lunedì 28 febbraio 2022

Ndrangheta, "Tanti soldi che o li murano o li mettono sottoterra con gli escavatori; hanno talmente tanti soldi che non sanno nemmeno che cosa devono farne».

Intervista di Klaus Davi al pentito della ’ndrangheta vibonese che svela i segreti della potente organizzazione criminale. "Il denaro frutto del traffico di cocaina con il Sudamerica veniva imballato e nascosto sottoterra. 
Foto archivio
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 Emanuele, eccoci. Cominciamo con la prima domanda: vorrei chiederle cosa l’ha spinta a pentirsi. Perché si è rivolto alla giustizia?

«Allora, io ho deciso di collaborare con la giustizia perché stava per nascere mia figlia. Sette giorni prima che nascesse la bambina».

L’ha fatto per lei, insomma. Mi racconti un po’: che cosa succedeva? Quali erano gli interessi prevalenti della famiglia Mancuso?
«Gli interessi principali sono il narcotraffico dall’America del sud, dall’Argentina, dalla Bolivia, dalla Colombia e dall’Ecuador. Trasportano tonnellate e tonnellate di cocaina verso l’Italia, e poi ci sono gli affari petroliferi, i grandi appalti e numerosi investimenti al Nord Italia nell’edilizia».

Come funziona questo “metodo”, questo “metodo” mafioso? Lei era dentro a questo sistema, come funziona?
«In che senso?».

Lo spostamento di droga: da dove parte, ci sono incontri, contatti con le persone che stanno là, con gli imprenditori del posto? Oppure è un sistema mafioso – si va da queste persone e si minacciano –? Vorrei capire un po’ meglio.
«Per quanto riguarda soprattutto gli appalti?»

Per quanto riguarda gli appalti ma anche per la droga che viene portata su, da quello che mi sembra d’aver capito...
«Metodi per trasportare la cocaina dal Sudamerica ce ne stanno tantissimi ma cambiano soprattutto perché sicuramente cambiano i modi di indagare dalle Procure. La ’ndrangheta si evolve, è in continua evoluzione, però “metodi” ce ne stanno tantissimi».

Invece per quanto riguarda gli appalti si va dagli imprenditori con ricatti, minacce... o che altro?
«Assolutamente no! È difficile che capitasse che l’imprenditore subisse delle violenze; partiamo dal presupposto che ormai la ’ndrangheta è talmente forte che decide direttamente lei quando fare la gara d’appalto e cosa costruire. L’imprenditore ultimamente che cosa fa? Prima ancora di partecipare a una gara d’appalto paga direttamente la cosca. Le cosche, cioè, non hanno nemmeno bisogno di minacciare perché già l’imprenditore è messo lì dalla cosca direttamente. Perché la ditta è della cosca o l’imprenditore, quando arriva, sa già che deve pagare, quindi non si arriva nemmeno a minacciare o a fare gli attentati».

Per quanto riguarda il narcotraffico, invece, la droga arrivava al porto di Gioia Tauro e poi veniva “girata” in diversi modi?
«La droga arrivava sia nei porti di Rotterdam e Anversa e poi faceva anche scalo a Gioia Tauro, a Livorno e a Genova. Poi veniva smistata».

Quanti soldi porta questo mercato? Nelle casse della famiglia Mancuso davvero c’erano così tanti soldi così come si dice?
«Un chilo di cocaina pura – dipende da come concludi l’affare... – ha un prezzo irrisorio in Sudamerica; in Italia si moltiplica per 4 con il taglio arrivi a guadagnare intorno ai 100.000 euro al chilo, quindi un guadagno stratosferico: è un business dove i soldi non li conti più, li devi pesare. E, infatti, numerosi appartenenti alla mia famiglia i soldi li nascondono sotto terra, anzi usano gli escavatori proprio per imballarli, i soldi...».

Sì, perché quelli sono soldi in nero: quindi li nascondono perché li devono investire?
«Non è questo il problema, è che hanno talmente tanti di quei soldi che o li murano o li mettono sottoterra con gli escavatori; non è la questione che sono in nero, la questione è che ne hanno talmente tanti che non sanno nemmeno che cosa devono farne».

È pazzesca questa cosa!
«Già. E infatti si comprano anche i processi».

In che senso?
«Nel senso che c’era un sistema collaudato dove tramite soggetti appartenenti alla ............

Archivio "la Notizia" febbraio 2022.

 

FEBBRAIO 2022                                                             









sabato 26 febbraio 2022

Cropani, calci e pugni provocano un trauma cranico a un informatico che doveva spiare il cellulare dell'ex moglie.

 


Un uomo, che non si era mai rassegnato alla fine della relazione con la moglie, avrebbe aggredito - verbalmente (con minacce di morte) e fisicamente, con calci e pugni provocando un trauma cranico e la frattura di un dito della mano sinistra - un altro soggetto, di cui conosceva le capacità informatiche, per costringerlo ad eseguire un accesso abusivo agli smartphone dell’ex coniuge e del presunto amante, al fine di poter prendere visione del contenuto delle loro conversazioni e dei messaggi scambiati. Per questo motivo, nel pomeriggio del 23 febbraio 2022, i carabinieri della Stazione di Cropani hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un uomo residente a Cropani, già ristretto presso la Casa Circondariale di Catanzaro per altra causa, per i reati di tentata estorsione in concorso, lesioni personali e minacce. Il procedimento è .......

venerdì 25 febbraio 2022

Avrebbe costretto una vigilessa di Catanzaro a baciarlo. A giudizio per violenza sessuale un tenente colonnello e il generale del comando dei vigili del capoluogo di regione.

