mercoledì 18 dicembre 2019

Catanzaro Lido; 100 pizze per il pranzo di Natale ai più bisognosi. Lodevole iniziativa di un noto locale

Questa, proprio, non poteva non essere raccontata. E non è un modo di farsi pubblicità. Chi ha pensato a questa iniziativa non voleva che neanche si sapesse, ma se serve ad essere emulata da altri, perché non darne notizia?

Quello che conta è che cento persone in difficoltà economiche, che solitamente si recano nelle strutture caritative della città per un pasto caldo, avranno la pizza al pranzo della vigilia di Natale. L’idea di Antonio Alfieri, che gestisce il pub “Tortuga” nel quartiere Lido di Catanzaro, è stata prontamente accolta dal suo staff che, nel giorno di chiusura del locale, sarà presente per affiancare il pizzaiolo, Salvatore Mirante, nella preparazione di un centinaio di pizze. A distribuirle provvederanno i volontari de “La Misericordia”, guidati da Salvatore Ferragina, mentre, a contattare le varie strutture e a verificarne la disponibilità, è stato il Centro Servizi al Volontariato, in virtù dell’attività di intermediazione che da sempre gli è riconosciuta. “Nel nostro piccolo abbiamo sempre dato una mano a chi ha bisogno, e lo abbiamo fatto in silenzio – ha tenuto a precisare Alfieri, contattato dall’ufficio stampa del CSV di Catanzaro – Stavolta, in vista del Natale, abbiamo deciso di dare il nostro contributo in maniera più strutturata e di raggiungere più persone che non possono permettersi un pasto caldo. Ma ciò non sarebbe stato possibile senza l’entusiasmo dei miei dipendenti, che in un giorno di riposo saranno qui, a lavorare, per donare alla vigilia un pranzo diverso a chi è abituato a viverlo come un giorno qualunque”. E, di sicuro, coloro che abitualmente siedono alle mense del Conventino, della parrocchia “Madonna di Pompei”, gestita dall’associazione “Oscar Romero”, e di tre (Oasi di Misericordia, Tenda di Mamre e Aliante) delle strutture in capo a Fondazione Città Solidale, non si..........

martedì 17 dicembre 2019

Sila la transumanza diventa patrimonio dell'umanità. L'Unesco, riunitosi a Bogotá, Colombia,l'ha proclamata patrimonio culturale e immateriale dell'umanità.

Il Comitato del Patrimonio Mondiale dell'Unesco, riunitosi a Bogotá, Colombia, ha proclamato la transumanza patrimonio culturale e immateriale dell'umanità. Anche i territori ed i tratturi della Calabria entro Marzo 2020 saranno integrati insieme alla Sardegna ed alla Spagna.

La transumanza, la tradizionale pratica pastorale di migrazione stagionale del bestiame lungo i tratturi e verso condizioni climatiche migliori, si allinea con l'obiettivo già individuato un paio di anni or sono dall'Ente Parco nazionale della Sila e dell'ARA Calabria (associazione regionale allevatori), con la sottoscrizione di un protocollo d'intesa, di recuperare gli antichi tratturi, di valorizzare la tradizione della transumanza e sviluppare attività economiche sostenibili legate al mondo degli allevatori. A tal proposito sono già stati individuati i primi percorsi e stanziati i primi fondi affinché il recupero dei “tratturi”, strade per la migrazione stagionale degli animali, possano divenire sentieri tematici rivolti ai turisti peraltro potenzialmente gestiti dagli stessi allevatori che potrebbero attrezzarsi per accogliere e ristorare con i prodotti dell’allevamento i tanti turisti attratti dalle bellezze del Parco. L’ARA Calabria, nella persona del Presidente Raffaele Portaro, “plaude al lavoro svolto dal capo di gabinetto del Ministero dell’Ambiente, il professor Pier Luigi Petrillo, autore del dossier, e dall’ambasciatore d’Italia all’Unesco Massimo Riccardo, per l’importante riconoscimento, che attribuisce alla transumanza ed agli allevatori che la praticano il ruolo di “sentinelle” dell’ambiente, capaci di coniugare una corretta gestione delle risorse naturali con il benessere degli animali in un equilibrato rapporto tra uomo e natura”. Infatti i pastori transumanti, come sottolinea il dossier di candidatura presentato dall'Italia insieme a Grecia e Austria all'Unesco, hanno una conoscenza approfondita dell'ambiente, dell'equilibrio ecologico tra uomo e natura e dei cambiamenti climatici avvalorando questo tipo di allevamento come sostenibile ed efficiente. L'Ente Parco Nazionale della Sila, nella persona del suo Presidente, il dott. Francesco Curcio, sostiene che “questo riconoscimento rafforza il lavoro avviato dall'Ente Parco con l’ARA Calabria, obiettivi per altro contenuti anche nel Piano economico del Parco e che verranno perseguiti all'interno del percorso della Carta Europea del Turismo Sostenibile affinché la tradizione del territorio silano, il valore dei suoi prodotti e di una cultura millenaria, possano costituire una ulteriore attrattiva e divenire indotto per......................

