venerdì 17 dicembre 2010

Una forte nevicata ha interessato tutta la presila Catanzarese, arrivando sino a mare. Paesaggio suggestivo a Sellia sotto una soffice coltre bianca


Una forte nevicata come non la si vedeva da anni, ieri sera dopo le 8 ha interessato tutta la presila catanzarese. La neve in pochi minuti ha imbiancato tutto il borgo di Sellia rendendolo ancora più bello,più suggestivo ,più affascinante insomma un vero presepe. La neve è arrivata sino a mare rendendo veramente insolito nel vedere la spiaggia coperta da una sottile coltre di neve, anche la città capoluogo di regione Catanzaro è stata imbiancata  per la gioia di molti ragazzi, che nella giornata di oggi, hanno preferito per questo avvenimento molto raro, non andare a scuola, innescando dei veri combattimenti di palle di neve! Nel prossimo post inseriremo un po’ di foto di Sellia e Catanzaro innevate. Attualmente la situazione meteorologica è variabile e non si escludono brevi precipitazioni  nevose nella serata di oggi, infatti le temperatura attuale di Sellia alle ore 12 di oggi era di circa 2 gradi  e di 4 a Catanzaro.La spettacolare nevicata che ha interessato nella notte la città capoluogo di regione e le zone limitrofe fino al mare (affascinante il panorama di Catanzaro Marina con la spiaggia innevata) sta provocando qualche disagio alla circolazione.All'altezza della tangenziale prima di arrivare su Viale De Filippis stamattina c'era una lunga coda d'auto, altre difficoltà sono segnalate a nord della città nei quartieri Pontegrande, Piterà e S.Elia.

mercoledì 15 dicembre 2010

Una volta a Sellia nevicava molto spesso, e la neve durava per molto tempo.


Una bella nevicata oggi diventa un evento quasi eccezionale una volta almeno sino agli anni 50 era una cosa del tutto normale la prima neve arrivava molte volte già a fine novembre mentre non era raro che nevicasse proprio la notte di natale rendendola  così ancora più bella,più magica. La neve nelle zona di manca rimaneva per mesi come nella fascia che andava dall’ex putica di Coppoletta sino alla vecchia posta in quel tratto la strada rimaneva ghiacciata per diverso tempo mentre i ragazzi ne approfittavano per fare delle gare di pattinaggio costruivano in modo artigianale dei legni che poi posizionavano sotto le scarpe, mentre   un enorme pupazzo di neve con due olive come occhi,una vecchia scopa fatta di scupularu,un capello di paglia,un capotto ormai impossibile di riciclare dava un aria signorile a questo pupazzo (babbu e niva) che spesso rimaneva quasi intatto sino a marzo. Dai tetti scendevano dei lunghi  “pinzarri”  che davano un aria veramente polare a tutto il paesaggio. Alcuni abili artigiani proprio in questo periodo mettendo in pratica una attenta procedura conservavano la neve per poi rivenderla durante le giornate estive sotto forma di prelibate granite (ne abbiamo parlato approfonditamente QUI). Se durante le lunghe nevicate bisognava raccogliere le olive  i contadini non si tiravano indietro aspettando le belle giornate anche perchè spesso se non nevicava pioveva, armati di pazienza,ma soprattutto della necessità di dover lavorare, andavano nei vari terreni raccogliendo le olive da sotto la neve  riscaldandosi le gelide dite delle mani con dei piccoli fuochi che accendevano in più punti. Erano tempi duri difficilmente trovavi un oliva per terra non raccolta anche perche dopo una determinata data entravano in  azione molti contadini i quali non possedevano dei terreni  i quali armati di pazienza andavano a cocci in giro per i vari terreni . ritornando alle nevicate spesso era proprio durante queste gelide serate invernali  che tutta la famiglia si radunava intorno al focolare unica fonte di calore dove spesso vicino veniva posizionato un lumino ad olio, mentre il più anziano prendeva posto iniziando  un bel racconto, una affascinante storia su Sellia descrivendo abilmente ogni particolare …..altro che televisore.
 Autore: sellia racconta. Si prega di inserire il link a chi ne fa uso (anche in modo parziale) con esplicito riferimento della fonte

Brusco calo delle temperature in Calabria breve nevicata a Sellia , nevischio a Catanzaro.

