venerdì 20 febbraio 2015

Falsi esami all'Unical 60 persone rinviate a giudizio nell'elenco una nativa di Sersale tanti di Catanzaro. Ecco l'elenco completo delle persone chiamate al processo che inizierà il 17 luglio

Nell'ambito dell'inchiesta sui presunti falsi esami all'Università della Calabria (Unical) sessanta persone sono state rinviate a giudizio dal gup di Catanzaro Ilaria Tarantino. Gli imputati, studenti e personale di segreteria, sono accusati a vario titolo dei reati di falso e introduzione abusiva nel sistema informatico dell’ateneo. Il procedimento inizierà a Cosenza il 14 luglio. L'inchiesta ha preso il via dalla denuncia dell'allora rettore dell'ateneo, Giovanni Latorre, dopo che un docente della facoltà di Lettere aveva disconosciuto una sua firma sullo statino di uno studente.


Sessanta persone sono state rinviate a giudizio dal gup di Catanzaro Ilaria Tarantino nell’ambito dell’inchiesta sui presunti falsi esami all’Università della Calabria (Unical). Per alcuni degli imputati è stata riconosciuta la prescrizione in ordine al reato di accesso abusivo a sistema informatico e ad alcuni episodi. Il processo è stato fissato per il 14 luglio a Cosenza. Gli imputati, studenti e personale di segreteria, sono accusati a vario titolo dei reati di falso e introduzione abusiva nel sistema informatico dell’ateneo. Le indagini hanno avuto inizio dopo la denuncia del preside della facoltà di lettere e filosofia Raffaele Perrelli, che nel corso di una seduta di laurea non riconobbe come sua la firma apposta su uno degli statini inseriti nel fascicolo di uno studente. Nel corso delle indagini è stato sequestrato un ingente quantitativo di materiale e sono state compiute numerose consulenze grafologiche che hanno....


giovedì 19 febbraio 2015

A Sellia Marina chi controlla l'abusivismo edilizio? Come si può ottenere l'allaccio Enel nelle case abusive? Si possono vendere le case abusive all'asta?

Dopo aver letto i vari articoli del dottor Emilio Grimaldi sui vari abusi edilizi sul territorio di Sellia Marina tutti interessanti iniziando Dalle denunce della signora del Nord e da quelle dei cittadini del posto,una mi è rimasta impressa più degli altri , come si fanno vendere i fabbricati abusivi nelle aste giudiziarie e come si fa a continuare a completare senza che nessuno faccia i controlli, per non fare errori cito gli articoli scritti da Grimaldi che consiglio a tutti di leggerli; 29 aprile 2011
1)Eseguito lo sfratto degli immobili di Dragone da parte della Bcc di Taverna
2) 2 dicembre 2010
Il Prefetto scrive alla Finanza per la Bcc di Taverna



Pur sapendo che ci sono indagini in corso la domanda la pongo lo stesso e speriamo che qualcuno risponde?
La concessione edilizia per la signora del nord che anche questo blog si è occupato da poco era la concessione edilizia 23/84 per articoli sportivi e balneari , al catasto vengono accatastate come appartamenti invece per il comune sono fabbricati ,come tutti sappiamo ,il Catasto non è probatorio, e ciò che fa fede è solo l’autorizzazione Comunale, ma il comune ha fatto i vari controlli? Di chi sono le colpe se ci sono abusi edilizi?
La concessione edilizia per i fabbricati che sono stati venduti tramite aste giudiziarie cosa prevedeva che dovevano costruire? Esiste qualche sanatoria e condono edilizio o variazione al progetto da parte del proprietario? Come è stato possibile che chi ha comprato abbia avuto il consenso di ultimare i lavori? Come mai non c’erano i vari cartelli edilizi con relativa concessione edilizia e direttore dei lavori? Sul territorio comunale erano stati affissi i manifesti che venivano venduti all’asta? Ma se un normale cittadino denuncia cosa succede. Allora mi sono detto perché non fare una ricerca su internet? Allego solo due commenti per fare capire il tenore fra domanda e risposta:
Buongiorno,
Ho intenzione di acquistare ad un’asta giudiziaria una villetta costruita (fine lavori) a Maggio 2005, che ha alcune irregolarità edilizie che devono essere sanate.
Alcune di queste irregolarità hanno impatto paesaggistico.
Le chiedo gentilmente, dato l’ammontare delle spese (circa 50’000 Euro) se poi io possa rivalermi sul costruttore (direttore lavori e progettista) in quanto le DIA presentate regolarmente omettevano le irregolarità (forse anche in buona fede per errato calcolo delle volumetrie).Grazie Andrea
Risposta: Per Andrea.
Non riusciamo a comprendere come possano vendere , in un’asta giudiziaria, un immobile parzialmente abusivo.
Comunque se lo acquisti, lo dovresti fare nelle .........

