martedì 4 settembre 2018

Elvira Fratto la giovane e bravissima scrittrice Catanzarese ha presentato nei giorni scorsi il libro "Resalio" presso il centro clinico San Vitaliano con un pubblico molto particolare i malati di SLA

La sla è una malattia che giorno dopo giorno toglie i movimenti, la parola, la libertà. Che taglia le ali a chi ne è colpito e ferisce il cuore di chi gli sta accanto. Come è successo a Elvira Fratto, la 27enne  catanzarese autrice del libro Resalio, con lo pseudonimo di Elly Irukandji. Lei che dall'età di 11 anni ha vissuto la malattia della nonna paterna, ha raccolto sensazioni e stati d'animo nelle pagine di quello che è diventato il suo libro d'esordio. «È un libro a tratti autobiografico - racconta Elvira - nel senso che nasce da una esperienza che io ho vissuto quando ero soltanto una bambina, ovvero la malattia di mia nonna, la sclerosi laterale amiotrofica. Allora ho cominciato a raccogliere diverse impressioni su come la vedessi cambiare e questo mi ha spinto prima a chiudere in un cassetto quelle riflessioni  e a metabolizzare da sola il problema che la mia famiglia aveva avuto. Solo dopo molti anni, all'università, ho deciso di mettere insieme quei pezzi e di farne qualcosa. Non pensavo potesse venire fuori un libro ma semplicemente un racconto che mi servisse a guarire da quello che avevo vissuto».n racconto forte e intenso la cui protagonista, Morgana, è una ragazza resiliente, che si sente un piccolo anatroccolo nero tra tanti cigni bianchi, alle prese con problemi e peripezie che la vita le presenta. «La protagonista  è una persona completamente diversa da me, che affronta meglio di me tutto quello che io avrei dovuto affrontare in maniera più matura e diretta, come la malattia del suo migliore amico». Non solo la malattia ma anche l'amore, la famiglia, l'amicizia, l'omosessualità, tanti i temi affrontati con maturità nelle pagine di Resalio.
Elvira ha presentato il suo lavoro difronte a un pubblico speciale, ai pazienti del centro clinico San Vitaliano di Catanzaro, che si occupa di assistenza ai pazienti affetti da sla. La presentazione è stata introdotta dal libraio Nunzio Belcaro e arricchita dalle letture di Attilio Mela. «Questa è per me la presentazione più importante dell'anno - aggiunge l'autrice - perché finalmente vengo a.......



lunedì 3 settembre 2018

Botte da orbi Carabiniere ricoveravo al Pugliese di Catanzaro. Scene da guerriglia durante una perquisizione per droga coinvolta un intera famiglia.


Il giovane che ha aggredito il militare, dopo aver tentato di gettare lo stupefacente che il fratello aveva nell’auto, si è reso irreperibile

E’ ricoverato da venerdì in prognosi riservata nell’Ospedale di Catanzaro un carabiniere della Compagnia di Soverato dopo un pugno al volto ricevuto durante il controllo di un’auto a bordo della quale è stata poi trovata droga. I militari hanno fermato durante un posto di blocco in località Russomanno tra i Comuni di Satriano e Soverato la vettura condotta da Adriano Larry Rizzo, di 27 anni, già noto alle forze dell’ordine. Lo stato di agitazione del giovane ha indotto i militare ad approfondire i controlli con un’accurata perquisizione del veicolo. Subito dopo però è giunta un’altra auto con la madre ed il fratello, Concetta Battaglia di 50 anni e il ventiseienne Giulio Moreno Rizzo anch’essi gravati da precedenti di polizia. Mentre la signora ha tentato di mettersi alla guida della macchina fermata e andare via per impedirne l’ispezione, il figlio più piccolo arrivato con lei si è scagliato contro i carabinieri poi ha preso un sacchetto dal sedile posteriore della vettura ed è fuggito lanciandosi in un dirupo. L’iniziale raffica di calci e pugni ha travolto uno dei militari in servizio che si è accasciato a terra privo di sensi ed è stato in questi giorni trasferito dall’Ospedale di Soverato al Pugliese – Ciaccio di Catanzaro.
La donna e Adriano Larry Rizzo che nella concitazione erano riusciti ad allontanarsi in auto sono stati immediatamente rintracciati e arrestati in concorso per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, nonché detenzione e spaccio di stupefacenti. Con l’aiuto dei vigili del fuoco i militari hanno poi recuperato in una scarpata il sacchetto dentro al quale c’era mezzo chilo di marijuana. Nell’auto perquisita dopo il ricovero del militare e l’arresto dei due è stato trovato un tirapugni nascosto nel cassetto portaoggetti. Dopo la convalida il gip ha disposto l’obbligo di firma per madre e figlio che processati per direttissima sono stati. Giulio, irreperibile da venerdì sera, è stato denunciato per gli stessi reati in concorso con la mamma e il fratello. Lo scorso anno i due fratelli si erano resi protagonisti di una .........