lunedì 16 dicembre 2019

Altro che natale! Nel comune di Catanzaro si respira aria di tempesta.Oltre ai 29 consiglieri coinvolte anche 5 società 2 di Simeri Crichi 2 di Catanzaro una di Soverato

Più che atmosfera natalizia si respira aria di tempesta in queste ore nel Come di Catanzaro dove stamani i Carabinieri della sezione di polizia giudiziaria del capoluogo hanno fatto irruzione notificando nei confronti di 34 persone un avviso di conclusione indagini, con contestuale informazione di garanzia, vergato dal sostituto procuratore della Repubblica del capoluogo calabrese Pasquale Mandolfino.
Nei confronti degli indagati si ipotizzano, a vario titolo, i reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, uso di atto falso, falsità materiale e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico.
LE INDAGINI
Secondo quanto scoperto dagli inquirenti, tra le mura di Palazzo De Nobili sarebbe sorto - da novembre a dicembre 2018 - una sorta di gioco” che avrebbe deturpato, e non di poco, le casse dell’ente.
Un “meccanismo” che, tramite “presenze fantasma e “verbali farlocchi” attestanti riunioni delle commissioni consiliari, avrebbe consentito a 29 consiglieri di incassare in soli due mesi - a titolo di gettone di presenza - complessivamente 21.796,01 euro.
Dunque, gli incontri sarebbero stati fissati ma pare che gli amministratori non vi abbiano preso parte o avrebbero partecipato solo a intermittenza rendendo di fatto impossibile lo svolgimento delle riunioni.
Azione questa che coinvolgerebbe in prima persona Mirarchi, Levato, Consolante, Riccio, Pisano e Celi, presidenti delle varie commissioni consiliari, da quello al Turismo a quella ai Lavori pubblici, all’Urbanistica e alle Politiche sociali.
I NOMI DEGLI INDAGATI
I consiglieri comunali di maggioranza e opposizione raggiunti da un avviso di garanzia sono 29 e 5 gli amministratori di società nel mirino della Procura guidata da Nicola Gratteri.
Si tratta dei consiglieri: Andrea Amendola, 46anni, di Catanzaro; Antonio Amendola, 61 anni, di Catanzaro; Antonio Angotti, 50 anni, di Catanzaro; Demetrio Battaglia, 46 anni, di Catanzaro; Gianmichele Bosco, 39 anni, di Catanzaro; Tommaso Brutto, 56 anni, di Catanzaro; Francesca Carlotta Celi, 29 anni, di Catanzaro; Fabio Celia, 45 anni, di Catanzaro; Enrico Consolante, 52 anni, di Catanzaro;
Lorenzo Costa, 60 anni, di Catanzaro; Manuela Costanzo, 46 anni, di Catanzaro; Sergio Costanzo, 53 anni di Catanzaro; Nicola Fiorita, 50 anni di Catanzaro; Roberta Gallo, 37 anni, di Catanzaro; Francesco Gironda, 51 anni, di Catanzaro; Luigi Levato, 44 anni, di Catanzaro; Rosario Lostumbo, 21 anni di Catanzaro; Filippo Mancuso, 57 anni di Catanzaro; Rosario Mancuso, 63 di Catanzaro;
Giovanni Merante, 50 anni, di Catanzaro; Antonio Mirarchi, 57 anni, di Catanzaro; Libero Notarangelo, 53anni, di Catanzaro; Giuseppe Pisano, 42 anni di Catanzaro; Agazio Praticò, 51 anni di Catanzaro; Giulia Procopi, 42 anni, di Catanzaro; Cristina Rotundo, 38 anni di Catanzaro; Fabio Talarico, 32 anni di Catanzaro; Antonio Triffiletti, 41 anni, di Catanzaro; Antonio Ursino, 56 anni, di Catanzaro ed Eugenio Riccio, 52 anni di Catanzaro.
Gli amministratori di imprese sono..............

