, che nonostante le forze di maggioranza ed opposizione si siano adoperate per superare le divisioni locali mettendo Zagarise prima di tutto e seguendo con serietà una linea istituzionale costruttiva con l’Ente provincia per l’interesse esclusivo del paese, che abbiamo reso pubblico anche sui canali social, i consiglieri Dardano e Ledonne consacrando di fatto una nuova alleanza in...................

lunedì 29 giugno 2020

Video del salvataggio di un pescatore sul fiume Simeri l'elisoccorso arrivato da Salerno ha impiegato 5 ore



Terribile avventura per un pescatore di Simeri Crichi 5 lunghissime ore d’attesa prima dell'arrivo da Salerno del mezzo aereo dei Vigili del Fuoco, idoneo al recupero dell’uomo visto il luogo impervio per  un regolare atterraggio.


Un malore improvviso mentre stava pescando, la chiamata d’aiuto al 115 che ha subito inviato sul posto i soccorritori. Si è risolta fortunatamente bene la disavventura di un uomo che domenica pomeriggio si è sentito male nella zona del fiume Simeri, nella vallata tra i comuni di Zagarise e Sellia. Una volta ricevuta la richiesta la sala operativa del vigili del fuoco di Catanzaro ha inviato immediatamente una squadra del distaccamento locale per il recupero del malcapitato facendo arrivare sul posto anche un elicottero e delle unità del nucleo Saf, Speleologia Alpino Fluviale.
Data la zona particolarmente impervia e quindi non raggiungibile con i mezzi ordinari, i pompieri hanno risalito a piedi, per circa due chilometri, l'alveo del fiume, raggiungendo l’uomo e prestandogli prime cure, poi lo hanno recuperato e con......

lunedì 22 giugno 2020

Controlli dei carabinieri nei comuni di Cropani, Magisano e Botricello arrestati 3 persone per droga


Sono tre le operazioni antidroga condotte dai carabinieri della Compagnia di Sellia Marina nel corso dell’ultima settimana. I controlli hanno interessato i comuni di Botricello, Cropani e Magisano e hanno portato all’arresto in flagranza di reato di 3 persone e alla denuncia in stato di libertà di altre due.In particolare, già sabato scorso i militari della Stazione di Botricello avevano eseguito perquisizioni personali e domiciliari, rinvenendo a casa di due fratelli, 7 dosi di cocaina, bilancino di precisione e tutto l’occorrente per il confezionamento dello stupefacente. Dopo qualche giorno, sempre i carabinieri di Botricello hanno trovato della sostanza stupefacente occultata nella cuccia del cane di un’abitazione nel comune di Cropani: arrestando così padre e figlio, con il primo che aggrediva i militari nel tentativo di sottrarre il figlio alla Legge. L’attività di contrasto ha interessato anche il territorio di Magisano dove la stazione carabinieri di Zagarise, al termine di mirati servizi di osservazione, ha sorpreso un uomo di 45 anni mentre irrigava una piantagione costituita da 22 piante di marijuana. Gli arresti e i sequestri eseguiti dal personale dell’Arma sono stati..........

mercoledì 17 giugno 2020

La terribile morte della povera Francesca Falbo di Sersale uccisa dal mostro "Angelone" Un raccapricciante racconto tra i comuni di Sersale, Zagarise e Magisano.


