venerdì 27 novembre 2020

Fermati 69 uomini violenti nel 2020 nel catanzarese. Il delicato lavoro della Polizia sulla violenza alle donne

 Nella giornata dedicata al contrasto della violenza di genere, fenomeno criminale deprecabile che affonda le proprie radici nella discriminazione e nella negazione della ragione e del rispetto, la Questura di Catanzaro ribadisce la centralità dell’azione di contrasto espressa in materia nel panorama delle attività preventive e repressive che quotidianamente impegnano le donne e gli uomini della Polizia di Stato sul territorio.


L’azione di contrasto è stata resa più incisiva dall’entrata in vigore, nell’agosto del 2019, della Legge n. 69/2019 nota anche come “Codice Rosso” che ha ampliato il sistema di tutele per le donne vittime di violenza domestica e di genere, tramite il potenziamento di strumenti propri delle indagini e dell’azione giudiziaria, favorendo l’immediata instaurazione e progressione del procedimento penale e prevedendo, ove necessario, l’adozione, senza ritardo, di eventuali provvedimenti cautelari attraverso un deciso intervento sulle tempistiche e sulle modalità di svolgimento delle diverse fasi del procedimento penale.

Nell’anno in corso la Questura di Catanzaro, unitamente alle proprie articolazioni territoriali costituite dai Commissariati di P.S. di Catanzaro Lido e Lamezia Terme, ha denunciato all’Autorità Giudiziaria complessivamente 69 soggetti: 46 ritenuti responsabili del reato di maltrattamenti in famiglia; 20 per il reato di atti persecutori; 3 per il reato di violenza sessuale. Tali reati sono stati perpetrati in danno di donne, coniugi o comunque legate da rapporto affettivo o di amicizia con gli autori delle condotte incriminate. L’attività investigativa della Questura ha consentito all’Autorità Giudiziaria di adottare provvedimenti cautelari a tutela delle vittime di questi reati: sono state emesse ed eseguite dalla Polizia di Stato 6 ordinanze di custodia cautelare in regime carcerario e di arresti domiciliari, 1 di allontanamento dalla casa familiare, 9 di divieto di avvicinamento. È stata inoltre data esecuzione ad una misura di sicurezza della libertà vigilata. L’evoluzione legislativa nazionale, nel recepire l’esigenza di tutela delle donne scaturente dall’allarmante fenomeno della violenza domestica o di genere, ha previsto nuovi istituti ad hoc nell’ambito delle misure di prevenzione, quali l’Ammonimento per stalking e l’Ammonimento per violenza domestica, applicabili dal Questore, oltre alla possibilità di applicare istituti già esistenti come la Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza anche ai soggetti indiziati dei delitti di stalking e maltrattamenti in famiglia. Il Questore di Catanzaro, nell’ultimo anno, ha ricevuto 27 istanze di ammonimento da cui è derivata l’adozione di: 9 Ammonimenti per stalking e 4 Ammonimenti per violenza domesticaInoltre, il Questore ha formulato alla competente Autorità Giudiziaria 2 proposte per l’irrogazione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza nei confronti di altrettanti soggetti indiziati del delitto di maltrattamenti in famiglia. La complessità della tematica che richiede un impegno corale, necessita una approfondita conoscenza della reale dimensione e natura del fenomeno stesso, per accrescere, sempre più, la capacità di intercettare le situazioni di disagio e facilitare il contatto delle vittime dei reati con le Istituzioni. In quest’ottica, costante è l’impegno della Questura di Catanzaro nell’attuare sul territorio le diverse iniziative della Polizia di Stato a sostegno delle donne vittime di violenza. La Polizia di Stato, già da qualche anno applica il “Protocollo EVA” per la gestione degli interventi da parte degli operatori addetti ai servizi di controllo del territorio nel caso delle c.d. liti in famiglia. Le procedure sono volte a creare uno storico degli interventi in per un monitoraggio delle situazioni di disagio che consente, nelle ipotesi di reiterazione dei fatti di violenza, la possibilità di intervenire anche in assenza di formali denunce. Nell’anno in corso la Questura di Catanzaro ha attuato il protocollo in 42 casi. L’impegno della Questura nell’avvicinare le donne vittime di violenza all’Istituzione si esprime anche mediante l’attivazione di uno specifico “Spazio Ascolto”, un contatto diretto con personale qualificato della Polizia di Stato a cui rappresentare il proprio vissuto di dolore, raggiungibile telefonicamente tramite il numero di emergenza 113 oppure, direttamente, sull’utenza 0961/889523 o mediante mail all’indirizzo spazioascolto.cz@poliziadistato.it. Il servizio garantisce un immediato contatto con gli operatori specializzati, sia per la prima assistenza che per l’attivazione di un percorso di sostegno. Nell’anno in corso il personale specializzato ha trattato 10 richieste di aiuto provenienti da donne in difficoltà. Dai primi mesi del 2020 con l’app Youpol della Polizia di Stato, originariamente realizzata per contrastare bullismo e spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole, è possibile segnalare anche i reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche, L’applicazione offre la possibilità di inoltrare segnalazioni georeferenziate in tempo reale, sotto forma di messaggio a cui possono essere allegate immagini, alla Centrale Operativa della Questura competente per territorio. Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, è prevista la possibilità di fare segnalazioni in forma anonima. Anche chi è stato testimone diretto o indiretto, per esempio i vicini di casa, può denunciare il fatto all’autorità di polizia inviando un messaggio eventualmente corredato da foto o video. L’applicativo si può scaricare gratuitamente ed è disponibile per dispositivi Ios e Android. In linea con quanto previsto dal Piano di Azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere adottato dal Ministro per le Pari opportunità nonché dal Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne ed alla luce delle nuove prassi operative inaugurate con la legge sul c.d. “Codice Rosso”, la Questura di Catanzaro ha siglato un protocollo con il “S.A.M. – Sportello di ascolto maltrattanti” del Centro Calabrese di Solidarietà. È previsto che il Questore, nei provvedimenti di ammonimento per violenza domestica, indichi ai maltrattanti il percorso terapeutico che potranno seguire presso il citato Centro. Nel corso dell’anno sono stati inviati allo Sportello 4 soggetti colpiti da ....................