martedì 17 febbraio 2015

Il sindaco di Simeri Crichi chiede la sospensione dell'IMU agricola estesa dal governo a oltre 1000 comuni che prima erano esentati



Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 24 gennaio dell’ennesimo  decreto legge, oltre 1000 Comuni italiani sono stati  inseriti per la prima volta nell’elenco dei territori dove è stato esteso l’onere del pagamento dell’IMU agricola. Molte le critiche e le proteste da parte dei cittadini e delle associazioni contro l’ingiusto balzello, che certamente non è stato voluto dai Comuni.
E’ doveroso, perciò, fare chiarezza. Il Ministero delle Finanze, con circolare n°9 del 14.9.1993, esentava dalla tassazione, oltre ai Comuni montani, anche quelli “svantaggiati”, per come censiti dalle Regioni. Nella classificazione regionale del ’93 rientravano anche i comuni della provincia catanzarese (compreso Simeri Crichi) che usufruivano dell’ esenzione dell’allora Ici, per essere compresi nel PAI (piano di assetto idrogeologico), con vincoli inibitori e con rischio di frane. Oggi, invece, si paga anche in questi Comuni, provocando il malumore di quanti si ritrovano oberati di oneri pesanti, in una situazione di crisi al limite della sopportazione. Ovviamente c’è chi preferisce semplificare e addossare ogni responsabilità al livello statale più prossimo ai cittadini, cioè ai Comuni, assolutamente incolpevoli. Tant’è che il versamento è stato effettuato col modello F24 e non sul conto corrente comunale. Al momento restano esenti dal pagamento i terreni “montani” e quelli condotti da coltivatori diretti o da imprenditori agricoli professionali.
La Provincia di Catanzaro ha chiesto alla Regione di fare voti al Governo nazionale per la revisione dei parametri della classificazione dei Comuni esentati, ripristinando l’elenco del Pai 1993, dal momento che nel frattempo la situazione è tutt’altro che migliorata, se è vero che le campagne rischiano l’abbandono totale e lo spopolamento.
Si confida nell’intervento della nuova gestione regionale, ancor prima dell’ultimazione della fase dell’assetto istituzionale, fermo restando che ........

lunedì 16 febbraio 2015

Il comune più virtuoso nella raccolta della differenziata? No non è Sellia! Ma Pedace (CS) Ecco la classifica nelle varie provincie. Qualche comune del Comprensorio sarà nei primi posti ?....

E’ stato Pedace, in provincia di Cosenza, con il 79,36% dei rifiuti che vanno in differenziata, il comune della Calabria più virtuoso nel 2013 per quanto riguarda il rapporto tra tonnellate di rifiuti urbani prodotti e, appunto, quelli raccolti con il sistema della differenziata. Segue Lappano, sempre in provincia di Cosenza, con il 70,61%, e poi Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria, con il 70,42% di raccolta differenziata. Tra le province più virtuose, rimane in testa Cosenza con 21,84% (+1,70% rispetto all’annualità precedente), seguita da Catanzaro con 16,46% (+0,53% rispetto al 2012) e Vibo Valentia con 15,49% (+2,13%); quest’ultima provincia, in rapporto all’annualità precedente, è quella che segna il miglior incremento percentuale. La Calabria, nel suo complesso, segna un -0,33% di raccolta differenziata, passando dal 16,34% del 2012 al 16,01% del 2013.