A giudizio per violenza sessuale un tenente colonnello e  il generale, comandante dei vigili urbani di Catanzaro, per falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale e favoreggiamento personale.



Sono stati rinviati a giudizio il generale Giuseppe Antonio Salerno, comandante dei vigili urbani di Catanzaro, e il tenente colonnello Salvatore Tarantino. Quest’ultimo deve rispondere dell’accusa di violenza sessuale aggravata dall’abuso di autorità nei confronti di una vigilessa. Al suo superiore invece la Procura contesta concussione, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale e favoreggiamento personale. Il processo davanti al Tribunale collegiale di Catanzaro inizierà l’1 dicembre 2022. Secondo l’accusa Tarantino avrebbe costretto una vigilasse a baciarlo. Il generale invece nonostante fosse stato messo al corrente dell’accaduto dalla vittima non avrebbe proceduto «ad alcuna comunicazione all’autorità giudiziaria». Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il  ............

giovedì 24 febbraio 2022

Magisano Cade la maggioranza guidata dal sindaco Fiore Tozzo. Si dimettono 3 consiglieri assieme ai 3 della minoranza

  




Magisano;Finisce l'avventura della maggioranza guidata dal sindaco Fiore Tozzo. Si sono, infatti, dimessi sei consiglieri tra cui tre di maggioranza. A dimettersi sono stati per la maggioranza: 

Francesco Alberto

 Patrizio Elia 

Antonio Procopio

 Per la minoranza: Martina Fotino, Natalino Viscomi e Salvatore Mastria. Ora la palla passa al Prefetto di Catanzaro il quale a .....

mercoledì 23 febbraio 2022

Catanzaro i particolari scabrosi del falso ginecologo che ha violentato 63 pazienti tra le vittime anche una minorenne. Le varie violenze sessuali e le posizioni hard tutte filmate dall'imputato.

 C'è anche una minorenne tra le vittime di un medico che si fingeva ginecologo per abusare delle pazienti nel suo studio a Soverato. Un medico cardiologo in servizio nell'ospedale di Soverato, nel catanzarese, é stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di avere violentato, dal 2017 ad oggi, almeno 63 donne, tra le quali una minorenne, con le quali si era spacciato per ginecologo pur non avendo mai conseguito questa specifica specializzazione.


Le vittime delle violenze sono state identificate grazie alle immagini riprese dalla telecamera installata nello studio del professionista, ma potrebbero essere di più perché alcune delle immagini registrate sono poco chiare e non hanno consentito, di conseguenza, di individuare le donne oggetto delle attenzioni illecite del falso ginecologo. Secondo le ipotesi di accusa, l’uomo, indagato per violenza sessuale aggravata, truffa e interferenze illecite nella vita privata, avrebbe ingannato diverse donne, anche una minorenne, sulla specializzazione in Ginecologia, in base alle risultanze delle indagini,  mai conseguita, inducendole, col pretesto di effettuare visite mediche, a subire atti sessuali. Ad incastrare il medico le dichiarazioni di diverse vittime, che hanno rivelato il clichè utilizzato dal dottore: c’è  chi veniva indotta a spogliarsi completamente, inserendole un ovulo nelle parti intime per poi visitarla con uno strumento fallico, toccandole il seno e sfiorandole le labbra.   Emergono ulteriori dettagli dall’inchiesta della Procura di Catanzaro, che ha portato oggi gli uomini della Compagnia di Soverato a notificare l’ordinanza, vergata dal gip Barbara Saccà, di una misura cautelare in carcere nei confronti del 51enne con contestuale decreto di sequestro preventivo di una copiosa documentazione, trovata sul cellulare, case esterno e hard disk.  Andando nel dettaglio dell’inchiesta scaturita dalla denuncia di una donne 20enne, i carabinieri del Nor – Sezione Operativa della Compagnia di Soverato, nel corso di un periodo di circa 8 mesi di indagine da giugno 2021 ad oggi hanno scoperto che il sanitario, secondo la tesi dell’accusa, «traendo in inganno le giovani donne sulla propria qualifica di ginecologo, che in realtà non possedeva, col pretesto di effettuare visite mediche, compiva sulle stesse atti sessuali o le induceva a compiere atti sessuali con l’uso di oggetti di forma fallica». Il protocollo seguito dal cardiologo G. C., di Catanzaro ma residente a Soverato, sedicente ginecologo, sarebbe stato ben collaudato: dopo aver eseguito l’elettrocardiogramma di rito ed esami cardiologici, avrebbe consigliato alle pazienti di approfondire esami diagnostici, invitandole a spogliarsi completamente, per poi ipotizzare un problema ginecologico consistente in una vaginite o in qualche ciste ovarica o in un flusso venoso nelle parti più basse del corpo. Visite abbinate alle richieste di autoerotismo, a volte con la sottoposizione a visione di filmati pornografici o con la stimolazione praticata dallo stesso medico con le dita o con oggetti di forma fallica, baciando  le pazienti e portando la loro mano sulle sue parti intime, con la pretesa di sistemarle in posizione prona, “a gattoni”. tutte le visite venivano riprese da una telecamera installata proprio di fronte al lettino utilizzato dalle pazienti nello studio del medico chirurgo. I video contenenti espliciti atti sessuali sono stati estrapolati dal ..........