giovedì 30 dicembre 2010

Catanzaro: per la 4° edizioni di" pazza piazza"appuntamento con uno show spettacolare la sera della befena in piazza prefettura.

L'appuntamento con quella che è stato definita ''la più imponente produzione mai tirata fuori in Calabria' è fissato per il prossimo 5 gennaio alle ore 20 in Piazza Prefettura. La quarta edizione di ''Pazza Piazza', lo spettacolo dell'Epifania promosso dall'amministrazione provinciale di Catanzaro, è stata presentata stamattina in una conferenza stampa presso il Palazzo di Vetro. La macchina organizzativa allestita dalla Ruggero Pegna Show Net in collaborazione con la Compagnia Teatrale dell'Atmo specializzata in teatro urbano e pirotecnico promette scintille, come si può intuire dal sottotitolo "La Befana, le Fate e la Neve". Sul grande palcoscenico allestito nei pressi del palazzo della Provincia si muoveranno anche gli attori-acrobati della Compagnia ''Visionaria', sospesi su una gigantesca gru, mentre su uno schermo verranno proiettati i suggestivi fondali scenografici ''infuocati' e gli effetti speciali in 3D della Light & Sound. A scrivere la storia di questo grande show è stato lo stesso Ruggero Pegna insieme ad Alessio Papini. La voce narrante racconterà dell'eterna lotta tra bene e male, filo conduttore di una serie di imprevedibili evoluzioni artistiche capaci di conquistare la fantasia specialmente dei più piccoli. A fare da sottofondo sonoro sarà un'emozionante serie di brani musicali che contorneranno gli 80 minuti dello spettacolo. Non mancheranno le sorprese dell'ultima ora, come un'inattesa spruzzata di neve…

mercoledì 29 dicembre 2010

La foto in copertina da alcuni giorni in home page ritrae la parte nuova di Sellia dopo l'abbondante nevicata dei primi anni 90.


Negli asterischi le ultime abitazioni costruite      
La foto che già da alcuni giorni ci fa compagnia in home page, risale ai primi anni 90, quando un abbondante nevicata,  come non si vedeva da diversi decenni, imbiancò tutto il territorio. La neve arrivò sino alla spiaggia di Sellia Marina. Dopo questa nevicata ci fu un lungo periodo di siccità  che durò per circa due anni con temperature elevate anche durante l’inverno, fu proprio  in questo periodo che parecchi alberi di ciliegio che avevano resistito indenni a tanti eventi atmosferici avversi durante i vari decenni, seccarono completamente. In tutta Italia si iniziò a parlare con insistenza dell’effetto serra, del buco nell’ozono con conseguente scioglimento dei ghiacciai perenni che avrebbero causato l’innalzamento del mare. Che fine ha fatto il buco nell’ozono? Qualcuno ne sa qualcosa? Certo il clima è molto cambiato, si passa con disinvoltura a giornate con un freddo polare come due settimane fa, quando per due giorni a Sellia ha nevicato, a giornate umide calde con temperature che si impennano arrivando anche a 20 gradi. Ritornando alla foto, la quale ci farà ancora compagnia anche nel mese di gennaio del 2011, sono assenti le ultime nuove abitazioni costruite alcuni  anni dopo, che insieme a quelle da “cona du casu” rimangono le ultime realizzate. Dunque sono quasi vent’anni  che nel nostro paese non viene presentato nessun progetto di concessione edilizia per nuova abitazione,il tutto la dice veramente  lunga. Speriamo che grazie anche a un piano regolatore più idoneo alle varie esigenze, dia qualche segnale di slancio verso future concessioni con conseguenze procedure burocratiche molto più snelle,  agevolando in ogni modo chi vuole investire nel nostro territorio. Il futuro abitativo  sta............

Notizie dal comprensorio. Simeri Crichi, Botricello.



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martedì 28 dicembre 2010

Sellia: si è conclusa positivamente il primo torneo di calcetto di natale. In gara quattro squadre di baby calciatori nati dal 2000 al 2002.



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( Articolo tratto dalla Gazzetta del Sud )

Strage nel Vibonese, in una masseria sterminati padre e 4 figli per motivi di terreni.