Ricerca storica dell'arch. Salvatore Tozzo 
La storia che vi racconto oggi è una storia drammatica. Tutti hanno scritto di Angelo Schipani detto Angelone che terrorizzo' la presila catanzarese da giugno ad agosto del '49. Sappiamo che alla fine lo catturo' Giuseppe Mustari di Magisano. E che fu condannato all'ergastolo per essersi macchiato, tra gli altri delitti, dell'uccisione di una giovane e bella ragazzina Sersalese diciassettenne, FRACESCHINA FALBO. Piu volte stuprata e ringhiusa per giorni in un frantoio di campagna. Di Angelone ne hanno scritto in molti ultimo dei quali l'avvocato Le Pera. Ma non ho mai visto il volto di questa povera fanciulla. E così mi sono messo a cercare i luoghi dove tutto avvenne. Il primo fabbricato che è citato è la chiesetta di Cipino di Sersale che si trova appena prima di arrivare al paese, a pochi metri dalla provinciale, provenienti da Zagarise. Seguendo poi la comunale e scendendo verso il fiume sulla sinistra noto un ceppo commemorativo. Mi chiedo se è quello il luogo dell'omicidio. Mi avvicinò e con mia grande sorpresa e commozione noto che si tratta proprio del cippo dedicato alla povera fanciulla. Ma ancora di più noto la sua foto. Finalmente posso guardare il volto di Franceschina. Il cippo reca scritto quanto segue: Barbaramente uccisa da esacrato mostro un angelo di purezza Franceschina Falbo a ricordo 27/11/1932 - 2 /7/1949. In allegato la sua foto, il cippo, e la chiesetta diroccata di cipino. Cara Franceschina con questo mio scritto ti ho voluto ricordare e far vedere il tuo volto innocente a tutti anche se sono passati 70 anni. Perché noi vogliamo ricordare la vittima non il mostro. Riposa in pace e che questo sia da monito a tutti gli uomini che si macchiano di femminicidio.

Ecco una rara testimonianza del terribile episodio raccolto dal Prof. e storico locale Marcello Barberio
Tale opportunità mi si è presentata casualmente nell’estate del 2005, con l’intervista a Pancrazio Agosto, un ultrasettantenne di Zagarise, emigrato a Milano.
 “Nel ’40, per tre anni e mezzo, io e Angelone eravamo garzuni accordati nell’azienda dei Caravita, dove guardavamo capre, maiali e buoi, a Serre di Zagarise, assieme ad altri due forisi più grandi, di Magisano, un certo “Fiore da’ manca di cani” e “Franciscu tri grani”. Nel 1941 Angelone rubò agli stessi  Magisanisi  ceci, fave e formaggio, cioè la roba da mangiare portata dal paese, e si fece 3-4 mesi di carcere. Io dovetti procedere al riconoscimento dell’impronta delle sue scarpe: ad una c’erano i tacci bullette di ferro e i tundini e l’altra era liscia. C’erano le impronte che dal pagliaio portavano fuori. Era stato lui e lo dissi a Caravita…Insomma lo presero alla “Turrricedda”, una casetta colonica. Uscito di prigione si fece paisanu e collega di “Nicola  u Melissarotu”, cioè della località di Melissaro.
Ad una turra rapirono Francesca Falbo, una ragazza che aveva rifiutato u Milissarotu: scoperchiarono il tetto della turra, uccisero il padre che si faceva forte col dubotti e rapirono la figlia. Per 15 giorni la tennero in una stalla e la violentavano. La nascondevano in una gibbia, dove scorreva il vino nelle vasche, sotto il pavimento; con una cannuccia ci jettavanu nu pocu ‘e latta in bocca (12), perché lei voleva lasciarsi morire e rifiutava il cibo. Gente malvagia. Ad un certo punto Angelone decise di lasciarla andare a casa sua a Sersale, ma  la nonna di Nicola gli disse: “Tu la lasci andare e lei ci accusa tutti e va a finire che andiamo tutti in galera,  tutto per i comodi vostri”.  Angelone allora raggiunse la ragazza a Cipi, a un chilometro da piazza San Pasquale di Sersale, e la uccise con due colpi di fucile.