E’ quanto emerge dal Report Rifiuti, riferito all’anno 2013, che l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (ARPACAL) ha pubblicato sul proprio sito web (www.arpacal.it); il documento raccoglie ed elabora i dati sulla produzione di Rifiuti Urbani e Raccolta Differenziata riferiti a tutti i Comuni della Regione Calabria, e distinti per Categorie merceologiche secondo i Codici identificativi CER.
Il Report – realizzato dal Dr. Clemente Migliorino, Responsabile della Sezione Regionale Catasto Rifiuti istituita presso la Direzione Scientifica dell’Arpacal, e dal dott. Fabrizio Trapuzzano – è stato inviato all’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e comunicato ai Dipartimenti Ambiente e Programmazione Comunitaria della Regione Calabria; i dati ufficiali pubblicati dall’Arpacal, infatti, fotografando lo stato della Raccolta differenziata in Calabria, permettono ai Comuni di poter accedere ai contribuiti erogati dalla stessa Regione.
Rimane ancora alta, come per le precedenti edizioni, la percentuale di comuni che non trasmettono all’Arpacal alcuna informazione tra quelle richieste per realizzare il report sulla differenziata. Sono infatti 108 su 409 comuni calabresi che preferiscono non collaborare: 39 su 97 in provincia di Reggio Calabria, 28 su 80 in provincia di Catanzaro, 33 su 155 in provincia di Cosenza, 6 su 27 in provincia di Crotone e 19 su 50 in provincia di Vibo Valentia.
Su scala provinciale, ecco i comuni più virtuosi: provincia di Catanzaro (Pianopoli 66,66% - Soveria Mannelli 53,29% - Gizzeria 49,48%), provincia di Crotone (Melissa 24,68% - Crotone 15,48% - Crucoli 13,33%), provincia di Cosenza (Pedace 79,36% - Lappano 70,61% - Bocchigliero 70,38%), provincia di Reggio Calabria (Roccella Jonica 72,61% - Cittanova 50,25% - Taurianova 31,41%), provincia di Vibo Valentia (Limbadi 44,39% - Ricadi 39,54% - San Calogero 39,27%).
Per l’anno 2013, quindi, in base ai dati acquisiti attraverso specifiche modalità e tempistiche codificate in Linee Guida approvate dall’Arpacal e richieste ai Comuni, la percentuale regionale di raccolta differenziata si attesta al 16,01%.
Ecco le percentuali di raccolta differenziata, suddivise per aree provinciali: Catanzaro ........

sabato 14 febbraio 2015

Sersale; Il giudice ordina l'oscuramento della pagina Facebook "Mio padre morto per mala sanità" ritenuta offensiva e diffamatoria

Il giudice Ermanna Grossi ordina la chiusura della pagina Facebook perchè ritenuta  offensiva e diffamatoria. La pagina fu aperta da un utente di Sersale (CZ), figlio di un paziente morto dopo un ricovero al "Pugliese Ciaccio" di Catanzaro.




Accolto il ricorso d'urgenza presentato dall'avvocato Lanfranco Calderazzo per conto di otto medici







Le battaglie legali, ai tempi d’oggi, si giocano anche sul terreno del web. “Via la scritta offensiva e diffamatoria da Facebook”, ordina il giudice del Tribunale Civile di Catanzaro, Ermanna Grossi, nei confronti di un utente di Sersale, un ingegnere che, nei giorni scorsi, si era scaraventato contro l’ospedale “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro. Ma non in piazza, o nei bar, vecchi metodi ormai non più efficaci. Piuttosto, direttamente sulla pagina del social network più popolare del mondo, scrivendo “Mio papà, 65 anni, è morto nell’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro per Malasanità”. Questo il titolo del messaggio scritto dall’uomo, ora costretto a selezionare il post e cliccare il tasto “cancella”. In caso contrario, non rispettando l’ordinanza del giudice, la competenza passa direttamente alla piattaforma Facebook, che dovrà provvedere alla rimozione del contenuto “incriminato”.
Un messaggio, lungo per decine e decine di righe, che è un chiaro riferimento alla morte del padre, avvenuta a fine dicembre, e che lancerebbe sospetti su otto sanitari dell’ospedale del capoluogo di Regione. Tutti difesi, in Tribunale, dall’avvocato Lanfranco Calderazzo, il legale che ha ottenuto l’ordinanza, che, di fatto, rappresenta uno dei primi provvedimenti 2.0, quelli che mirano a tutelare l’interesse di una persona non solo nella sua vita quotidiana per strada, in casa propria o in qualunque altro luogo reale, ma anche sul web. Dunque, un provvedimento all'avanguardia, sia per l’attualità del tema e sia perché «pone un freno al dilagante fenomeno della denigrazione incontrollata attraverso il web», come spiega l’avvocato Calderazzo a stretto giro. Quest’ultimo ricapitola i motivi che lo hanno indotto a rivolgersi alla magistratura per far eliminare il messaggio, nel quale l’uomo di Sersale definisce i medici come coloro che “hanno creato danno all’addome (al padre, ndr), generando complicanze alle quali non sono riusciti a porre alcun rimedio per negligenza ed incapacità”, sottolineando che la rabbia pulsava dentro le vene e che il suo dovere è quello di “informare della pericolosità che esiste nell'ospedale di Catanzaro, avvisando la popolazione che un banale intervento può essere fatale e che i medici raggiungono la più totale incompetenza generando direttamente gravi danni ai pazienti, conducendoli alla morte”. E parlando, poi, di ....

venerdì 13 febbraio 2015

A Piterà (CZ) benedetta una piccola statua della Madonna di Nostra Signora di Lourdes in occasione della festa dell'11 febbraio. Fotoracconto della commuovente giornata

