Ecco la nuova piazza Matteotti con una fontana al posto della discussa scala, un anfiteatro ma anche un “giardino dei ciliegi” e
innovazioni nell’area che si affaccia sulla statua del Cavatore.
Piazza Matteotti, nel bene e nel male, è un simbolo di Catanzaro. Un
emblema amato, odiato, discusso e vissuto dalla gente, che presto
cambierà radicalmente volto. Accadrà in base alla ristrutturazione
elaborata ancora una volta, dopo l’originaria progettazione di inizio
anni ’90 e il restyling del 2007, dal prof. Franco Zagari. L’attuale struttura è stata concepita con un approccio più morbido
rispetto allo stile aggressivo scelto quasi un quarto di secolo fa. Si è
pure deciso di smontare l’orologio solare (la nota meridiana su cui
tanto si è dibattuto,
ndr). La rimozione della scala ha posto
dubbi sul suo eventuale recupero sotto altre forme. Per esempio – ha
proseguito – tramutandola in una pergola ovvero un piccolo labirinto.
Anche se l’ipotesi più probabile è che quello spazio venga occupato da
una fontana con un getto variabile, simile a uno spruzzo di balena, a
seconda del periodo dell’anno o dell’ora del giorno. In un secondo
tempo, però, sarà anche possibile consentire dei giochi d’acqua per i
quali ora non c’erano le risorse. Un punto forte –ha concluso –sarà
l’anfiteatro da circa 400 posti, che sorgerà di fronte all’ex Standa e
potrà ospitare concerti o rappresentazioni in una cornice molto
suggestiva e in un contesto molto accogliente. Un’opera nei confronti
della quale la piazza fungerà da ponte ideale. Altro luogo di assoluto
richiamo sarà l’isoletta, per così definirla, che prenderà forma davanti
al Cavatore. Un’area che permetterà di trascorrere momenti aggregativi e
conviviali. C’è poi la parte in cui è ubicato il monumento ai Caduti,
che sarà valorizzata con la creazione di un giardino dei ciliegi situato
nei pressi. La pavimentazione di questa superficie sarà in quarzite e
l’illuminazione a led di ultima generazione.
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Prospetto della nuova fontana al posto della scala |
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Piazza Matteotti anni 60 |
“L’interesse suscitato dalla riunione indetta dal sindaco Abramo
per la presentazione dei lavori che muteranno il volto di piazza
Matteotti dimostra, innanzitutto, attenzione verso un luogo simbolo per i
catanzaresi ma, soprattutto, testimonia un metodo di confronto delle
idee e registra una vicinanza tra Amministrazione comunale e città,
intesa nelle sue varie articolazioni: ordini professionali, associazioni
e semplici cittadini. Forte è l’auspicio che da questo metodo e
confronto democratico si possa giungere a soluzioni condivise che
possano essere trasferite al progettista per il completamento
dell’opera”. È quanto ha affermato il vicesindaco e assessore alla
cultura, Sinibaldo Esposito, all’indomani della presentazione del
progetto di restyling che, partendo da piazza Matteotti, coinvolgerà
l’antistante area cosiddetta “ex-Standa”, la zona del San Giovanni fino
ad arrivare alla via Carlo V. “Piazza Matteotti rappresenta la piazza
per
eccellenza dei catanzaresi. Una piazza che ha determinato tante
polemiche, discussioni e svariate argomentazioni proprio perché si
impone come un simbolo della città. Rimane la piazza che deve
strategicamente fungere da cerniera di coniugazione della città, che si
apre verso Corso Mazzini”. Le ipotesi progettuali finalizzate al
restauro della piazza, illustrate dal professore Zagari
all’Amministrazione comunale, agli ordini professionali e alle
associazioni culturali della città, non possono che essere, a detta del
vicesindaco, “un momento fondamentale nella strategia di crescita della
nostra città”. “L’idea della nuova Piazza Matteotti illustrata dal
professore Zagari contiene, intanto, alcune certezze che sicuramente
migliorano lo stato attuale non solo in termini architettonici ed
estetici, ma anche in termini di una maggiore fruibilità per i
cittadini. In particolare – ha commentato l’assessore Esposito – risulta
molto interessante l’utilizzo multifunzionale dell’area antistante l’ex
Standa, che potrebbe divenire anche palcoscenico per attività culturali
e di spettacolo, quasi come fosse un piccolo anfiteatro naturale.
Importante anche la possibilità di immettere alcune opere del maestro
Mimmo Rotella in quest’area”. Per quanto concerne l’intera “opera”,
estremamente interessanti sono apparse le premesse e le considerazioni
espresse dal professore Zagari sul progetto in itinere oggi rispetto a
quello che era ieri. Pur nella determinazione di nuove idee
architettoniche, rimane, tuttavia, un elemento di continuità fra quello
che la piazza era e quello che diventerà: l’attaccamento dei catanzaresi
a questo emblema della città tanto discusso, tanto polemizzato ma, allo
stesso tempo, tanto amato”. “Grande attenzione – ha detto ancora
Esposito – riveste il recupero e il restauro del monumento dedicato ai
Caduti, in particolare per quanto attiene l’elemento cardine mancante da
oltre 70 anni, vale a dire la donna-mamma posta ai piedi dei soldati.
Preziosi studi storici potrebbero portare alla possibile
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della scala ne rimarrà solo un brutto ricordo |
riproduzione di
tale opera in modo che quel monumento possa essere restituito ai
catanzaresi nella sua completezza”. “Mi auguro – ha concluso Esposito –
che, in considerazione del metodo e del percorso che il sindaco Abramo
ha voluto porre in essere per la strategica importanza che riveste
Piazza Matteotti, non si debba assistere a polemiche speciose, convinti
che questa opera debba concretamente unire la città”.
ma ccutanti notizi di paisi nostri pecchì parrara e catanzaru?
RispondiEliminaMi mancherà tantissimo, e non stò scherzando.
RispondiEliminaalla fine penso che questo restyling non sia molto meglio si quello che abbiamo già
RispondiEliminafacciamoci un bel grande parcheggio
RispondiElimina