domenica 15 aprile 2012

Oggi domenica 15 aprile 2012 si festeggia Gesù Misericordioso Gesù confido in te

Per noi che ci professiamo Cristiani che cosa saremmo senza la Misericordia di Gesù? Poco meno che niente!
Anche il Santo più santo di questo mondo senza la Misericordia di Gesù sarebbe ben poca cosa.
Avviciniamoci con amore,con gioia, con fiducia chiedendo con fede a questa miracolosa immagine la sua infinita Misericordia. Dedichiamo anche un minuto nel nostro tempo giornaliero a Gesù Misericordioso, ognuno di noi ha bisogno della sua Misericordia.
 "L'Anima che venererà questa immagine non perirà. Le prometto, ancora sulla Terra, la vittoria sui nemici, ma specialmente in punto di morte.
Io, il Signore, la proteggerò come Mia Gloria. I raggi del Mio Cuore significano Sangue ed Acqua, e riparano le Anime dall'ira del Padre Mio. Beato chi vive alla loro ombra, poiché non lo raggiungerà la mano della Giustizia Divina.
Proteggerò, come una madre protegge il suo bambino, le anime che diffonderanno il culto alla Mia Misericordia, per tutta la loro vita; nell'ora della loro morte, non sarò per loro Giudice ma Salvatore.". La preghiera di venerazione che Gesù ha dettato è la seguente:

O ACQUA E SANGUE CHE SCATURISCI DAL CUORE DI GESU' COME SORGENTE DI MISERICORDIA PER NOI IO CONFIDO IN TE.
 
Il 30 aprile 2000, Papa GIOVANNI PAOLO II istituisce la Festa della Divina Misericordia per tutta la Chiesa
e proclama suor Faustina Kowalska santa.
 Il 17 agosto 2002 al Santuario della Divina Misericordia a Cracovia (Polonia), il Papa GIOVANNI PAOLO II
ha pronunciato il solenne atto di affidamento delle sorti del mondo alla Divina misericordia.
Alcuni brani dell’omelia del Papa pronunciata durante la Santa Messa:
“O inconcepibile ed insondabile Misericordia di Dio,
chi Ti può adorare ed esaltare in modo degno?
O massimo attributo di Dio Onnipotente,
Tu sei la dolce speranza dei peccatori"  (Diario, 951).

Storia del Miracoloso quadro di Gesù Misericordioso

LA STORIA
DELLE IMMAGINI DI GESÙ  MISERICORDIOSO
dipinte da Adolf Hyla a Cracovia – Lagiewniki (Polonia)
Nel 1943 – dieci anni dopo la realizzazione della prima immagine di Gesù Misericordioso a Vilnius (Lituania) e cinque anni dopo la morte di Suor Faustina a Cracovia (Polonia) – l’artista pittore Adolf Hy³a si presentò a Cracovia Lagiewniki. Parlò con le suore della Congregazione delle Suore della  Beata Vergine Maria della Misericordia svelando il suo desiderio di dipingere un quadro. Voleva fare un dono per la cappella della congregazione, offrendolo come ex-voto di ringraziamento a nome di tutta la sua famiglia salvata dalla guerra.
Le Suore gli proposero di dipingere un’immagine di Gesù Misericordioso. Come modello presentarono all’artista una riproduzione della prima immagine dipinta da Kazimirowski con la partecipazione di Suor Faustina. Allegarono anche la descrizione dell’immagine contenuta nel diario di Suor Faustina. L’artista eseguì quest’opera secondo la sua propria idea. Siccome le misure del quadro ricevuto in dono non andavano bene per l’altare della cappella delle Suore, Madre Irene Krzyzanowska ne ordinò un’altra. Questa immagine fu benedetta nel 1944 e collocata nella cappella della Congregazione a Cracovia, dove è venerata fino ad oggi.
L’effigie di Gesù Misericordioso era dipinta sullo sfondo di un prato e dei cespugli visibili in lontananza. Don Sopocko intervenne nel 1954 e lo sfondo dell’immagine fu dipinta con un colore scuro, e sotto i piedi del Signore Gesù fu dipinto un pavimento.
L’immagine offerta da Adolf Hyla come ex-voto fu collocata nella chiesa parrocchiale del Sacratissimo Cuore in Breslau (Wroclaw, Polonia). Questa chiesa collegato con la casa religiosa delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia (cfr. Note nel Diario di S. Faustina).



