mercoledì 8 dicembre 2010
La figura della Madonna per la popolazione di Sellia che da sempre durante i secoli è stata elevata come propria protettrice ed avvocata.
Io sono l'Immacolata Concezione ( cosa significa Immacolata Concezione? )
Questa solennità viene celebrata dalla Chiesa ogni anno,nel tempo di avvento, l’8 dicembre.Parlare di questo mistero significa rispondere a quattro domande :
1.Cosa significa Immacolata concezione? A questa domanda si potrebbe rispondere con la definizione dogmatica proposta dalla bolla Ineffabilis Deus di Papa Pio IX,che nell’8 dicembre 1854 definì solennemente Maria Immacolata Concezione.
In che cosa consiste questo mistero?Maria,per un dono,per un privilegio che Dio le ha concesso e in virtù dei meriti che Cristo avrebbe acquisito con la Pasqua,è stata preservata da ogni macchia di peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento nel grembo di Sant’Anna.
Ogni cristiano viene concepito e nasce portando dentro i segni del peccato originale;ogni cristiano ha bisogno di essere battezzato;ogni cristiano ha avuto bisogno di essere,cioè liberato dal peccato originale in forza della Pasqua di Gesù che è stata partecipata attraverso il Sacramento del Battesimo.
Maria è stata redenta non nel senso che è stata liberata,ma nel senso che è stata preservata.Questa è la verità che Pio IX definì solennemente quattro anni prima che Maria apparisse a Santa Bernadetta a Lourdes,presentandosi come l’immacolata concezione. La definizione canonica contiene tre verbi:dichiariamo,pronunciamo,definiamo; sono i verbi con i quali il papa procede alla solenne definizione di una verità da credere.
Il soggetto di questa solenne definizione è la beatissima Maria.
Maria è stata preservata,neppure per un istante è stata sfiorata dal peccato originale,perché è stata preservata fin dal primo istante del suo concepimento.
Dire concepimento e dire nascita non è la stessa cosa:concepimento nel grembo di Sant’Anna,questa preservazione è redenzione.
2.Perché è stata preservata dal peccato?
Maria non è stata preservata per meriti particolari,ma per singolare grazia e privilegio di Dio.
Dio ha semplicemente voluto così,le ha fatto questa grazia,le ha dato questo privilegio.Qual è la causa per la quale Maria è stata redenta?
Gli uomini sono stati redenti da Cristo,dalla vita di Cristo, con particolare riferimento al mistero della Pasqua.Cristo muore e risorge e manda lo Spirito,è questo l’evento pasquale. Questo evento salva tutti quelli che sono nati prima e tutti quelli che nasceranno dopo.Adamo è stato redento in previsione dei meriti che Cristo avrebbe avuto con la Pasqua. L’evento,quindi, che redime è la Pasqua.
La redenzione ha valore retroattivo,per noi si pone nel tempo e nella storia,nel disegno di Dio è sempre presente.Questa dottrina è una dottrina rivelata che Dio ci ha fatto conoscere attraverso la Sacra Scrittura.Non è comunque una verità rivelata esplicitamente attraverso le pagine della Sacra Scrittura e neanche perché trasmessa di generazione in generazione attraverso la tradizione.
Implicitamente si perché l’arcangelo Gabriele salutando Maria le dice ‘rallegrati kaire kechaitòme’ ,cioè rallegrati tu che sei la privilegiata,la favorita del Signore.Di per se il Kecharitòme fa riferimento al mistero che l’angelo annuncia a Maria cioè la maternità divina,quindi Lc 1,26 non può essere considerato il testo dal quale dedurre esplicitamente la rivelazione di questo mistero considerato,c’è in quel Kecharitòme un riferimento. Allora non si può parlare di rivelazione esplicita ma si parla di rivelazione implicita nel mistero rivelato:la maternità divina.La mamma che aspetta un bambino ha un rapporto di unità profonda con il bambino,formano una cosa sola per certi aspetti. Il bimbo è carne della mamma,anche se è legato solo dal cordone ombelicale.Nel disegno di Dio Maria deve portare dentro di se,nella sua carne,nella sua persona,il Figlio stesso di Dio,deve dargli la sua carne,i suoi cromosomi.Per cui c’è stata unità tra Maria e Gesù.
Se la divinità si fosse unita con l’umanità,non era giusto che la carne di Maria fosse,anche per un solo istante, segnata dalla presenza del peccato,ed è proprio per questa ragione che Dio l’ha preservata da ogni macchia di peccato originale. Questa definizione l’ha fatta Pio IX nel secolo scorso ma prima di lui più volte il magistero della Chiesa si era pronunziato non in maniera solenne e definitiva circa questo mistero.Bisogna ricordare che quando si parla di magistero si distingue tra magistero straordinario e ordinario. Il primo consiste nella definizione solenne,definitiva di una verità; il secondo è l’insegnamento quotidiano.
