mercoledì 2 marzo 2011
Per la festa delle donne al polo oncologico di Germaneto screening mammario gratuito dalle ore 9 alle 16 senza prenotarsi
Sulla scia che ha portato il Sant Anna Hospital ad esaurire tutte le prenotazioni possibili nel giro di due giorni. Anche il polo oncologico d'eccellenza delle regione Calabria per tutta la giornata della festa della donna sia di mattina che nel pomeriggio sarà possibile effettuare uno screening gratuito,dalle ore 9 alle 16 senza alcuna prenotazione gli operatori sanitari saranno al servizio delle donne nell'effettuare un controllo completo del seno con macchinari molto precisi. Il tumore alla mammella è quello più diffuso nelle donne, si stimano circa 40 mila casi ogni anno, ma con una diagnosi precoce lo si può sconfiggere, rimane però fondamentale arrivare in tempo. La festa dell'otto marzo e' l'occasione per offrire unservizio di primaria importanza alle donne calabresi che senza essere legate alla prescrizione medica o alla prenotazione,possono usufruire del servi zio screening mammario della Fondazione Campanella, nel Campus universitario, SalvatoreVenuta, dalle 9 alle 16. Il direttore san itario, Patrizia Doldo, ha esposto ilo progetto al Direttore Scientifico, il MagnificoRettore, Francesco Saverio Costanzo, ''che ha subito accolto l'idea appoggiandola in pieno cosi' come hanno fatto il Direttore Generale, Sinibaldo Esposito, l'amministratore, Antonio Menniti ed il presidente della Fondazione, PaoloFalzea. Loro si sono messi a disposizione per fornire unamaggiore c omunicazione ai cittadini e per far si che lastruttura sia pronta con i suo specialisti''. Entusiasta dell'iniziativa anche il Direttore Generale, Sinibaldo Espositoche ha dichiarato:
La Brigata Catanzaro. Storia di un eroico reparto militare nato a Catanzaro che contribui valorosamente alla vittoria dell'Italia durante il primo conflitto mondiale (seconda parte)
cartolina dal fronte del 141° |
La fase di preparazione dei reparti risentiva comunque di carenze sia di organico che di armamenti ed emblematica era la mancanza di quelle sezioni mitragliatrici che ogni reggimento doveva avere.[7]
La Brigata Catanzaro all’atto della mobilitazione del 24 maggio 1915 fu dapprima inquadrata nelle truppe a disposizione del Comando Supremo poi, dopo pochi giorni, fu inviata in Friuli dove fu inquadrata in quella Terza Armata che in seguito ebbe l’appellativo di “Armata del Carso” e che si gloriava di obbedire agli ordini di Emanuele Filiberto di Savoia, Duca d’Aosta.
Adolfo Zamboni, glorioso ufficiale del 141° di origine ferrarese, nei suoi scritti decantò le doti umane e di combattenti dei calabresi per come egli stesso ebbe modo di conoscerli, ma non mancò di sottolineare le difficoltà che gli stessi riscontravano nei rapporti interpersonali.[8] Ne dipinse un profilo molto attento e preciso con frasi accorate che soprattutto oggi, che ancora si assiste ad una forma di razzismo strisciante e si sente parlare di “Repubbliche del Nord”, dovrebbero essere incise a lettere d’oro nelle menti di tutti gli italiani.
“Piccoli, bruni, curvi sotto il peso del grave fardello, scesero alle stazioni delle retrovie e si incamminarono verso le colline Carsiche gli umili fantaccini della remota Calabria, la forte terra dalle montagne boscose e dai clivi fioriti dove pascolano a mille i placidi armenti. Chiamati lontano dalla Patria in armi, questi poveri figli di una regione abbandonata lasciarono le loro casette sperdute tra i monti, abbandonarono i campicelli e le famiglie quasi prive di risorse e vennero su nelle ricche contrade che il nemico mirava dall'alto, bramoso di conquista e di strage. Percorsero tutta la penisola verdeggiante e sostarono nelle trincee scavate nella roccia e bagnate di sangue.
Fieri e indomiti, cresciuti nella religione del dovere e del lavoro, i Calabresi non conobbero la viltà, non coltivarono nell’animo gagliardo il germe della fiacchezza: alla Patria in pericolo consacrarono tutta l’energia dei loro rudi cuori, tutto il vigore delle floride vite. Apparivano selvaggi, ed erano pieni d’affetti nobilissimi; sembravano diffidenti, ed aprivano tutto il loro animo a chi sapeva guadagnarsi il loro amore; all’ingenuità ed al candore quasi puerili univano il coraggio e la risolutezza dei forti. Un piccolo servigio, una cortesia usata loro, ve li rendeva fedeli fino ad affrontare per voi con indifferenza il pericolo.
martedì 1 marzo 2011
Il blog Selliaracconta durante il mese di marzo 2011
Il calendario marzo 2011 da scaricare |
In occasione dei festeggiamenti dei 150 anni dell'unità d'Italia i giovani della consulta di Soveria Simeri promuovono un evento che vedrà coinvolti i ragazzi della scuola elementare.
Iniziativa dei giovani della consulta di Soveria Simeri nell'anno dei festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia hanno voluto coinvolgere attivamente i ragazzi delle quinte classi della scuola elementare di Soveria dell’istituto comprensivo “Citriniti” con sede a Simeri Crichi. Con il patrocinio dell’amministrazione comunale i componenti della locale consulta hanno così voluto promuovere un momento di rilettura delle pagini più belli del Risorgimento, dove ha visto la Calabria in prima fila. I ragazzi della scuola dovranno scrivere un tema specifico, l’elaborato più originale sarà premiato proprio il giorno della festa dei 150 anni dell’Italia unita con una bella manifestazione, dove una giuria creata ad hoc giudicherà quello più interessante, comunque alla fine tutti riceveranno un attestato di merito per aver attivamente partecipato alla celebrazione. Una positiva manifestazione voluta dai giovani della consulta di Soveria Simeri i quali cercano sempre di rendere partecipi la cittadinanza tutta ai vari eventi come la riuscitissima festa della birra la quale oramai è divenuta un appuntamento fisso che richiama tanta gente anche da fuori.
Ennesimo caso di malasanità in Calabria. Muore bambina di 9 anni che due giorni prima era stata mandata a casa dall'ospedale di Lamezia Terme( CZ)
Ospedale di Lamezia Terme (CZ) |
E sono cinque i medici, tra i quali il primario del reparto di otorinolaringoiatria, indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Sara. Si tratta, hanno spiegato fonti della Procura, di un atto dovuto per consentire ai medici di nominare propri periti in vista dell’autopsia. Intanto il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali, Leoluca Orlando, ha chiesto una relazione al Presidente della Regione Calabria e Commissario ad acta per la Sanità, Giuseppe Scopelliti, sulla morte della bambina di nove anni avvenuta dopo un’operazione alle tonsille a cui la piccola era stata sottoposta lunedì scorso nell’ospedale di Lamezia Terme. “Accertare la verità - ha detto Orlando in una dichiarazione - è un obbligo morale nei confronti della vittima e dei suoi familiari, ma anche nei confronti di tutti i cittadini che continuano ad affidarsi alla sanità pubblica”. “La Commissione parlamentare che presiedo - ha aggiunto Orlando - attende dalla Regione una relazione contenente ogni elemento utile per accertare l’esistenza di responsabilità personali o l’esistenza di anomalie funzionali e organizzative nonché eventuali provvedimenti sanzionatori e cautelari adottati”.
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