sabato 1 settembre 2018

Nel Catanzarese ; Per dissidi con il negoziante gli brucia il magazzino di 200 mq devastato completamente. Denunciato giovane 27 enne del posto



Un fabbricato rurale di circa 200 metri quadrati è stato devastato da un incendio. È accaduto a Badolato, nel catanzarese e ad esser presa di mira è stata la struttura adibita a magazzino di una ditta locale, la "Edilizia Cardarello", nella quale era depositato del materiale edile di vario genere.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Soverato per domare le fiamme, mentre i carabinieri della Stazione locale hanno invece effettuato i primi accertamenti sullo stato dei luoghi e sulle cause del rogo, rendendosi subito conto che la natura delle fuoco era certamente dolosa.
Da qui sono partite le indagini, coordinate dal Nucleo Operativo della Compagnia di Soverato, e proseguite ininterrottamente fino ad arrivare ad identificare il presunto autore.
Si di un giovane 27enne del posto per cui è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procuradella Repubblica di Catanzaro per l’ipotesi di reato di danneggiamento da incendio.
L’uomo, ascoltato dagli investigatori, avrebbe difatti ammesso di essere stato lui ad appiccare l’incendio per dei dissidi privati, di natura economica, e non per un ...............

venerdì 31 agosto 2018

Preoccupano sempre più i continui furti a danno di aziende agricole del Catanzarese una delle ultime razzie a Soveria Simeri. Coldiretti lancia gara di solidarietà

Sempre più frequentemente nelle campagne calabresi registriamo l’aumento di furti in particolare di trattori ed in generale dei mezzi agricoli, purtroppo cresce l’abigeato e non meno frequenti le intimidazioni, gli incendi dolosi ed azioni di racket. L’ultimo episodio in ordine di tempo si è verificato al giovane imprenditore vitivinicolo Matteo Dell’Aera, titolare dell’azienda agricola di circa 30 ettari, nel comune di Soveria Simeri (CZ) prevalentemente coltivata a vigneto, che ha subito il furto di due trattori e di tutte le attrezzature necessarie alla conduzione dell’azienda. Certamente non si possono lasciare soli i singoli agricoltori nel contrastare la criminalità’ nelle campagne.

Coldiretti nell’esprimere solidarietà sollecita il Prefetto di Catanzaro e le forze dell’ordine ad intensificare le attività di controllo del territorio rurale purtroppo sempre di più preda di criminali. Coldiretti però vuole dare un segnale tangibile con una solidarietà operosa che veda coinvolte sia le Istituzioni e contemporaneamente gli stessi agricoltori e anche cittadini. Riteniamo ormai non più rinviabili – afferma infatti Coldiretti – azioni straordinarie per assicurare sicurezza e legalità nelle campagne calabresi e per questo chiede al Presidente Oliverio l’attivazione immediata di due azioni a supporto degli agricoltori volte a garantire tutela alle aziende agricole e pertanto propone: l’attivazione del PON-Sicurezza e Legalità per rafforzare la prevenzione e la difesa e poi, un bando mono-tematico a valere sul PSR 2014-2020 per il ripristino dei mezzi agricoli e del patrimonio zootecnico oggetto di furti, incendi dolosi o azione di racket. Ma nell’immediato? Ecco che proprio in attesa degli interventi Regionali, per il ripristino dei mezzi agricoli aziendali e di una maggiore attività di tutela, – dichiara Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – serve sostegno concreto ed immediato per garantire la conduzione delle aziende dal giorno dopo. Coldiretti Calabria sollecita una forte reazione di solidarietà, al fianco di Matteo per sostenerlo nella conduzione del vigneto e poi nelle prossime settimane nella vendemmia e per questo lancia l’hashtag #nonlasciamosoloilcontadino. Facciamo appello a chiunque è nelle condizioni di poterlo fare di mettere a disposizione mezzi agricoli ed ore lavoro necessarie per non perdere il raccolto; stringersi concretamente intorno a chi ha bisogno e sostenerlo aiutandolo a superare le ..................

giovedì 30 agosto 2018

Sersale Serve urgentemente la bonifica della discarica abusiva in località "Angaro" la presenza di eternit preoccupa molto

Sono di da molto tempo a fare "bella" mostra  deturpando il paesaggio, si tratta di rifiuti vari come scarti edili con la presenza anche di eternit molto pericolosi all'ambiente la zona si trova esattamente  su una stradina interpoderale  difronte la casa di cura Giuseppe Moscati precisamente in località "Angaro" percorrendo la strada che porta in Sila prima di arrivare a Porta del parco basta prendere questa stradina per restare senza parole a cosi tanta inciviltà dei pochi cafoni che incuranti deturpano un paesaggio meraviglioso. Siamo fiduciosi che ancora una volta il sindaco della Città di Sersale si adoperi al più presto a bonificare l'area impartendo multe severissime a chi.............


mercoledì 29 agosto 2018

Catanzaro Maxi truffa alle assicurazioni Il lungo elenco delle 230 persone coinvolte "molte del comprensorio" incidenti fasulli,false testimonianze per rimborsi milionari.


