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sabato 5 febbraio 2011

Vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli. Domenica della luce posta sul candelabro

Amici, è una semplice paginetta che può aiutarvi ad approfondire il vangelo della Domenica.
 Colgo l'occasione per ringraziarvi per il vostro affetto, la vostra stima, il vostro sostegno, la vostra preghiera.
 A voi e alle vostre famiglie auguro un sereno fine settimana e soprattutto una splendida missione essendo sempre il sale dei cuori. ricordatevi: il sale è silenzioso e quando entra nell'acqua, diventa addirittura invisibile ma tutto non è più come prima. tutto ha un suo sapore. possiate essere il sapore del mondo.
 la benedizione di Dio scenda su di voi
oggi e domani sarete particolarmente nel mio cuore e nelle mie preghiere.
Don Francesco

Vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli 

Domenica della luce posta sul candelabro – V° Domenica del T.O.

Carissimo/a
Se leggiamo con attenzione il Vangelo – questo lo si può notare in modo evidentissimo nel Vangelo secondo Giovanni – Gesù prima opera e poi spiega, prima agisce e poi parla, prima obbedisce al Padre e poi chiede agli uomini l’obbedienza ad ogni sua parola. Gesù è l’albero della vita piantato dal Padre suo nel deserto di questo mondo perché si lasci prendere e mangiare da ogni uomo che ha desiderio di non morire, di vivere in eterno, di rifarsi la sua umanità ad immagine del suo Creatore e Signore. Presso quest’albero di vita si reca l’umanità affranta, stanca, oppressa, sfinita a causa del peccato e si fa risanare, guarire, risuscitare, curare dal Medico di Dio. Gesù prima dona la vita e poi annunzia la Parola che fa conservare in vita e che è capace anche di donare essa stessa la vita, per mezzo della fede in essa. Questa di Gesù è via divinamente efficace. Non c’è inganno, né illusione o altro. Questa metodologia santa Gesù vuole che sia di ogni suo discepolo. Quanti credono in Lui dovranno anch’essi farsi albero di vita, donare la vita e in un secondo tempo aggiungere la Parola. Se leggiamo con attenzione gli Atti degli Apostoli, questa metodologia è stata sempre praticata, osservata, messa in atto dalla Chiesa. Anche a Pentecoste essa fu vissuta alla perfezione dallo Spirito Santo.  È stato Lui in quell’ora particolare della storia che si è fatto “albero di vita”, chiamando ad ascoltare la parola di Pietro tutto il mondo presente nella Città. Il discepolo di Gesù deve farsi sale della terra. Il sale è un corpo solido che dona sapore al cibo sciogliendosi, annullandosi, perdendosi, morendo negli alimenti. Esso muore per dare gusto, energia, alla persona che si nutre del cibo reso appetibile. Chi prende del cibo sa se esso è con il sale o senza. Il sale non parla. Fa però sentire il suo sapore ad ogni palato. Così dicasi del cristiano. Non gli è chiesto di parlare, ma di dare il gusto di Dio a tutte le cose della terra. È il modo come lui vive che fa la differenza. Questa differenza ogni uomo la può vedere, notare, osservare. Senza questa differenza, la Parola del Vangelo è inutile. Non serve. Non parla. È parola proferita, ma non parola che parla. È una parola muta, non dice, non rivela, non converte, non attrae, non spinge alla nascita della fede nei cuori.
Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.
Il cristiano deve divenire ogni giorno luce del mondo più intensa, più forte, più estesa, tanto estesa da illuminare l’umanità intera.......          continua

Simeri Crichi: Sarà Maria Costa la candidata a sindaco del centrosinistra alla guida della lista civica " La svolta"