La ragazza non aveva potuto camminare veloce, perché zoppicava per le violenze subite. In quel luogo sorse una conicedda, dove la madre della ragazza andava tutti i giorni a piangere: si formava quasi una processione di gente, sia di Sersale che di Zagarise. Erano dolenti proprio! La vecchia campò poco e morì in carcere all’Isola. Anche Angelone morì in carcere a Catanzaro, perché fu preso a tradimento da Mustari in Sila, vicino  Buturo. Lo ubriacò e durante la notte lo colpì alla testa col cozzo della gaccia, lo stordì e lo legò con uno sciartu.Poi lo consegnò alla legge.Al processo vennero i più grandi avvocati, pure di fuori. Poi, ti ho detto, morì in carcere. Nicola, il complice, fu condannato pure lui all’ergastolo.ma poi la pena gli fu ridotta a 33 anni di carcere, per buona condotta. Ho sentito dire che ora è libero e vive a Sersale. Mo’ dovrebbe essere anziano. Sono 45 anni che manco dal paese: partii nel ’60 e ora che sono pensionato torno solo l’estate e a Natale, ma non sempre. Sono stato accordatu per 8 anni: mi davano da cazare, dormire nel pagliaio o nella baracca, vestire e mangiare. Questa era la vita del forise. Partii soldato che non avevo una lira. Ai due forisi  di Magisano, più grandi, Carovita dava 34 di grano al mese, senza altri viveri né soldi. Ad Angelone dava 14 di grano al mese, ma poteva mangiare alla mandria. Lui aveva un moschetto ad una canna e una pistola a tamburo.Il fucile da caccia per uccidere la ragazza glielo diede Nicola Scalise, u Melissarotu.  Insomma, Angelone era uno che entrava e usciva dal carcere come da un albergo, ma sempre per cose di poco, per roba da mangiare, non per oro o denaro. In carcere aveva imparato a lavorare a maglia, all’uncinetto e ai ferri “ di legno d’erga”, duro, usato per fare scupuli  e che quando u rumpi spara. Li modellava col coltello, era molto abile, e faceva anche il gancetto alla bacchettina. In paese vendeva i prodotti: calze di lana, borsette, maglie, che faceva mentre pascolava le bestie. Così sordiàva. Prima aveva una donna a Zagarise, una vedova, poi un’altra a Sellia, da cui ha avuto due figli, un maschio e una femmina: mi ricordo che l’amante se la curcava prena al pagliaio di Porticello delle Serre di Zagarise; io dovevo dormire all’aperto, fuori dal pagliaio. Durante la sua latitanza mi guardavo : dormivo all’aia sotto la paglia, per non essere scoperto durante la notte. Avevo testimoniato contro di lui, quando aveva rubato ai Magisanisi. Ma che potevo fare, ero un ragazzo. A Milano ho lavorato duro, ma ho trovato fortuna”. 
A seguire 