provvedimenti di Ammonimento del Questore. È costante l’attenzione della Questura di Catanzaro, ulteriormente intensificata in occasione del lockdown imposto dall’emergenza epidemiologica in atto, verso le strutture di accoglienza ubicate nel territorio provinciale per donne vittime di violenza e i centri di ascolto, con i quali sono stati mantenuti costanti contatti finalizzati ad individuare precocemente ogni situazione di emergenza che potesse rappresentare un ostacolo per la immediata presa in carico di donne in difficoltà per poter garantire interventi tempestivi.

giovedì 26 novembre 2020

Ieri Giornata Internazionale contro la violenza alle donne Foto dei tanti eventi dei centri della Presila, Funestata dalla drammatica morte della povera Loredana uccisa brutalmente dal suo amante.

 


Il 25 Novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. In occasione di questa importantissima ricorrenza i dati sui femminicidi raccontano una realtà sconvolgente e molto preoccupante!
Nel 2020 sono state uccise ben 91 donne dal 1 Gennaio fino al 31 Ottobre, questo vuol dire una donna ogni 3 giorni circa! Inoltre 1 donna su 3 al mondo è stata o è vittima di violenze fisiche sessuali o psicologiche. Nella maggior parte dei casi a commettere un femminicidio sono conviventi o ex di una donna in percentuale circa il 62%. Nel 2020 aumenta il numero di femminicidi commessi da conviventi soprattutto nel periodo del lockdown; mentre scende il numero di delitti commessi dagli ex. Anche nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne non si fermano i femminicidi. In Italia ne sono stati registrati due uno a Padova e uno a Catanzaro.

