giovedì 26 gennaio 2023

Catanzaro; furbetti del reddito di Cittadinanza: 150 denunce nel 2022. Tra loro benestanti, la moglie di un boss e 20 enni che si erano staccati dal nucleo familiare in modo fittizio

 


La Guardia di Finanza di Catanzaro nel 2022, nell’ambito dell’attività di tutela della spesa pubblica nazionale, ha scoperto numerosi illeciti percettori del reddito di cittadinanza. I militari del Comando Provinciale di Catanzaro, nel corso di controlli mirati volti alla tutela delle uscite del bilancio dello Stato nel settore delle «prestazioni sociali agevolate», hanno eseguito accertamenti nei confronti di 318 percettori del reddito di cittadinanza che si sono conclusi con la denuncia all’autorità giudiziaria competente di 150 persone. Tra i soggetti denunciati figurano anche 82 stranieri che non aveva Oltre a loro, c'è pure una donna residente nell’hinterland catanzarese, risultata però titolare di disponibilità finanziarie pari a 160.000 euro; c'è un ventenne che si era «distaccato» fittiziamente dal nucleo familiare dei propri genitori che percepivano un reddito annuo pari a 130.000 euro e persino la moglie di un boss della 'ndrangheta condannato in via definitiva. Non è mancato all’appello nemmeno un imprenditore che da sempre esercitava attività di «trasporto merci» ma che per 20 anni non aveva mai presentato la dichiarazione dei redditi: la Guardia di Finanza lo aveva già controllato prima che richiedesse il reddito di cittadinanza, contestandogli un’omessa dichiarazione dei redditi per oltre 1.900.000 euro e un mancato versamento delle ..........

mercoledì 25 gennaio 2023

Oggi; mons. Maniago consacra tre nuovi sacerdoti di: Sellia Marina, Catanzaro e Borgia. La solenne cerimonia presso la basilica concattedrale “Santa Maria Assunta” in Squillace (Cz),

 


L’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Claudio Maniago, il prossimo mercoledì 25 gennaio, festa della Conversione di San Paolo, alle 17 presso la basilica concattedrale “Santa Maria Assunta” in Squillace (Cz), ordinerà presbiteri i diaconi don Vitaliano Caruso, della parrocchia “San Francesco da Paola” in Catanzaro, don Riccardo Catanese, della parrocchia “Madonna del Carmine” in Uria di Sellia Marina (Cz), e don Vito Muriniti, della parrocchia “San Giovanni Battista” in Borgia (Cz). Don Vitaliano Caruso presiederà la sua prima messa giovedì 26 gennaio alle 17.30 presso la parrocchia “Santa Teresa di Gesù Bambino” di Catanzaro; don Vito Muriniti, sabato 28 gennaio alle 17.30 presso la parrocchia “San Giovanni Battista” in Borgia (Cz), don Riccardo Catanese, domenica 29 gennaio alle 17 presso la parrocchia “Madonna del Carmine” in Uria di Sellia Marina (Cz).

a seguire l'articolo tratto dalla Gazzetta del Sud oggi in edicola.

martedì 24 gennaio 2023

Dipendente di Poste Italiane ruba a due anziani due buoni fruttiferi postali, incassandoli sul suo conto dal valore di oltre 10 mila euro.



 Nei giorni scorsi i militari della stazione di Catanzaro Bellamena hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare interdittiva emessa dal GIP presso il Tribunale di Catanzaro su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di un 64enne catanzarese, dipendente di Poste italiane, ritenuto responsabile di peculato. Come riporta l'edizione odierna della "Gazzetta del Sud" Le indagini hanno tratto origine dalla denuncia sporta da due anziani fratelli catanzaresi che, nel verificare alcuni investimenti fatti presso Poste Italiane, si erano resi conto che due buoni fruttiferi postali, il cui valore era superiore ai 10.000 euro, erano stati svincolati ed incassati alcuni anni prima a loro insaputa. E’ emerso che la firma sugli atti che autorizzavano l’incasso era apocrifa. L’articolata attività investigativa - che ha visto anche la collaborazione di Poste Italiane (che a sua volta, aveva avviato un procedimento disciplinare) e l’effettuazione di alcune perizie grafologiche per stabilire la falsità delle firme e la loro riconducibilità all’odierno indagato  -  ha condotto a individuare nel 64enne il dipendente “infedele” che si era appropriato della .......

lunedì 23 gennaio 2023

Catanzaro; la regione paga ben 146 mila euro all'anno di fitto per un garage quasi vuoto Ecco dove si trova l'immobile, in pessime condizioni igienico-sanitarie