Finita la II Guerra Mondiale (1939-1945), la prima immagine di Gesù Misericordioso dipinta
da Eugeniusz Kazimirowski con la partecipazione di Suor Faustina a Vilnius, si trovò sul territorio dell’U.R.S.S., dove centinaia di migliaia di presone per decenni furono costrette a nascondere
la propria fede in Dio. Anche l’immagine doveva essere nascosta.
La diffusione di un’altra immagine in Polonia forse era provvidenziale. In tal modo “La Sacra Immagine” (come la chiamò Giovanni Paolo II durante la sua visita a Vilnius nel 1993) fu messa
in salvo. In quel tempo non esistevano altre possibilità reali di salvare l’immagine.
In più numerose conservazioni e interventi eseguiti durante questo tempo hanno contribuito
a peggiorare l’aspetto dell’immagine. Lo strato di cera sovrapposto dal conservatore causò
il cambiamento dei colori originali, anche se – in grande misura – salvo l’immagine dall’azione dannosa dell’umidità. Tutte queste operazioni per molti anni nascondevano i valori artistici
di quest’opera.
Dopo la conservazione profonda eseguita nel 2003, l’immagine riacquistò i suoi valori e il suo messaggio divenne più leggibile. Una bellissima figura del Salvatore Misericordiosissimo che appare sullo sfondo di uno spazio scuro concentra l’attenzione delle persone che pregano verso
la luce dei raggi della misericordia che escono dal Cuore aperto sulla Croce.
Vidi che dall’Ostia uscivano due raggi, come sono nell’immagine,
che si unirono strettamente fra di loro, ma non si confusero...” (Diario, 344).
“I due raggi  (sul quadro)  rappresentano il Sangue e l’Acqua. Il raggio pallido rappresenta l’Acqua che giustifica le anime; il raggio rosso rappresenta il Sangue che è la vita delle anime. Entrambi i raggi uscirono dall’intimo della Mia Misericordia, quando sulla croce il Mio Cuore, già in agonia, venne squarciato con la lancia” (Diario, 299).



L’immagine dipinta in presenza di Santa Faustina (Eugeniusz Kazimirowski,
Vilnius 1934)
 

L’immagine dipinta dopo la morte di Santa Faustina (Adolf Hyla, Cracovia 1994)

Video del malore di Piermario Morosini durante la partita Pescara Livorno,morto poco dopo per arresto cardiaco La Figc annuncia lo stop a tutti i campionati

 

Piermario Morosini è morto;  urla e pianti a dirotto  dei compagni del calciatore, dall’interno del pronto soccorso dove il centrocampista è arrivato in arresto cardiaco;  i calciatori toscani sono arrivati all’ospedale, e quando al loro ingresso sono esplosi in lacrime la polizia ha fatto allontanare i giornalisti fuori dal pronto soccorso.
La notizia del decesso del 25enne centrocampista del Livorno e’ stata e’ stata confermata dal cardiologo dell’ospedale di Pescara Edoardo De Blasio. Subito dopo scene di dolore straziante tra i giocatori del Livorno che hanno saputo in diretta la morte del loro compagno di squadra.
”Quando sono sceso in campo Morosini era in arresto cardiaco e respiratorio, abbiamo praticato il massaggio cardiaco per un’ora e mezza prima solo manualmente e poi con diversi strumenti, ma non c’e’ stato nulla da fare. Non si puo’ dire se la causa sia cerebrale o cardiaca, questo puo’ stabilirlo solo una eventuale autopsia”. Lo ha affermato il dott. Paloscia, responsabile dell’Unita’ Coronarica dell’Ospedale di Pescara, che era allo stadio come tifoso e che per primo ha tentato di rianimare il giocatore.
Stop a tutti i campionati di calcio nel fine settimana, dopo la tragica morte di Piermario Morosini. Lo ha deciso la Federcalcio. La sospensione delle competizioni, ha annunciato il direttore generale della Figc Antonello Valentini, e’ immediatamente in vigore a partire da Milan-Genoa prevista al Meazza alle 18.00.
Il Presidente del Coni, Giovanni Petrucci, ha invitato le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a far osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive, che si disputeranno in Italia da questo momento e per tutto il weekend, in memoria del calciatore Piermario Morosini, colpito da un attacco cardiaco oggi durante Pescara-Livorno e successivamente scomparso all’ospedale di Pescara.

