mercoledì 13 aprile 2011

Sono iniziate le iscrizioni per il secondo premio di poesia "Sellion"Che si terrà nel suggestivo borgo di Sellia nel mese di settembre 2011

II° EDIZIONE PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA

“S E L L I O N”


Sellia, settembre 2011(CZ)


L'Amministrazione Comunale di Sellia e il Centro Culturale Calabro “Paolo Emilio Tulelli”, sezione C.R.O.A.C. (Centro Raccolta Opere Autori Calabresi) “Eliodoro Elia”, con l'intento di valorizzare i poeti emergenti, organizzano la Seconda Edizione del Premio Internazionale di Poesia “SELLION”, il quale si articola nelle seguenti sezioni:

· Sezione A: Poesia a tema libero in lingua italiana.
· Sezione B: Poesia a tema libero in vernacolo.
· Sezione C: Poesia religiosa.

1. Alle poesie in vernacolo deve essere allegata la traduzione in lingua italiana.

2. E' possibile partecipare ad una o più sezioni con una sola poesia inedita per sezione in sei copie chiaramente dattiloscritte di cui solo una corredata dei dati anagrafici, indirizzo completo, numero telefonico, e-mail, sezione alla quale si partecipa e la dichiarazione olografa e firmata che l'opera presentata al Premio di Poesia “Sellion” è inedita e frutto del proprio intelletto. Per i minorenni è richiesta la firma dei genitori o di chi ne fa le veci.

3. Per ogni sezione alla quale si partecipa è richiesto un contributo di € 5,00 da versare sul conto corrente postale N° 12409884 intestato a Comune di Sellia Via Marconi n. 42 cap 88050 Sellia (CZ).
Causale: Premio di Poesia “Sellion”.

4. Gli elaborati, con acclusa la ricevuta dell'avvenuto versamento, devono pervenire entro e non oltre il 10 luglio 2011 (farà fede il timbro postale) al seguente indirizzo:

PREMIO DI POESIA “SELLION”
C/O COMUNE DI SELLIA
VIA MARCONI N. 42
88050 SELLIA (CZ)


5. I nominativi della giuria, il cui giudizio è insindacabile ed inappellabile, saranno resi noti il giorno della cerimonia di premiazione che si terrà a Sellia nella piazza antistante la Chiesa Madre nel mese di settembre 2011.

6. Saranno premiati i primi cinque di ogni sezione con trofei, targhe, medaglie, diplomi e prodotti artigianali locali.
La giuria si riserva il diritto di segnalare altri poeti meritevoli.

7. Le poesie classificatesi ai primi tre posti delle tre sezioni saranno incise su ceramiche artistiche ed affisse sui muri dell'antico borgo.

8. I risultati del concorso saranno comunicati tempestivamente soltanto ai vincitori e ai segnalati.

9. Ogni poeta è tenuto a ritirare personalmente o tramite proprio delegato il premio assegnatogli. I premi non ritirati rimarranno a disposizione dell'organizzazione.

10. Tutte le spese di partecipazione restano a carico dei partecipanti.

11. L'organizzazione si riserva la facoltà di pubblicare e divulgare, a propria discrezione, gli elaborati pervenuti senza che gli autori abbiano nulla a pretendere come diritto d'autore.
I diritti rimangono comunque di proprietà dei singoli autori.

12. Gli elaborati non saranno restituiti.

13. La partecipazione al Premio implica la conoscenza e la piena accettazione del presente regolamento, l'inosservanza costituisce motivo di esclusione.