In provincia di Padova, precisamente a Cadoneghe  Jennati Abdelfettah, 39 anni, ha accoltellato a morte la moglie  Aycha El Abioui,  30 anni. Inseguito poi l’uomo ha chiamato i carabinieri: “Ho ammazzato mia moglie, venite”.
La donna in passato aveva denunciato l’uomo per violenza e poi aveva ritirato tutto.
 In Calabria invece un uomo è stato arrestato perchè sospettato dell’omicidio di Loredana Scalone 51 anni. Il cadavere della donna è stato ritrovato tra gli scogli. L’uomo fermato Sergio Giana,  36 anni ha poi confessato di essere il colpevole. Leggi Qui e Qui i 2 articolo sull'efferato omicidio 



Simeri Crichi 






Foto dai social 



Articolo tratto dal Quotidiano del Sud a firma della giornalista Rosanna Bergamo.

Particolari raccapriccianti sulla morte della povera 52 enne Loredana uccisa brutalmente dal suo ex amante Sergio di 36 anni

 Era scomparsa da lunedì alle 14  non rispondeva più al telefono. Da quel momento i parenti di Loredana Scalone hanno iniziato a chiamare gli amici.  Sin da subito le indagini si sono concentrate su Sergio Giana, 36enne residente a Badolato sposato, con un bambino piccolo, era l'amante della povera Loredana ma sembra che la loro storia burrascosa era finita con alti e bassi circa un anno fa.



E’ possibile, ma tutto da verificare, che Giana, 36enne residente a Badolato, volesse aiuto anche economico dalla donna. Lui, sposato e con un bimbo piccolo, è apparso da subito agli occhi delle forze dell’ordine, come un tipo strano e non solo perché nel momento in cui è stato fermato, aveva qualcosa da nascondere. Lunedì l’ennesimo incontro, quello fatale per la povera Loredana. Nata a gennaio del 1968, Loredana si era trasferita da Girifalco  a Stalettì dove lavorava come collaboratrice domestica. Una separazione alle spalle ed una figlia. La stessa che nel pomeriggio di lunedì ha ricevuto un falso messaggio dall’uomo che le aveva portato via l’affetto più grande. Cosa sia accaduto nel primo pomeriggio di lunedì forse Sergio Giana lo racconterà più dettagliatamente nei prossimi giorni. L’orrore di oggi parla di una donna condotta, forse con l’inganno, sul terrazzino della famosa Scogliera di Pietragrande, luogo che doveva esserle caro, considerato che sul suo profilo social erano spesso postate foto di quei posti insieme agli inviti alle donne a denunciare qualsiasi tipo di violenza subita. Su quel terrazzino Giana ferisce a morte con il coltello la donna. Tre colpi al volto, altrettante sul petto, sulle spalle. Sono quelle che hanno ucciso Loredana già il lunedì. Poi prende il suo cellulare e manda un messaggio alla figlia della donna, che continuava a cercarla, “Non posso rispondere sto lavorando” scrive Sergio Giana e poi fa sparire quel telefono in mare.  Giana fa rientro a casa, guarda negli occhi sua moglie forse mette a dormire suo figlio. Durante le ricerche i carabinieri avevano già fermato il presunto omicida, il quale in un primo momento ha affermato che la donna era caduta dal terrazzino della discoteca la Scogliera di Pietragrande. E’ lì che gli amministratori di Stalettì insieme alle forze dell’ordine si sono accorti di quanto accaduto. L’indagato, Sergio Giana, probabilmente dopo aver trascorso con Loredana Scalone gli ultimi istanti di vita lunedì l’ha accoltellata, sul volto sul petto, sulle spalle. Ma come se non bastasse il giorno dopo il presunto omicida è tornato sul luogo del delitto per pulire tutto con l’ammoniaca e lì, secondo quanto sembra dall’esame esterno che evidenzia ferite inferte anche dopo le 15 ore dalla morte, avrebbe infierito sul corpo della donna già morta e nascosta poi nell’intercapedine degli scogli di Pietragrande per concludere il suo piano omicida. Le immagini delle telecamere permettono agli .............

