Nell'ambito dell'inchiesta sui presunti falsi esami all'Università della Calabria (Unical) sessanta persone sono state rinviate a giudizio dal gup di Catanzaro Ilaria Tarantino. Gli imputati, studenti e personale di segreteria, sono accusati a vario titolo dei reati di falso e introduzione abusiva nel sistema informatico dell’ateneo. Il procedimento inizierà a Cosenza il 14 luglio. L'inchiesta ha preso il via dalla denuncia dell'allora rettore dell'ateneo, Giovanni Latorre, dopo che un docente della facoltà di Lettere aveva disconosciuto una sua firma sullo statino di uno studente.
Sessanta persone sono state rinviate a giudizio dal gup di Catanzaro Ilaria Tarantino nell’ambito dell’inchiesta sui presunti falsi esami all’Università della Calabria (Unical). Per alcuni degli imputati è stata riconosciuta la prescrizione in ordine al reato di accesso abusivo a sistema informatico e ad alcuni episodi. Il processo è stato fissato per il 14 luglio a Cosenza. Gli imputati, studenti e personale di segreteria, sono accusati a vario titolo dei reati di falso e introduzione abusiva nel sistema informatico dell’ateneo. Le indagini hanno avuto inizio dopo la denuncia del preside della facoltà di lettere e filosofia Raffaele Perrelli, che nel corso di una seduta di laurea non riconobbe come sua la firma apposta su uno degli statini inseriti nel fascicolo di uno studente. Nel corso delle indagini è stato sequestrato un ingente quantitativo di materiale e sono state compiute numerose consulenze grafologiche che hanno....
venerdì 20 febbraio 2015
giovedì 19 febbraio 2015
A Sellia Marina chi controlla l'abusivismo edilizio? Come si può ottenere l'allaccio Enel nelle case abusive? Si possono vendere le case abusive all'asta?
Dopo aver letto i vari articoli del dottor Emilio Grimaldi sui vari abusi edilizi sul territorio di Sellia Marina tutti interessanti iniziando Dalle denunce della signora del Nord e da quelle dei cittadini del posto,una mi è rimasta impressa più degli altri , come si fanno vendere i fabbricati abusivi nelle aste giudiziarie e come si fa a continuare a completare senza che nessuno faccia i controlli, per non fare errori cito gli articoli scritti da Grimaldi che consiglio a tutti di leggerli; 29 aprile 2011
1)Eseguito lo sfratto degli immobili di Dragone da parte della Bcc di Taverna
2) 2 dicembre 2010
Il Prefetto scrive alla Finanza per la Bcc di Taverna
Pur sapendo che ci sono indagini in corso la domanda la pongo lo stesso e speriamo che qualcuno risponde?
La concessione edilizia per la signora del nord che anche questo blog si è occupato da poco era la concessione edilizia 23/84 per articoli sportivi e balneari , al catasto vengono accatastate come appartamenti invece per il comune sono fabbricati ,come tutti sappiamo ,il Catasto non è probatorio, e ciò che fa fede è solo l’autorizzazione Comunale, ma il comune ha fatto i vari controlli? Di chi sono le colpe se ci sono abusi edilizi?
La concessione edilizia per i fabbricati che sono stati venduti tramite aste giudiziarie cosa prevedeva che dovevano costruire? Esiste qualche sanatoria e condono edilizio o variazione al progetto da parte del proprietario? Come è stato possibile che chi ha comprato abbia avuto il consenso di ultimare i lavori? Come mai non c’erano i vari cartelli edilizi con relativa concessione edilizia e direttore dei lavori? Sul territorio comunale erano stati affissi i manifesti che venivano venduti all’asta? Ma se un normale cittadino denuncia cosa succede. Allora mi sono detto perché non fare una ricerca su internet? Allego solo due commenti per fare capire il tenore fra domanda e risposta:
Buongiorno,
Ho intenzione di acquistare ad un’asta giudiziaria una villetta costruita (fine lavori) a Maggio 2005, che ha alcune irregolarità edilizie che devono essere sanate.
Alcune di queste irregolarità hanno impatto paesaggistico.