14. In relazione agli articoli 13 e 23 del D.lg n. 196/2003, l'organizzazione del Premio assicura che i dati personali acquisiti vengono trattati con la riservatezza prevista dalla legge e saranno utilizzati esclusivamente per l'invio di informazioni culturali e per gli adempimenti

martedì 12 aprile 2011

Accusato di due omicidi un 39 enne di Sersale ma grazie alla sua collaborazione la corte d'Assisi di Catanzaro gli riduce la pena a 28 anni di carcere

La sua collaborazione con la Giustizia  lo ha salvato dall’ergastolo, ma non gli ha risparmiato una condanna a 28 anni di carcere per i due feroci delitti dei quali si è autoaccusato. Cosi si è concluso ieri, davanti alla Corte d’assise di Catanzaro, il processo a carico del pentito Carmine Scarpino, 39 anni, di Sersale, imputato per gli omicidi di Giuseppe Angotti e Domenico Colosimo, avvenuti oltre dieci anni fa nel Catanzarese. La condanna ai giunta inevitabile, dal momento che e stato lo stesso imputato a raccontate di aver preso parte ai delitti. iI primo è quello di Domenico Colosimo, rispetto al quale a Scarpino era contestato anche l’occultamento di cadavere, oltre alla detenzione e porto illegale della pistola con cuila vittima venne uccisa. Il corpo di Colosimo non e mai stato trovato, ma gli inquirenti fanno risalire la sua morte al 23 giugno 1997, quando scomparve, a Zagarise. E stato lo stesso Scarpino a dichiarare che Colosimo sarebbe stato ucciso a colpi d’arma da fuoco, e poi sotterrato in una buca che fu costretto a scavare con le sue stesse mani. Il pentito ha ammesso inoltre la sua responsabilità nella morte di Giuseppe Angotti, 44 anni, piccolo allevatore di bestiame, massacrato il 13 agosto 2008 nella frazione turistica di Trepidò, a Cotronei, a colpi di fucile e pistola, da un commando a bordo di una Fiat “Uno" bianca. Dei due delitti Scarpino ha parlato agli inquirenti quando cominciò la sua collaborazione con la Giustizia nell’ambito delle indagini della Dda di Catanzaro che sfociarono nell’operazione "Restauro", diretta contro le ndrine del Crotonese. Rispetto ad entrambi gli omicidi l’uomo ha tirato in ballo altre persone, ma le accuse nei suoi confronti non sono state sufficienti a portarli in aula, tant’e che l’unico rinviato a giudizio e stato proprio Scarpino. L’intero processo a carico del collaboratore si è imperniato sulla questione della sua capacità di presenziare al processo e di ricordare compiutamente. Una questione talmente dibattuta da indurre la Corte d’assise a disporre una perizia, che i giudici hanno dovuto affidare a ben due distinti collegi di medici dopo la rinuncia all’incarico di uno dei sanitari inizialmente nominati. Alla fine sono stati i dottori Massimo`Rizzo e Wanda Rao a portare a termine le operazioni peritali, concludendo per la piena capacità dell’imputato. Le testimonianze e gli altri riscontri probatori  raccolti nel corso del dibattimento, poi, hanno definitivamente convinto i giudici della credibilità di Scarpino, e la conclusione a questo punto era scontata. Una condanna a 30 anni di reclusione per un omicidio più 30 per l’altro aveva chiesto il pm Vincenzo Capomolla, ben consapevole che comunque, in base alle disposizioni che si applicano ai.....

Estorsioni, ndrangheta I carabinieri di Reggio Calabria Hanno fermato due persone, indagato anche un sacerdote

Avevano  il controllo, delle attività illecite nei quartieri Condera e Pietrastorta, nella zona nord della città. Il gruppo criminale coinvolto nell’indagine che ha portato ai due fermi da parte dei carabinieri di Reggio. I fermati hanno entrambi un ruolo di vertice nella cosca Crucitti, gravitante nell’orbita del gruppo De Stefano-Tegano, che ha sempre avuto un ruolo di primo piano nel contesto criminale reggino.
Dalle indagini, secondo quanto riferito dai carabinieri, è emersa una pressione asfissiante nei confronti di commercianti al fine di acquisire il controllo delle loro attività. La forza finanziaria della cosca Crucitti era legata, in particolare, all’intermediazione del credito e all’attività imprenditoriale nel settore edile. Gli arrestati nell’operazione, denominata «Raccordo», sono Santo Crucitti, 48 anni, imprenditore edile, considerato «Capo locale», ed il suo luogotenente, Salvatore Mario Chilà, 48 anni, entrambi di Reggio, accusati, oltre che di una lunga serie di estorsioni e danneggiamenti ai danni di imprenditori e commercianti, di avere tentato di ostacolare i tentativi di esponenti della società civile di creare associazioni socio culturali per lo sviluppo del territorio e la presa di coscienza nella lotta alla mafia.
L'inchiesta ha riguardato anche le intimidazioni messe in atto ai danni di esponenti della società civile.

