giovedì 30 maggio 2013

" Sutta u mantu da Madonna " ( Prima parte) Racconto inedito ambientato nell'antico borgo di Sellia


Abbiamo avuto modo di raccontare del forte attaccamento, del smisurato amore che il popolo Selliese da sempre porta verso la Madonna, il quale nell’antico borgo durante i vari secoli si è espresso con le chiese dedicate all’Immacolata del S.S. Rosario alla Madonna della Neve e del convento della Madonna delle Grazie. Il racconto che andrò a narrarvi è successo nel secolo scorso proprio nel mese di Maggio mese dedicato alla Madonna. In quei tempi le processioni erano due una la prima domenica di maggio l’altra ultimo giorno del mese la quale si svolgeva di sera con una bella fiaccolata. Il nuovo Arciprete era da poco arrivato a Sellia conoscendo ben poco delle tante tradizioni che organizzavano soprattutto le due congreghe. Dopo la Messa la processione tardava causa un forte vento che ne impediva la partenza. I tantissimi bambini erano già pronti su due file i maschietti da un lato le femminucce dall’altro. Erano veramente tanti; tra di loro vi era una minuscola bambina che causa la malaria (malattia molto comune all’epoca) piano piano la stava spegnendo. Aveva quasi sempre la febbre è quella sera bruciava ancora di più. Dopo un bel po’ che si aspettava che il vento diminuisse il suo impeto, l’Arciprete rivolgendosi ai tantissimi fedeli disse che la processione per quell’anno non si sarebbe svolta, ormai passate le 9 di sera ne tantomeno si poteva rimandare al giorno dopo perche non avrebbe avuto più senso. I tantissimi fedeli presenti mugugnarono un bel po’ invitando il giovane prete di aspettare ancora un po’ Verso le 10 di sera il vento sembrava un po’ meno violento la processione stava per partire ma il giovane prete avendo notato le precarie condizioni di salute della piccola con la malaria invito la madre di portarla subito a casa, la madre quasi offesa con un gesto di stizza si mise “U Maccaturu” nero in testa (segno dei vari lutti) girandosi di spalle si allontanò lasciando la piccoletta al suo posto in fila, il giovane prete stava per reagire quando il priore avvicinandosi le disse all’orecchio: “Arciprè sta battella forsi nun arriva mancu a domana, lassatila ma si fa sa prucessiona, u viditi puru vui comu è tutta cuntenta ma sta vicina a ra Madonna” il giovane prete ancora un po’ contrariato ma vedendo come la piccola ci teneva a farsi la processione fece partire il lungo corteo, le tantissime luminarie facevano brillare il volto della Madonna, il vento anche se molto diminuito si faceva spesso sentire con delle volate furiose, in una di questa il bellissimo manto della Madonna si staccò volteggiando nel cielo stellato, tutti l’osservavano preoccupati con il serio rischio che ...


lunedì 27 maggio 2013

Il comune di Catanzaro vuole costruire due nuovi depuratori uno sulla sponda del fiume Corace l'altro sulla sponda del fiume Alli a ridosso del comune di Simeri Crichi



 Riceviamo e pubblichiamo

Depuratore sull’Alli
           Conferenza di servizi: Simeri Crichi vuole esserci

Sul sito web del Comune di Catanzaro è pubblicato l’avviso di convocazione, per il 5 giugno prossimo, della conferenza preliminare dei servizi sul progetto per la costruzione di due depuratori, uno sul Corace e l’altro sulla sponda destra del fiume Alli (la sponda sinistra è nel territorio di Simeri Crichi).
Con nota 4105/2003 chiedo che il Comune da me amministrato partecipi alla conferenza, dal momento che, come ho più volte evidenziato anche a mezzo stampa, questo territorio verrebbe a sopportare un grave impatto ambientale, aggravato dalla presenza dell’impianto di trattamento di rifiuti e dall’annessa discarica che si vuole ampliare. Voglio ricordare che questo Comune è parte civile nel processo pendente davanti al Tribunale di Catanzaro, per la vicenda nota come “il percolato nell’Alli”.
Nel progetto del Comune di Catanzaro è detto che il nuovo depuratore di Alli sarebbe dimensionato per una popolazione di 66.000 abitanti, con una portata idraulica in 4 linee e con una condotta sottomarina per i reflui in uscita, che pur mantengono un carico inquinante residuo, con la possibilità della formazione delle mucillagini e di schiume galleggianti e maleodoranti. La condotta sottomarina, al contrario degli sversamenti superficiali delle acque trattate in impianto, affievolirebbe la stratificazione termica  ed alina delle acque e la concentrazione dei tensioattivi. Così almeno dalla relazione tecnica, che individua il sito di Alli in adiacenza della discarica, sul presupposto che “la discarica consentirà di convogliare con economicità il percolato” all’impianto di depurazione, in una zona “di risibile valore naturale e paesaggistico, non visibile dai centri abitati e dalla strade principali e lontano dai centri abitati”. E conclude con la pretesa mitigazione dell’impatto “trascurabile” attraverso schermature arboree che ne garantiscano un corretto inserimento paesaggistico. Le cosiddette interferenze ambientali  della condotta sottomarina, in particolare lo scavo della trincea e la posa sul fondale (con conseguente aumento della torbidità delle acque), saranno “minimizzate” con lavori fuori dalla stagione estiva.
Nessun riferimento alla presenza sulla costa dei villaggi turistici e, a monte, della centrale elettrica Edison. E’ chiaro che si tratta di questioni complesse, che non possono essere liquidate con le battute degli pseudo ambientalisti a intermittenza: serve un serio approfondimento e un’adeguata partecipazione istituzionale, che non può prescindere dal Comune di Simeri Crichi. Più volte abbiamo dimostrato responsabilità senza demagogia, in una materia delicata e vitale come quella del rapporto ambiente-sviluppo-opere di civiltà. Fuori di metafora, intendiamo vederci chiaro, attraverso un corretto ...

