sabato 7 settembre 2013

Anche nel comune di Albi parte la petizione di Aggiornare la toponomastica del paese togliendo i nomi di tutti quei falsi eroi del Risorgimento che culminò con la forzata unità D'Italia

 Piazza Vittorio Emanuele, Corso Mazzini, Via Cavour ecc... Cosa hanno fatto di importante per il meridione per meritarsi tutti questi onori?
Si seguito inseriamo la giusta petizione per ridare voce alle verità nascoste e mistificate per oltre un secolo e mezzo sulle vicende e sulla storia reale del Risorgimento e dell’Unità d’Italia.
                                            Stimatissimi
Panorama comune di Albi CZ
Le verità emerse ed emergenti sulle vicende e sulla storia del Risorgimento e dell’Unità d’Italia oramai sembra siano state portate, anche con l’aiuto del web e di internet, a conoscenza del popolo meridionale afferrandone l’anima e risvegliandone la coscienza, l’amor proprio e l’orgoglio assieme al vivo desiderio di ricercare la verità nascosta e mistificata per oltre un secolo e mezzo. Il sud Italia, dagli Abbruzzi alla Sicilia, con l’inizio del Risorgimento Italiano, fu vittima delle orrende macchinazioni da parte della Casa Savoia con Vittorio Emanuele, con Camillo Benso Conte di Cavour, con Giuseppe Garibaldi, con Nino Bixio, con il generale Cialdini e con una lunga fila di altri crudeli, malfattori, criminali, assassini assetati di potere e di soldi e di sangue ed esecutori dei fraterni genocidi, esecuzioni, deportazioni perpetrate contro i fratelli e le sorelle del sud. Per ben 152 (cento cinquantadue) anni e fino ai nostri giorni il meridione d’Italia è stato e continua ad essere condannato ad emigrare per lavorare nel nord Italia, ed altrove, e ad essere sempre considerato e trattato come persone inferiori e quindi atte a leccare il culo perfino a Bossi, Berlusconi, Maroni, Calderoli, Borghizio (questi sono solo alcuni dei grandi patani e nordisti) ed a tutti i polentoni ingiusti e corrotti e prepotenti. Per tutto questo tempo ci hanno nascosto la verità mistificandola e falsificandola, insegnandola nelle scuole ai nostri avi, a noi ed ai nostri figli costringendoci a venerare come eroi Garibaldi, i Savoia, Cavour, Bixio, Cialdini e tanti altri i quali sono solo da condannare e disprezzare per la loro crudeltà e la loro immensa brama di potere e di sangue. E’ quindi ovvia la richiesta di questa petizione: avere la toponomastica del nostro comune di Albi depurata dai nomi di questi indegni e falsi eroi del nostro Risorgimento e onorare i BRIGANTI e altri nostri eroi con i nomi delle piazze e delle vie del paese.
Alcuni comuni calabresi e meridionali hanno ...

giovedì 5 settembre 2013

Mozione dei consiglieri di minoranza del comune di Simeri Crichi che richiedono la messa in sicurezza dell'area antistante il cimitero e le aree che ospitano le edicole votive .

  riceviamo e pubblichiamo

Messa in sicurezza dell'area antistante il cimitero e le aree che ospitano le edicole votive lungo il percorso che dal centro abitato porta al cimitero cittadino.

Gentile Sindaco, preso atto che un crescente numero di cittadini, sempre più spesso, usa recarsi presso le edicole votive poste lungo il percorso che dal centro abitato di Simeri Crichi porta al cimitero. Nel compiacersi di ciò, gli scriventi, non possono omettere che quel numero è costituito in larga parte da cittadini in età avanzata e che gli stessi lamentano l’assenza di panchine o altro tipo di supporti necessari a consentire temporanei e rinfrancanti stazionamenti lungo il citato tragitto. Gli scriventi, inoltre, a seguito di sopralluogo svolto in compagnia di alcuni cittadini, hanno potuto verificare direttamente, oltre che l’effettiva mancanza di panche, l’assenza di punti luce. Aspetto, quest’ultimo, che eleva il quoziente di pericolo del tratto dinanzi descritto per chiunque volesse percorrerlo dopo il crepuscolo.
Gli scriventi, inoltre, recatisi presso il cimitero cittadino, hanno potuto appurare la mancanza di segnaletica stradale utile ad intimare il rallentamento alle auto che, da e verso Simeri Crichi, circolano in prossimità dell’ingresso del cimitero. Lo stato di assoluta pericolosità è altresì dovuto alla mancanza di strisce pedonali. Si coglie l’occasione per segnalare, inoltre, che la rampa che porta al cancello del cimitero è sprovvista di corrimano, da ambo i lati. Facilmente intuibile il rischio generato dalla mancanza di appigli per coloro che - soprattutto se in età avanzata- intendono affrontare la ripida erta.
L’occasione odierna è parsa viepiù appropriata per segnalarLe l’assenza di un posto auto per disabili all’interno del cimitero. È tacito che l’assenza di un montascale per disabili presso il cimitero costituisce una difficoltà che rischia di trasformarsi in un’implicita barriera architettonica per i soggetti che non sono nel pieno delle loro funzioni.
Tutto quanto sopra premesso, i sottoscritti consiglieri
CHIEDONO
che Lei cortesemente disponga:
1)      l’installazione di panchine presso le aree ospitanti le edicole votive;