A proposito della cattura del bandito, ho avuto l’occasione di conoscere la figlia di Mustari, la quale ha consegnato a una rivista scolastica (11) un suo articolo emblematico sin dal titolo: Come Tatà prese Angelone
“Angelo Schipani, originario di Sersale [,….] abbandonato dalla madre all’età di 10 anni, si era guadagnato da vivere facendo il capraio anche se per arrotondare rubava galli e biancheria […] Prima della maggiore età aveva collezionato 15-20 condanne […]divenne il terrore della Sila macchiandosi di efferati delitti […] Le forze dell’ordine gli davano la caccia, ma Angelone sembrava invincibile [….]
In questo clima di paura e per proteggere i suoi 5 figli e la moglie, mio padre maturò l’idea di catturare il bandito sanguinario nell’estate del 1949 […] vicino a Buturo.  Una mattina, Tatà, mio fratello Francesco e mio zio Domenico si recarono in località Ariano per seminare il grano, quando intorno a mezzogiorno si presenta un uomo che cerca loro un po’ di pane perché digiuno da giorni.
La cosa si ripete nei giorni successivi: Angelone prende il pane, scambia qualche parola e si allontana nascondendosi in una baracca […]Un cognato di mio padre si premura di avvisare i carabinieri, i quali pensano ad una complicità di mio padre. Lo zio Domenico viene interrogato e picchiato a sangue:  a mio padre non resta altro che scappare e catturare il bandito per dimostrare la sua innocenza. Si reca da Angelone, gli racconta l’episodio e per un po’ di tempo condivide con lui la fuga fino al punto che il bandito si fida dell’amico. La famiglia ha bisogno, i viveri sono terminati. E’ dunque necessario mettere in atto un piano per catturarlo […] In località Acqua delle donne il bandito si addormenta. Mio padre, tormentato da mille pensieri, si rende conto che deve tradire la fiducia d’Angelone,[…] gli sottrae il sacco contenente la pistola e lo colpisce a un ginocchio per immobilizzarlo. Per il dolore Angelone sviene e mio padre lo trascina verso la segheria dove c’erano gli operai. Ma durante il tragitto Angelone  si aggrappa ad un pino e dà una spinta a mio padre, graffiandogli il viso,[…] nasce una colluttazione,[…]mio padre riesce a colpire il bandito con una pietra, facendogli perdere di nuovo i sensi. Cerca aiuto alla segheria, ma la gente per paura si allontana, solo un segantino gli offre una corda con cui legarlo, mentre un ragazzo va ad avvisare le guardie forestali di Buturo [.…] Trova il bandito che con un coltello sta tentando di tagliare la corda, fortunatamente arrivano le guardie forestali alle quali consegna armi e bandito. Alle 11 di quella mattina di luglio, scortato dai carabinieri  in motocicletta, il sanguinario bandito viene condotto a Catanzaro, presso la Legione dell’Arma. Mio padre viene convocato in questura, tra il giubilo della gente, gli vengono tributati tutti gli onori del caso e viene medicato e rifocillato. Gli è offerto un lavoro di netturbino che rifiuta perché la sua vita è tra i boschi della Sila. In cambio accetta una ricompensa in denaro, di £ 300.000. Ed è così che mio padre, Giuseppe Mustari, libera la Sila da quell’alone di terrore che l’aveva avvolta per anni”. Per la figlia Giovannina, Mustari ricevette una ricompensa in denaro, per i giornali dell’epoca e per l’opinione pubblica, invece, intascò la “taglia” per il tradimento dell’amico. Infatti il bandito – come nella tradizione brigantesca  –   continuava a rappresentare l’ultima plebe, i subalterni, tra i quali persistevano valori  culturali e ideologie  come lo stereotipo del mito del fuorilegge, caricato dalle masse popolari di ruoli sociali e di aspettative straordinari.

mercoledì 15 aprile 2020

Zagarise: L'Associazione Nazionale Salvamento dona al comune ben 6000 mascherine. La regione Calabria obbliga l'uso delle mascherine a chiunque esca di casa


Un ringraziamento al nostro caro concittadino e cittadino onorario prof. Giuseppe Marino
per lo straordinario attaccamento al suo paese. Questa mattina sono state consegnate in comune 6000 mascherine chirurgiche donate dall'associazione Nazionale salvamento, un grande gesto in un momento particolarmente difficile per la nostra nazione. Le mascherine verranno consegnate ad ogni famiglia di Zagarise. Grazie Pepe.
 Le mascherine faranno sempre più parte del vivere quotidiano anche dopo questa terribile emergenza. Di recente con l' ordinanza n. 29 del 13 aprile 2020, La Calabria con a capo la governatrice, Jole Santelli, ha prorogato le misure restrittive già conosciute e in atto fino al 3 maggio 2020, in linea con le disposizione varate nell’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM). In aggiunta alle disposizioni nazionali, la Santelli avrebbe inoltre deciso di condividere la linea attuata nella regione Lombardia, obbligando i cittadini calabresi all’uso della mascherina o di qualunque altro indumento atto a coprire naso e bocca nel caso in cui, per le necessità stabilite, si debba lasciare la propria abitazione.

  Il prof. Giuseppe Marino Presidente della SNS,  è membro effettivo della Consulta Nazionale del Volontariato di Protezione CivileDal 19 maggio 1997 la SNS è iscritta nell’elenco delle Organizzazioni Nazionali di Volontariato del Dipartimento della Protezione Civile ed è autorizzata all’uso dell’emblema.