venerdì 24 maggio 2013

Catanzaro; Piazza Matteotti cambia di nuovo pelle, giù la brutta scala al suo posto una fontana.La nuova piazza una volta restaurata ospiterà anche un anfiteatro con un giardino dei ciliegi


  Ecco la nuova piazza Matteotti con una fontana al posto della discussa scala, un anfiteatro ma anche un  “giardino dei ciliegi” e innovazioni nell’area che si affaccia sulla statua del Cavatore.

 Piazza Matteotti, nel bene e nel male, è un simbolo di Catanzaro. Un emblema amato, odiato, discusso e vissuto dalla gente, che presto cambierà radicalmente volto. Accadrà in base alla ristrutturazione elaborata ancora una volta, dopo l’originaria progettazione di inizio anni ’90 e il restyling del 2007, dal prof. Franco Zagari. L’attuale struttura è stata concepita con un approccio più morbido rispetto allo stile aggressivo scelto quasi un quarto di secolo fa. Si è pure deciso di smontare l’orologio solare (la nota meridiana su cui tanto si è dibattuto, ndr). La rimozione della scala ha posto dubbi sul suo eventuale recupero sotto altre forme. Per esempio – ha proseguito – tramutandola in una pergola ovvero un piccolo labirinto. Anche se l’ipotesi più probabile è che quello spazio venga occupato da una fontana con un getto variabile, simile a uno spruzzo di balena, a seconda del periodo dell’anno o dell’ora del giorno. In un secondo tempo, però, sarà anche possibile consentire dei giochi d’acqua per i quali ora non c’erano le risorse. Un punto forte –ha concluso –sarà l’anfiteatro da circa 400 posti, che sorgerà di fronte all’ex Standa e potrà ospitare concerti o rappresentazioni in una cornice molto suggestiva e in un contesto molto accogliente. Un’opera nei confronti della quale la piazza fungerà da ponte ideale. Altro luogo di assoluto richiamo sarà l’isoletta, per così definirla, che prenderà forma davanti al Cavatore. Un’area che permetterà di trascorrere momenti aggregativi e conviviali. C’è poi la parte in cui è ubicato il monumento ai Caduti, che sarà valorizzata con la creazione di un giardino dei ciliegi situato nei pressi. La pavimentazione di questa superficie sarà in quarzite e l’illuminazione a led di ultima generazione.
Prospetto della nuova fontana al posto della scala
Piazza Matteotti anni 60
“L’interesse suscitato dalla riunione indetta dal sindaco Abramo per la presentazione dei lavori che muteranno il volto di piazza Matteotti dimostra, innanzitutto, attenzione verso un luogo simbolo per i catanzaresi ma, soprattutto, testimonia un metodo di confronto delle idee e registra una vicinanza tra Amministrazione comunale e città, intesa nelle sue varie articolazioni: ordini professionali, associazioni e semplici cittadini. Forte è l’auspicio che da questo metodo e confronto democratico si possa giungere a soluzioni condivise che possano essere trasferite al progettista per il completamento dell’opera”. È quanto ha affermato il vicesindaco e assessore alla cultura, Sinibaldo Esposito, all’indomani della presentazione del progetto di restyling che, partendo da piazza Matteotti, coinvolgerà l’antistante area cosiddetta “ex-Standa”, la zona del San Giovanni fino ad arrivare alla via Carlo V. “Piazza Matteotti rappresenta la piazza per