Simeri  Crichi. Nelle prossime consultazioni elettorali di primavera nelle quali verrà eletto il nuovo Sindaco il PD assieme a IDV  hanno  ufficializzato il proprio candidato comune la quale sarà  Maria Costa. L’annuncio ufficiale è avvenuto nella serata di venerdì dove con una nota congiunta  hanno espresso il proprio sostegno alla nascita di una lista civica che sarà denominata “ La svolta” La candidatura di Maria Costa (secondo i segretari provinciali  Pasqualino Mancuso,e Gianluca Silipo) si presenta come un forte segnale di cambiamento e di rinnovamento dove tutta la cittadinanza si deve sentire parte attiva di ogni futura decisione comunale. Proprio per questo la lista civica “La svolta “avrà una forte ispirazione politica di centrosinistra, ma anche e soprattutto diventerà un laboratorio politico,una fucina di idee aperta al contributo di tutti i cittadini di Simeri Crichi, per creare le basi di un vero sviluppo non precario assistito, ridando così dignità  verso una comunità che ha perso l’entusiasmo. Una figura femminile quella di Maria Costa   di forte rinnovamento e netta spaccatura con il passato, quel passato  che appartiene alla gestione del centrodestra  con l’attuale sindaco Saverio Loiero il quale avendo completato le due legislature non potrà ricandidarsi.

Nicotera (Vibo Valentia)Un ragazzo di 15 anni assieme ad un complice uccide il padre durante una finta rapina





Un ragazzo di 15 anni ha ucciso il padre a coltellate  a Nicotera in provincia di Vibo Valentia.
Il minore e' stato subito individuato ed arrestato dai carabinieri insieme ad un complice, anch'egli minorenne.Il ragazzo e' entrato incappucciato nella sua abitazione insieme a C.D. ed ha colpito con numerose coltellate Domenico Piccolo, di 51 anni, alla presenza di un altro figlio della vittima. E' stato quest'ultimo a portare nell'ospedale di Vibo Valentia il padre, che e' morto poco dopo il ricovero.
Simulando un tentativo di rapina, il figlio quindicenne con l'aiuto di un coetaneo, ha ucciso a coltellate il papà, Domenico Piccolo, 51 anni (in foto), ambulante con piccoli precedenti penali.
I due presunti autori sono stati fermati poco dopo il delitto, avvenuto intorno alle 22,30 di ieri sera a Nicotera Marina, la cittadina turistica sulla costa vibonese. Nei pressi della casa della vittima è stato invenuto il passamontagna, il coltello con cui l’uomo è stato pugnalato e una pistola. Secondo quanto riferito dai carabinieri della Compagnia di Tropea, diretti dal tenente Francesco Di Pinto, Piccolo è stato colpito mentre si trovava in casa con la moglie ed altri due figli minorenni a guardare la televisione. Trasportato all’ospedale di Vibo Valentia dall’altro figlio minorenne, è spirato durante il viaggio.
Alla base del delitto pare vi siano stati dei dissidi tra padre e figlio. Ed il giovane appena fermato ha ammesso le proprie responsabilità nell’omicidio. Il ragazzo ed un coetaneo di origini polacche, C.D., sono entrati nell’abitazione di Piccolo col volto coperto da passamontagna e, simulando una rapina, hanno colpito l’uomo con numerose coltellate alla schiena ed al torace. Appena rintracciato dai carabinieri il figlio della vittima ha ammesso le proprie responsabilità ed ha fatto ritrovare il coltello, due passamontagna ed una pistola giocattolo, che aveva gettato in un pozzo vicino all’abitazione. Subito dopo il giovane si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Secondo i primi riscontri medico legali la vittima è stata colpita con cinque coltellate al petto, sferrate dal figlio quindicenne dell’uomo, mentre un coetaneo originario della Polonia, con una pistola giocattolo teneva sotto minaccia la moglie di Piccolo e gli altri tre fratelli di cui due minorenni e l’altro maggiorenne.
Intanto, su ordine del giudice dei minori nel pomeriggio il patologo forense Katiuscia Bisogni effettuerà un sopralluogo sulla scena del delitto, dopodichè domattina procederà all’esame autoptico del cadavere che si trova presso l’obitorio di Vibo Valentia. I due minorenni, pare che fossero anche compagni di scuola, al momento sono accusati di omicidio preterintenzionale, doloso e aggravato dallo stato di parentela.
Roberto Piccolo, un fratello di Domenico Piccolo, ucciso dal figlio quindicenne, è stato arrestato nel settembre 2009, dopo tre mesi di latitanza, per detenzione di armi ed è ritenuto dagli investigatori vicino alla potente cosca dei Mancuso di Limbadi. Domenico Piccolo, invece, aveva alcuni precedenti, ma per piccoli reati. Roberto Piccolo, di 48 anni, è stato arrestato il 3 settembre 2009 dalla polizia a Gioia Tauro insieme al figlio Giuseppe, di 20 anni. I due, nel giugno precedente, erano stati fermati e portati nella caserma dei carabinieri di Nicotera per un controllo, ma avevano aggredito un maresciallo ed erano fuggiti. Dopo l'aggressione, i carabinieri, perquisendo l’abitazione di Piccolo, avevano trovato un arsenale composto da un mitra kalashnikov, un fucile ed una pistola, oltre ad un migliaio di cartucce per le due armi.