Era stanco dei continui soprusi, Ercole Vangeli, di 42 anni, che nel corso dell’interrogatorio davanti al pm Michele Sirgiovanni, ha parlato di invasioni di terreno, di tagli di alberi sulla sua proprietà e di un atteggiamento di sfida nei suoi confronti da parte dei Fontana ogni volta che si incontravano in paese. «C'è da tenere presente – ha detto il difensore di Vangeli, l'avv. Domenico Talotta, ex sindaco di Filandari – del contesto in cui è maturato il fatto. A Filandari c'è una comunità sotto scacco ed il territorio è nelle mani di nessuno, con un’assenza assoluta dello Stato. Episodi come quelli subiti da Vangeli sono frequenti, ma spesso la gente neanche li denuncia». Lo stesso Talotta, nei giorni scorsi, ha subito il danneggiamento dell’automobile con l’acido muriatico. «Ero stanco dei soprusi continui che subivo dai Fontana. Mio padre è stato anche schiaffeggiato da loro. Alla fine non ce l’ho fatta più». Si è giustificato così Vangeli fermato assieme ad altre tre persone, tutte imparentate tra loro e residenti nella frazione Scaliti di Filandari, dove è avvenuta la strage. I provvedimenti sono stati emessi dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia al termine di interrogatori andati avanti per tutta la notte da parte del pm Michele Sirgiovanni.
Intanto sono stati resi noti i nomi delle persone fermate per la strage nella masseria di Filandari; oltre a Ercole Vangeli, anche il fratello, Franco Vangeli; il figlio di Franco Vangeli, Piero, ed il genero, Gianni Mazzitelli.
Nei confronti dei quattro, tutti residenti nella frazione Scaliti del comune di Filandari, è stato emesso un provvedimento di fermo del p.m. in quanto ritenute responsabili di omicidio plurimo nei confronti dei 5 membri della famiglia Fontana. I provvedimenti sono stati emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia al termine di una notte di serrati interrogatori che gli uomini dell’Arma, con la presenza del Pubblico Ministero, hanno condotto nei confronti dei 4 che, sin dai primi momenti successivi alla strage, erano stati individuati come i possibili autori del fatto.
Ad armare la mano dei responsabili, che hanno agito quando erano da poco trascorse le 17, sarebbe stato dunque, l’ennesimo diverbio avuto tra i due nuclei familiari per questioni di invasione di terreni e vecchi attriti personali.
Il racconto di ieri fatto da Vangeli, infatti non aveva convinto gli inquirenti per svariati motivi. Secondo i carabinieri, infatti, ad agire sarebbero state almeno due persone perchè per uccidere Domenico Fontana e i quattro figli sono state usate due pistole diverse, una calibro 9 ed una calibro 7.65. Ed anche perchè tre delle vittime sono state uccise nello spiazzo antistante la masseria e altre due all’interno di un ovile situato sull'altro lato dello spiazzo.

lunedì 27 dicembre 2010

Poesia sul Natale: La notte Santa di " Guido Gozzano"

 Anche se natale è passato da un paio di giorni siamo ancora in pieno clima  natalizio.Inserisco una bella poesia che ci proietta a tanti decenni fa quando ragazzini  la recitavamo dove ognuno sperava di fare la parte di San Giuseppe.
La notte santa
  
“Consolati, Maria, del tuo pellegrinare!
Siam giunti. Ecco Betlemme ornata di trofei.
Presso quell'osteria potremo riposare
che troppo stanco sono e troppo stanca sei”.

Il campanile scocca
lentamente le sei.


“Avete un po' di posto, o voi del Caval Grigio?
Un po' di posto avete per me e per Giuseppe?”.
“Signori, ce ne duole: è notte di prodigio;
son troppi i forestieri; le stanze ho piene zeppe”.

Il campanile scocca
lentamente le sette.


“Oste del Moro, avete un rifugio per noi?
Mia moglie più non regge ed io son così rotto!”.
“Tutto l'albergo ho pieno, soppalchi ballatoi:
Tentate al Cervo Bianco, quell'osteria più sotto”.

Il campanile scocca
lentamente le otto.


“O voi del Cervo Bianco, un sottoscala almeno
avete per dormire? Non ci mandate altrove!”.
“S'attende la cometa. Tutto l'albergo ho pieno
d'astronomi e di dotti, qui giunti d'ogni dove”.

Il campanile scocca
lentamente le nove.


“Ostessa dei Tre Merli, pietà d'una sorella!
Pensate in quale stato e quanta strada feci!”.
“Ma fin sui tetti ho gente: attendono la stella.
Son negromanti, magi, persiani, egizi, greci...“.

Il campanile scocca
lentamente le dieci.


“Oste di Cesarea ...“. “Un vecchio falegname?
Albergarlo? Sua moglie? Albergarli per niente?
L'albergo è tutto pieno di cavalieri e
dame:
non amo la miscela dell'alta e bassa gente”

Il campanile scocca
le undici lentamente.


La neve! “Ecco una stalla!“. “Avrà posto per due?“.
“Che freddo!” “Siamo a sosta”. “Ma quanta neve, quanta!
Un po' ci scalderanno quell'asino e quel bue…”
Maria già trascolora, divinamente affranta...

Il campanile scocca
la mezzanotte Santa.


di Guido Gozzano