Nonostante fosse ai domiciliari per stalking nei confronti dell’ex fidanzata, ha continuato a perseguitare la vittima. Il protagonista è un diciottenne, Luciano Galzarano, al quale la squadra Mobile di Catanzaro ha notificato un provvedimento con il quale il giudice ha disposto la detenzione in carcere.
Nel pomeriggio di ieri la Polizia di Stato ha tratto in arresto il diciottenne Galzarano Luciano, eseguendo un ordine di carcerazione emesso dal GIP presso il Tribunale del Capoluogo, che ha ritenuto sussistere nei suoi confronti esigenze cautelari tali da meritare la custodia in carcere, facendo propria la richiesta della locale Procura della Repubblica. La misura restrittiva colpisce il giovane per la seconda volta nell’arco di due mesi, perché in due occasioni si è reso artefice di molestie persecutorie nei confronti di una ragazza, colpevole di avere avuto con lui una relazione sentimentale, alla cui chiusura il 18enne ha reagito prima bruciandole l’auto poi minacciandola ossessivamente. Bruciata l’auto della ragazza, il Galzarano si rivelava alla vittima come autore dell’incendio e non contento, le minacciava chissà quali altri danni, annunciati a mo’ di ritorsione alla sua decisione di interrompere il rapporto. Tanto costava il carcere al giovane, arrestato dalla Squadra Mobile di Catanzaro su ordine del GIP. Il ragazzo scontava oltre un mese di galera, dopo di che veniva collocato agli arresti domiciliari, nella casa dove viveva con i genitori. Dal domicilio il Galzarano non si placava ma approfittava della detenzione domestica per ripresentarsi di nuovo alla sua vittima, avvertendola per telefono di essere “uscito”. La ragazza si rivolgeva ancora una volta alle Forze di Polizia denunciando alla Squadra Mobile del Capoluogo le rinnovate intimidazioni che................
giovedì 17 dicembre 2015
mercoledì 16 dicembre 2015
Ora si che è tutto chiaro Oliverio vuole veramente bene a Catanzaro! Il presidente della regione ordina l'apertura della facoltà di medicina anche a Cosenza
Ennesimo scippo momentaneamente evitato grazie al "Coruc" ma l'intenzione del presidente Oliverio è chiara: creare un doppione della facoltà di medicina a Cosenza.
“Che ci sia anche lo zampino del presidente Oliverio nel tentativo di scippo della Facoltà di medicina di Catanzaro sembra non esserci più alcun dubbio. Come interpretare altrimenti la lettera con cui il direttore generale del Dipartimento della salute, Riccardo Fatarella, uomo di fiducia di Oliverio, ha chiesto al rettore dell’Università “La Sapienza” di Roma, il cosentino prof. Gaudio, la disponibilità di quell’Ateneo ad attivare a Cosenza quattro corsi di laurea in professioni sanitarie, praticamente il primo passo verso la seconda Facoltà di medicina in Calabria ? Secondo Fatarella in Calabria mancano ostetriche, tecnici audiometristi, igienisti dentali e assistenti sanitari e queste figure professionali, a suo parere, possono essere formate ad Arcavacata attraverso una convenzione con “La Sapienza” di Roma.
Difficile pensare che Fatarella abbia agito da solo senza informare il presidente Oliverio. Il quadro, a questo punto, si sta facendo molto chiaro. C’è in atto una manovra tutta cosentina per indebolire la Facoltà di medicina di Catanzaro con l’istituzione di una parallela Facoltà ad Arcavacata.
Per ora, la manovra è stata sventata all’interno del Coruc, il coordinamento delle Università, nonostante indebite e pesanti “pressioni” venute da ambienti professionali cosentini nei confronti di alcuni componenti.
Ma il problema ora si ripresenta sotto un’altra veste. Il “club” dei cosentini punta sulla convenzione tra Regione e Università “La Sapienza” per aggirare l’ostacolo. Il presidente Oliverio, attraverso il suo dirigente generale Fatarella, ha riaperto il discorso con la citata lettera, sicuramente concordata con il Governatore.
