Riceviamo e pubblichiamo
Grande strabismo sul parco eolico di Simeri Crichi
nota-stampa del sindaco Marcello Barberio
I giornali hanno pubblicato negli ultimi giorni autorevoli e allarmati interventi della Coldiretti, della CGIL e di Italia Nostra, a proposito del parco eolico che la società Dynamica dovrebbe realizzare nel territorio di Simeri Crichi e di Catanzaro. In molti chiedono ai due Comuni d’intervenire in autotutela, per impedire la realizzazione di un altro megaimpianto in Calabria, in un’area dove già insiste la centrale Edison e la discarica di Alli. Nel premettere che l’Amministrazione comunale in carica è insediata da soli 2 anni, è bene precisare che il potere di annullamento d’ufficio o di revoca deve riguardare atti amministrativi di propria competenza, cioè posti in essere dallo stesso Ente, sul presupposto che essi appaiano illegittimi o inopportuni ab origine o in itinere. L’abilitazione alla costruzione e all’esercizio dell’impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e di potenza di 75 MW è stata rilasciata dalla Regione Calabria, con decreto 17870 del 17.12.2012. Il Dipartimento Attività Produttive della Regione è competente a intervenire in autotutela, non già i due Comuni. Il D.Lgs. 387/2003, infatti, attribuisce alla Regione il potere dell’Autorizzazione Unica, per l’eolico come per il fotovoltaico;i Comuni hanno competenza solo per piccoli impianti, assimilabili ad attività di edilizia libera. Anche il ricorso al Tar da parte degli agricoltori riguarda l’autorizzazione unica, cioè i decreti regionali 1780/2012 e 5578/2013. Precisano gli stessi ricorrenti che il procedimento ha avuto inizio nel 2007, prima del rilascio del parere regionale di compatibilità ambientale e dopo l’approvazione della convenzione con la società proponente, con delibere del Consiglio Comunale n°46/2006 e 3/2007, considerate dai ricorrenti come provvedimenti di assenso. E’, perciò, assolutamente errato sostenere che il Comune sta rilasciando autorizzazioni e concessioni che attentano all’integrità del territorio e al suo pregio paesaggistico. Non una concessione è stata rilasciata negli ultimi 2 anni, per quanto attiene direttamente o indirettamente al parco eolico. Inoltre negli ultimi 6 anni non risulta che una qualche associazione o qualche amministratore locale con la lampadina della tutela del territorio a intermittenza abbia mai sollevato questioni o provocato discussioni in merito. Eppure alcuni rilievi degli ultimi giorni possono anche apparire condivisibili. Di sicuro meritano attenzione, anche se suscitano un interrogativo non di poco conto: “Perché in Calabria solitamente si grida ai pericoli ambientali dopo che gli impianti sono stati realizzati o a conclusione dell’iter procedurale, e non prima? E perché il silenzio tombale per oltre 6 anni sul parco eolico?”. Ben venga, perciò, ogni utile iniziativa capace di andare oltre il semplice clamore mediatico. Noi siamo attenti e rispettosi e intendiamo, per intanto, favorire una ...