Nei giorni scorsi, i Consiglieri Comunali di “Rinnov@ndo Sersale” hanno chiesto nuovamente la convocazione di un Consiglio Comunale Urgente per approvare il Piano d’Assetto della Riserva e dare uno specifico mandato al Sindaco per salvare la Riserva, in vista della sua audizione in IV Commissione Ambiente del prossimo 24.07.2019.
Nella proposta di Tallini vi sono tre grossi punti deboli:
a) l’obbligatorietà di assicurare forme di concorrenza e pubblicità nella scelta del Concessionario/Gestore Privato;
b) il fatto che il Piano d’Assetto sia pronto e adottabile in tempi brevissimi;
c) il dovere di contemplare anche la partecipazione degli altri Enti Locali territorialmente coinvolti.
La proposta di Tallini, alla luce della normativa sulle Aree Protette e quella sull’affidamento della Gestione di BENI PUBBLICI a Soggetti Privati, fa acqua sul piano giuridico.
Infatti un Ente Pubblico non può affidare la Gestione ad un Soggetto Privato di sua scelta, ma deve esperire una procedura ad Evidenza Pubblica, perché Legambiente e non il WWF, o Fare Verde, o Greenpeace? Come si fa a scegliere, forse a simpatia del Consigliere regionale proponente?
C’è il serio rischio che questi vizi di legittimità potrebbero far cadere la Legge, se così approvata, in un ginepraio di ricorsi decretando la morte della Riserva.
Come si legge nel resoconto dei lavori della IV Commissione del 11.07.2019, tra le motivazioni a sostegno della REVOCA, vi sono “alcune inadempienze a carico del Comune di Sersale”, Ente Gestore della Riserva Valli Cupe, in particolare i diversi solleciti in ordine alla “Assenza, dopo tre anni dalla Legge, del previsto Piano Naturalistico e del Regolamento della Riserva.”
Per smontare tale assunto è sufficiente che il Consiglio Comunale di Sersale Adotti in tempi brevissimi il Piano; come dichiarato dallo stesso Direttore Lupia il Piano è ultimato da almeno un anno e anche visionato in bozza dalla Regione. Quindi non vediamo il motivo perché il Sindaco Torchia e l’Amministrazione “Progetto Sersale” non abbiano ancora convocato il Consiglio Comunale. Tranne che non vogliano dare agio all’On. Tallini…
Inoltre, bisogna riflettere su quanto dichiarato dal Presidente di Commissione Domenico Bevacqua: un punto di partenza può essere “aggiungere un comma [alla proposta Tallini, nda] che specifichi meglio il coinvolgimento degli Enti Locali nella Gestione della Riserva.” Quindi, lungi dall’essere sventato come dice il Sindaco, il ‘blitz’ di Tallini è solo rinviato, e sulla Gestione Legambiente + Comuni territorialmente coinvolti, è già visibile in Commissione un’identità di vedute bipartisan per non scontentare nessuno.
Lo stesso dirigente regionale Dott. Giovanni Aramini – che ringraziamo per aver permesso ai Consiglieri Comunali del Gruppo Consiliare Rinnov@ndo Sersale di prendere visione di tutta la documentazione relativamente a Rendicontazione e Piano, accesso finora non accordato dal Comune di Sersale – in Commissione ha precisato che “la Legge numero 394 del 1991, “Legge Quadro sulle Aree Protette”, prevede all’articolo 22, comma 1, lettera c) la partecipazione degli Enti Locali interessati.”
Quindi il Sindaco all’audizione troverà una Proposta di Legge già emendata, il Comune di Sersale sarà sostituito dall’Associazione Legambiente, supportata dai tre Comuni su cui insiste la Riserva.
Invece con un Consiglio Comunale Straordinario ed Urgente – e la maggioranza “Progetto Sersale” non può accampare ragioni di tempo, dato che gli atti sono tutti pronti (perché li hanno mostrati in conferenza stampa!) – si può conferire al Sindaco un mandato di tutta la comunità di Sersale: vada in audizione col Piano Adottato e sollevi una questione di legittimità della norma di Tallini, poiché in contrasto con le più elementari norme sulla Trasparenza e Concorrenza.
Dobbiamo rispondere all’arroganza della politica con la forza del diritto. Salvatore Torchia – che ha ammesso che la Riserva è oggetto di un conflitto politico – ha l’occasione per togliere il giocattolo dalle mani di Tallini. Ma deve lasciarsi consigliare, ha già dimostrato notevole incapacità nei processi amministrativi e politici, non può farcela da solo.
Nonostante Valli Cupe sia diventata strumento di consenso alle ultime elezioni comunali, e le polemiche dell’ultima settimana lo dimostrano, NOI siamo a disposizione per salvare ciò che è un BENE COMUNE di TUTTI i cittadini.
Il Sindaco, che ha già rifiutato più volte il nostro.................