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lunedì 19 ottobre 2015

In Spagna un opera sconosciuta di Mattia Preti "San Gerolamo" viene battuta all'asta a 2 mila euro

La     storia che stiamo per raccontarvi inizia in Spagna nel giugno dell’estate scorsa, presso una casa d’aste di Barcellona dove un dipinto raffigurante San Gerolamo – scrittore, teologo e santo romano, nonché padre e dottore della Chiesa – genericamente indicato come “opera di scuola italiana del XVII secolo”, viene battuto partendo da una valutazione molto bassa, 2-3 mila euro. Eppure intorno a quel quadro,  un olio su tela che misura 135×102 cm,  si scatena subito un frenetico interesse ed il Lotto 32 (così il dipinto era numerato) diventa oggetto di una vera e propria escalation di offerte che porta la quotazione a salire di oltre 100 volte la base d’asta, venendo alla fine aggiudicato ad un compratore estero per la cifra di 350 mila euro. E’ questo il risultato di una vera e propria guerra a colpi di euro tra gli aspiranti acquirenti in sala, quelli sulla piattaforma web e quelli al telefono, affannatisi a partecipare da Inghilterra, Francia e Italia per aggiudicarsi un dipinto che molti reputavano di scuola napoletana del XVII secolo, assegnandolo inizialmente al circolo di Jusepe de Ribera, celebre pittore spagnolo attivo a Napoli,  ma in seguito – pare sulla base di sopravvenute informazioni che lo vorrebbero collocato in origine nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Roma – orientandosi per l’attribuzione ad un ipotetico discepolo di Caravaggio, pur sempre di ambiente napoletano.

Ma ecco che – come ha sottolineato il critico d’arte Vittorio Sgarbi in un suo bell’intervento su Settedello scorso 21 agosto – lo sguardo “avvertito” di chi sa districarsi fra pennellate, stili personali, atmosfere, composizioni, e ogni altra chiave di lettura possibile e immaginabile fra quelle capaci di suggerire la paternità di un’opera d’arte, ha permesso alla fine di riscoprire in quel dipinto un capolavoro del grande pittore calabrese Mattia Preti. Di lui, come si ricorderà, nel 2013 si è celebrato il quarto centenario dalla nascita con due grandi mostre, a Taverna (Cz) sua città natale e a Venaria Reale (To), che hanno permesso di rinnovare l’interesse generale verso questo straordinario artista, per l’occasione posto in relazione con i grandi pittori del suo tempo, da Caravaggio a Ribera, a Guercino, a Luca Giordano. Ne è emersa una figura che – scrive Sgarbi – “nei suoi momenti più alti non teme il confronto con nessuno”, risultando spesso “innovativo nell’esecuzione pittorica”.
E questo San Gerolamo a suo avviso incarna proprio uno di quei “momenti alti” dell’artista di Taverna. In questo dipinto il critico ferrarese ravvisa l’ossequio verso Caravaggio “nel potente chiaroscuro”, ma al tempo stesso trova che Preti sia stato decisamente innovativo nell’ambientazionecosì svincolata da ogni precedente iconografia del soggetto, del quale i seguaci di Caravaggio pur offrirono numerose interpretazioni. In particolare Sgarbi evidenzia i segni“sintetici ed espressivi” che rendono vibrante “la definizione della roccia” alle spalle del Santo; una soluzione che secondo il critico mette in risalto il maggiore realismo con cui Preti delinea la testa di Gerolamo, posta ben in luce e circondata da un’aureola appena accennata.
E se il Santo compare in questo dipinto chiuso nello spazio di una grotta con tutti i suoi consueti attributi – il manto rosso, il libro ed il teschio – purtuttavia non passa inosservata la incredibile modernità della postura e dell’espressione, che ci mostrano un uomo pienamente immerso nella lettura, con gli occhiali sul naso e nel quale – scrive ancora Sgarbi – “la spiritualità è subordinata alla psicologia del lettore appassionato”. Insomma una figura semplice e profondamente umana protagonista di un’opera che il critico non esita a definire “calda, sonora, sorprendente”.
Sgarbi reputa l’opera di altissima qualità e si sorprende che essa sia rimasta ignota ai repertori pretiani, a partire dal catalogo generale redatto da John Spike fino ai più recenti lavori di Keith Sciberras. Ad ogni modo ritiene che essa sia ascrivibile al primo soggiorno romano dell’artista, di preciso al periodo compreso fra il 1640 e il 1645, quando Preti è ancora fortemente influenzato dal Caravaggio, non è ignaro delle opere di Guercino,  ma è ancora “estraneo ad ogni languore o drammaturgia”.
Al di là di ogni altra valutazione, a svolgere un........

venerdì 16 ottobre 2015

Prosegue a pieno ritmo il progetto "Udito" dopo Zagarise e Soveria Simeri toccherà altri paesi del Comprensorio con visite specialistiche gratuite.

Prosegue a pieno regime il progetto “Udito” dell’Ada di S. Vito sullo Jonio, presieduta da Vito Totino, in collaborazione con l’associazione “Insieme per amore” di Zagarise. Iniziato a luglio, e per la durata di un anno, il progetto si propone di prevenire la sordità tra gli over 60che vivono nei paesi del versante jonico e della Pre-Sila catanzarese: nelle cinque giornate di prevenzione finora effettuate – a Gagliato, Zagarise, S. Vito sullo Jonio, Soveria Simeri ed Andali – sono stati in 140 ad essere complessivamente visitati, e presto anche gli abitanti di Palermiti e Cropani potranno usufruire gratuitamente del servizio.