 Lo sperpero di risorse pubbliche è sempre odioso, lo diventa ancor di più quando era stato denunciato da tempo e non si è posto rimedio. È quanto dichiara il sindacato CSA-Cisal sull’incredibile vicenda dell’affitto a carico della Regione Calabria di un immobile a Catanzaro in via Molè utilizzato come deposito di vecchi faldoni e materiale fuori uso per una spesa di 146 mila euro all’anno.Ebbene, il sindacato CSA-Cisal nell’agosto del 2019 aveva denunciato la questione, facendo peraltro notare le pessime condizioni igienico-sanitarie di quella che per contratto dovrebbe essere un’autorimessa. Da allora cosa è cambiato? Il degrado è sicuramente aumentato e anche mutato il beneficiario privato del canone di locazione (poiché il precedente proprietario ha proceduto alla cessione del ramo d’azienda, fra cui appunto il bene oggetto del contratto con la Regione), ma per il resto rimane l’incredibile spreco di soldi pubblici dei contribuenti calabresi.




Anzi, un’altra cosa è cambiata, rispetto all’ultima visita (appunto nel 2019), è sensibilmente diminuito il materiale (principalmente cartaceo) accatastato all’interno dell’autorimessa. E quindi, a maggior ragione - chiede il sindacato CSA-Cisal - a cosa serve continuare a pagare un fitto passivo per un immobile in cui faldoni e altro materiale regionale sono tenuti in condizioni così precarie e soprattutto occupando un davvero esiguo spazio rispetto alle dimensioni dell’autorimessa? Non sarebbe stato meglio - già a partire dal 2019 - scegliere un’altra soluzione risparmiando il danaro dei calabresi? L’ultima liquidazione risale ad agosto 2022, infatti con decreto n. 9096 si è proceduto a liquidare al privato la seconda rata semestrale dopo quella erogata ad aprile 2022. Considerando che il contratto in essere è stato stipulato nel 2016, la Regione ha complessivamente speso - fino a oggi - 878 mila euro per un deposito dalla dubbia utilità.

E dire che - citando lo stesso decreto di liquidazione che ricostruisce l’iter amministrativo della pratica - questo contratto avrebbe dovuto risolversi già nel 2015, quando l’Amministrazione regionale si apprestava a trasferirsi negli ampi locali della Cittadella, una delle strutture più spaziose della Calabria. Ma, incredibilmente è stata attivata una clausola contrattuale che ha consentito la sopravvivenza del fitto passivo, che è meglio citare per esteso: “all’atto dello sgombero dei predetti locali sono emerse difficoltà inerenti l’idonea allocazione, in tempi brevi, delle copiose quantità di materiale cartaceo e di arredi non dislocabili in altri immobili in proprietà all'Amministrazione regionale”.

Ecco, sono passati ormai.......

sabato 21 gennaio 2023

Sila; brutta avventura di 8 giovani bloccati all'interno dei loro fuoristrada, salvati dalla tormenta di neve dai vigili del fuoco.

 


Notte di lavoro per i vigili del fuoco del comando provinciale e dei vari distaccamenti tra alberi caduti e smottamenti causati dal forte vento, pioggia e vento. Due gli interventi più complessi a Piano Novacco di Saracena e in Sila, sulla strada delle Vette, nei pressi di Botte Donato, cima più alta di Lorica a quota 1928 metri. Alcuni giovani a bordo di fuoristrada sono rimasti bloccati mentre era in atto una tormenta. Si tratta di due gruppi (tutti escursionisti): il primo composto da 8 persone, il secondo da 10. I vigili del fuoco non senza difficoltà data l'ora e le avverse condizioni atmosferiche sono però riusciti a portare tutti gli equipaggi in........ 

venerdì 20 gennaio 2023

La terribile fine della povera Loredana colpita a morte dal suo amante con 28 coltellate a Pietragrande. La famiglia della vittima chiede di riaprire le indagini

 


Gli avvocati Arturo Bova e Antonio Ricupero, legali della famiglia di Loredana Scalone, la 51enne uccisa a fine novembre 2020 alla Scogliera di Pietragrande di Stalettì (Catanzaro), hanno chiesto la riapertura delle indagini sul caso "al fine di accertare il coinvolgimento di eventuali complici" dell'omicida, il 37enne Sergio Giana, ex amante della donna, reo confesso del delitto e al momento imputato nel processo in corso in Corte d'assise. Lo rendono noto gli stessi due legali che assistono i familiari della vittima, costituitisi parte civile nel processo. Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Soverato, Loredana Scalone, venne attirata dall'ex amante in un appuntamento alla Scogliera di Pietragrande di Stalettì, uno dei siti turistici più noti in Calabria, e colpita con 28 coltellate sul collo, in testa, sul torace e sul dorso: l'uomo, dopo aver tentato di strangolare la donna, l'avrebbe ulteriormente sbattuta contro gli spuntoni di roccia, gettandone poi il cadavere in un dirupo.

a seguire l'articolo tratto dalla edizione odierna della Gazzetta del Sud