Le chiedo gentilmente, dato l’ammontare delle spese (circa 50’000 Euro) se poi io possa rivalermi sul costruttore (direttore lavori e progettista) in quanto le DIA presentate regolarmente omettevano le irregolarità (forse anche in buona fede per errato calcolo delle volumetrie).Grazie Andrea
Risposta: Per Andrea.
Non riusciamo a comprendere come possano vendere , in un’asta giudiziaria, un immobile parzialmente abusivo.
Comunque se lo acquisti, lo dovresti fare nelle .........
1)Eseguito lo sfratto degli immobili di Dragone da parte della Bcc di Taverna
2) 2 dicembre 2010
Il Prefetto scrive alla Finanza per la Bcc di Taverna
Pur sapendo che ci sono indagini in corso la domanda la pongo lo stesso e speriamo che qualcuno risponde?
La concessione edilizia per la signora del nord che anche questo blog si è occupato da poco era la concessione edilizia 23/84 per articoli sportivi e balneari , al catasto vengono accatastate come appartamenti invece per il comune sono fabbricati ,come tutti sappiamo ,il Catasto non è probatorio, e ciò che fa fede è solo l’autorizzazione Comunale, ma il comune ha fatto i vari controlli? Di chi sono le colpe se ci sono abusi edilizi?
La concessione edilizia per i fabbricati che sono stati venduti tramite aste giudiziarie cosa prevedeva che dovevano costruire? Esiste qualche sanatoria e condono edilizio o variazione al progetto da parte del proprietario? Come è stato possibile che chi ha comprato abbia avuto il consenso di ultimare i lavori? Come mai non c’erano i vari cartelli edilizi con relativa concessione edilizia e direttore dei lavori? Sul territorio comunale erano stati affissi i manifesti che venivano venduti all’asta? Ma se un normale cittadino denuncia cosa succede. Allora mi sono detto perché non fare una ricerca su internet? Allego solo due commenti per fare capire il tenore fra domanda e risposta:
Buongiorno,
Ho intenzione di acquistare ad un’asta giudiziaria una villetta costruita (fine lavori) a Maggio 2005, che ha alcune irregolarità edilizie che devono essere sanate.
Alcune di queste irregolarità hanno impatto paesaggistico.
Le chiedo gentilmente, dato l’ammontare delle spese (circa 50’000 Euro) se poi io possa rivalermi sul costruttore (direttore lavori e progettista) in quanto le DIA presentate regolarmente omettevano le irregolarità (forse anche in buona fede per errato calcolo delle volumetrie).Grazie Andrea
Risposta: Per Andrea.
Non riusciamo a comprendere come possano vendere , in un’asta giudiziaria, un immobile parzialmente abusivo.
Comunque se lo acquisti, lo dovresti fare nelle .........
mercoledì 18 febbraio 2015
martedì 17 febbraio 2015
Il sindaco di Simeri Crichi chiede la sospensione dell'IMU agricola estesa dal governo a oltre 1000 comuni che prima erano esentati
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 24 gennaio
dell’ennesimo decreto legge, oltre 1000
Comuni italiani sono stati inseriti per
la prima volta nell’elenco dei territori dove è stato esteso l’onere del
pagamento dell’IMU agricola. Molte le critiche e le proteste da parte dei cittadini
e delle associazioni contro l’ingiusto balzello, che certamente non è stato voluto
dai Comuni.
E’ doveroso, perciò, fare chiarezza. Il Ministero delle
Finanze, con circolare n°9 del 14.9.1993, esentava dalla tassazione, oltre ai
Comuni montani, anche quelli “svantaggiati”, per come censiti dalle Regioni.
Nella classificazione regionale del ’93 rientravano anche i comuni della
provincia catanzarese (compreso Simeri Crichi) che usufruivano dell’ esenzione
dell’allora Ici, per essere compresi nel PAI (piano di assetto idrogeologico),
con vincoli inibitori e con rischio di frane. Oggi, invece, si paga anche in
questi Comuni, provocando il malumore di quanti si ritrovano oberati di oneri
pesanti, in una situazione di crisi al limite della sopportazione. Ovviamente
c’è chi preferisce semplificare e addossare ogni responsabilità al livello
statale più prossimo ai cittadini, cioè ai Comuni, assolutamente incolpevoli.