E’ ora che la città reagisca. Stupisce soprattutto il silenzio degli Ordini professionali, delle Associazioni che fino a qualche anno fa sostenevano le ragioni del Capoluogo e che oggi invece assistono inermi alle grandi manovre del..........
martedì 15 dicembre 2015
Finalmente una buona notizia per il Grande 'Albergo delle Fate; Il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo annuncia che affiancherà il comune di Taverna nel recupero della prestigiosa struttura che versa in totale abbandono.
Si inizia a vedere una flebile luce
nel buio del lungo lungo tunnel del degrado, dell’abbandono dell’indifferenza verso il Grande Albergo delle Fate.Scende in campo anche il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo a difesa della struttura che tanto lustro ha dato anche alla città capoluogo.Il sindaco Abramo ha annunciato di voler discutere durante il consiglio comunale di una mozione per affiancare il comune di Taverna nel recupero del glorioso albergo cercando ogni valido finanziamento per porre fine all'inesorabile degrado in cui versa l’importante struttura opera dell’ imprenditore Eugenio Mancuso. il quale negli anni 30 realizzo in stile baite svizzere il Villaggio Mancuso,situato nel cuore della Sila Piccola catanzarese, un vero paradiso incastonato tra il lago del Passante e i monti Gariglione e Femminamorta, villaggio a forte vocazione turistica per oltre mezzo secolo è stato il simbolo della Sila, portando prestigio e notorietà a Taverna. LAlbergo delle Fate è monumento storico nazionale, dichiarato bene di notevole interesse architettonico dal Ministero per i Beni Culturali, con Ddr n. 124 del 28 novembre 2007.In questa suggestiva cornice fu girato il film “La ballata dei mariti” del 1963 con la regia di Fabrizio Taglioni con Memmo Carotenuto, Marisa del Frate, Aroldo Tieri Franco Giacobini Annie Gorassini, Margaret Lee, Rosemarie Lindt, ,Rosalba Neri, Umberto Raho. Il film è stato un omaggio alla città di perché rappresenta uno dei primi esempi di film “turistico” che
consente di ripercorrere alcune delle tappe più belle delle località di villeggiatura nella provincia di Catanzaro: dalla splendida cornice dell’altopiano silano, all’Albergo delle Fate e al prestigioso Albergo “Moderno” di Catanzaro. Costruito interamente in legno negli anni 30 con soluzioni architettoniche ancora oggi modernissime. Da sempre considerato lalbergo per eccellenza della Sila è collocato in posizione dominante in un bellissimo parco posto proprio al centro di Villaggio Mancuso, frazione montana di Taverna, patria dellartista seicentesco Mattia Preti e piccolo comune della provincia di Catanzaro. Il suo aspetto potrebbe far pensare a un'architettura del Nord Europa, tanto più che lalbergo è ancora oggi immerso nella natura, fra pini altissimi e la vegetazione rigogliosa della Piccola Sila. Esempio di un'architettura che coniuga estetica, funzionalità e sostenibilità. Il suo aspetto suggestivo riportava subito alla mente fate, gnomi e luoghi incantati. Agli inizi degli.......lunedì 14 dicembre 2015
In trasferta da Isola Capo Rizzuto a Sersale per incendiare il portone dell'ex sindaco Vera Scalfaro. Entra nel vivo il processo contro gli autori dell'atto intimidatorio.
Quella sera del 27 luglio del 2009
l’ex sindaco Vera Scalfaro si trovava in casa assieme al marito quando un uomo con passo spedito dopo essere sceso dalla macchina, cosparge di benzina il portone, e dopo aver appiccato il fuoco ritorna in macchina per scomparire velocemente.Questo era solo l’ultimo episodio precedentemente la donna aveva subito l’incendio di due auto. La notte successiva durante un normale pattugliamento un auto non si ferma al posto di blocco, inizia un veloce inseguimento che termina solo quando l’auto va a sbattere su una grossa catena. L’uomo seduto accanto riesce a fuggire mentre il conducente N.L. P. residente a Isola Capo Rizzuto, viene denunciato.Per i carabinieri non è stato difficile creare una connessione con il portone incendiato.dopo un ispezione nell'abitazione del sospettato vengono prelevati dei vestiti che risulteranno una prova importante nella visione del filmano delle telecamere installate a protezione della casa del’ex sindaco.Un vero accanimento che porto alla convocazione di una riunione del comitato provinciale di sicurezza presieduto dal prefetto dell’epoca. Ora il pm Vincenzo Capomolla ha voluto raccogliere più............