lunedì 11 aprile 2011

Arrestati i tre giovani (due dei quali calciatori ) che avevano rapinato un bar sito in un area di servizio nel comune di Sersale

Tre giovani, due dei quali calciatori di una squadra che milita nel massimo campionato dilettantistico regionale di calcio, sono stati denunciati per furto in concorso. Il fatto risale al 19 marzo scorso quando, intorno alle 4 di mattina, alcuni malviventi si erano introdotti all'interno di un bar sito in un area di servizio di Sersale, nella Presila Catanzarese, dopo aver forzato la porta d’ingresso, portando via la somma di 400 euro contenuta all'interno del registratore di cassa. I carabinieri della Compagnia di Sellia Marina, e quelli della Stazione di Sersale, hanno avviato le indagini, attraverso l’utilizzo delle telecamere a circuito chiuso ed anche con riscontri su famosi social network, riuscendo a identificare i presunti autori del furto. Si tratta di M. S., 24 anni,F.D., 19 e D.P., 24 anni, che dovranno rispondere, davanti....

Grazie ad un finanziamento della regione Calabria il comune di Fossato si è dotato di una navetta per muoversi gratuitamente sino al Capoluogo.


Articolo tratto da Il Quotidiano della Calabria

Sellia Marina oggi alle 18 nella sala consiliare del comune convegno promosso dalla "Confacit" dal titolo " Principi di legalità e valori costituzionale"


SELLIA MARINA (CZ) - Promuovere la diffusione dell’etica e della legalità nel contesto sociale italiano ed, in particolare, in Calabria: questa è una delle tematiche su cui la CONFACIT, una nuova associazione di promozione sociale e solidarietà a respiro nazionale e d’ispirazione cristiana, nata di recente in Calabria, intende promuovere una serie di iniziative anche per contenere il degrado morale che regna nella società e nelle istituzioni.
In questo progetto di attività si inserisce il convegno che si terrà lunedì 11 aprile, alle ore 18, nella sala consiliare del Comune di Sellia Marina, sul tema: “Principi di legalità e valori costituzionali”. Relazioneranno il prof. Alberto Scerbo, ordinario di filosofia del diritto presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro, la dott.ssa Aurora Martorana, pedagoga e specialista in bioetica. Interverranno: Walter Placida, vice sindaco di Sellia Marina, l’arch. Nella Mustacchio, presidente nazionale Confacit, l’avv. Luigi Bulotta, presidente provinciale Confacit.
News imageL’iniziativa è stata spinta dal desiderio di cambiamento che ha animato i soci fondatori di Confacit i quali, avvertendo con forza la preoccupazione per le condizioni della Calabria e dell’Italia, l’ineludibile responsabilità verso le giovani generazioni, l’evidente inadeguatezza dei modelli culturali e operativi precedenti e l’esigenza di congiungere le energie per superare gli ostacoli e costruire un futuro migliore, hanno dato vita a questa associazione che vuole porsi in modo positivo e costruttivo nel contesto calabrese ed italiano. Gli uomini e le donne che ne fanno parte intendono sostenere e realizzare un preciso progetto socio-culturale, che viene riassunto nel motto “Operare nel presente per costruire il futuro”, distaccandosi da quegli schemi ormai desueti e da quelle logiche oscurantiste che hanno prodotto già molti guasti in Calabria e in Italia. “Il Convegno di Sellia Marina, organizzato in concomitanza della costituzione di una Sezione comunale alla quale hanno aderito tantissime persone di buona volontà, - ha commentato il presidente Bulotta - rappresenta il primo passo.....