2)      richieda alla Provincia di Catanzaro l’impianto di punti luce presso le edicole votive, ove queste ne sono sprovviste, e comunque intensificare l’illuminazione lungo il percorso che dal centro abitato di Simeri Crichi porta al cimitero cittadino;

3)      richieda alla Provincia di Catanzaro il posizionamento della segnaletica stradale orizzontale e verticale in prossimità del cimitero cittadino, utile a ....

mercoledì 4 settembre 2013

" La legge del più forte" Sellia Marina vuole continuare a fare l'asso pigliatutto. Al consigliere comunale Francesco Mauro non va proprio giù che località don Antonio sia ritornato al comune Madre di Sellia chiamando con una lettera tutti a raccolta per riprendersi con ogni mezzo il fondo


Con una lettera inviata al sindaco di Sellia Marina e a tutte le istituzioni regionali competenti, il consigliere di Sellia Marina Francesco Mauro (nella foto a destra)
esterna "la preoccupazione rispetto alle decisioni prese dalla Ia Commissione Regionale “Affari istituzionali, affari generali, riforme e decentramento” nella seduta del 19 luglio scorso con all’Odg. “Proposta di Legge n. 394/9 di iniziativa del Consigliere A. Dattolo recante: Modifica delle circoscrizioni territoriali dei Comuni di Sellia e Sellia Marina ”. Sono trascorsi più di due anni da quando il Consiglio Comunale di Sellia Marina con deliberato n° 42 del 30.11.2010 - scrive Mauro al sindaco - ha richiesto alla Regione Calabria di voler procedere, in via amministrativa, nella qualità di soggetto istituzionale competente, ad attribuire a titolo esclusivo, al Comune di Sellia Marina la proprietà del fondo denominato “Don Antonio” in agro del Comune di Sellia Marina distinto al Catasto al foglio n. 19 particelle 104 e 105. La scelta della Commissione Regionale di rinviare ulteriormente a data da destinarsi la discussione sulla vertenza tra il Comune di Sellia Marina e quello di Sellia nonchè di ritirare la proposta dell’Ass.re Dattolo che prevedeva di assegnare in esclusiva proprietà al Comune di Sellia Marina il fondo succitato, è alquanto incomprensibile". L’adozione dei provvedimenti amministrativi di attribuzione della proprietà del fondo di che trattasi da parte della Regione Calabria al Comune di Sellia Marina, a mio parere - sostiene il consigliere di Selli@mare - è un doveroso atto di lealtà e di sensibilità istituzionale, sempre rinviato nel tempo, ma che oggi riveste carattere di urgenza e di indifferibilità; una vacatio di provvedimenti da parte delle Istituzioni non può e non deve mettere a rischio lo sviluppo socio economico e culturale di un’intera comunità! Il Comune di Sellia Marina deve essere messo nelle condizioni di valorizzare il proprio territorio e di realizzare la propria vocazione prettamente turistica. Si tratta di un fondo antistante l’arenile che il Comune di Sellia Marina ha da sempre considerato come luogo strategico per lo sviluppo del proprio territorio. Il lungomare, il parco attrezzato nella pineta e la piazzetta, realizzati nel tempo con ingenti investimenti dal Comune di Sellia Marina, costituiscono luoghi di attrazione e di socializzazione frequentati e apprezzati dalle migliaia di turisti che vi affluiscono durante il periodo estivo; un fondo quindi che, dopo essere stato bonificato per quasi mezzo secolo da parte del Comune di Sellia Marina, per una vacatio di provvedimenti da parte delle Istituzioni, rischia di continuare essere oggetto di contesa legale. E’ giunto quindi il momento di porre fina alla vertenza tra i Comuni interessati evitando altresì il rischio che la contesa in atto possa intraprendere la strada della “partigianeria politica” e non quella istituzionale. A tal fine invito il Sindaco di Sellia Marina ad .....

sabato 31 agosto 2013

Accorato appello alla chiesa affinchè si mobiliti con determinazione a fronte delle stragi che si consumano ogni anno sulla 106 la statale delle morte


  "La vita si salva anche cosi"Appello ai vescovi  delle diocesi attraversate dalla SS 106 per la messa in sicurezza della strada.