Sono 230 gli indagati dalla Procura di Catanzaro per quello che i pm considerano un maxi sistema finalizzato alle truffe assicurative. Gli uffici giudiziari ipotizzano l’esistenza di una associazione a delinquere il cui scopo sarebbe stato quello di truffare alcune compagnie assicurative e il Fondo di garanzia per le vittime della strada. Sono coinvolti anche alcuni avvocati e medici molto noti nel capoluogo. L’avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato firmato dal pm Paolo Petrolo assieme a Graziella Visconti, al procuratore capo Nicola Gratteri e all’aggiunto Vincenzo Capomolla. Agli indagati, a vario titolo, vengono contestati i reati di associazione a delinquere, truffa, frode assicurativa, corruzione in atti giudiziari, falsa testimonianza, falso ideologico.
Al centro dell’inchiesta vi sarebbero incidenti stradali “fantasma”, costruiti a tavolino producendo false prove e false testimonianze. Una “fabbrica” di falsi, quella ricostruita nelle 90 pagine dell’avviso di chiusura delle indagini preliminari, che avrebbe fruttato profitti agli attori della presunta truffa. Lo scopo era quello di mettere le mani sui risarcimenti, passando attraverso i processi celebrati davanti ai giudici di pace.
Tra gli indagati, anche gli avvocati Gennaro Pierino Mellea, ex consigliere comunale di Catanzaro, e Antonio Bressi e il medico Giulio Cosco, individuato dagli investigatori come «redattore di falsa documentazione sanitaria», già coinvolti nel primo filone dell’inchiesta sulle truffe assicurative condotto dal pm Petrolo e della Guardia di finanza di Catanzaro. La Procura avrebbe ricostruito i ruoli di tutti gli indagati, differenziandoli a seconda dei compiti rivestiti: ci sarebbero i “procacciatori” e organizzatori di falsi sinistri, i “suggeritori” per i testimoni e i professionisti incaricati di offrire servizi logistici e di rappresentare in giudizio le istanze delle presunte vittime dei sinistri.
La chiusura delle indagini è il nuovo step dell’inchiesta partita nel luglio del 2017. Si tratta di “Violentemente investito 2”, procedimento nel quale le Fiamme gialle hanno denunciato inizialmente 263 persone, tutte residenti nella provincia di Catanzaro.
Nel 2017 i finanzieri sequestrarono beni per circa 2,3 milioni di euro a due avvocati.
L’ASSOCIAZIONE All’interno dell’organizzazione, secondo l’accusa, i vari indagati avevano ruoli be definiti. Giovanni Chiaravalloti, per esempio, viene indicato quale “procacciatore” e organizzatore di falsi sinistri, in alcuni casi partecipandovi personalmente. Antonio, Giuseppe e Stefano Iania, oltre ad essere procacciatori (Antonio Iania in particolare), in alcuni caso hanno messo a disposizione i propri mezzi mentre Antonio Iania avrebbe prestato falsa testimonianza. Oltre ad essere un procacciatore, Endriu Ianos, secondo l’accusa, avrebbe organizzato i falsi incidenti coinvolgendo anche membri della propria famiglia, individuando personalmente i falsi testimoni. A questi indagati, accusati di associazione per delinquere, si aggiungono, con ruoli simili, Eleonora Morelli, Ivan Valentino, Giuseppe Nicoletta, Angela Zucco, Floro Caccavari, Vincenzo Cesareo, Stefano Saverio Ierace, Rosaria Leone, Pietropaolo Lanzellotti, Marco Mancuso, Marco Sasso. Secondo la Procura di Catanzaro queste persone agivano insieme a Gennaro Pierino Mellea, Raoul Mellea, Antonio Bressi, Vitaliano Mirarchi, Fabrizio Nicoletta, Rosa Mazza, Emanuele Nicoletta, Vittorio Nicoletta, Alessandro Nicoletta, Filomena Nicoletta, Francesco Giglio, Rosario Murica, Bruno Candeloro, Serafino Guido, Fabio Parrinello, Luigi Scalzo, Luigi Cosco – tutte persone nei confronti delle quali è stata esercitata l’azione penale nel procedimento “Violentemente investito 1”.
Questi i nomi di tutte le persone coinvolte:.........................