Ad ogni definitiva si arriva a poco a poco ed è preceduta da secoli e secoli di storia,di fede,impressa dalle comunità cristiane.
1.Cosa significa Immacolata concezione? A questa domanda si potrebbe rispondere con la definizione dogmatica proposta dalla bolla Ineffabilis Deus di Papa Pio IX,che nell’8 dicembre 1854 definì solennemente Maria Immacolata Concezione.
In che cosa consiste questo mistero?Maria,per un dono,per un privilegio che Dio le ha concesso e in virtù dei meriti che Cristo avrebbe acquisito con la Pasqua,è stata preservata da ogni macchia di peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento nel grembo di Sant’Anna.
Ogni cristiano viene concepito e nasce portando dentro i segni del peccato originale;ogni cristiano ha bisogno di essere battezzato;ogni cristiano ha avuto bisogno di essere,cioè liberato dal peccato originale in forza della Pasqua di Gesù che è stata partecipata attraverso il Sacramento del Battesimo.
Il soggetto di questa solenne definizione è la beatissima Maria.
Maria è stata preservata,neppure per un istante è stata sfiorata dal peccato originale,perché è stata preservata fin dal primo istante del suo concepimento.
Dire concepimento e dire nascita non è la stessa cosa:concepimento nel grembo di Sant’Anna,questa preservazione è redenzione.
2.Perché è stata preservata dal peccato?
Maria non è stata preservata per meriti particolari,ma per singolare grazia e privilegio di Dio.
Dio ha semplicemente voluto così,le ha fatto questa grazia,le ha dato questo privilegio.Qual è la causa per la quale Maria è stata redenta?
Gli uomini sono stati redenti da Cristo,dalla vita di Cristo, con particolare riferimento al mistero della Pasqua.Cristo muore e risorge e manda lo Spirito,è questo l’evento pasquale. Questo evento salva tutti quelli che sono nati prima e tutti quelli che nasceranno dopo.Adamo è stato redento in previsione dei meriti che Cristo avrebbe avuto con la Pasqua. L’evento,quindi, che redime è la Pasqua.
La redenzione ha valore retroattivo,per noi si pone nel tempo e nella storia,nel disegno di Dio è sempre presente.Questa dottrina è una dottrina rivelata che Dio ci ha fatto conoscere attraverso la Sacra Scrittura.Non è comunque una verità rivelata esplicitamente attraverso le pagine della Sacra Scrittura e neanche perché trasmessa di generazione in generazione attraverso la tradizione.
Implicitamente si perché l’arcangelo Gabriele salutando Maria le dice ‘rallegrati kaire kechaitòme’ ,cioè rallegrati tu che sei la privilegiata,la favorita del Signore.Di per se il Kecharitòme fa riferimento al mistero che l’angelo annuncia a Maria cioè la maternità divina,quindi Lc 1,26 non può essere considerato il testo dal quale dedurre esplicitamente la rivelazione di questo mistero considerato,c’è in quel Kecharitòme un riferimento. Allora non si può parlare di rivelazione esplicita ma si parla di rivelazione implicita nel mistero rivelato:la maternità divina.La mamma che aspetta un bambino ha un rapporto di unità profonda con il bambino,formano una cosa sola per certi aspetti. Il bimbo è carne della mamma,anche se è legato solo dal cordone ombelicale.Nel disegno di Dio Maria deve portare dentro di se,nella sua carne,nella sua persona,il Figlio stesso di Dio,deve dargli la sua carne,i suoi cromosomi.Per cui c’è stata unità tra Maria e Gesù.
Se la divinità si fosse unita con l’umanità,non era giusto che la carne di Maria fosse,anche per un solo istante, segnata dalla presenza del peccato,ed è proprio per questa ragione che Dio l’ha preservata da ogni macchia di peccato originale. Questa definizione l’ha fatta Pio IX nel secolo scorso ma prima di lui più volte il magistero della Chiesa si era pronunziato non in maniera solenne e definitiva circa questo mistero.Bisogna ricordare che quando si parla di magistero si distingue tra magistero straordinario e ordinario. Il primo consiste nella definizione solenne,definitiva di una verità; il secondo è l’insegnamento quotidiano.
