mercoledì 29 luglio 2020

Cropani Sale a 2 morti il triste bilancio del tragico incidente di stamattina L'impatto sulla ss 106 nel bivio di Sersale la strada della morte continua a mietere vittime

 Il forte impatto si è verificato stamattina presto intorno alle 6,30 lungo la statale 106, all’altezza del bivio di Cropani/ Sersale. Un uomo, un operaio lametino di 32 anni,  è deceduto a seguito di uno scontro tra un’auto, una Multipla, e un furgone cassonato Renault. Purtroppo dopo qualche ora è deceduto anche il conducente dell'auto trasportato in condizioni già disperate.

Un tragico incidente, avvenuto intorno alle 6 e 30 di stamani sull’ormai famigerata Statale 106 Jonica, ha mietuto ancora un’altra vita. È di un morto, difatti, il bilancio del sinistro che ha coinvolto, nel tratto di Cropani Marina, nel catanzarese, in corrispondenza del km 204.4, in direzione Taranto, una vettura, una Fiat Multipla, ed un furgone Renault cassonato.

Per cause ancora in corso di accertamento i due mezzi si sono scontrati ed anche altre tre persone sono rimaste ferite, due in modo lieve ed un altro politaumatizzato.
Sul luogo sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Sellia Marina, che hanno dovuto estrarre dalla lamiere contorte sia la salma della vittima, deceduta sul colpo, che gli altri coinvolti.
Sul luogo anche i Carabinieri, le squadre Anas e il Suem118 che ha trasferito in ospedale il ferito più grave.
L’arteria è provvisoriamente chiusa al traffico.
DECEDUTO ANCHE UNO DEI FERITI
Il ferito grave traportato in ospedale è purtroppo ..............

martedì 28 luglio 2020

Presila rinvio a giudizio per gli autori dell'efferato duplice omicidio di 14 anni fa quando nel territorio di Sorbo san Basile uccisero e bruciarono i corpi dopo un imboscata



Rinvio a giudizio per S. A. alias Tubetto, di 43 anni, e F. G. 30enne, accusati del duplice omicidio di Massimiliano Falcone e Davide Iannoccari  uccisi a colpi di pistola calibro 9 la sera del 19 novembre del 2006Il gup di Catanzaro, Barbara Saccà, ha infatti deciso di mandare processo a giudizio i due indagati che, dopo l’omicidio, avrebbero dato alle fiamme i cadaveri delle vittime. Per gli inquirenti, Abbruzzo e Gualtieri, ritenuti appartenenti alla cosca Catarisano, avrebbero simulato di passare con i Cossari-Falcone e si sarebbero prodigati nel trovare un rifugio sicuro per garantire la latitanza di Massimiliano Falcone, che stava tentando di sfuggire a un provvedimento di fermo emesso della Procura di Lamezia Terme. Il rifugio si trovava nel villagio Lagomar, del comune di Sorbo San Basile, dove i killer, dopo essersi assicurati che moglie, i figli piccoli e gli accompagnatori di Falcone fossero andati via, e dopo aver constatato lo stato di alterazione delle vittime a causa dell’assunzione di alcolici, li avrebbero uccisi e poi dato alle fiamme i cadaveri. Il delitto è aggravato dalla premeditazione e dalle modalità mafiose poiché si inserirebbe in una sanguinosa faida tra la cosca Catarisano di Roccelletta di Borgia e i Cossari-Falcone. Dopo le analisi, gli inquirenti hanno scoperto che 6 colpi mortali hanno raggiunto Falcone e 11 Iannoccari. Gli imputati sono accusati anche di..........
 detenzione illegale di armi e distruzione di cadavere. Il processo prenderà il via il 22 settembre davanti alla Corte d'assise di Catanzaro.

Zagarise sono passati oltre 6 anni dal terribile omicidio Mangone la figlia non vuole assolutamente arrendersi alla ricerca della verità mentre il gip dispone indagini suppletive.



lunedì 27 luglio 2020

Natuzza; finalmente riapre al culto il Santuario della Villa della Gioia Si vede la parola fine allo scontro che va avanti da 3 anni tra la diocesi e la Fondazione " Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime


