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giovedì 6 gennaio 2011

la vera storia dei Re Magi

La storia dei re Magi è una leggenda che nasce molto lontano, in terre esotiche e ricche di antiche tradizioni, ispirata all'oracolo di Balaam, identificato con Zoroastro, che aveva annunciato che un astro sarebbe spuntato da Giacobbe e uno scettro da Israele.
I tre misteriosi personaggi sono menzionati solo nel Vangelo di Matteo che parla dei Magi che dall'Oriente arrivarono a Gerusalemme durante il regno di Erode alla ricerca del neonato Re dei Giudei.
Adorazione dei Magi di MantegnaTutte le notizie che abbiamo sui Magi ci vengono dai Vangeli Apocrifi e da ricostruzioni e ragionamenti postumi. Dal Vangelo di Matteo abbiamo solo riferimenti ai tre doni, l'oro, l'incenso e la mirra; il numero tre ha una forte valenza simbolica, per alcuni indicherebbe le tre razze umane, discendenti dai tre figli di Noè, Sem, Cam e Iafef.  Un aspetto della storia dei magi è il loro nome.
La religione cristiana attribuisce ai magi i nomi di Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, ma non tutte le fonti sono concordi. Nel complesso monastico di Kellia, in Egitto, sono stati rinvenuti i nomi di Gaspar, Melechior e Bathesalsa. Melechior sarebbe il più anziano e il suo nome stesso deriverebbe da Melech, che significa RE.
 Baldassarre deriverebbe da Balthazar, mitico re babilonese, quasi a suggerire la sua regione di provenienza, infine abbiamo Gasparre, per i greci Galgalath, che significa signore di Saba.
Un accenno a questi mitici re lo troviamo anche in Marco Polo:"...in Persia è la città che è chiamata Saba da la quale partirono tre re che andaron ad adorare Dio quando nacque.."
Secondo numerose leggende i tre magi giunsero a Betlemme 13 giorni dopo la nascita del Cristo.
I doni dei Magi hanno un significato: fanno riferimento alla duplice natura di Gesù, quella umana e quella divina: l'oro perché è il dono riservato ai Re e Gesù è il Re dei Re, l'incenso, come testimonianza di adorazione alla sua divinità, perché Gesù è Dio, la mirra, usata nel culto dei morti, perché Gesù è uomo e come uomo, mortale. Dai doni dei Re Magi a Gesù, proviene la tradizione di portare dolci e giocattoli ai bambini: questa tradizione si incrocia con la leggenda della Befana che racconta come i Re Magi, durante il viaggio verso Betlemme, si fermarono alla casa della vecchietta e la invitarono ad unirsi a loro.

Le origini, il significato dell'Epifania


La parola Epifania deriva dal latino “epiphania”, che a sua volta deriva dal greco “tà epiphaneia” e che significa “le manifestazioni della divinità” in olandese la festa è nota come “het feest van de drie Koningen”. Nella liturgia cristiana passò a significare “la manifestazione di Gesù agli uomini come Messia”, e secondo un’antica tradizione Gesù apparve agli uomini come Figlio di Dio il 6 gennaio, ma a distanza di anni, con tre episodi miracolosi: con la stella che guidò i Re Magi, con il battesimo nel Giordano e con la trasformazione dell’acqua in vino nel giorno delle nozze di Cana. Originariamente la Chiesa celebrava questi tre miracoli nel giorno dell’Epifania, ma con l’andar del tempo la festa dell’Epifania finì col ricordare solo la venuta e l’adorazione dei Re Magi, come anche nella traduzione letterale olandese.
Il termine Befana è la forma dialettale di Epifania. “Epifania“ fu quasi sempre e solo il nome letterario della festa, il nome colto e poco usato; nel corso del tempo la parola si trasformò, si deformò nei vari dialetti. 

