giovedì 30 dicembre 2010
Catanzaro: per la 4° edizioni di" pazza piazza"appuntamento con uno show spettacolare la sera della befena in piazza prefettura.
mercoledì 29 dicembre 2010
La foto in copertina da alcuni giorni in home page ritrae la parte nuova di Sellia dopo l'abbondante nevicata dei primi anni 90.
Negli asterischi le ultime abitazioni costruite |
Notizie dal comprensorio. Simeri Crichi, Botricello.
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martedì 28 dicembre 2010
Sellia: si è conclusa positivamente il primo torneo di calcetto di natale. In gara quattro squadre di baby calciatori nati dal 2000 al 2002.
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( Articolo tratto dalla Gazzetta del Sud )
Strage nel Vibonese, in una masseria sterminati padre e 4 figli per motivi di terreni.
Era stanco dei continui soprusi, Ercole Vangeli, di 42 anni, che nel corso dell’interrogatorio davanti al pm Michele Sirgiovanni, ha parlato di invasioni di terreno, di tagli di alberi sulla sua proprietà e di un atteggiamento di sfida nei suoi confronti da parte dei Fontana ogni volta che si incontravano in paese. «C'è da tenere presente – ha detto il difensore di Vangeli, l'avv. Domenico Talotta, ex sindaco di Filandari – del contesto in cui è maturato il fatto. A Filandari c'è una comunità sotto scacco ed il territorio è nelle mani di nessuno, con un’assenza assoluta dello Stato. Episodi come quelli subiti da Vangeli sono frequenti, ma spesso la gente neanche li denuncia». Lo stesso Talotta, nei giorni scorsi, ha subito il danneggiamento dell’automobile con l’acido muriatico. «Ero stanco dei soprusi continui che subivo dai Fontana. Mio padre è stato anche schiaffeggiato da loro. Alla fine non ce l’ho fatta più». Si è giustificato così Vangeli fermato assieme ad altre tre persone, tutte imparentate tra loro e residenti nella frazione Scaliti di Filandari, dove è avvenuta la strage. I provvedimenti sono stati emessi dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia al termine di interrogatori andati avanti per tutta la notte da parte del pm Michele Sirgiovanni.
Intanto sono stati resi noti i nomi delle persone fermate per la strage nella masseria di Filandari; oltre a Ercole Vangeli, anche il fratello, Franco Vangeli; il figlio di Franco Vangeli, Piero, ed il genero, Gianni Mazzitelli.
Nei confronti dei quattro, tutti residenti nella frazione Scaliti del comune di Filandari, è stato emesso un provvedimento di fermo del p.m. in quanto ritenute responsabili di omicidio plurimo nei confronti dei 5 membri della famiglia Fontana. I provvedimenti sono stati emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia al termine di una notte di serrati interrogatori che gli uomini dell’Arma, con la presenza del Pubblico Ministero, hanno condotto nei confronti dei 4 che, sin dai primi momenti successivi alla strage, erano stati individuati come i possibili autori del fatto.
Ad armare la mano dei responsabili, che hanno agito quando erano da poco trascorse le 17, sarebbe stato dunque, l’ennesimo diverbio avuto tra i due nuclei familiari per questioni di invasione di terreni e vecchi attriti personali.
Il racconto di ieri fatto da Vangeli, infatti non aveva convinto gli inquirenti per svariati motivi. Secondo i carabinieri, infatti, ad agire sarebbero state almeno due persone perchè per uccidere Domenico Fontana e i quattro figli sono state usate due pistole diverse, una calibro 9 ed una calibro 7.65. Ed anche perchè tre delle vittime sono state uccise nello spiazzo antistante la masseria e altre due all’interno di un ovile situato sull'altro lato dello spiazzo.
lunedì 27 dicembre 2010
Poesia sul Natale: La notte Santa di " Guido Gozzano"
Anche se natale è passato da un paio di giorni siamo ancora in pieno clima natalizio.Inserisco una bella poesia che ci proietta a tanti decenni fa quando ragazzini la recitavamo dove ognuno sperava di fare la parte di San Giuseppe.
La notte santa
Siam giunti. Ecco Betlemme ornata di trofei.
Presso quell'osteria potremo riposare
che troppo stanco sono e troppo stanca sei”.
Il campanile scocca
lentamente le sei.
“Avete un po' di posto, o voi del Caval Grigio?
Un po' di posto avete per me e per Giuseppe?”.
“Signori, ce ne duole: è notte di prodigio;
son troppi i forestieri; le stanze ho piene zeppe”.
Il campanile scocca
lentamente le sette.
“Oste del Moro, avete un rifugio per noi?
Mia moglie più non regge ed io son così rotto!”.
“Tutto l'albergo ho pieno, soppalchi ballatoi:
Tentate al Cervo Bianco, quell'osteria più sotto”.
Il campanile scocca
lentamente le otto.
“O voi del Cervo Bianco, un sottoscala almeno
avete per dormire? Non ci mandate altrove!”.
“S'attende la cometa. Tutto l'albergo ho pieno
d'astronomi e di dotti, qui giunti d'ogni dove”.
Il campanile scocca
lentamente le nove.
“Ostessa dei Tre Merli, pietà d'una sorella!
Pensate in quale stato e quanta strada feci!”.
“Ma fin sui tetti ho gente: attendono la stella.
Son negromanti, magi, persiani, egizi, greci...“.
Il campanile scocca
lentamente le dieci.
“Oste di Cesarea ...“. “Un vecchio falegname?
Albergarlo? Sua moglie? Albergarli per niente?
L'albergo è tutto pieno di cavalieri e
dame:
non amo la miscela dell'alta e bassa gente”
Il campanile scocca
le undici lentamente.
La neve! “Ecco una stalla!“. “Avrà posto per due?“.
“Che freddo!” “Siamo a sosta”. “Ma quanta neve, quanta!
Un po' ci scalderanno quell'asino e quel bue…”
Maria già trascolora, divinamente affranta...
Il campanile scocca
la mezzanotte Santa.
di Guido Gozzano
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