 

Un accorato appello perché a fronte delle stragi che si consumano ogni anno sulla Statale 106, tra cui quelle dei piccoli Matteo a Sellia Marina e di Leonardo a Villapiana, la Chiesa si mobiliti con determinazione è stato rivolto in una lettera aperta da Fabio Pugliese, scrittore e autore di un libro-inchiesta sulla statale della morte ai vescovi delle diocesi attraversate dall’arteria jonica, ovvero a mons. Nunzio Galantino di Cassano allo Jonio, Santo Marcianò di Rossano – Cariati, Domenico Graziani di Crotone - Santa Serverina, Vincenzo Bertolone di Catanzaro –Squillace e Giuseppe Fiorini Morosini di Locri e di Reggio Calabria – Bova. Pugliese partendo da alcune riflessione di Papa Francesco nell’omelia nel 2005 in occasione della festa di San Raimondo Nonnato a Buenos Aires ‘La cultura della morte non è interessata alla vita, ma all'egoismi’ chiede ai presuli un coinvolgimento diretto dei cattolici e della chiesa nella difesa della vita anche da una strada che dal 2001 al 2010 ha registrato 283 vittime, nel 2011 ne ha provocate 28 e nel corrente anno, ad oggi, già se ne contano ben 20. Credo sia giunto il momento che l’impegno cattolico in favore di un ammodernamento della strada Statale 106 Ionica calabrese torni ad essere centrale nella vita di ogni cattolico, di ogni donna e di ogni uomo di Chiesa in Calabria. È importante che ciò accada: tra la gente, nelle strade e, soprattutto, nelle chiese. Non possiamo ...

venerdì 30 agosto 2013

Lodevole iniziativa dell'amministrazione comunale di Magisano che pubblica il libro "Antonio Greco nel Risorgimento Italiano" illustre personaggio nato nella frazione di Vincolise

 L’Amministrazione comunale di Magisano  ha deciso di pubblicare il volume di Cesare Mulè dal titolo "Antonio Greco nel Risorgimento Italiano"
Interno della casa museo di Antonio Greco a Vincolise CZ
In tempo di crisi il primo pensiero per una amministrazione comunale è di sollevare la popolazione dal punto di vista sociale ed economico, risulta pertanto difficile prendere decisioni indirizzate verso la stampa e promozione di un libro. Ma è proprio in questi momenti che bisogna guardare oltre e gettare un’ancora di speranza per il futuro, contribuendo alla crescita culturale, specie quella del territorio. È con questo presupposto che l’amministrazione comunale di Magisano, guidata con una elezione plebiscitaria, da Antonio Lostumbo, ha deciso di pubblicare con le Edizioni Ursini di Catanzaro, in elegante veste grafica, il volume “Antonio Greco nel Risorgimento Italiano”, di Cesare Mulè; libro che certamente riconduce in un alveo più veritiero la storia di questo illustre personaggio risorgimentale nato a Vincolise, frazione di Magisano. Patriota e combattente, Greco, dal 1848 si schierò con Garibaldi contro il regime borbonico. Patì il carcere e visse esule in Francia e in Piemonte. Nel 1860 fu eletto prodittatore, consigliere provinciale e operoso deputato della prima Assemblea Nazionale in rappresentanza di Catanzaro e poi di Miner­vino Murge. Onestissimo, fu sempre coerente con se stesso, con la denuncia sociale e la libertà. “L’opera del prof. Mulè, - scrive il sindaco - conduce il lettore in una escursione storica del pe­riodo risorgimentale cala­brese che abbiamo ritenu­to d’incoraggiare, per far conoscere specialmente ai giovani, come in momenti difficili, personaggi come il nostro Greco, sacrifica­rono, per un grande ideale, quello che c’è di più caro in un uomo: la Libertà. Per assicurarla alle future ge­nerazioni. Altri si sono occupati di Greco, con risultati pure encomiabili, contribuendo alla valorizzazione del personaggio, ma nessuno lo ha inserito in un più completo quadro storico calabrese e nazionale. “Le notizie che l’autore ora ci propone – continua Antonio Lostumbo – sono davvero entusiasmanti e ci esaltano, ma anche ci rattristano nel pensare che un uomo straordinario, come Greco, non abbia avuto onori da parte della città capoluogo di regione, città che lui solo difese dagli attacchi del generale Francesco Stocco, convinto assertore dello spostamento di tutti gli uffici burocratici nella vicina Nicastro. Eppure Stocco ci guarda dall’alto del suo piedistallo di una piazzetta di Catanzaro e il nostro Greco rimane al buio di un paesino di montagna. Lo stesso busto (ed è questa una grande novità storica, ndr) sito nella Villa Margherita di Catanzaro, non corrisponde al nostro Greco. Tentiamo, quindi, di farlo ora noi, piccola comunità presilana, con questo ...