Oggi la SNS è articolata su circa 200 Sezioni Territoriali distribuite su tutto il territorio nazionale, con circa 80.000 associati, iscritta dal 1997 nell’elenco delle Organizzazioni Nazionali di Volontariato del Dipartimento della Protezione Civile, che promuove attività, manifestazioni e.............

venerdì 10 aprile 2020

" Eppur si muove" Inizio lavori sulla SP 25 Arsanise/ Catanzaro molto a rilento continua l'iter delle varie autorizzazioni necessarie per dare l'ok definitivo

La Regione Calabria ha espresso il parere vincolante sulla valutazione di impatto ambientale dei lavori di messa in sicurezza della strada provinciale numero 25, importante arteria che collega diversi paesi della presila alla città capoluogo.

 Sull'importante arteria che collega tanti comuni della presila con il capoluogo c’è nero su bianco. La strada provinciale Arsanise- Catanzaro  è nell’agenda dei lavori della cosa pubblica calabrese.  La Regione Calabria ha espresso il parere vincolante sulla valutazione di impatto ambientale dei lavori di messa in sicurezza
Il primo cittadino di Sellia e  consigliere provinciale Davide Zicchinella ne ha dato annuncio nei giorni scorsi 
“ Avevo presentato e fatto approvare un ordine del giorno in Consiglio Provinciale per sollecitare tale parere. Servono altri passaggi. Ora bisognerà validare Il progetto definitivo per poter procedere, previo progetto esecutivo, all’appalto dei lavori.   Dare una buona viabilità a migliaia di cittadini è la priorità anche del presidente della provincia Sergio Abramo e di tutti i responsabili dei diversi settori della Provincia. Sono tutti desiderosi di accorciare i tempi. La validazione avverrà entro marzo. Il progetto Esecutivo è di fatto pronto. Entro la primavera partirà la gara. “
Dalla Regione alla Provincia, passando per i ..............

giovedì 20 febbraio 2020

Chiudono le guardie mediche di Albi, Simeri Crichi, Cropani, Pentone, Zagarise e Belcastro con altre 29 ricadenti nell'ASP di Catanzaro Ecco la lista completa

 Le postazioni delle guardie mediche passeranno dalle attuali 60 alle programmate 25. Una nuova era per le emergenze durante le ore notturne, nei prefestivi e festivi.
L'Asp di Catanzaro ha deciso di avviare una profonda riorganizzazione del servizio di continuità assistenziale. Le postazioni delle guardie mediche passeranno dalle attuali 60 alle programmate 25. Una nuova era per le emergenze durante le ore notturne, nei prefestivi e festivi. L'impulso è stato dato dall'attuale commissione prefettizia (la delibera 64 del 12 febbraio è stata firmata da Tancredi e Gullì) che ha voluto conformare l'attuale assetto delle guardie mediche al rispetto del rapporto ottimale fra numero di postazioni attive e residenti. Nell'interpretazione dell'Asp di Catanzaro questo rapporto è di 1 medico ogni 3.500 abitanti come da delibera di Giunta n. 580 del 2006, superando quello di 1 medico ogni 5.000 abitanti come invece previsto dall'articolo 64 dell'Accordo collettivo nazionale (poiché "esibisce evidenti incongruenze", si legge nella delibera). L'atto, che già ha suscitato una rivolta da parte di alcuni esponenti politici, prima di diventare esecutivo dovrà comunque essere recepito dal commissario Cotticelli e accettato dai medici, anche se l'adesione - stando al provvedimento- è "obbligatoria". La nuova programmazione dovrebbe portare una robusta riduzione dei costi.
LA NUOVA CONFIGURAZIONE- A livello generale si passa, come detto da 60 a 25 postazioni. Il distretto di Catanzaro da 22 scende a 11, quello di Lamezia Terme da 21 a 9 e quello di Soverato da 17 a 5. La riduzione del numero totale è sinonimo di una rivisitazione delle UCCP (Unità Complessa di Cure Primarie) e delle Aft (aggregrazioni funzionali territoriali) presenti. Le prime sono più avanzate poiché ricomprendono non solo i medici ma anche gli specialisti ambulatoriali ed hanno comunque un'unica sede, mentre le seconde sono composte solo da medici "in rete". Il distretto catanzarese (11) poggerà su: 3 postazioni nel capoluogo (di cui una a Lido) e su quelle di Borgia; Tiriolo;  San Pietro Apostolo ;  Taverna;  Botricello; Sersale; Petronà e Sellia Marina. Il distretto lametino (9) avrà come postazioni: Nicastro; Sambiase, Falerna, Maida, Curinga, Pianopoli, Decollatura Martirano Antico e Martirano Lombardo. Il distretto soveratese (5) avrà le postazioni a: Soverato; Squillace, Girifalco, Chiaravalle e Badolato.
a seguire l'elenco delle 35 postazioni di guardie mediche che verranno soppresse