Ad ogni definitiva si arriva a poco a poco ed è preceduta da secoli e secoli di storia,di fede,impressa dalle comunità cristiane.
martedì 7 dicembre 2010
Arrestato il fondatore di "Wikileaks" J.Assange. Si è presentato in un commisariato di Londra
Secondo quanto scriveva il Guardian, prima dell’arresto Assange stava cercando aiuto dai suoi sostenitori per mettere assieme una somma tra le 100 e le 200 mila sterline: la cauzione necessaria per restare in libertà. Oltre alla somma in denaro il capo di Wikileaks avrà però bisogno di almeno sei persone che garantiscono che resterà a disposizione delle autorità giudiziarie.
Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, è stato arrestato in Gran Bretagna. Assange si è presentato alle 9:30 ”su appuntamento” in un commissariato di Londra dopo esser stato raggiunto da un mandato di arresto europeo per conto della Svezia. Poi si è presentato davanti al tribunale della città di Westminster, uno dei borghi di Londra verso le 14 ora italiana.
Intanto non si fermano i sostenitori del capo di Wikileaks. Una protesta silenziosa con bavagli e copertine di Time e’ stata organizzata sotto il tribunale di Westminster dal gruppo Justice for Assange. La manifestazione anti-censura a favore del capo di Wikileaks prevede che i partecipanti indossino una maschera con il volto di Assange che si puo’ scaricare dal sito del gruppo.
Un network di hacker ha risposto invece organizzando un attacco informatico contro PayPal e Postfinance, che hanno bloccato i finanziamenti a Wikileaks. ”La banca svizzera (PostFinance) che ha chiuso il conto a Assange è stata tirata giù oggi con un Ddos attack (negazione del servizio, lo stesso lanciato in più occasioni contro i domini di Wikileaks in questi giorni)”, recita un annuncio del gruppo su Twitter. Qualche ora prima, un altro assalto informatico era stato lanciato contro PayPal, sempre dal gruppo, denominato Operation Payback, operazione “resa dei conti”. Le due società non hanno confermato la notizia.
Su Twitter, il gruppo aveva annunciato con anticipo “l’ora X” invitando i membri a “fare fuoco” al momento convenuto. Operation Payback è un gruppo hacker di “difensori della pirateria informatica” nato per rispondere ai tentativi di oscurare Torrent e altri programmi di condivisione dei file in rete messi in atto da “hacker pagati dalle aziende” per tutelare il copyright.
Portavoce di Wikileaks: “Non ci fermiamo”. Il portavoce di Wikileaks ha detto che l’arresto di Julian Assange e’ un attacco alla liberta’ dei media ma non fermera’ il gruppo nella sua missione. ”WikiLeaks e’ operativa. Continuiamo come prima sugli stessi binari. Ogni sviluppo SU Assange non cambia i piani per la pubblicazione dei documenti oggi e nei prossimi giorni, ha detto il portavoce Kristinn Hrafnsson precisando che le operazioni saranno coordinate da un gruppo di persone a Londra e in altre sedi.
Santa Messa dentro lo stadio per dare l'ultimo saluto ai sette ciclisti morti nel tragico incidente di Lamezia Terme (Catanzaro)
Un lungo applauso ha accolto le bare dei sette ciclisti morti domenica mattina a Lamezia Terme, in seguito ad un incidente, al loro ingresso nel campo dello stadio D’Ippolito, dove si sono svolti i funerali. Un gruppo di ciclisti in bici ha preceduto l’arrivo delle salme, scortate da altri amici del gruppo sportivo di cui facevano parte le vittime del disastro. A guidare i ciclisti Salvatore Mancuso, che si salvò per aver lasciato i compagni poco prima del sinistro. Tra le autorità presenti, in rappresentanza del governo, Michelino Davico, sottosegretario all’interno con delega agli enti locali.
I funerali sono terminati poco dopo le 13, dopo l’orazione del vescovo e l’intervento di amici e parenti delle vittime, i funerali dei ciclisti travolti ed uccisi da un’auto a Lamezia Terme, sulla strada statale 18. Migliaia le persone presenti.

Diversi gli interventi seguiti all’orazione del vescovo Luigi Cantafora, dal pulpito allestito al centro del campo da gioco dello stadio «d’Ippolito»: «Papà continuerai ad essere con noi anche da lassù» ha detto la figlia di uno dei cicloamatori morti. «Vittime delle istituzioni» ha detto un’altro degli oratori, riferendosi «alle colpe di chi ha consentito al giovane investitore di continuare a guidare nonostante i suoi precedenti». Ripetuti applausi hanno scandito la fine dei vari interventi.
