sabato 21 maggio 2011

Il porto di Gioia Tauro sta subendo un inesorabile declino con centinaia di posti a rischio .......... il fiore all'occhiello della nostra regione rischia di appassire per sempre

 L’amministratore delegato di Medcenter, Domenico Bagalà, ha confermato l’abbandono di Maersk dal porto di Gioia Tauro e la conseguente perdita di centinaia di migliaia di teus di volumi dallo scalo. Ovviamente questo abbandono provocherà esuberi che si aggirano intorno al 25% della forza lavoro di Medcenter. Bagalà ha chiesto aiuti economici alla Regione per poter affrontare questa fase delicata della storia del porto di Gioia Tauro. Preoccupatissime tutte le organizzazioni sindacali confederali ed autonome che si apprestano adesso a fare una conferenza stampa per annunciare le loro contromosse. L’ufficialità degli esuberi ha surriscaldato gli animi dei lavoratori che da ieri mattina hanno attivato un sit-in davanti alla sede dell’autorità portuale dove era in corso la riunione del Comitato portuale e non escludono iniziative di mobilitazione più forti per costringere le istituzioni e la politica a farsi carico del problema Gioia Tauro. Durante la mattinata di ieri i lavoratori hanno ricevuto sostegno da parte dei sindaci del territorio, di consiglieri provinciali eletti e di esponenti politici regionali. Intanto la vicepresidente della Regione Antonella Stasi - informa una nota dell’Ufficio Stampa della Giunta - ha partecipato alla riunione straordinaria del Comitato Portuale di Gioia Tauro, convocato per discutere sulla disamina delle problematiche del 
Porto e delle sue prospettive. “Abbiamo saputo ufficialmente solo da poche ore che Maersk abbandonerà il porto di Gioia Tauro - ha affermato la Vicepresidente Stasi - si tratta di una preoccupazione che si associa a quelle già manifestate da parte di altre istituzioni e dei sindacati, ci sarà, inoltre, una diminuzione considerevole dei traffici del porto che automaticamente porterà, cosi come comunicato da MCT, alla riduzione delle forze lavoro. La Regione Calabria si è resa da subito disponibile ad avere prontezza della problematica e quindi a capire, attraverso un’analisi concreta, la portata numerica di tale diminuzione. Martedì prossimo ci vedremo a Catanzaro con MCT, per avere il dettaglio dei numeri. La Regione è disponibile a ragionare con MCT le soluzioni possibili, così come stato chiesto a tutti i soggetti componenti del Comitato Portuale, per avere dei suggerimenti e nuovi elementi per rendere più attraente l’infrastruttura portuale. La Regione Calabria ha già un piano di interventi costituito dall’APQ per Gioia Tauro, all’interno del quale non ci sono solo la realizzazione di infrastrutturali ma anche incentivi alle imprese e programmi di sviluppo. Gli incentivi per le imprese stanno già per partire, attraverso un accordo che vede coinvolte la Regione Calabria, INVITALIA e Ministero dello Sviluppo Economico per azioni di marketing, finalizzate all’attrazione di aziende per l’area industriale di Gioia Tauro legate alla logistica”. “A giugno - ha proseguito la Vicepresidente Stasi - realizzeremo un evento importante organizzato dalla Regione insieme ad Assologistica, per promuovere l’area di Gioia Tauro e saranno presenti circa quaranta aziende nazionali ed internazionali ma anche locali. Questo è un primo punto di partenza, la Regione crede molto nel Porto di Gioia Tauro e nello sviluppo della logistica come valida alternativa alla crisi attuale del transhipment. Stiamo lavorando con grande impegno su questa problematica, abbiamo già avviato una serie di percorsi, in questo momento dobbiamo accelerare con l’apporto di tutti i soggetti istituzionali coinvolti. Ci confronteremo seriamente con MCT che ha chiesto un nostro sostegno e l’intervento del Governo centrale, il nostro impegno non mancherà, però a MCT chiediamo la presentazione di un Piano Industriale credibile che contenga una analisi chiara di ciò che è successo in passato e ciò che vorrà fare per il futuro. Sappiamo bene che la logica dei mercati del transhipment è lontana dalla contingenza e dalle situazioni territoriali, ma sappiamo anche che i mercati possono essere favoriti con l’introduzione di elementi di competitività”.

martedì 17 maggio 2011

blogger ultimamente sta causando molti diservizi con la perdita di molti dati sui vari blog.