sabato 14 dicembre 2019

ASP di Catanzaro con oltre 56 milioni di debiti e il commissariamento per infiltrazioni mafiose ora arrivano anche le dichiarazioni di dissesto finanziario.

Approvato il bilancio d’esercizio 2018 con una perdita di esercizio di 56.161.334,14 euro, i commissari Franca Tancredi e Salvatore Gullì segnalano la delibera a Cotticelli

Non solo il commissariamento per infiltrazioni mafiose, ma ora per l’Asp di Catanzaro arriva anche la dichiarazione di dissesto finanziario.
Approvato il bilancio d’esercizio 2018 con una perdita di esercizio di 56.161.334,14 euro, i commissari Franca Tancredi e Salvatore Gullì rimarcano come anche la relazione prefettizia che ha portato al loro arrivo all’azienda sanitaria abbia evidenziato come i bilanci fin dal 2014 abbiano chiuso in fase di perdita, rimarcando come l’ultimo bilancio riporti «un disavanzo in aumento del 173%, doppio rispetto a quello del precedente esercizio finanziario, ed addirittura quintuplo rispetto alla perdita registrata nell’anno 2014».
Gli ultimi richiami erano arrivati dalla Corte dei Conti già ad ottobre, segnalando diverse anomalie, ma nella lunga disamina oltre alle «gravi e reiterate irregolarità nella gestione dei bilanci» ereditate si sottolinea anche che «risulta una strutturale e reiterata carenza mensile della rimessa regionale, il cui importo anziché ammontare a 47,5 milioni di euro circa, risulta nettamente inferiore essendo pari a 35 milioni circa». La delibera ora sarà inviata al commissario ad acta Cotticelli, che della vicenda potrà discutere già martedì nell’incontro fissato con i comitati e gli esponenti della sanità lametina e del Reventino, con in caso di approvazione e prosecuzione della strada del dissesto lo scorporamento della fase fino al 31 dicembre 2018 che sarà gestita da un altro commissario, mentre la gestione ordinaria sarà affidata all’attuale terna che dovrà successivamente deliberare «l’ammontare indispensabile per consentire a questa Azienda Sanitaria la regolare erogazione dei servizi istituzionali anche in relazione ai rapporti contrattuali con i terzi autorizzati ed in possesso dei requisiti di legge». Il Tutto però indica anche altre conseguenze che valgono tanto per Comuni e Province che per le aziende pubbliche, come il blocco di ogni assunzione per 5 anni e la decadenza di..............................

venerdì 13 dicembre 2019

Incredibile! Nel comune di Catanzaro indagati ben 29 consiglieri su 32. Tutti d'accordo nel fare falsi verbali per intascare il gettone di presenza


