Premesso che: con appena 4 casi positivi su due milioni di abitanti, la Calabria resta la Regione meno colpita dall’epidemia di Coronavirus che sta colpendo l’Italia: soltanto la Basilicata ha meno casi complessivi (sono tre), ma ha un quarto degli abitanti (appena mezzo milione). Persino la minuscola Valle d’Aosta (125 mila residenti), è schizzata a 7 casi accertati, nonostante un numero bassissimo di tamponi (appena 28). In Calabria, invece, i controlli si stanno facendo eccome: abbiamo appena il 4% di casi positivi (4) sul numero dei tamponi effettuati (99), una delle percentuali più basse d’Italia
Il presidente della Regione Jole Santelli comunica che sono stati effettuati i tamponi su tutte le persone in stretto contatto con il paziente di 67 anni risultato positivo al coronavirus all’ospedale Pugliese di Catanzaro. Al primo test è risultata positiva solo la moglie posta sin da subito in quarantena.Come previsto dal protocollo, il campione per il test di conferma è stato inviato all’Istituto Superiore di Sanità e si è ora in attesa della conferma anche del risultato del marito.
Esiti negativi ai test sia per il medico di medicina generale, che aveva visitato il sessantasettenne sabato mattina, sia per il fratello pediatra e per gli altri operatori sanitari del reparto del nosocomio Catanzarese. A Catanzaro bar alle prese con presenze in calo del 50 per cento e negozi messi pure peggio. La paura da coronavirus sta mettendo a dura prova l'economia già fragile di Catanzaro. Scuole chiuse e strade poco affollate stanno svuotando anche i negozi. Si salvano i supermercati, ma, stretto necessario a parte, la prima decade del mese si sta chiudendo con un profondo rosso. Sì, perché sui Tre colli la raccomandazione di stare il più possibile in casa sembra essere stata presa alla lettera. A dirlo è la crescita degli acquisti online e i titolari dei piccoli esercizi lanciano l'allarme. A soffrire particolarmente sono i........
negozi d'abbigliamento. Prova lampante in via Buccarelli. Qui i commercianti stanno accusando un contraccolpo pesantissimo perché - ci racconta Anna Del Gaiso, titolare del negozio Panarea 45 - «le vendite già in calo da qualche settimana sono letteralmente crollate negli ultimi due giorni». Ieri in città si è registrato un vero e proprio venerdì nero che nulla ha a che fare con gli sconti da urlo del black friday. La gente ha paura e neppure le promozioni fanno breccia.
negozi d'abbigliamento. Prova lampante in via Buccarelli. Qui i commercianti stanno accusando un contraccolpo pesantissimo perché - ci racconta Anna Del Gaiso, titolare del negozio Panarea 45 - «le vendite già in calo da qualche settimana sono letteralmente crollate negli ultimi due giorni». Ieri in città si è registrato un vero e proprio venerdì nero che nulla ha a che fare con gli sconti da urlo del black friday. La gente ha paura e neppure le promozioni fanno breccia.