Ennesimo disservizio di blogger 
il noto aggregatore di blog sono molte le persone preoccupate per le sorti del proprio blog ospitato su blogger nel caso specifico di Selliaracconta è la seconda volta in circa un mese che molti dati archiviati vanno persi .Da mercoledì 11 maggio, da quando Google ha annunciato alcuni interventi di manutenzione della piattaforma che avrebbero reso i blog accessibili in modalità di sola lettura per circa un'ora.Sono invece spariti tantissimi post e commenti e inoltre non è più possibile editare nulla, scrivere post, nè recuperare quanto - al momento - sembra essere perduto, perso chissà dove nella galassia dei server di google.Stando ai risicati e scarsi messaggi in arrivo dal team di Blogger, sono in corso le operazioni di ripristino per recuperare tutto il materiale pubblico sui blog e per ripristinare la situazione generale. Il tutto si è con molta lentezza ritornato piano piano alla normalità nella giornata di venerdì scorso, ma intantto la frittata era per la seconda volta servita, molti post che erano di nuovo sistemati in archivio su Selliaracconta,venivano persi definitivamente.

mercoledì 11 maggio 2011

le origini del nome SELLIA.

Le origini del nome Sellia
Ancora oggi capita spesso di leggere riviste,giornali ecc che parlando di Sellia ne attribuiscono l’origine del nome al fatto che il borgo antico visto dall’alto sembra una   sella, ecco dunque l’origine del nome Sellia.
Niente di più sbagliato, la conformazione del borgo di Sellia durante i secoli ha subito varie trasformazioni soprattutto a causa dei due terribili alluvioni del 1781 e del 1943 che hanno cancellato definitivamente più di metà del borgo originale, il quale sicuramente mai ha avuto una forma di sella ed anche oggi dopo i vari eventi calamitosi risulta molto fantasioso vedere una qualche forma di sella nella nuova conformazione del borgo. Sellia, paese con una storia millenaria deve l’origine di questo nome all’epoca della Magna Grecia quando l’antica popolazione greca risaliva il fiume navigabile Simeri  alla scoperta di nuovi luoghi inesplorati della Calabria scoprendo così un vero tesoro che evava come fonte la foresta della Sila che all’epoca arrivava sino ai confini di Sellia. Fu così che sfruttando il fiume trasportarono sino al mare i possenti pini che una volta tagliati  sarebbero serviti per costruire delle navi, estraendone anche la pece che serviva per impermeabilizzare le future imbarcazioni. In prossimità del fiume Simeri costruirono un tempio alle dea Pallade ( Atena)  Di tutto questo oggi non rimane che il nome della “timpa e pallara” e anche di un ascia appartenente al periodo greco  ritrovata durante alcuni scavi dal comm. Foderaro della quale ormai se ne sono perse le traccie.I greci dopo aver costruito il tempio dettero anche un nome al luogo chiamandolo monte “Asilia” che vuol dire asilo: rifugio,fortezza, luogo inespugnabile. Con arrivo del Cristianesimo i templi pagani furono distrutti e in alcuni casi nelle vicinanze o addirittura sopra le loro rovine venivano costruite delle chiese, per simboleggiare la supremazia del Cristianesimo verso il paganesimo. Ecco la costruzione della Chiesa dell’Arcangelo che era situata ai piedi dell’omonimo rione “Sant'angelo” . Cosi quando gli abitanti in fuga dell’antica e gloriosa Trischene si rifugiarono sui monti della presila  capirono subito che il monte Asilia sarebbe stato....