Falsi verbali per intascare il gettone di presenza. È questo il quadro ipotizzato dalla Procura di Catanzaro a carico di 29 consiglieri comunali di Catanzaro, di maggioranza e opposizione, a cui questa mattina è stato notificato l’avviso di chiusura indagini direttamente nella sede comunale di palazzo De Nobili. In sostanza, secondo le ipotesi avanzate dai pm catanzaresi sulla base di falsi verbali relativi a riunioni delle commissioni consiliari, senza che i consiglieri vi abbiano effettivamente preso parte, sarebbero riusciti a intascare in modo illegittimo i gettoni di presenza. Una modalità che avrebbe consentito agli eletti nel Consiglio comunale di Catanzaro di incassare in soli due mesi, da novembre a dicembre 2018 a titolo di gettone di presenza di quasi 22mila euro. L’avviso di conclusione indagini è stato firmato dal sostituto procuratore Pasquale Mandolfino ed è stato notificato a un totale di 34 indagati.
Sono due gli aspetti contestati a vario titolo. Quello più rilevante è legato alle false assunzioni messe in atto da alcuni consiglieri comunali con la complicità di familiari e amici al fine di ottenere i rimborsi legati alle presenze in commissione; il secondo aspetto riguarda la dichiarazione di presenze nelle commissioni consiliari, consentendo a tutti gli introiti dei rimborsi. L’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato a 29 dei 32 consiglieri che compongono l’assise di Catanzaro, oltre a cinque presunti datori di lavoro. Il provvedimento di avviso di conclusione delle indagini, con avviso di garanzia, sarebbe stato notificato ai consiglieri............ 
a seguire i nomi dei 29 consiglieri

giovedì 12 dicembre 2019

I Francesi conquistati dai sapori Catanzaresi. Marsiglia incantata dal “Catanzaro Food Tasting Event”

L’eleganza di una cena francese ha incontrato i sapori tipici della Calabria 

Nel terzo appuntamento del “Catanzaro Food Tasting Event” che si è tenuto ieri sera a Marsiglia. Si è concluso così un percorso che ha permesso a sei aziende del Catanzarese di farsi conoscere da operatori commerciali, giornalisti e chef tra Svizzera, Germania e appunto Francia.
Le missioni sono state organizzate e coordinate dalla Camera di Commercio di Catanzaro in sinergia con il Settore Internazionalizzazione del Dipartimento Presidenza della Regione Calabria nel contesto del Programma Attuativo per l’Internazionalizzazione 2017/2018.
Alla serata conclusiva, tenutasi presso il ristorante “La Serenata”, ha preso parte anche il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro Daniele Rossi: «Sono felice di come le aziende catanzaresi si siano presentate e dei riscontri positivi che sono giunti, in tutte le iniziative, da parte degli operatori stranieri. I prodotti dell’enogastronomia calabrese, si sa, sono capaci di riscuotere successo, ciò che mi rende orgoglioso è che anche le aziende stesse siano state apprezzate per serietà, capacità produttive e qualità. Giornate come questa mi fanno capire che la Camera di Commercio di Catanzaro ha ragione nel voler spingere con convinzione sul tema dell’internazionalizzazione delle imprese locali. Mi complimento quindi con le aziende e ringrazio per la splendida accoglienza il presidente della Camera di Commercio italiana a Marsiglia Domenico Basciano e il Console generale d’Italia in Francia Alessandro Giovine, ho particolarmente apprezzato la loro presenza a questa iniziativa e la loro vicinanza concreta».
La serata, dopo gli incontri b2b tra aziende e operatori commerciali locali e giornalisti, si è conclusa con una cena curata dallo chef calabrese Nicola Stratoti che ha proposto un aperitivo a base di birra over al profumo di agrumi; antipasto calabrese di salumi, formaggi, sott’oli e degustazione di marmellate di arance, mandarino, cipolla e composta di peperoncino; scilatelle con ‘nduja e ricotta affumicata; filetto di suino di Calabria con bordura di pancetta tesa, olive sabbiate, salsiccia fresca del territorio su letto di patate croccanti e, per finire, la tipica pittanchiusa. La cena è stata accompagnata dalla birra solidale di Hesperia e dai vini delle cantine Dell’Aera.


Con questo ultimo evento si aggiunge un ulteriore tassello al.............