Nelle due giornate di prevenzione al mese, a seconda della disponibilità via via accordata dai vari comuni, l’Ada garantisce la visita audiometrica ad opera di un tecnico Amplifon a tutti coloro che vorranno spontaneamente sottoporvisi. E per gli anziani non più autosufficienti, che hanno difficoltà a raggiungere le....

giovedì 15 ottobre 2015

Sellia Marina; Per la realizzazione del nuovo pontile per i pescherecci la Fai- Cisl plaude il comune


La Fai Cisl esprime un plauso per il progetto di realizzare un nuovo pontile mobile al servizio del comparto pesca che sarà realizzato a Sellia Marina. “E’ questa la strada giusta – afferma Daniele Gualtieri, segretario territoriale della Fai Cisl di Catanzaro Crotone e Vibo –.  E’ un ottima iniziativa quella avviata dal Comune di Sellia Marina guidato dal sindaco Francesco Mauro, finanziata dal Gruppo di Azione Costiera Medio Ionio nell’ambito del PSL Mare Nostrum con i fondi Fep 2007-2013 dalla Regione, che è presupposto fondamentale insieme a tanti altri investimenti pubblici, quali la realizzazione del porto, per fare in modo che la pesca sia nelle condizioni di decollare. Auspichiamo – aggiunge Gualtieri – che questo progetto non rimanga il solo, affinché si dia finalmente respiro e capacità di sviluppo a tutto il comparto ittico. “Dobbiamo fare in modo di rilanciare gli investimenti pubblici nel nostro territorio – aggiunge Gualtieri -, cogliendo l’opportunità della mole di risorse europee, anche attraverso i Gac, i Gruppi di azione costiera, strumento utile per lo sviluppo della pesca e della intera filiera. Solo così potremmo attirare anche gli investimenti privati, sostenendo e supportando un settore che nel tempo è stato poco tenuto in considerazione e valorizzato, anche a causa di una politica nazionale che in Europa non ha saputo difendere le nostre peculiarità e specificità territoriali, che peraltro erano e rimangono le uniche capaci di produrre reddito e di far sviluppare l’economia dei comuni della provincia e della Calabria”. Quindi, secondo il rappresentante della Fai Cisl, “c’è  bisogno di sviluppare idee, proposte, progetti per fare in modo che tutto questo si concretizzi in azioni concrete, come ci auguriamo nel caso del pontile mobile di Sellia Marina, affinché i pescatori abbiano la possibilità di strutture che consentano loro di operare nel migliore dei modi. Al potenziamento del nobile e prezioso lavoro della pesca tradizionale si deve affiancare anche uno sviluppo dell’intera filiera, a partire dalla  trasformazione alla commercializzazione dei prodotti, in modo che il valore aggiunto resti nelle nostre realtà. Tutto ciò può essere realizzato solo tramite un lavoro sinergico tra pubblico e privato, sindacato e associazioni di categoria, cogliendo l’importante  ruolo che hanno e che avranno  i Gac nel territorio,  nella nuova programmazione nel territorio del FEAMP 2014-2020, nonché  quello di far svolgere un protagonismo dei pescatori nello sviluppo dell’intera filiera”. Per............

mercoledì 14 ottobre 2015

Unione dei comuni della PreSila Catanzarese una fusione non più rimandabile.

 Unione dei comuni  Legge che impone l'unione obbligatoria dei piccoli comuni (sotto i 5.000 abitanti o 3.000 per amministrazione di comunità montane) per l'esercizio delle funzioni fondamentali. Come è noto l'introduzione di tale Legge è stata prorogata per la quinta volta fino al 31 dicembre 2015.

 Secondo il Governo tale normativa produrrebbe un notevole risparmio in termini di costi e aumenterebbe l'efficienza delle pubbliche. Questa gestione associata delle funzioni  è diventata ormai fondamentale per i Comuni fra mille e 5mila abitanti (in Italia sono 3.738), e Unioni di Comuni "riformate" per quelli che non arrivano a mille residenti (sono 1.948).
 l’aspetto degli enti sovracomunali, dell’Unione dei Comuni in particolare, tenendo anche conto delle novità che prenderanno piede dal primo Gennaio 2016. In questa data, i comuni sotto i 3 mila abitanti dovranno delegare all’Unione i servizi primari in forma di funzioni associate.
a luglio di quest'anno  a Taverna si era svolto un importante e partecipato dibattito con una visone più ampia dell'unione che oramai diventa inevitabile se si vuole valorizzare il bellissimo territorio della PreSila Catanzarese.
ecco di seguito uno stralcio di quel incontro: 
L’unione fa la forza. Soprattutto se si tratta di mettere insieme le energie, le capacità programmatiche e gestionali dei piccoli Comuni dell’entroterra calabrese che vogliono essere protagonisti di una nuova pagina amministrativa, fatta prima di tutto di sviluppo delle potenzialità che puntano sulle singole identità facendo rete, sfruttando le opportunità offerte dall’Area Vasta. A partire dalle aree interne della provincia catanzarese.Nella sala consiliare del Comune di Taverna, i sindaci e gli amministratori dei Comuni della Presila erano in tanti, per ragionare e valutare le possibilità di creare un’ampia Unione dei Comuni rappresentativa di questa importante parte di territorio. Un confronto costruttivo e partecipato alla presenza del presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, su iniziativa del neo consigliere provinciale Davide Zicchinella e del sindaco di Taverna, Sebastiano Tarantino. Si tratta di un primo .........