mercoledì 25 novembre 2020

Arrestato Catanzarese beccato con un archivio di oltre 1.300 video pedopornografici

 


Aveva un archivio fatto di oltre 1.300 video
, alcuni dei quali ritraenti anche bambini in età prepuberale. Per questo motivo un uomo della provincia di Catanzaro è stato arrestato dagli agenti della Polizia postale. L’uomo è finito ai domiciliare perché, a seguito di una perquisizione domiciliare, è stato colto in flagranza di reato per detenzione e scambio di materiale pedopornograficoProsegue dunque il lavoro della Polizia delle Comunicazioni e della Magistratura a tutela dei minori, spesso vittime di adescamento, indotti a scambiare immagini e video intimi, che a volte finiscono in rete diventando materiale di scambio o merce da acquistare, ovvero arma di ......

Femminicidio nel catanzarese uccisa donna di 52 anni dal mostro del compagno sposato di 36 anni che l'ha martoriata con 15 coltellate.

 Terminano con una macabra scoperta le ricerche di Loredana Scalone una donna di 52 anni originaria di Girifalco e residente a Stalettì. Il suo corpo è stato rinvenuto questa notte sugli scogli di Pietragrande, località balneare nel comune di Montauro trafitto da oltre 15 coltellate.

A indicare il luogo del ritrovamento il compagno della donna, un 36enne originario di Badolato, piegato da un interrogatorio dei carabinieri della compagnai di Soverato cui ha confessato l'omicidio.L'uomo era 



contatto avuto con la donna che lavorava come collaboratrice domestica e pare essere stata raggiunta dal compagno a Caminia dove aveva terminato il suo ultimo turno di lavoro. Un rapporto tribolato quella della coppia, racconta chi la conosceva, e terminato nel peggiore dei modi proprio nel giorno in cui si celebra la giornata contro la violenza sulle donne. Sul posto del ritrovamento i carabinieri, i vigili del fuoco, i familiari della donna e il vicesindaco di Stalettì Rosario Mirarchi che ha partecipato alle operazioni di ricerca partite dopo che un familiare ne ....

aveva denunciato la scomparsa nella giornata di martedì. La donna uccisa era conosciuta e stimata nel paese di Stalettì in cui viveva da anni dopo essersi trasferita da Girifalco.
Durante le ricerche i carabinieri avevano già fermato il presunto omicida, il quale in un primo momento ha affermato che la donna era caduta dal terrazzino della discoteca la Scogliera di Pietragrande. E’ lì che gli amministratori di Stalettì insieme alle forze dell’ordine si sono accorti di quanto accaduto. L’indagato, Sergio Giana, probabilmente dopo aver trascorso con Loredana Scalone gli ultimi istanti di vita lunedì l’ha accoltellata, sul volto sul petto, sulle spalle. Ma come se non bastasse il giorno dopo il presunto omicida è tornato sul luogo del delitto per pulire tutto con l’ammoniaca e lì, secondo quanto sembra dall’esame esterno che evidenzia ferite inferte anche dopo le 15 ore dalla morte, avrebbe infierito sul corpo della donna già morta e nascosta poi nell’intercapedine degli scogli di Pietragrande. E per concludere il suo piano omicida il 36enne di Badolado, sposato, sottoposto a fermo dal Pm Anna Chiara Reale, ha preso il telefonino di Loredana, ha mandato un messaggio alla figlia della donna scrivendo “non posso rispondere sto lavorando” e poi lo ha buttato via.

Fonte gazzettadel sud .it

martedì 24 novembre 2020

Ufficiale a Catanzaro le scuole riaprono il 30 novembre. Coronavirus oggi 307 positivi aumentano i guariti diminuiscono i ricoveri.