martedì 31 dicembre 2019

955 km 44 tappe questi i numeri del Cammino Basiliano che percorre la Calabria nella fede. Nell'itinerario anche Catanzaro, Sellia, Sersale e Zagarise

Quarantaquattro tappe o 56 con le varianti per 955 chilometri. Sono i numeri del Cammino basiliano che percorre la Calabria da nord a sud.

Un Cammino di fede, arte, storia, minoranze linguistiche greche e albanesi, foreste, natura incontaminata e paesaggi tra mare e monti. È quanto ha annunciato in un lungo post su Facebook Carmine Lupia, ex direttore della Riserva Valli cupe, e responsabile del progetto.
È lo stesso Lupia a ripercorrere l’iter per l’istituzione del cammino che si preannuncia più lungo del Cammino di Santiago, “dopo quattordici anni di studio, otto anni di cammino e di revisione delle tracce Gps, finalmente è stato ultimato dalla associazione Camminatori Basiliani, il Cammino Basiliano, che percorre la Calabria da nord a sud per 955 Km, soprattutto su sentieri e piste”.
Il lungo cammino, che inizia a Rocca Imperiale e finisce a Reggio Calabria, impegna circa una giornata di cammino per tappa e in ogni luogo di arrivo sarà possibile dormire e mangiare.
a seguire tutti i comuni interessati dal percorso 

martedì 10 dicembre 2019

I sindaci di Cropani, Sersale e Zagarise contro il sindaco di Simeri Crichi. Sull'accorpamento dell’Istituto scolastico "B. Citriniti" tutti ne erano consapevoli e consenzienti.

Campanilismo e dimensionamento scolastico non sempre vanno d’accordo e sovente si pestano i piedi. Anche  stavolta è così. Non c’è totale sintonia sulle scelte delle scuole da accorpare tra fascia ionica e presila catanzarese.