A Piterà benedetta una piccola statua della Madonna di Lourdes


Una piccola, graziosa  oasi, tra natura e fede: chi si trovi a passare dal quartiere  Piterà,  risalendo verso nord la città di Catanzaro,  troverà   collocata, adiacente la bella fontana ridipinta di bianco,  una statuetta raffigurante la Madonna di Lourdes , all’interno di una  grotta,  arricchita da belle  aiuole fiorite.  Si tratta di una piccola opera di devozione mariana  offerta da alcuni fedeli di Piterà  in occasione della festa della locale parrocchia, intitolata proprio  “Nostra Signora di Lourdes”. La collocazione della statua della Madonna  ha  preceduto  intense giornate di preghiera, scandite nel novenario, con la  presenza di diversi sacerdoti i quali,  con un tema specifico, hanno approfondito la figura di Maria SS, fino al giorno della festa della Madonna di Lourdes, l’11 febbraio scorso.  Inoltre, presso la scuola elementare del quartiere,
  i bambini e i ragazzi del catechismo, guidati dalle catechiste Chiara e Miriam, hanno rappresentato la storia di Bernardette e delle apparizioni. La comunità  ha ricordato  la dipartita del diacono Don Ivano La Salvia , con il cuore rattristato per l'accaduto , durante la messa serale dell’ 11 febbraio;  è  stata poi impartita l'unzione degli infermi,  seppur nell'esiguità della chiesetta,  gremita fino a non contenere tutti i numerosi fedeli e  ammalati presenti.  Dopo la S.Messa,  si è avviata una  fiaccolata dalla parrocchia  fino ai piedi della statua: qui è  stata suggestivamente rievocata l’apparizione a Bernadette, messa in scena da una ragazza vestita da pastorella e contorniata da graziosi bambini vestiti da angeli. A seguire, la benedizione della statuetta e dell’acqua della  fontana da parte del  al parroco Don Carlo Davoli:  
l’acqua è un segno importante perché la Vergine, a Lourdes,   chiese a Bernadette di scavare nel terreno della grotta : rapidamente gli operai costruirono una fontana e delle piscine per i molti pellegrini e malati che chiedono  ancora oggi di essere immersi in quell’acqua sperimentando la dolce maternità della Vergine Maria . La comunità parrocchiale di Piterà ringrazia  il suo parroco don Carlo Davoli:  sostenuto dai suoi collaboratori, egli ha potuto organizzare questo importante evento per la crescita spirituale del quartiere.  Un ringraziamento va anche  rivolto ai volontari della Croce Verde che si sono prodigati per il trasporto delle carrozzelle.  Perché porre una Madonnina vicino all’acqua?  Chi conosce la Bibbia non fatica a rintracciare il ricco significato simbolico dell’acqua: solo per fare un esempio, ricordo  l’incontro di Gesù con la Samaritana ( Giovanni , 4, 5-42),    che contiene una ricca presenza di elementi simbolici. Questi elementi  ricorrono nell’evento religioso vissuto a Lourdes e, in piccolo, anche a Piterà: la fede, il simbolismo dell’acqua, la presenza delle donne, all’epoca emarginate ma    da Gesù assegnate ad  un nuovo ruolo , scavalcando le strutture patriarcali del  tempo. Non è grazie ad una piccola donna, Bernadette, che il messaggio della “Bella Signora” del febbraio 1858, da Lourdes giungerà al mondo intero? Quanti spunti di riflessione e di buona vita, anche per chi non crede: quanta accoglienza agli ammalati, quanto servizio gratuito nei volontari che li assistono, quanto bene disinteressato. E anche a livello culturale e spirituale,  senza citare il Vangelo, e il rapporto privilegiato tra Gesù ed i malati, i suoi gesti, le sue parole che guariscono, sarebbe interessante approfondire il simbolismo dell’acqua e delle teofanie presso i corsi d’acqua: già    Omero  accennava all'Oceano Padre degli dei, mentre più filosoficamente Talete fece dell'acqua il principio primo. E se l'acqua  è,  nella Bibbia, un simbolo di Dio come sorgente di vita , lo studioso Eliade presenta  miti e riti  legati all'acqua,  alla terra madre  e  ai riti di fecondità . Così  , al di là di una sterile opposizione tra credenti e non credenti, l’antropologia , le scienze umane e la storia delle  religioni (si leggano gli studi di Rudolf Otto), con  l’ esplorazione dell'inconscio collettivo e della psicologia del profondo (C.G. Jung), si pongono oggi più che mai  nel contesto dei grandi problemi socio-culturali attuali che interessano anche il non credente.


Rientrando nell’ottica della fede, condivido  la prudenza con la quale la Chiesa affronta la questione delle “rivelazioni private” ed i rigorosi criteri ai quali ....