giovedì 16 giugno 2011

Sellia: il prima e il dopo dei lavori di restauro eseguiti sulle statue di San Nicola e Sant' Antonio

Senza entrare nel merito (magari ne riparleremo in un futuro articolo) voglio mettere all'attenzione dei vari lettori i lavori di restauro eseguiti sulla statua di San Nicola e ultimamente su quella Sant' Antonio. Le due foto mostrano le statue dopo e prima del restauro

Per ingrandire le foto clicca sull'immagine

mercoledì 15 giugno 2011

I dati sul referendum 2011 in Calabria

E' stata del 50,37% la percentuale dei votanti che si è recata alle urne in Calabria per votare ai referendum. In particolare l’affluenza più alta si è registrata nella provincia di Cosenza con oltre il 52% mentre la maglia nera regionale per il numero di votanti è per la provincia di Crotone dove hanno votato una media del 45,10%. 
Come avrete letto, il quorum è stato raggiunto, superando il 57%, e i ai quattro quesiti - i due sull'acqua pubblica, quello sul ritorno al nucleare e quello sul legittimo impedimento - hanno ampiamente superato il 90%. La Calabria - alla fine, nonostante tutto è riuscita a raggiungere il 50+1, superando di poco il 50,3% ma confermandosi regione nella quale si è votato di meno.

sabato 11 giugno 2011

Andiamo tutti a votare per il referendum di domenica 12 e lunedì 13......Io andrò a votare , io voterò 4 SI

Nonostante la poca informazione in materia, i prossimi 12 e 13 giugno si potrà votare per i referendum che dovrebbero, salvo annunci dell'ultima ora dovuti alla decisione del Governo di fare marcia indietro sul nucleare, essere 4; si voterà per abrogare la legge già approvata in Parlamento su acqua, nucleare e legittimo impedimento.
Vi ricordiamo che scegliendo il SI si dichiara di voler cambiare le leggi approvate mentre scegliendoil NO di lasciare tutto com'è.
Di seguito i 4 quesiti proposti:

1) Privatizzazione dell'acqua, primo quesito su “Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici di rilevanza economica. Abrogazione”: la proposta è l’abrogazione dell’art. 23 bis (dodici commi) della Legge n. 133/2008 , relativo alla privatizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica. Secondo la legge la gestione del servizio idrico puo' essere affidata a soggetti privati attraverso gara o società a capitale misto pubblico-privato in cui il privato viene scelto attraverso gara e detiene almeno il 40% del capitale.
2) Privatizzazione dell'acqua, secondo quesito su "Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma”: la proposta è l'abrogazione dell'articolo 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 per quel che riguarda la parte che sostiene che "la tariffa per il servizio idrico va determinata in base all'“adeguatezza della remunerazione del capitale investito”. In sostanza secondo la legge approvata un gestore puo' caricare sulla bolletta fino al 7% in più senza che questo venga investito per migliorie sull'infrastruttura.
3) Energia nucleare, terzo quesito su “Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme”: la proposta è l'abrogazione del "decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti parti: art. 7, comma 1, lettera d: realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare".
4) Legittimo impedimento, quarto quesito ovvero "abrogazione dell'articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 nonché l'articolo 1 della legge 7 aprile 2010 numero 51 recante "disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza".

giovedì 9 giugno 2011

Tante polemiche per lo spot pubblicitario della Regione Calabria costato ben 2,5 milioni di euro che hanno come protagonisti i Bronzi di Riace

L’animazione dei Bronzi di Riace, nello spot voluto dalla Regione Calabria per promuovere il turismo, forse ha raggiunto l’obiettivo principale: fare discutere della Calabria. Che piaccia o no, infatti, la campagna ha prodotto un effetto a catena, con tante bocciature, certo, ma anche con una discussione che mancava da tempo. I Bronzi di Riace che camminano, parlano, scherzano, sono di certo una novità, mal digerita dai critici, ma anche da associazioni di categoria e persino dagli industriali che hanno chiesto di sospendere lo spot perchè “danneggia” la promozione turistica. La campagna pubblicitaria da 2,5 milioni di euro per la prima fase, e con un secondo step dedicato alla montagna, si sviluppa su un piano compreso tra il 31 maggio al 12 agosto, periodo durante il quale sarà veicolata su tv, aeroporti, treni, infrastrutture urbane ed extraurbane, autobus e internet. In tutto spot con tre versioni da 30, 15 e 10 secondi, programmate sulle reti Rai, Mediaset e del Gruppo LA7. L’umorismo sul quale scommetteva la Regione e il governatore Giuseppe Scopelliti, è stato interpretato da molti come un momento di umiliazione delle splendide statue del V secolo a.C. Eppure, la presentazione della campagna era stata preceduta da tanta curiosità e il giorno della presentazione ufficiale il governatore Scopelliti aveva evidenziato: “Abbiamo deciso di fare dei Bronzi di Riace i testimonial della nuova Calabria. Per anni abbiamo ascoltato politici di ogni colore che parlavano dei Bronzi come un patrimonio da valorizzare, ma parlavano e basta. Oggi, noi diamo un altro segnale di cambiamento perchè vogliamo fare del turismo una vera fonte di ricchezza per tutta la regione”. L’idea progettuale di Scopelliti era chiara: “Nell’ultimo anno abbiamo lavorato per costruire un’idea nuova di Calabria con interventi mirati”. Interventi, però, che rispetto allo spot promozionale hanno portato tante perplessità e diverse critiche, nonostante la speranza dello stesso governatore fosse quella di avviare un progetto più complessivo, denominato “Patto per il sorriso”, certo che, aveva detto, “senza sorriso è impossibile fare turismo”. Alle critiche risponde il presidente della Regione: “Oggi lo spot, creato da giovani calabresi ad un costo contenuto, entro 50 mila euro, ha creato un dibattito e sicuramente tutto questo fa bene alla Calabria e questo stesso dibattito dà anche più forza alla nostra idea di lavorare per una Calabria positiva e nuova. Oggi vogliamo far parlare della loro unicità e anche della loro vitalità - ha spiegato Scopelliti - che ha acceso un dibattito, 
torno a ripetere, positivo per la nostra regione. Ma da qui a dire che i due Bronzi sono “tamarri” o che li abbiamo offesi o dissacrati credo ce ne corre”. Una polemica, dunque, lontana dall’essere superata e che sicuramente non tarderà ad interessare anche la seconda parte dello spot previsto per la montagna.