mercoledì 22 maggio 2013

Le polverini di Santa Rita Oggi 22 maggio si festeggia la Santa dei miracoli impossibili.

 Rita da Cascia, al secolo Margherita Lotti (Roccaporena, 1381 – Cascia, 22 maggio 1457), monaca agostiniana nella regione di Cascia (PG), fu proclamata santa da papa Leone XIII nel 1900.

A Cascia, in Umbria, vi è ancora il monastero dove sono conservate molte testimonianze dell'agostiniana che è una delle sante più venerate nel nostro Paese per gli strepitosi miracoli che ha compiuto Rita era appena nata da qualche giorno quando i genitori, contadini abbastanza agiati di Roccaporena, un paesino umbro a pochi chilometri da. Cascia, decisero di portarla con loro nei campi e la sistemarono in una cesta sulle rive ombrose del fiume Corno. Mentre stavano lavorando, un mietitore che si era ferito a un polso ed era corso all'acqua per lavarsi, li chiamò meravigliato. Passando accanto alla rustica culla aveva visto uno sciame di api bianche avvolgere la bimba e addirittura entrare e uscire dalla bocca. Mentre alzava il braccio per scacciarle, la ferita si era improvvisamente chiusa. Questo fu il primo miracolo di Rita da Cascia, secondo la tradizione; ma anche un'allegoria della sua vocazione perché le api simboleggiano il Verbo. È difficile sceverare nella leggenda su santa Rita da Cascia, che si è formata nei secoli per successive stratificazioni, il vero dal favoloso. D'altronde pochi sono i dati storicamente certi. Era nata intorno al 1378-1379 e pare che già da piccola si sentisse attratta dalla vita religiosa tant'è vero che appena era libera dal lavoro nei campi o dalle faccende domestiche si ritirava nell'oratorio che si era sistemato in una stanza. Ma un giorno i genitori decisero di sposarla con un giovane del luogo, un ufficiale che comandava la guarnigione di Collegiacone con cinquanta soldati. Rita, che aveva tredici anni, non si oppose alla loro volontà. Quell'uomo pare fosse ruvido e anche aggressivo, ma lei riuscì a poco a poco ad addolcirlo grazie anche ai due gemelli che erano arrivati subito. La vita di Rita pareva ormai orientata quando il marito venne ucciso in un agguato. La famiglia del giovane meditava vendette e i ragazzi crescevano in un ambiente che li avrebbe prima o poi costretti a impugnare le armi in una faida sanguinosa. Narra la leggenda che Rita per sottrarli a quel destino abbia pregato il Cristo: "Gesù dolce, Gesù amore, non permettere che l'anima dei miei figli si perda. Levali dal mondo piuttosto. Io te li dono. Fa' di loro secondo la tua volontà". E i due gemelli morirono. Ma un'altra leggenda narra che Rita li affidò a parenti materni che abitavano lontano dal territorio di Cascia. Anche questa versione suscita perplessità se si pensa che una madre non abbandona per sempre i propri figli ancora adolescenti per entrare in un monastero. Forse essi morirono giovanissimi per qualche malattia, e fu soltanto dopo la loro scomparsa che la madre decise di seguire quella che era stata la sua prima vocazione. Ma le Suore Agostiniane di Cascia, alle quali si era rivolta, la rifiutarono perché temevano di essere coinvolte in una faida tra famiglie del luogo. Soltanto quando i suoi cognati perdonarono gli assassini del fratello, riconciliandosi pubblicamente con loro, venne accettata nel monastero. La leggenda invece narra che un giorno del 1407 i suoi santi

A Simeri Mare il villaggio "Eucaliptus" è sommerso da cumuli di rifiuti



martedì 21 maggio 2013

Magisano 10 forestali rinviati a giudizio per assenteismo figuravano presenti sul posto di lavoro invece si trovavano altrove


Chiuse le indagini nei confronti di 10 operai  forestali  del cantiere nel comune di Magisano CZ accusati di assenteismo dal posto di lavoro


La Procura di Catanzaro ha chiuso le indagini nei confronti di 10 operai forestali dell'Afor della Calabria. Gli operai sono accusati di aver attestato falsamente la loro presenza nel cantiere di Magisano (Catanzaro) mentre in realtà si assentavano per attività private. Le indagini dei carabinieri sono state coordinate dal sostituto procuratore Carlo Villani. Agli operai viene contestato anche di aver usufruito illegalmente dei permessi per riscuotere il salario. Nell'inchiesta della Procura di Catanzaro sono coinvolti anche un capo squadra ed un capo operaio i quali sono accusati di aver attestato falsamente, attraverso i fogli presenza, la durata del turno di lavoro e le presenze dei forestali. Durante le indagini i carabinieri Zagarise (Catanzaro) hanno invece accertato la presenza degli operai in luoghi diversi dal cantiere di lavoro. Gli investigatori hanno accertato anche la manomissione del foglio utilizzato per segnare le presenze degli operai. Gli operai indagati avranno ora a disposizione venti giorni per ...