Lo si intuisce da quanto dicono e scrivono insieme il sindaco di Cropani Raffaele Mercurio, il primo cittadino di Sersale  Salvatore Torchia e l’omologo di Zagarise  Domenico Gallelli. Simeri Crichi vorrebbe una sede per se, gli altri tre paesi dicono no. Si legge in una  nota stampa congiunta:
Nel rispetto assoluto delle posizioni di ognuno, non possiamo nascondere la nostra sorpresa per gli argomenti usati dal collega sindaco di Simeri Crichi in relazione alle scelte adottate dalla Provincia di Catanzaro in merito al piano di dimensionamento scolastico. Premettendo che abbiamo molto apprezzato la disponibilità dell’Amministrazione provinciale, nella persona del Vice Presidente Antonio Montuoro e di tutti i consiglieri provinciali e i tecnici intervenuti, ad andare incontro a tutte le esigenze dei vari territori, desideriamo evidenziare che, insieme a rappresentanti del Comune di Simeri Crichi, abbiamo  partecipato a una riunione appositamente convocata dall’Amministrazione provinciale per parlare dell’accorpamento dell’Istituto scolastico di Simeri Crichi con quello di Cropani. A questo incontro erano anche presenti il vice presidente della Provincia, Antonio Montuoro, che riteniamo non meritevole, per il caso specifico, di attacchi né personali né tantomeno politici, il consigliere delegato alla pubblica istruzione, Ezio Praticò, e i consiglieri Nicola Azzarito CannellaMarziale Battaglia e Gregorio Gallello. Tutti i presenti, quindi anche i rappresentanti del Comune di Simeri Crichi, hanno convenuto sul fatto che sulla base dei numeri e delle dimensioni delle istituzioni scolastiche di Cropani e di Simeri Crichi l’accorpamento di queste due istituzioni fosse una scelta inevitabile. Quella soluzione, cioè l’accorpamento delle istituzioni scolastiche di Cropani e di Simeri Crichi, con la previsione della dirigenza a Cropani quale istituzione con numero di iscritti di gran lunga superiore a quello delle scuole di Simeri Crichi, Soveria Simeri e Sellia Superiore messe insieme, era quella più logica e numericamente sostenibile, considerato che altre soluzioni (tipo lo scorporo di Zagarise da Sersale) avrebbero pregiudicato situazioni (quali l’IC di Sersale che comprende anche le scuole di Zagarise), autosufficienti in termini numerici, consolidate nel tempo e caratterizzate da omogeneità territoriale e culturale. Inoltre, è stato sottolineato da tutti i presenti che l’accorpamento delle scuole di Zagarise all’IC di Simeri Crichi non avrebbe garantito i numeri già dal primo anno scolastico 2020/2021, essendo già da subito, a causa del saldo negativo tra studenti in uscita e studenti in entrata, vicino all’essere considerato sottodimensionato.
La scelta operata dall’Amministrazione Provinciale, con il consenso di tutti i presenti è stata una scelta oggettivamente ineccepibile.
Per quanto ci riguarda, siamo assolutamente disponibili a incontrarci con l’Amministrazione Provinciale e con il collega Sindaco di Simeri Crichi per discutere della problematica con la consapevolezza che si possano condividere le scelte con la massima serenità e spirito di collaborazione tra soggetti ed..................

giovedì 5 dicembre 2019

2,5 milioni di euro per il raddoppio dell'acquedotto Alto Simeri che alimenta i comuni di Albi, Zagarise,Soveria, Simeri Crichi, Sellia, Taverna, Sorbo, Pentone, Fossato, Magisano.