Lamezia Terme (Catanzaro) La fieragricola giunge alla sua quarantesima edizione



Ha preso il  via mercoledì la quarantesima Fieragricola di Lamezia Terme. La presentazione dell’evento è avvenuta  nella sala dell’ex consiglio comunale di Sambiase alla presenza del sindaco Gianni Speranza, del vicepresidente della Camera di Commercio di Catanzaro Franco Lucia, l’assessore alle Attività produttive Giusi Crimi e il presidente dell’Ente Fiera Vincenzo Sirianni. 
La fiera quest’anno coprirà un territorio 5mila metri quadri, con 180 stand e 300 aziende vinicole provenienti da tutta la regione. I primi due giorni della kermesse è previsto l’ingresso gratuito per tutti i cittadini. Obiettivo della kermesse, hanno spiegato nel corso della presentazione della fiera, “è quello di rilanciare l’agricoltura, anche attraverso l’esposizione dei mezzi meccanici che saranno esposti nei vari stand, dato che la terra e i prodotti agricoli rappresentano l’oro nero della Calabria”.  “In questi 40 anni sia il Comune di Lamezia che la Camera di commercio di Catanzaro hanno sostenuto molti sforzi –
ha sottolineato gli organizzatori della kermesse – ora però è necessario uno slancio ancora maggiore in modo che la fiera possa diventare un vero e proprio punto di riferimento non solo per la città”. Il Comune intanto sta lavorando per creare proprio nella zona di Sambiase un mercato a “chilometro zero”, in modo da favorire il contatto diretto tra produttori e consumatori. “Mi auguro che il tempo sia clemente – ha detto il primo cittadino – e che ci siano anche tanti imprenditori interessati a partecipare a questa fiera”. 
Il presidente dell'Ente Fiera Lamezia ha precisato anche che «nonostante gli sforzi ed i mancati finanziamenti, abbiamo aumentato la superficie espositiva superando i 5.000 mq, ospitando 180 stand, 40 aziende per il concorso riservato all'olio e 300 per quello dei vini». E rimarca poi un “ritorno alle origini”: «rispetto alle ultime edizioni abbiamo puntato maggiormente sul settore agricolo e dintorni, diminuendo iprezzi pergli espositoridi talicategorie. Nei primi giorni l'ingresso sarà gratuito, perché oltre all'esposizione ci auguriamo di favorire gli scambi commerciali ed anche culturali».Fieragricola èaccompagnata anche da una serie di eventi collaterali, come forum, iniziative gastronomiche e novità: ci sarà un convegno che riguarderà gli strumenti per far ripartire l'agricoltura. In un altro incontro si parlerà del commercio e,nell'ultimo convegno,in programma sabato 5 febbraio e organizzato in collaborazione con Fincalabra, si affronterà non solo il tema dell'agricoltura, mail modoin cuiaiutare le piccole e medie imprese in Calabria.Motivi di orgoglio per questa edizione sono il Concorso enologico nazionale “Vini del Mediterraneo” e la rassegna “Oleum olivarum”.

venerdì 4 febbraio 2011

Il racconto del mese di febbraio 2011. La lucertola a due code "A lucertula a du cudi" Prima parte.