La Befana, (termine che è corruzione di Epifania, cioè manifestazione) è nell'immaginario collettivo un mitico personaggio con l'aspetto da vecchia che porta doni ai bambini buoni la notte tra il 5 e il 6 gennaio.
La sua origine si perde nella notte dei tempi, discende da tradizioni magiche precristiane e, nella cultura popolare, si fonde con elementi folcloristici e cristiani: la Befana porta i doni in ricordo di quelli offerti a Gesù Bambino dai Magi.
L'iconografia è fissa: un gonnellone scuro ed ampio, un grembiule con le tasche, uno scialle, un fazzoletto o un cappellaccio in testa, un paio di ciabatte consunte, il tutto vivacizzato da numerose toppe colorate. Vola sui tetti a cavallo di una scopa e compie innumerevoli prodigi. A volte, è vero, lascia un po' di carbone (forse perché è nero come l'inferno o forse perché è simbolo dell'energia della terra), ma in fondo non è cattiva. Curioso personaggio, saldamente radicato nell'immaginario popolare e - seppure con una certa diffidenza - molto amato. Fata, maga, generosa e severa... ma chi è, alla fine? Bisogna tornare al tempo in cui si credeva che nelle dodici notti fantastiche figure femminili volassero sui campi appena seminati per propiziare i raccolti futuri. Gli antichi Romani pensavano che a guidarle fosse Diana, dea lunare legata alla vegetazione, altri invece una divinità misteriosa chiamata Satia (dal latino satiaetas, sazietà) o Abundia (da abundantia).

Vangelo del giorno del 6.1.2011. Epifania del Signore (Dal movimento Apostolico )

Poesie e filastrocche sulla befana

La befana
La befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col cappello alla romana:
Viva viva la Befana!

Che sarà questa befana? 

La Befana è una vecchietta,
linda arzilla e piccoletta;
va discinta ha in man la sacca,
porta scarpe alla polacca.
Lo sciallino ha sulla vesta
e la cuffia porta in testa;
ratta va senza che faccia
sulla neve alcuna traccia.

E si cala pei camini
nè si sporca i vestitini;
alla sacca dà di piglio
dove stanno in scompiglio
cavallucci pupazzetti
palle bambole e confetti
e li pone tra gli alari
degli spenti focolari.

I fanciulli sul mattino
tutti corrono al camino
e a quei doni misteriosi
restan timidi e pensosi
esclamando: "Cosa strana!
Chi sarà questa Befana?".

mercoledì 5 gennaio 2011

Incredibile record di visite per Selliaracconta. Ieri ben 920 visite singole, 146 utenti online conteporaneamente, 1350 le pagine visitate da 65 paesi di tutto il mondo ........ GRAZIE!!

Ieri per il blog è stata una giornata incredibile con un nuovo record di visite e di utenti contemporaneamente online, esattamente le visite complessive della giornata del 4.1.2011 sono state di ben 920 mentre per quanto riguarda il numero massimo degli utenti online in un particolare momento della giornata è stato di 146. Cifre veramente incredibili in proporzione al nostro discreto blog che ormai naviga nella media dei 100/ 150 utenti al giorno, ma ieri è stata la giornata del boom specificatamente su un articolo che faceva vedere in diretta streaming l’eclissi del sole che avrebbe raggiunto il suo picco verso le 9 di mattina, la quale sarebbe stata poco visibile in Italia ma grazie a internet la si  poteva osservare in diretta lì dove si sarebbe potuto ammirarla più bene. Inserendo questo post volevo verificare la forza di internet di poter calamitare parecchi visitatori inserendo degli articoli specifici. Avevo preventivato un incremento di visite nella prima parte della mattinata di circa 100/ 200 utenti in più. Ma mai avrei potuto prevedere una così massiccia presenza di utenti in linea che ha avuto il suo picco proprio verso le 9 con 146 persone in linea. Il tutto dimostra le potenzialità, la forza di internet che se viene usato bene può calamitare l’interesse di molti utenti che magari con la scusa della diretta streaming dell’eclissi di sole facciano un giro sul blog scoprendo la storia millenaria del nostro borgo,infatti le pagine visitate sono state ben oltre le 1350 nella sola giornata di ieri. Inserisco anche alcune istantanee di foto sul monitoraggio quotidiano del blog selliaracconta, le quali immortalano questo bellissimo record degno dei più blasonati siti a livello regionale e oltre. Grazie

Festeggiati a Sellia i nuovi nati del 2010.


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