Tant’è che il versamento è stato effettuato col modello F24 e non sul conto
corrente comunale. Al momento restano esenti dal pagamento i terreni “montani”
e quelli condotti da coltivatori diretti o da imprenditori agricoli
professionali.
Si confida nell’intervento della nuova gestione regionale, ancor
prima dell’ultimazione della fase dell’assetto istituzionale, fermo restando
che ........
lunedì 16 febbraio 2015
Il comune più virtuoso nella raccolta della differenziata? No non è Sellia! Ma Pedace (CS) Ecco la classifica nelle varie provincie. Qualche comune del Comprensorio sarà nei primi posti ?....
E’ stato Pedace, in provincia di Cosenza, con il 79,36% dei rifiuti che vanno in differenziata, il comune della Calabria più virtuoso nel 2013 per quanto riguarda il rapporto tra tonnellate di rifiuti urbani prodotti e, appunto, quelli raccolti con il sistema della differenziata. Segue Lappano, sempre in provincia di Cosenza, con il 70,61%, e poi Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria, con il 70,42% di raccolta differenziata. Tra le province più virtuose, rimane in testa Cosenza con 21,84% (+1,70% rispetto all’annualità precedente), seguita da Catanzaro con 16,46% (+0,53% rispetto al 2012) e Vibo Valentia con 15,49% (+2,13%); quest’ultima provincia, in rapporto all’annualità precedente, è quella che segna il miglior incremento percentuale. La Calabria, nel suo complesso, segna un -0,33% di raccolta differenziata, passando dal 16,34% del 2012 al 16,01% del 2013.
E’ quanto emerge dal Report Rifiuti, riferito all’anno 2013, che l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (ARPACAL) ha pubblicato sul proprio sito web (www.arpacal.it); il documento raccoglie ed elabora i dati sulla produzione di Rifiuti Urbani e Raccolta Differenziata riferiti a tutti i Comuni della Regione Calabria, e distinti per Categorie merceologiche secondo i Codici identificativi CER.
Il Report – realizzato dal Dr. Clemente Migliorino, Responsabile della Sezione Regionale Catasto Rifiuti istituita presso la Direzione Scientifica dell’Arpacal, e dal dott. Fabrizio Trapuzzano – è stato inviato all’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e comunicato ai Dipartimenti Ambiente e Programmazione Comunitaria della Regione Calabria; i dati ufficiali pubblicati dall’Arpacal, infatti, fotografando lo stato della Raccolta differenziata in Calabria, permettono ai Comuni di poter accedere ai contribuiti erogati dalla stessa Regione.
Rimane ancora alta, come per le precedenti edizioni, la percentuale di comuni che non trasmettono all’Arpacal alcuna informazione tra quelle richieste per realizzare il report sulla differenziata. Sono infatti 108 su 409 comuni calabresi che preferiscono non collaborare: 39 su 97 in provincia di Reggio Calabria, 28 su 80 in provincia di Catanzaro, 33 su 155 in provincia di Cosenza, 6 su 27 in provincia di Crotone e 19 su 50 in provincia di Vibo Valentia.
Su scala provinciale, ecco i comuni più virtuosi: provincia di Catanzaro (Pianopoli 66,66% - Soveria Mannelli 53,29% - Gizzeria 49,48%), provincia di Crotone (Melissa 24,68% - Crotone 15,48% - Crucoli 13,33%), provincia di Cosenza (Pedace 79,36% - Lappano 70,61% - Bocchigliero 70,38%), provincia di Reggio Calabria (Roccella Jonica 72,61% - Cittanova 50,25% - Taurianova 31,41%), provincia di Vibo Valentia (Limbadi 44,39% - Ricadi 39,54% - San Calogero 39,27%).
Per l’anno 2013, quindi, in base ai dati acquisiti attraverso specifiche modalità e tempistiche codificate in Linee Guida approvate dall’Arpacal e richieste ai Comuni, la percentuale regionale di raccolta differenziata si attesta al 16,01%.