 


Le scuole di Catanzaro riapriranno il 30 novembre. Il sindaco Sergio Abramo aveva deciso di chiudere con propria ordinanza anche l’infanzia, la primaria e la prima media che non non erano contemplate nella chiusura del Dpcm del presidente del Consiglio Giuseppe Conte a causa. «Avevo chiuso le scuole - ha detto Abramo nel corso di una conferenza stampa - a causa di questa situazione di arretrato dei tamponi e poi per mancanza del personale negli ospedali. Oggi la situazione è migliorata, quindi io sono per la riapertura». Le scuole di Catanzaro hanno, inoltre, aderito al bando fatto dall’Asp e 21 infermieri saranno distribuiti all’interno del sistema scolastico della provincia in ogni scuola. «Le scuole che avranno necessità - ha chiarito il sindaco - potranno fare il tampone nella classe e avranno a disposizione l’infermiere immediatamente. Contemporaneamente ho chiesto che vengano distribuiti i tamponi veloci, acquistati dalla Protezione civile e ne abbiamo oltre 10mila, per fare uno screening rapido nel sistema scolastico». Abramo si aspettava, «visto che giorno 3 dicembre bisogna riaprire le scuole superiori, un intervento anche sul sistema dei trasporti da parte della Regione, che si intervenisse sulla percentuale di capienza dei singoli mezzi, mentre siamo ancora all’80%. Così rischiamo dopo le feste di Natale di trovarci con la terza ondata».

Aumentano i guariti e diminuiscono i ricoverati ed i casi attivi in Calabria dove, nelle ultime 24 ore, sono stati individuati 307 positivi (-14 rispetto a ieri) e dove si sono verificati 4 decessi per un totale di 243. I guariti salgono a 4.146 (+314) mentre i ricoverati in rianimazione sono 42 (-5) e quelli in reparto 429 (-6). Stabili a 9.664 gli isolati a domicilio. I nuovi testati nelle ultime 24 ore sono 2.643 (+747) per un totale di tamponi fatti di 3.208 (+1.152). I casi attivi sono 10.135 (-11). I positivi dall'inizio della pandemia sono 14.524 con 340.065 soggetti testati e un totale di tamponi eseguiti di 348.247.

    Sono questi i dati giornalieri relativi all'epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute della Regione.
    Territorialmente, dall'inizio dell'epidemia, i casi positivi sono distribuiti a: 
Cosenza: casi attivi 3. 345 (126 in reparto Azienda ospedaliera di Cosenza; 16 in reparto al presidio di Rossano e 11 al presidio ospedaliero di Cetraro; 16 in terapia intensiva, 3.176 in isolamento domiciliare); casi chiusi 852 (752 guariti, 100 deceduti). 
Catanzaro: casi attivi 1.510 (69 in reparto; 14 in terapia intensiva; 1.427 in isolamento domiciliare); casi chiusi 660 (603 guariti, 57 deceduti).
 Crotone: casi attivi 819 (40 in reparto; 779 in isolamento domiciliare); casi chiusi 348 (342 guariti, 6 deceduti). 
Vibo Valentia: casi attivi 648 (15 ricoverati, 633 in isolamento domiciliare); casi chiusi 228 (213 guariti, 15 deceduti). 
Reggio Calabria: casi attivi 3.500 (123 in reparto; 29 presidio ospedaliero di Gioia Tauro; 12 in terapia intensiva; 3.336 n isolamento domiciliare); casi chiusi 2.129 (2.065 guariti, 64 deceduti). Altra Regione o stato estero: casi attivi 313 (313 in isolamento domiciliare); casi chiusi 172 (171 guariti, 1 deceduto).
    I casi confermati oggi sono a .....  Cosenza 129, Catanzaro 36, Crotone 1, Vibo Valentia 6, Reggio Calabria 135.
    Dall'ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza sul territorio regionale sono in totale 154.