Parola “fine” allo scontro in atto tra la Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime della Serva di Dio Natuzza Evolo e la Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea. 
Il primo atto sarà la revoca dei decreti contestati da parte del vescovo Luigi Renzo e dei ricorsi canonici da parte della Fondazione. È quanto si ricava dai contenuti di un lettera (datata 24 luglio) che il prefetto della Congregazione per il clero cardinale Beniamino Stella ha inviato al presidente Pasquale Anastasi e di cui è stata data lettura ieri pomeriggio alla fine della dell'assemblea dei soci della Fondazione chiamati ad approvare il Consuntivo e ad eleggere il nuovo Cda.Nella lettera, che di fatto segna una svolta e che quasi certamente ha avuto anche l'avallo del vescovo monsignor Luigi Renzo, si legge che da parte della «Santa Sede c'è una grande attenzione per la situazione e che questa Congregazione per il clero vorrebbe adoperarsi per una pacifica soluzione della vicenda, complessa e delicata»
La notizia viene riporta nell'edizione odierna della Gazzetta del Sud
La missiva, datata 24 luglio, riporta che sono state ascoltate una serie di istanze sia da parte dalla Fondazione, rappresentata dall’avvocato Gullo, nonché dalla diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea guidata da monsignor Luigi Renzo dalle quali è emerso “al presente un desiderio condiviso di un accordo tra le parti che consenta di aprire finalmente le porte della chiesa di Paravati ai numerosi fedeli devoti della spiritualità di Natuzza Evolo, e in particolare dei Cenacoli di preghiera”. A seguire da parte del prefetto della Congregazione per il Celo l’invito alla Fondazione “di adoperarsi con prudente saggezza e lungimiranza, e soprattutto con apertura interiore, per dare concretezza a un “sogno” che è nel cuore di tutti”. La lettera riferisce anche che “da parte della diocesi, c’è il vivo proposito di porre alle spalle una situazione di incomprensioni e di sofferenza e che il primo concreto atto sarà la revoca dei decreti contestati, da una parte, e dei ricorsi canonici in corso, dall’altra”. La missiva del cardinale Beniamino Stella è stata salutata con grande soddisfazione sia dal presidente Pasquale Anastasi che da padre Michele Cordiano che ha parlato di “dono da custodire”. Nel corso dell’assemblea dei soci è intervenuto anche il parroco emerito di Paravati don Pasquale Barone che si è soffermato, essendo ieri il giorno della Promessa, della morte apparente del 26 luglio di diversi lustri fa quando.................

sabato 25 luglio 2020

Magisano atto ignobile di qualche cittadino che ha buttato in un fosso le derrate alimentari date gratuitamente dal "banco alimentare" il comune indignato posta la foto sui social.


Buongiorno cittadini, 🙏🏻
⬇️ questa foto ci fa molto male per innumerevoli motivi.



Pensiamo al valore fisico e simbolico che rappresenta un sostegno alimentare: dentro ha tutto il senso di solidarietà dell'esistenza. Un dono così nobile abbandonato sul ciglio di una strada è una sconfitta per ambedue le parti in causa: donatore e ricevente. 😓
È uno schiaffo agli oltre due miliardi di esseri umani che attualmente vivono sotto la soglia della povertà ed è, altresì, uno schiaffo a madre natura che non deve accogliere la nostra immondizia. ♻️
Il banco alimentare è prezioso per la nostra comunità, portiamo rispetto a chi nel mondo vorrebbe ma non può usufruirne.
Tutto ciò che non è gradito si lasci a chi può sistematicamente redistribuirlo.
Dire "vergogna" ci appare finanche riduttivo.
Voltiamo subito pagina e riflettiamo. 🙏🏻🤐




da facebook

Sorbo San Basile sono stabili le condizioni dei 2 feriti di ieri in contrada "Granaro" dove 2 persone sono state soccorse e trasportate con l'elisoccorso all'ospedale dopo che la loro Jeep si è capovolta

È di due feriti piuttosto gravi il bilancio di un incidente stradale avvenuto nella tarda mattinata di ieri sulla strada provinciale 26 in contrada Granaro di Sorbo San Basile, nella presila catanzarese.

Una sola la vettura coinvolta, una Suzuki Jimny, che per cause in corso di accertamento si è ribaltata sull’asfalto intrappolando al suo interno il conducente e un altro passeggero.I due sono rimasti entrambi feriti e sono stati affidati alle cure del personale SUEM del 118 e trasferiti presso la struttura ospedaliera di Catanzaro. Per il ferito più grave si è reso necessario il supporto dell'elisoccorso. Sul posto è prontamente intervenuta una Squadra della sede centrale dei Vigili del Fuoco del comando del capoluogo che, prestati i primi soccorsi per mettere in salvo i malcapitati, ha provveduto alla messa in sicurezza della vettura e della zona. Sul luogo anche i Carabinieri per gli adempimenti di competenza. La strada provinciale 26, nel tratto dove è avvenuto il sinistro, è stata chiusa al transito sino al termine delle..............