Ecco le percentuali di raccolta differenziata, suddivise per aree provinciali: Catanzaro ........
sabato 14 febbraio 2015
Sersale; Il giudice ordina l'oscuramento della pagina Facebook "Mio padre morto per mala sanità" ritenuta offensiva e diffamatoria
Il giudice Ermanna Grossi ordina la chiusura della pagina Facebook perchè ritenuta offensiva e diffamatoria. La pagina fu aperta da un utente di Sersale (CZ), figlio di un paziente morto dopo un ricovero al "Pugliese Ciaccio" di Catanzaro.
Accolto il ricorso d'urgenza presentato dall'avvocato Lanfranco Calderazzo per conto di otto medici
Le battaglie legali, ai tempi d’oggi, si giocano anche sul terreno del web. “Via la scritta offensiva e diffamatoria da Facebook”, ordina il giudice del Tribunale Civile di Catanzaro, Ermanna Grossi, nei confronti di un utente di Sersale, un ingegnere che, nei giorni scorsi, si era scaraventato contro l’ospedale “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro. Ma non in piazza, o nei bar, vecchi metodi ormai non più efficaci. Piuttosto, direttamente sulla pagina del social network più popolare del mondo, scrivendo “Mio papà, 65 anni, è morto nell’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro per Malasanità”. Questo il titolo del messaggio scritto dall’uomo, ora costretto a selezionare il post e cliccare il tasto “cancella”. In caso contrario, non rispettando l’ordinanza del giudice, la competenza passa direttamente alla piattaforma Facebook, che dovrà provvedere alla rimozione del contenuto “incriminato”.
Un messaggio, lungo per decine e decine di righe, che è un chiaro riferimento alla morte del padre, avvenuta a fine dicembre, e che lancerebbe sospetti su otto sanitari dell’ospedale del capoluogo di Regione. Tutti difesi, in Tribunale, dall’avvocato Lanfranco Calderazzo, il legale che ha ottenuto l’ordinanza, che, di fatto, rappresenta uno dei primi provvedimenti 2.0, quelli che mirano a tutelare l’interesse di una persona non solo nella sua vita quotidiana per strada, in casa propria o in qualunque altro luogo reale, ma anche sul web. Dunque, un provvedimento all'avanguardia, sia per l’attualità del tema e sia perché «pone un freno al dilagante fenomeno della denigrazione incontrollata attraverso il web», come spiega l’avvocato Calderazzo a stretto giro. Quest’ultimo ricapitola i motivi che lo hanno indotto a rivolgersi alla magistratura per far eliminare il messaggio, nel quale l’uomo di Sersale definisce i medici come coloro che “hanno creato danno all’addome (al padre, ndr), generando complicanze alle quali non sono riusciti a porre alcun rimedio per negligenza ed incapacità”, sottolineando che la rabbia pulsava dentro le vene e che il suo dovere è quello di “informare della pericolosità che esiste nell'ospedale di Catanzaro, avvisando la popolazione che un banale intervento può essere fatale e che i medici raggiungono la più totale incompetenza generando direttamente gravi danni ai pazienti, conducendoli alla morte”. E parlando, poi, di ....
venerdì 13 febbraio 2015
A Piterà (CZ) benedetta una piccola statua della Madonna di Nostra Signora di Lourdes in occasione della festa dell'11 febbraio. Fotoracconto della commuovente giornata
A Piterà benedetta una piccola statua della Madonna di Lourdes
Una piccola, graziosa oasi, tra natura e fede: chi si trovi a passare dal quartiere Piterà, risalendo verso nord la città di Catanzaro, troverà collocata, adiacente la bella fontana ridipinta di bianco, una statuetta raffigurante la Madonna di Lourdes , all’interno di una grotta, arricchita da belle aiuole fiorite. Si tratta di una piccola opera di devozione mariana offerta da alcuni fedeli di Piterà in occasione della festa della locale parrocchia, intitolata proprio “Nostra Signora di Lourdes”. La collocazione della statua della Madonna ha preceduto intense giornate di preghiera, scandite nel novenario, con la presenza di diversi sacerdoti i quali, con un tema specifico, hanno approfondito la figura di Maria SS, fino al giorno della festa della Madonna di Lourdes, l’11 febbraio scorso. Inoltre, presso la scuola elementare del quartiere,
Rientrando nell’ottica della fede, condivido la prudenza con la quale la Chiesa affronta la questione delle “rivelazioni private” ed i rigorosi criteri ai quali ....
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