domenica 13 marzo 2011
La Brigata Catanzaro. Storia di un eroico reparto militare nato a Catanzaro che contribui valorosamente alla vittoria dell'Italia durante il primo conflitto mondiale (terza parte)
Però, quando la fama incominciò a diffondersi e a divulgare il loro valore e la loro audacia; quando si videro quei forti campioni muovere decisamente e costantemente all’assalto sanguinoso di posizioni inespugnabili; quando infine seppe l’ecatombe offerta dal popolo dell’Italia negletta, allora in tutto il Paese nostro si levò una voce concorde di ammirazione e di plauso e si benedirono quelle coorti di giovani dalla salda fede e dal fervido entusiasmo”.
L’episodio meritò la seguente citazione sul Bollettino di Guerra del 29 maggio 1916 n.369 a firma del Gen. Cadorna: “Sull’altopiano di Asiago, le nostre truppe occupano attualmente, affermandovisi, le postazioni a dominio della conca di Asiago. Un brillante contrattacco delle valorose fanterie del 141° reggimento (Brigata Catanzaro) liberò due batterie rimaste circondate sul M. Mosciagh, portandone completamente in salvo i pezzi”. La cosa fu ripresa dalla stampa nazionale dell’epoca tanto da meritare la prima pagina sulla Domenica del Corriere che con una bella illustrazione di A. Beltrame fece conoscere all’Italia intera come “Un brillante contrattacco dei valorosi calabresi del 141° fanteria libera due batterie rimaste circondate sul monte Mosciagh”.
Numerosissime furono le località che videro in azione i Reggimenti della Brigata “Catanzaro”, ma, sicuramente, una menzione particolare la merita il Monte Mosciagh. Questo monte fu scenario di aspre lotte nelle quali la Brigata fu decimata,[9] e legò indissolubilmente il proprio al nome del 141° dopo l’operazione del 27 maggio 1916. La stessa si svolse in un momento molto difficile del conflitto e portò il 141° Fanteria agli onori della cronaca ed ebbe eco in tutta la nazione.
I nostri fanti recuperarono alcuni pezzi d’artiglieria da una posizione ancora tenuta dagli Austriaci sulla vetta della montagna, e dopo circa due ore di attacchi alla baionetta, riuscirono a cacciare definitivamente il nemico dalle posizioni iniziali conquistandone in definitiva anche l’armamento.
Da questo glorioso fatto d’arme il 141° ne trasse quello che da allora fu il suo motto: «Su Monte Mosciagh la baionetta ricuperò il cannone».
Tra le pagine della storia della Brigata Catanzaro, però, ve ne sono alcune tra le più tristi dell’intera storia del nostro esercito. Era il 27 maggio del 1916 e la Brigata era stata trasferita da alcuni giorni sull’Altopiano di Asiago. I tragici avvenimenti che culminarono con la fucilazione di 12 militari si svolsero sulle pendici del Mosciagh e furono la conseguenza dello sbandamento in condizioni difficili di quasi tutta la 4a compagnia del 141°.
sabato 12 marzo 2011
La Gioconda ( Monna Lisa ) potrebbe essere Calabrese
C'era una volta a Sellia ............ Seconda parte
….Camminava molto lentamente, io facevo un tratto spedito per poi ritornare vicino a lui, non conoscevo neanche il suo nome ma sapevo che abitava vicino la mia ex scuola elementare. Finalmente arrivammo a casa apri la porta (abitava da solo) tolse la chiave, una enorme chiave di ferro la quale era impossibile perderla, e mi fece entrare, io posai frettolosamente “u panaru” per ritornare di fretta a casa quando ad un tratto fui attirato da una foto che faceva bella mostra sopra il camino, una foto antica, molto antica, era un bellissimo paesaggio, gli chiesi di che paese si trattava, lui rispose: ma come non la conosci? E’ Sellia…. Sellia? Ripresi impossibile! Non può essere Sellia,io non conosco questa zona,tutte queste case,mi stai prendendo in giro? No annuiì si tratta di Sellia prima dell’alluvione, esattamente questa foto fu fatta quando nacque mio figlio nei primi anni del 1900. Ma allora Sellia era molto più grande,molto più bella di quella che conosco, mi si illuminarono gl’occhi,era come se in qualche parte remota del mio cervello si stava svegliando un morboso desiderio di conoscere,di voler sapere di avere le risposte a tante domande che vorrei fare. Insomma volevo sapere,volevo capire,volevo che qualcuno mi raccontasse tutto,perché sino a un minuto fa nessuno mi aveva mai detto che Sellia era molto più grande,più bella; quando arriverò a casa mi farò sentire prima con i nonni che vivevano con noi poi con papà. Intanto il vecchietto aveva preso da dentro la credenza una scatola di latta con dentro tante caramelle tieni prendine quante ne vuoi ,iniziai a mangiare le caramelle quasi senza acccorgemene, mentre continuavo ad osservare sempre più attentamente la foto una foto bellissima: ora riuscivo a vedere il campanile,il castello,e le molte case che erano situate sotto di esso……. Continua
Autore: sellia racconta. Si prega di inserire il link a chi ne fa uso (anche in modo parziale) con esplicito riferimento della fonte
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venerdì 11 marzo 2011
Ennesimo comune sciolto per Ndrangheta ma non siamo in Calabria ma in Liguria esattamente il comune di Bordighiera
Veduta di Bordighiera |
INDAGINI - La richiesta di sciogliemento era stata avanzata l'estate scorsa dai carabinieri, che avevano compilato un dossier dal quale emergeva l'ipotesi di un collegamento tra alcuni politici e la malavita organizzata. Il Comune era governato da una coalizione di centrodestra e a seguito delle indagini la giunta venne azzerata e il sindaco ne formò un'altra. Erano emerse pressioni sul sindaco e su alcuni assessori per ottenere l'apertura di una sala giochi e altri favori. Vennero arresati otto imprenditori, membri di alcune famiglie di origine calabrese (Pellegrino, Valente, De Marte, Barilaro) alcuni dei quali ritenuti «contigui» alla 'ndrangheta. L'ipotesi investigativa è che alcuni politici fossero stati eletti con voto di scambio.
Il sindaco Gianni Bosio |
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