Un leggero nevischio sta cadendo da alcuni minuti su Catanzaro,mentre una breve ma intensa nevicata ha interessato la zona di Sellia È l'effetto delle temperature rigide che da ieri si registrano su tutta la Calabria. Abbondanti nevicate sono segnalate sulle quote più elevate della Sila e dell’Aspromonte.
Le temperature sono ulteriormente calate nella notte e su Monte Botte Donato, la colonnina di mercurio si è fermata a -11. Imbiancate le montagne della Sila catanzarese e crotonese e molti comuni dell’interno sopra i 450 metri di quota, -7 gradi a Ciricilla. Non si segnalano fenomeni in queste ore sul versante cosentino dell’altopiano dopo le precipitazioni nevose di ieri. Abbondanti nevicate anche sull'Aspromonte (-1, nella notte) e sulle Serre, in particolare a Serra San Bruno. La Polstrada non segnala particolari problemi sul tratto calabrese dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria. Si circola, al momento, sulla statale Silana-Crotonese dove comunque sono operativi i mezzi spargisale e spazzaneve.

martedì 14 dicembre 2010

Mio padre ( 5° capitolo )

I periodi delle 2 feste religiose più importanti cioè Natale e Pasqua erano i momenti più nostalgici per papà. Quando arrivava natale faceva un  grande presepe  con tanti personaggi che aumentavano di anno in anno, tanto che i Re magi non erano più tre ma sei e forse anche di più, di suonatori con la zampogna,piffero ecc,.. ne sistemava minimo 5 , mentre le pecorelle erano diventate talmente tanti che non si riuscivano più a contarle. Papà era orgoglioso del suo presepe,guai a parlargli di albero di natale rispondeva seccamente che non è natale senza il presepe,l’albero non faceva parte delle nostre tradizioni. La sera della vigilia  ci riunivamo  tutti a casa sua, ultimante eravamo diventati un bel po’ forse troppi, tra figli nuore, nipoti ma nessun problema il tavolo veniva allungato sempre di più con nuovi ripiani,  nessuno poteva mancare, nessuno si poteva sedere ad un altro tavolo dovevamo stare tutti uniti. Mamma preparava un sacco di roba piatti poveri tipici della tradizione Selliese, non potevano mancare l’olivi ammacati, i cipulli all’acquati ecc.. il  baccalà si faceva in mille modi con il sugo, con la pastella, con la verdura, le quali  dovevano essere rigorosamente broccoli, cavolfiori, rape e poi ancora lupini,nuci, castagni, finocchi, tardilli ecc.. Era tutta roba che arrivava da Sellia con il camion dei pacchi,  alla fine del banchetto (che avrebbe sfamato un intero paese) se qualcuno di noi si azzardava ad aprire la confezione di panettone, papà storceva il naso assaporando un buonissimo tarallo con l’annisu  fatti da Nicola Dorghina… come dargli torto, il panettone rimaneva quasi intero mentre i taralli si finivano subito. Dopo la messa della notte ritornavamo a casa  papà prendeva la bellissima statua del bambinello Gesù, e prima di sistemarla nella mangiatoia a turno in fila davamo un bacio ai suoi nudi piedini Papà aveva gli occhi rossi dall’emozione e dalla nostalgia, gli mancava tanto Sellia gli mancavano tanto le  funzioni religiose  che si svolgevano in questo periodo, tanto che un anno per tirarlo un po’ su ebbi una idea: dopo il rituale del bacio di Gesù Bambini proposi di andare a cantare la strina a nostro zio che abitava a circa 30 chilometri da noi, ero sicuro che tutti avrebbero detto di no ma invece....

Notizie dal comprensorio di Catanzaro

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