Le bare delle sette vittime dell’incidente costato la vita a un gruppo di cicloamatori a Lamezia Terme sono state disposte su una pedana azzurra al centro del rettangolo di gioco dello stadio. Sui feretri, tanti fiori e le magliette dei sette cicloamatori travolti e uccisi da una Mercedes condotta da un ventunenne di origine marocchina.
Numerose le attestazioni di cordoglio pervenute ai familiari e al sindaco, tra cui quella del Capo dello Stato. Numerosa, ma discreta la presenza delle forze dell’ordine dentro e fuori lo stadio. La giornata è caratterizzata da un sole splendente e da temperature al di sopra della media stagionale. Circa sette mila le persone che hanno preso parte alle celebrazioni nell’impianto sportivo.
Durante la cerimonia funebre, un giovane giocatore della Vigor Lamezia, la locale squadra di calcio, ed una ragazza presente tra le migliaia di partecipanti alla cerimonia, sono stati colti da malore ed hanno dovuto fare ricorso alle cure dei medici del 118 e degli operatori della Protezione Civile. A determinare il malore dei due giovani, probabilmente, oltre all’emozione, il gran caldo.
I funerali sono terminati poco dopo le 13, dopo l’orazione del vescovo e l’intervento di amici e parenti delle vittime, i funerali dei ciclisti travolti ed uccisi da un’auto a Lamezia Terme, sulla strada statale 18. Migliaia le persone presenti.
Diversi gli interventi seguiti all’orazione del vescovo Luigi Cantafora, dal pulpito allestito al centro del campo da gioco dello stadio «d’Ippolito»: «Papà continuerai ad essere con noi anche da lassù» ha detto la figlia di uno dei cicloamatori morti. «Vittime delle istituzioni» ha detto un’altro degli oratori, riferendosi «alle colpe di chi ha consentito al giovane investitore di continuare a guidare nonostante i suoi precedenti». Ripetuti applausi hanno scandito la fine dei vari interventi.
Le bare delle sette vittime dell’incidente costato la vita a un gruppo di cicloamatori a Lamezia Terme sono state disposte su una pedana azzurra al centro del rettangolo di gioco dello stadio. Sui feretri, tanti fiori e le magliette dei sette cicloamatori travolti e uccisi da una Mercedes condotta da un ventunenne di origine marocchina.
Numerose le attestazioni di cordoglio pervenute ai familiari e al sindaco, tra cui quella del Capo dello Stato. Numerosa, ma discreta la presenza delle forze dell’ordine dentro e fuori lo stadio. La giornata è caratterizzata da un sole splendente e da temperature al di sopra della media stagionale. Circa sette mila le persone che hanno preso parte alle celebrazioni nell’impianto sportivo.
Durante la cerimonia funebre, un giovane giocatore della Vigor Lamezia, la locale squadra di calcio, ed una ragazza presente tra le migliaia di partecipanti alla cerimonia, sono stati colti da malore ed hanno dovuto fare ricorso alle cure dei medici del 118 e degli operatori della Protezione Civile. A determinare il malore dei due giovani, probabilmente, oltre all’emozione, il gran caldo.
lunedì 6 dicembre 2010
L'aiuto da parte del nostro amatissimo protettore San Nicola durante il rovinoso alluvione del 1943
Pioveva da una settimana la mattina ti alzavi che pioveva ti coricavi ed ancora pioveva per poi iniziare daccapo. Non si poteva svolgere nessun lavoro nei campi la terra era inzuppata ,usciva acqua da tutte le parti. Il centro storico(già fortemente provato dai vari cataclismi) iniziò a muoversi, una grossa frana stava lesionando sempre più le case rendendole di fatto pericolose anche se molte persone continuavano ad abitarci perché non sapevano proprio dove andare. Passavano i giorni ma pioveva sempre così si decise di portare fuori in processione la statua di San Nicola ,in Chiesa si radunò quasi l’intera popolazione ed in processione sotto una pioggia sempre insistente girarono tutto il paese ma non smise di piovere anzi a tratti sembrava che l’acqua “a jettavanu a cati cati” ormai il corteo era arrivato in piazza la Statua di San Nicola riparata con un tetto di tavole fatto per l’occasione era anch’esso inzuppato , proprio all’entrata della chiesa si decise di fare un canto in onore del Santo molti ancora speravano che spiovesse altri rassegnati dicevano” puru santu Nicola nabbannunau”. Cantavano, cantavano tutti incuranti, di essere zuppi d’acqua sino al midollo; mentre giravano la statua per farla entrare ecco che un timido raggio di sole uscì tra le nuvole dopo un po’ smise di piovere tutti gridarono al miracolo intonando lodi e preghiere, si porto il tavolo per far adagiare la statua fuori e così rimase per l’intera giornata. Non pioveva più roba da non credere scendeva una foschia sul borgo ma non pioveva più, neppure una goccia, le case erano state duramente colpite molte presentavano visibilmente delle crepe ai muri nelle quali ci potevi infilare una mano altre iniziavano con i primi cedimenti di tegole o intonachi , la paura era tanta sembrava che tutte le case del paese alla fine sarebbero franate, alcune case scivolarono “sutta u castellu” . Una donna molto devota, e molto stimate del paese aveva avuto un sogno dove vide chiaramente San Nicola mentre teneva con una mano Sant'angelo e con l'altra Ruscia,avvisandola che molte case sarebbero cadute ma nessuno neanche un animale sarebbe morto. Raccontò tutto all'arciprete il quale conoscendola per la sua forte fede decise di rendere pubblico il sogno, durante l'omelia Domenicale molti non credettero al sogno disperati,scoraggiati che tutto il paese sarebbe destinato a franare,addirittura il priore dalla congrega dell'Immacolata propose di spostare le varie statue,paramenti ecc.. delle due Chiese portandole in qualche posto più sicuro perché temevano che anche la Chiesa potesse franare. Si viveva nel terrore, nella paura che tutto il centro storico si sarebbe sbriciolato, sarebbe sceso a valle molti chiusero le varie abitazioni presero le poche cose che possedevano e lasciarono Sellia cercando riparo,sicurezza nei centri vicini, intanto altre case continuavano a franate dando però a tutti il tempo di mettersi al riparo, portando al riparo anche i pochi mobili. La parte che franò tutta insieme fù quella di “ sutta santa Maria” mentre le case sotto il castello sino alla chiesa furono quelle che subirono meno danni ma erano completamente inabitabili.
Terribile incidente stradale sulla stradale 18 di Sant'Eufemia (CZ). Una mercedes guidata da un marocchino sotto l'effetto della droga, travolge un gruppo di ciclisti 7 morti 2 feriti gravi.
Il bilancio è agghiacciante: sette ciclisti morti, tutti appartenenti ad un gruppo amatoriale di Sambiase di Lamezia Terme, legato alla palestra "Atlas". I sette ciclisti morti sulla strada sono Rosario Perri, di 55 anni; Francesco Stranges (51); Vinicio Pottin (47); Giovanni Cannizzaro (58); Pasquale De Luca (35) e Domenico Palazzo, del quale non si conosce l'età. I feriti sono Gennaro Perri, Fabio Davoli e Domenico Strangis, tutti di Lamezia Terme. La settima vittima dell'incidente è Fortunato Bernardi, di 58 anni, titolare della palestra. Bernardi, tra l'altro, era il padre di un calciatore del Cosenza, Alessandro e zio del giocatore dell'Inter Felice Natalino, di 18 anni. Il gruppo è stato travolto da un'auto in località Marinella a Sant'Eufemia.
Secondo le ricostruzioni il giovane stava effettuando una manovra di sorpasso e viaggiava a velocità elevata: durante la manovra ha incrociato frontalmente il gruppo di ciclisti che viaggiavain direzione opposta e non ha avuto il tempo di frenare. C'è anche il nipote del marocchino tra i feriti, un bambino di otto anni, che è stato portato in ospedale - al reparto di pediatria - per accertamenti, ma le sue condizioni non sono gravi.
Sul luogo della tragedia scene di disperazione: «Quello che abbiamo trovato arrivando qui stamattina è stato uno scenario impressionante. Indescrivibile. Nemmeno una bomba avrebbe potuto provocare qualcosa del genere», ha dichiarato Silvio Rocca, uno dei primi soccorritori della Croce bianca arrivati sul luogo dell'incidente. «Ci avevano allertato - ha aggiunto Rocca - per un incidente in cui, secondo le prime notizie, era coinvolto un solo ciclista. Giunti sul posto, però, abbiamo visto che si trattava di una strage. Tutte persone che conoscevamo personalmente e quindi il colpo è stato ancora più doloroso. Abbiamo allertato gli altri soccorsi e l'elicottero. Qualcosa di veramente sconvolgente».
Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, che si è recato sul posto ha dichiarato il lutto cittadino: «Uno spettacolo terribile», ha soltanto detto con la voce rotta dall'emozione.
In conseguenza del drammatico incidente, l'Anas ha chiuso al traffico la strada statale 18 Tirrena inferiore, in località Marinella a Lamezia Terme (Cz). Solo dopo le 17 il traffico è tronato regolare.
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