Chi di voi da piccolo non avrà giocato con "u cacchiu" a prendere le lucertole? Sicuramente quelli che hanno superato gli anta tutti,o almeno tutti i maschietti. Ma anche qualche femminuccia qualche volta partecipava a questa  caccia la quale oggi sarebbe vista  come una cosa crudele , ma vi posso assicurare che quasi mai nessuna lucertola veniva uccisa;  perchè dopo che la caccia finiva venivano tutte liberate. Forse uno o due volte è successo che qualche lucertola sia morta , ma bastava dire la formula magica " nun signu statu  ne eju e nnè a Madonna, ma u diavulu ccu i corna" e la coscienza ritornava pulita. Da anni partecipavo alle varie retate contro le lucertole , ma il mio scopo non era sadico,ne violento ma nobile,io cercavo,speravo di trovare la famosa,l'introvabile,la rara lucertula a du cudi, ma malgrado i miei continui sforzi ancora niente,niente di niente. Nessuno dei miei amici ci credeva " sono le solite storielle inventate che raccontano per farci stare buoni" dicevano. Ma io non mi scoraggiavo,non mi tiravo  certo indietro, ero certo che prima o poi l'avrei trovata , allora sarei diventato famoso, ma sopratutto sarei diventato una persona fortunata , la più fortunata............. 
 Finalmente l'avevo trovata  ancora non ci credevo l'avevo sistemata dentro un contenitore di latta e avevo paura di aprirlo perché poteva scappare  ma ne ero sicuro: si finalmente l'avevo trovata!   Continua..........
  
Autore: sellia racconta. Si prega di inserire il link a chi ne fa uso (anche in modo parziale) con esplicito riferimento della fonte

Una megastruttura alberghiera dal valore di circa 11 milioni. Seguestrata nella Locride il Parco dei Principi di Roccella Jonica RC


 
Una struttura alberghiera del valore di 11 milioni di euro, il "Parco dei principi" di Roccella Ionica, e' stata sequestrata nella Locride da carabinieri e guardia di finanza, che hanno notificato sette informazioni di garanzia. Tra le persone indagate figurano alcuni imprenditori. Gli imprenditori, insieme ad alcuni presunti affiliati alle cosche Aquino-Coluccio di Marina di Gioiosa Ionica, ai quali erano legati, sarebbero riusciti ad ottenere indebitamente finanziamenti pubblici. Le accuse, per tutti, sono di truffa aggravata e riciclaggio, con l'aggravante delle modalità mafiose.
L'indagine, svolta dai finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro in seguito ad uno stralcio dal procedimento sull'omicidio del vice presidente del Consiglio regionale, Francesco Fortugno, ucciso a Locri il 16 ottobre 2005, è stata integrata con ulteriori elementi acquisiti in altre operazioni, quali "Crimine" e "Solare".Dietro la societa' che gestisce l'albergo "Parco dei principi" di Roccella Ionica si celava l'invasiva ed occulta "regia" di alcuni presunti affiliati alla cosca Aquino-Coluccio, opera nte a Marina di Gioiosa Ionica. Lo hanno sostenuto gli investigatori in merito all'inchiesta coordinata dalla Dda di Reggio Calabria e condotta dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Catanzaro e dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria. Le accuse contestate agli indagati sono truffa aggravata e riciclaggio, con l'aggravante delle modalità mafiose.    
La società secondo quanto emerso dalle indagini, aveva ottenuto un contributo pubblico di oltre 3,8 milioni di euro erogato nell'ambito del "patto territoriale della Locride" e destinato alla realizzazione a Roccella Ionica di una struttura alberghiera a "cinque stelle" (da qui il nome dell'operazione). Dalle indagini è emerso che i soci, che secondo gli investigatori sono vicini alla cosca, erano riusciti ad ottenere il finanziamento attestando falsamente un aumento di capitale. Le indagini successive, hanno reso noto gli investigatori, hanno permesso di individuare un apparato organizzativo specializzato nell'investire e riciclare i capitali di illecita provenienza accumulati dalla cosca.