venerdì 17 maggio 2013

Per la Consulta Giovanile di Sellia si avvicina il suo 4° compleanno che culminerà con una grande festa, mentre è in fase di conclusione il riuscito torneo di pallavolo



STA PER ARRIVARE DI NUOVO COME OGNI ANNO LA MANIFESTAZIONE PIU ATTESA E IMPORTANTE DEL NOSTRO ENTE, FESTEGGIAMO IL NOSTRO COMPLEANNO. QUEST'ANNO SIAMO ALLA IV EDIZIONE, ULTIMA MANIFESTAZIONE DEL MANDATO DI QUESTO DIRETTIVO .
VENITE A FESTEGGIARE CON NOI COME OGNI ANNO CON TORTA SPUMANTE E TANTA TANTA MUSICA PER GIOVANI E MENO GIOVANI DAL VIVO GRATUITA
SARANNO PRESENTI ANCHE STAND GASTRONOMICI
 manca un mese e stiamo crescendo di un altro anno
un altro anno iniseme, un altro anno di lavoro, un altro anno di duri sacrifici
arriva l'evento degli eventi preestivi
4 anniversario consulta giovanile
stand, musica, mostre, balli, torta e spumante e tanto altro
iscrivetevi e partecipate e fate partecipare, INVITATE I VOSTRI AMICI all evento
https://www.facebook.com/events/599297490080619/?fref=ts
Nella foto alcuni componenti della  Consulta di Sellia durante i festeggiamenti del 2012



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IL TORNEO SI STA SVOLGENDO DA FINE APRILE SI CONCLUDERA' A META’ MAGGIO
A seguire alcune foto tratte dal torneo

Simeri arriva una bella notizia per il castello Bizantino che riceve un finanziamento di circa 100 mila euro per il suo restauro



RIFINANZIATI I LAVORI DEL CASTELLO BIZANTINO DI SIMERI

Con la delibera  del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica del 3 agosto del 2012 si sanava la pesante situazione del mancato finanziamento delle opere di riqualificazione dei centri storici calabresi, per un importo complessivo di circa 100 mln di euro. Tralasciando la lunga e a volte stucchevole polemica tra le parti politiche, mi preme sottolineare che lunedì 13 maggio  ho potuto sottoscrivere il nuovo APQ (accordo di programma quadro), ovvero la nuova convenzione con la Regione Calabria, relativa ai lavori di recupero, riqualificazione e valorizzazione del castello bizantino di Simeri, per una somma complessiva di circa 900.000 euro. Il quarto finanziamento in termini assoluti, dell’intero pacchetto regionale.

Simeri: Castello Bizantino
Il progetto viene da molto lontano, sin dagli anni ’90, anche se la Sovrintendenza ha dato il via libera solo nel 2010, con la prescrizione della conservazione dell’integrità materiale dell’importantissimo bene culturale, che fu dimora signorile di Enrichetta  Ruffo, di Anna Borgia, dei Gonzaga e dei De Nobili. L’opera venne appaltata lo stesso anno  a una ditta calabrese, che recentemente ha manifestato l’interesse a riassumere i lavori . A giugno sempre del 2010 il Dipartimento Regionale Urbanistica e Governo del Territorio  bloccava, però,  ogni procedura, per la mancata approvazione da parte del CIPE del PAR Calabria Fas 2007/2013. I lavori non si potevano più eseguire, con grave danno anche per il bilancio comunale. Ad agosto 2012 il   ciascuno) entro il 2015. Insomma, pur in un momento di “borsa stretta” da parte dello Stato, l’opera potrà essere realizzata, con ricadute positive sull’economia, sull’occupazione, sul turismo e sul processo di riappropriazione culturale. Si pensi alla “funzione civetta” che il bene storico e architettonico potrà svolgere in un contesto ad alta vocazione turistica, con villaggi costieri, infrastrutture sportive e ricettive e uno dei pochi campi di golf  del Meridione.
ricordato “rimedio risarcitorio” del CIPE, che ha consentito il recupero della correttezza amministrativa e la conseguente sottoscrizione della nuova convenzione di lunedì scorso, a Lamezia, col presidente Scopelliti, gli assessori all’urbanistica e al bilancio e il direttore generale del dipartimento architetto Saverio Putortì. La nuova convenzione prevede l’assegnazione di un acconto del 20% subito e due distinti SAL ( del 40%
Il castello, inoltre, andrà a completare  la straordinaria architettura medievale del borgo antico, dove fanno bella mostra di sé anche la Chiesa Collegiata di jus patronato, le case