l’ex sindaco Vera Scalfaro si trovava in casa assieme al marito quando un uomo con passo spedito dopo essere sceso dalla macchina, cosparge di benzina il portone, e dopo aver appiccato il fuoco ritorna in macchina per scomparire velocemente.Questo era solo l’ultimo episodio precedentemente la donna aveva subito l’incendio di due auto. La notte successiva durante un normale pattugliamento un auto non si ferma al posto di blocco, inizia un veloce inseguimento che termina solo quando l’auto va a sbattere su una grossa catena. L’uomo seduto accanto riesce a fuggire mentre il conducente N.L. P. residente a Isola Capo Rizzuto, viene denunciato.Per i carabinieri non è stato difficile creare una connessione con il portone incendiato.dopo un ispezione nell'abitazione del sospettato vengono prelevati dei vestiti che risulteranno una prova importante nella visione del filmano delle telecamere installate a protezione della casa del’ex sindaco.Un vero accanimento che porto alla convocazione di una riunione del comitato provinciale di sicurezza presieduto dal prefetto dell’epoca. Ora il pm Vincenzo Capomolla ha voluto raccogliere più............
sabato 12 dicembre 2015
Tutti gli articoli in edicola durante questa settimana su: Zagarise, Sersale, Taverna, Sorbo San Basile, Albi, Magisano, Simeri Crichi, Sellia, Sellia Marina, Sila, Catanzaro.
venerdì 11 dicembre 2015
Le magie del presidente Dopo aver dirottato i 20 milioni (già stanziati) per la SP 25 Arsanise/Catanzaro Oliverio fa sparire anche i 20 milioni (già stanziati) per il porto di Catanzaro Lido.
Il vizietto del presidente Oliverio nel dirottare prima i 20 milioni per il nuovo tracciato della SP 25 poi i 20 milioni per il porto di Catanzaro lido entrambi finanziamenti già stanziati!
Dichiarazione del sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo:
“Il presidente Oliverio non mantiene la parola data e il finanziamento di 20 milioni di euro per il completamento del porto di Catanzaro Lido sembra essere sparito dalla rimodulazione dei fondi PAC a favore di altre opere. Si dice che sarà reinserito prima della fine dell’anno, altri dicono che farà parte del nuovo POR, in ogni caso viene rinviato tutto a data da destinarsi. Se queste notizie che filtrano dalla Cittadella regionale saranno confermate, alzerò le barricate e chiamerò la città alla mobilitazione contro quello che appare come l’ennesimo sopruso contro il Capoluogo. Una questione di una gravità inaudita che si aggiunge ai colpevoli silenzi sul nuovo ospedale. Ho più che un sospetto che si voglia impedire in maniera sleale a questa Amministrazione di raccogliere i frutti del suo lavoro. Non si spiegherebbe altrimenti il rifiuto del presidente Oliverio di incontrarci. Anche l’apertura in silenzio della Cittadella regionale non è casuale. E’ come se si volesse ritardare la soluzione dei problemi in maniera da delegittimare la nostra Amministrazione. Non vorrei che nei prossimi mesi si trovino altre scuse per bloccare i finanziamenti per le opere pubbliche di Catanzaro. E c’è un altro aspetto su cui vigileremo e informeremo la città: corre voce dell’insistente “corteggiamento” del centrosinistra a consiglieri comunali eletti nel centrodestra con l’obiettivo di mandare a casa l’Amministrazione in carica. Saranno magari utilizzate le strutture speciali regionali per dare “risposte” ? A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”.E’ durissima la presa di posizione del sindaco Sergio Abramo che attendeva l’inserimento del finanziamento da 20 milioni di euro nella rimodulazione dei PAC in modo da potere sbloccare la gara d’appalto per il completamento del porto.“Mi domando se ho fatto male a fidarmi della Regione. Avevo ricevuto rassicurazioni totali dai dirigenti dei Dipartimenti interessati circa la sussistenza del finanziamento. Lo spostamento dai fondi strutturali al fondi PAC era stato motivato dalla necessità di dilatare i tempi e consentire la valutazione di impatto ambientale. A questo punto, ho tutte le ragioni per ritenere che l’assoggettabilità alla valutazione ambientale (VIA) è stata solo un pretesto per.......................
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