 “L’acqua è una risorsa primaria, un bene pubblico ed inalienabile la cui gestione non può essere affidata ai privati. Sono sempre stato un grande sostenitore di questa tesi, tant’è che da presidente della Provincia di Cosenza fui in prima fila nella battaglia per il referendum contro la privatizzazione del servizio idrico”. Lo ha detto il presidente della Regione, intervenendo a Zagarise in un convegno in cui è stato presentato il progetto di raddoppio dell’acquedotto “Alto Simeri” che alimenta i Comuni di Albi, Zagarise, Soveria Simeri, Taverna, Sorbo Pentone, Sellia, Magisano, Simeri Crichi e Fossato Serraalto. All’incontro, che ha visto una folta presenza di cittadini, sono intervenuti, oltre al Commissario regionale Sorical Luigi Incarnato e al Direttore Generale del Dipartimento Lavori Pubblici della Regione Calabria Domenico Pallaria, anche diversi sindaci e amministratori locali. L’acquedotto, costruito dal “Consorzio Albi ed uniti” negli anni 30, ha subito investimenti importanti dalla Cassa per il Mezzogiorno e poi è stato trasferito alla Regione che, a distanza di 50 anni, attraverso la Sorical, investirà 2,5 milioni di euro per potenziare la portata dell’acquedotto e consentire una maggiore disponibilità del “prezioso liquido” per tutti i cittadini del comprensorio. La gestione pubblica di questa importante risorsa – ha proseguito Oliverio – implica un grande sforzo organizzativo. E, per questo, dopo aver approvato la legge per la definizione dell’Autorità Idrica della Calabria (AIC), che affida ai Comuni la gestione dell’acqua, stiamo lavorando perché il soggetto unico abilitato alla gestione sia interamente pubblico, al contrario di quanto è avvenuto fino ad oggi in cui Sorical ha agito come società mista pubblico-privato. Ciò ha creato gravi difficoltà nel trasferimento alla Regione prima e alla Sorical successivamente delle risorse incassate dai Comuni e negli investimenti per la manutenzione e modernizzazione degli impianti da parte del soggetto privato, provocando una mancata entrata nel bilancio regionale che risale agli anni che vanno dal 1981 al 2004. Per questo motivo la Corte dei Conti, che ha parificato il bilancio regionale, ritenendolo assolutamente sano e privo di buchi, ha invitato la Regione che vanta dai comuni un credito di 260 milioni di euro e, solo dalle città capoluogo, 91 milioni di euro, ad incassare queste somme o ad accantonarle in un apposito capitolo di bilancio denominato “debiti di dubbia esigibilità”.
il comune di Catanzaro è tra le città debitrici e, nonostante ciò, il sindaco Abramo ci ha accusato di aver portato il bilancio al dissesto, dimenticando che quota-parte di quel buco dipende anche dal comune che lui amministra che non ha versato le somme incassate per la gestione idrica dal 1981 al 2004. Compito di ogni amministratore, a qualsiasi livello,  non è quello di ingaggiare duelli che screditano chi li promuove, ma cooperare, lavorare insieme ad un progetto comune ed individuando soluzioni possibili. Noi, che siamo stati abituati a governare senza mai scaricare i debiti pregressi su quelli che verranno dopo, abbiamo predisposto un’ operazione di bonifica, ricercando soluzioni adeguate e avviando un’azione “scaglionata” di recupero dei crediti vantati. Grazie a queste soluzioni oggi i Comuni possono spalmare i loro debiti in piani pluriennali”.

Investire su ingegnerizzazione e l’ammodernamento delle reti

“Bisogna lavorare –ha rimarcato Oliverio- perché la risorsa idrica possa diventare anche un fattore di rientro economico per i comuni. Se pagano tutti, i costi diminuiscono. Per ogni furbo che non paga, ci sarà un cittadino onesto che pagherà anche per lui. L’operazione che, quindi, deve essere portata avanti è quella di far emergere le zone di evasione. In questo senso l’operazione Zagarise” che ha installato il contatore elettronico deve essere assunta come esempio da tutti. Attraverso questo strumento, infatti, il costo della bolletta viene distribuita e pagata ogni due mesi, come si fa per l’energia elettrica e per il gas. Nello stesso tempo occorre investire sull’ingegnerizzazione e l’ammodernamento delle reti perché l’acqua che parte dai serbatoi possa arrivare nelle case dei cittadini con una perdita fisiologica e non con una dispersione che arriva a sfiorare anche  il 60-70%. Infine bisogna perseguire una strategia di investimenti nell’approvvigionamento idrico. In tal senso vorrei ricordare l’operazione che abbiamo portato a termine con la diga del Menta, un invaso iniziato circa 40 anni fa che abbiamo completato investendo risorse cospicue e portando acqua di altissima qualità nelle case dei cittadini di Reggio Calabria che per quarant’anni sono stati costretti ad acquistare l’acqua da bere e a servirsi per uso domestico e per la pulizia personale dell’acqua desalinizzata proveniente dai pozzi. L’acqua pulita del Menta oltre a dissetare i cittadini di Reggio Calabria è servita anche a “ripulire” un sistema, non sempre trasparente e legale, che si era creato intorno all’affaire acqua”. Vi lascio immaginare, quindi, le resistenze e gli ostacoli che abbiamo dovuto affrontare e superare per completare questa operazione”. “La priorità rimane, quindi –ha detto ancora il presidente della Regione- l’uso idropotabile dell’acqua, che è una priorità costituzionale. Il primo bisogno da.....