sabato 14 aprile 2012

Il candidato a sindaco Torchia presenta il progamma della lista "Progetto Sersale" elogiando l'attuale sindaco Vera Scalfaro per il lavoro fatto durante le sue due legislature



20 cd qualche penna poca carta ecco il materiale in dotazione alla Procura antimafia di Catanzaro

Il procuratore di Catanzaro: “Non abbiamo nemmeno più la carta, così si blocca la giustizia”
Sconosciuta l'entità dei fondi assegnati dal Ministero che, dopo quattro mesi dall'inizio del 2012, non ha ancora reso noti i relativi capitoli di bilancio. L'ufficio giudiziario soffre da tempo di carenze croniche."C'è da fare, ma come potremmo continuare con venti cd?"
“In Calabria non siamo più in grado di garantire la difesa della legalità su tutto il territorio”. L’allarme arriva dal procuratore aggiunto di Catanzaro, Giuseppe Borrelli. Insomma, l’ufficio della procura non ha a sua disposizione gli strumenti minimi indispensabili per compiere pienamente il proprio lavoro. Una questione preoccupante, se si pensa  che il monitoraggio della criminalità organizzata di tutte le province calabresi tranne quella di Reggio Calabria, spetta proprio all’ufficio di Catanzaro. Il procuratore esprime tutta la sua rabbia: “Non sappiamo più cosa inventarci. E’ inutile ripetere che non ci sono soldi. Senza soldi non si va da nessuna parte. Ci si dica allora piuttosto che non dobbiamo andare da nessuna parte”.

Secondo il procuratore c’è il rischio che le attività di indagine subiscano rallentamenti se non addirittura la paralisi perché: ”Mancano i materiali con cui mandare avanti il lavoro e al momento la Procura può contare su appena cento risme di carta e venti cd, un numero ridicolo a fronte delle attività investigative in corso”.

La procura soffre da tempo di carenze croniche e da tempo negli uffici si raziona addirittura la carta, per inviare i fascicoli all’ufficio dei gip e agli avvocati, si utilizzano supporti digitali. Il problema è che adesso stanno finendo anche quelli. Continua Borrelli: “Solo dall’inizio dell’anno a oggi abbiamo arrestato 90 persone per associazione per delinquere di stampo mafioso, ed ancora molto c’è da fare, ma come dovremmo continuare con venti cd?”.

L’ufficio giudiziario poi non può contare nemmeno sui nuovi fondi assegnati dal ministero che, dopo quattro mesi dall’inizio del 2012, non ha ancora reso noti i relativi capitoli di bilancio. Nei mesi scorsi più volte dalla procura di Catanzaro è stato lanciato un allarme e una richiesta di intervento rivolta a chiunque potesse in qualche modo sostenere l’attività giudiziaria. Una richiesta a cui nel corso del tempo hanno risposto il Comune di San Lorenzo De Vallo (Cs), la Provincia di Catanzaro, il Consiglio distrettuale dell’ordine degli avvocati di Catanzaro ed il Comune di Catanzaro, che hanno donato alla Procura carta, tre computer e cinque fax.

I paesi della provincia: Satriano